Ludovico Chigi Albani della Rovere

religioso e militare italiano

Fra' Ludovico Chigi Albani della Rovere, VIII principe di Farnese (Ariccia, 10 luglio 1866Roma, 14 novembre 1951), è stato un nobile, religioso e militare italiano, 76º principe e Gran Maestro del Sovrano militare ordine di Malta.

Ludovico Chigi Albani della Rovere
76º Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta
Stemma
Stemma
In carica30 maggio 1931 –
14 novembre 1951
PredecessoreGaleazzo von Thun und Hohenstein
SuccessoreAngelo de Mojana di Cologna
Principe di Farnese
In carica4 novembre 1914 –
14 novembre 1951
PredecessoreMario Chigi Albani della Rovere
SuccessoreSigismondo Chigi Albani della Rovere
TrattamentoSua Altezza Eminentissima
Altri titoliPrincipe del Sacro Romano Impero
VIII Principe di Campagnano
IV Principe di Soriano
VIII Duca di Ariccia e di Formello
Marchese di Magliano Pecorareccio
Maresciallo di Santa Romana Chiesa
NascitaAriccia, 10 luglio 1866
MorteRoma, 14 novembre 1951 (85 anni)
PadreMario Chigi Albani della Rovere
MadreAntoinette zu Sayn-Wittgenstein-Sayn
ConsorteAnna Aldobrandini
FigliSigismondo
Laura Maria Caterina
ReligioneCattolicesimo

Biografia modifica

Nato ad Ariccia il 10 luglio 1866 da Mario[1] e dalla principessa Antoinette zu Sayn-Wittgenstein-Sayn, Ludovico Chigi della Rovere Albani, principe del Sacro Romano Impero, Principe di Farnese di Campagnano e di Soriano, Duca di Ariccia e di Formello, discende dall'antica famiglia senese dei Chigi, dalla quale ebbe i natali Papa Alessandro VII.

Il Principe Ludovico Chigi conseguì le licenze ginnasiale e liceale presso il Liceo-Ginnasio Ennio Quirino Visconti; fin da piccolo mostrò grande passione per gli studi scientifici, che lo portarono al conseguimento a pieni voti con lode della Laurea in Scienze naturali, nel 1891, con una tesi di anatomia comparata sui vermi marini.[2]

Nel 1893 sposò donna Anna Aldobrandini, figlia di Pietro, principe di Sarsina, e di Françoise Charlotte Victorine Marie de La Rochefoucauld. Dall'unione nacquero due figli:

  • Sigismondo, principe del Sacro Romano Impero (12 dicembre 1894 - 24 dicembre 1982);
  • Laura Maria Caterina (30 aprile 1898 - 4 novembre 1984).

Donna Anna venne a mancare il 17 settembre 1898. In seguito a ciò Ludovico decise di abbracciare la vocazione religiosa ed entrare nell'Ordine di Malta, di cui divenne cavaliere di giustizia. Come tale pronunziò i tre voti di castità, povertà ed obbedienza, che secondo il diritto canonico facevano di lui un monaco; ciò nonostante continuò a vivere a palazzo Chigi, conducendo una normale vita da signore.Tra il 1876 e il 1885 Gran Priore di Roma dell'Ordine era stato il prozio, il cardinale Flavio Chigi (1810-1885), e aveva quindi conosciuto l'Ordine fin da bambino. Inoltre il suo stesso padre Mario fu, dal 1877 al 1914, il primo presidente dell'associazione dei cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Il 4 novembre 1914, alla scomparsa del padre Mario, Ludovico Chigi gli successe nei titoli nonché nelle cariche di maresciallo ereditario di Santa Romana Chiesa e guardiano del Conclave, in virtù delle quali partecipò a ben tre elezioni papali. Il principe fu anche nominato componente onorario della Pontificia Accademia delle Scienze e fu il quarto comandante del Corpo militare E.I.-S.M.O.M.

Nel 1916 a causa del dissesto finanziario della sua famiglia, fu costretto a cedere l’intero Palazzo Chigi allo Stato italiano per la somma di quattro milioni di lire, alla quale si aggiungerà nel 1918 la somma di un milione e ottocentomila lire per la cessione degli arredi, dei quadri e della famosa “libraria”[3]. La famiglia si trasferì nel palazzo Chigi di Ariccia

Il 30 maggio 1931 venne eletto 76º Principe e Gran Maestro del Sovrano militare ordine di Malta. Il nuovo principe regnò in anni difficili, durante i quali i cavalieri subirono vasti atti di persecuzione da parte del regime hitleriano, prima in Germania e poi anche negli altri territori occupati dai nazisti.

Dopo la seconda guerra mondiale ampliò la presenza dell'Ordine nel continente americano erigendo poi nel 1951 le associazioni di cavalieri di Perù, Argentina, Cuba e Messico.

