Lucrezia di Lorenzo de' Medici
Lucrezia de' Medici | |
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"Ritratto di una nobildonna" ritenuta essere Lucrezia de' Medici, opera di Sandro Botticelli o di Raffaellino del Garbo, XV secolo | |
Nobildonna | |
Nome completo | Lucrezia Maria Romola de' Medici |
Nascita | Firenze, Repubblica di Firenze (oggi (Italia), 4 agosto 1470[1] |
Morte | Roma,[1] Stato Pontificio (oggi (Italia), tra il 10 e il 15 novembre 1553 (83 anni) |
Dinastia | Medici |
Padre | Lorenzo "il Magnifico" de' Medici[1] |
Madre | Clarice Orsini[1] |
Consorte | Jacopo Salviati[1] |
Figli | Giovanni[1] Lorenzo[1] Piero Elena Caterina Battista Maria[1] Luisa Francesca[1] Bernardo Alamanno[1] |
Lucrezia Maria Romola de' Medici, nota semplicemente come Lucrezia de' Medici (Firenze, 4 agosto 1470 – Roma, tra il 10 e il 15 novembre 1553), fu una nobildonna italiana, figlia primogenita di Lorenzo "il Magnifico" de' Medici[1] e di Clarice Orsini[1].
Fu la moglie di Jacopo Salviati[1] e la madre del cardinale Giovanni Salviati[1] e di Maria Salviati[1], a sua volta moglie del famoso Giovanni "delle Bande Nere" de' Medici[1] e madre di Cosimo I de' Medici.
BiografiaModifica
Era la figlia primogenita di Lorenzo de' Medici e di Clarice Orsini; venne battezzata il 21 agosto 1470 con i nomi di Lucrezia Maria Romola. Il 10 settembre del 1486 si sposò con Jacopo Salviati.
Un suo ritratto come neonata è ritenuto quello come Gesù bambino nella Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli.
Lucrezia arrivò ad essere nonna di dieci nipoti e morì alla veneranda età, soprattutto per l'epoca, di 83 anni.
DiscendenzaModifica
Dall'unione con il Salviati nacquero undici figli, alcuni dei quali di grande importanza per la storia rinascimentale:
- Cardinale Giovanni Salviati (Firenze, 24 marzo 1490 - Ravenna, 1553);
- Lorenzo Salviati (Firenze, 1492 - Ferrara, 1539), senatore e mecenate;
- Piero Salviati, patrizio;
- Elena Salviati (Firenze, 1495 circa - Genova, 1552), sposò il Marchese Pallavicino Pallavicino e in seconde nozze il Principe Jacopo V d'Appiano d'Aragona;
- Caterina Salviati, sposò nel 1511 lo storico fiorentino Filippo Nerli;
- Battista Salviati (1498-1524);
- Maria Salviati (17 luglio 1499-1543), sposò Ludovico (poi Giovanni) de' Medici (il celebre condottiero Giovanni dalle Bande Nere). Il suo matrimonio fu particolarmente importante, perché per suo tramite si riunirono il ramo principale e quello popolano o cadetto della famiglia de' Medici; per questo motivo il loro figlio Cosimo venne chiamato a guidare Firenze dopo la scomparsa del Duca Alessandro de' Medici e l'estinzione del ramo primigenio, dando così vita al ramo granducale della dinastia.
- Luisa Salviati, sposò Sigismondo de Luna e Peralta;
- Francesca Salviati, (Firenze, 23 agosto 1504) sposò Piero Gualterotti e in seconde nozze nel 1533 Ottaviano de' Medici; fu la madre di Papa Leone XI;
- Cardinale Bernardo Salviati (Firenze, 17 febbraio 1508 - Roma, 1568);
- Alamanno (8 luglio 1510-1571), patrizio.
AscendenzaModifica
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Cosimo de' Medici | Giovanni de' Medici | ||||||||||||
Piccarda Bueri | |||||||||||||
Piero de' Medici | |||||||||||||
Contessina de' Bardi | Alessandro de' Bardi | ||||||||||||
Emilia Pannocchieschi | |||||||||||||
Lorenzo de' Medici | |||||||||||||
Francesco Tornabuoni | Simone Tornabuoni | ||||||||||||
? | |||||||||||||
Lucrezia Tornabuoni | |||||||||||||
Selvaggia degli Alessandri | Maso degli Alessandri | ||||||||||||
Nana Cavalcanti | |||||||||||||
Lucrezia de' Medici | |||||||||||||
Orso Orsini | Francesco Orsini | ||||||||||||
Costanza Annibaldeschi | |||||||||||||
Jacopo Orsini | |||||||||||||
Lucrezia Conti | Ildebrandino Conti | ||||||||||||
Caterina di Sangro | |||||||||||||
Clarice Orsini | |||||||||||||
Carlo Orsini | Giovanni Orsini | ||||||||||||
Bartolomea Spinelli | |||||||||||||
Maddalena Orsini | |||||||||||||
Paola Orsini | Giacomo Orsini | ||||||||||||
Isabella Marzano | |||||||||||||
NoteModifica
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- Lucrezia di Lorenzo de' Medici, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.