Sotto la sua guida l'Ordine conobbe una mobilitazione su larga scala volta ad alleviare le sofferenze delle vittime della guerra, ma, più tardi, diretta anche in favore dei profughi provenienti dall'Europa orientale a causa dell'estendersi del totalitarismo stalinista, evento quest'ultimo che privò l'Ordine di numerose proprietà che aveva sempre posseduto nei paesi ora governati dai regimi comunisti, da cui venne espulso e nei quali i cavalieri autoctoni vennero sistematicamente perseguitati.

Nel 1947 fu nominato presidente di una commissione internazionale che doveva sovrintendere alla ricostruzione dell'abbazia di Montecassino, orribilmente devastata durante il conflitto.

Morì a Roma a causa di un attacco di cuore all'età di 85 anni.

Dopo la sua morte sorse un contrasto con la Santa Sede su quanta indipendenza da essa dovesse avere l'Ordine per cui la carica di Gran Maestro rimase vacante per oltre dieci anni, fino al 1962 quando venne eletto Angelo de Mojana di Cologna; nel 1953 una commissione di tre cardinali aveva sentenziato addirittura che l'Ordine fosse dipendente dal Pontefice sia come ordine religioso che come ente di diritto pubblico, ma papa Giovanni XXIII ribaltò la decisione nel 1961-1962 stabilendo che solo per la parte strettamente religiosa dovesse dipendere dal Vaticano: solo così il Sovrano Ordine elesse un nuovo Gran Maestro ed ebbe una nuova Costituzione (durata fino al 2023).

Matrimonio e figli modifica

Ludovico Chigi Albani della Rovere sposò a Roma il 5 giugno 1893, la nobildonna Anna Aldobrandini dei principi di Sarsina (8 dicembre 1874 - 17 settembre 1898), dalla quale ebbe i seguenti eredi:

  • Sigismondo (1894-1982), sposò a Nemi il 16 luglio 1926 Marian Berry (1901-1989)
  • Laura Maria Caterina (1898-1984), sposò ad Ariccia l'11 settembre 1919 Dionigi Grisi Rodoli, conte della Piè (1882-1962)

Onorificenze modifica

Onorificenze melitensi modifica

— 30 maggio 1931 - 14 novembre 1951

Onorificenze italiane monarchiche modifica

Onorificenze straniere modifica

Albero genealogico modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Agostino Chigi Albani della Rovere, V principe di Farnese Sigismondo Chigi della Rovere, IV principe di Campagnano  
 
Flaminia Odescalchi  
Sigismondo Chigi Albani della Rovere, VI principe di Farnese  
Amalia Carlotta Barberini Colonna di Sciarra Carlo Barberini Colonna di Sciarra, V principe di Palestrina  
 
Giustina Borromeo Arese  
Mario Chigi Albani della Rovere, VII principe di Farnese  
Luigi Doria Pamphilj Landi, X principe di Melfi Giovanni Andrea Doria Pamphilj Landi, IX principe di Melfi  
 
Leopolda di Savoia-Carignano  
Leopoldina Doria Pamphilj Landi  
Teresa Orsini Domenico Orsini, principe di Solofra  
 
Faustina Caracciolo  
Ludovico Chigi Albani della Rovere,
VIII principe di Farnese
 
Ludovico Adolfo Pietro di Sayn-Wittgenstein-Berleburg Cristiano Luigi Casimiro di Sayn-Wittgenstein-Ludwigsburg  
 
Amalie Ludowika Finck von Finckenstein  
Ludovico Adolfo Federico di Sayn-Wittgenstein-Berleburg  
Antonia Cäcilia Snarska Stanislaw Snarski  
 
Kazimiera Swolinska  
Antonietta di Sayn-Wittgenstein-Berleburg  
Ivan Ivanovič Barjatinskij Ivan Sergeevič Barjatinskij  
 
Caterina di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Beck  
Leonilla Ivanovna Barjatinskaja  
Marie Wilhelmina Keller Christoph Keller  
 
Amalia Louise zu Sayn-Wittgenstein-Berleburg  
 

Note modifica

  1. ^ primo comandante del Corpo militare dell'ACISMOM
  2. ^ Ludovico Chigi Albani, Organi escretori e glandole tubipare delle serpulacee: tesi di laurea, Stab. Tip. F. Salvati, 1890. URL consultato il 20 agosto 2022.
  3. ^ Dal sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Biblioteca Chigiana
  4. ^ Elenco dei Cavalieri dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata

Altri progetti modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN88603783 · ISNI (EN0000 0004 6091 9158 · BAV 495/136528 · Europeana agent/base/160335 · BNF (FRcb11351868x (data) · WorldCat Identities (ENviaf-88603783
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