Ludovico D'Aragona
Ludovico D'Aragona | |
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Ministro delle poste e delle telecomunicazioni | |
Durata mandato | 15 dicembre 1947 - 24 maggio 1948 |
Presidente | Alcide De Gasperi |
Predecessore | Umberto Merlin |
Successore | Angelo Raffaele Jervolino |
Ministro del lavoro e della previdenza sociale | |
Durata mandato | 14 luglio 1946 - 2 febbraio 1947 |
Presidente | Alcide De Gasperi |
Predecessore | Gaetano Barbareschi |
Successore | Giuseppe Romita |
Ministro dei trasporti | |
Durata mandato | 27 gennaio 1950 - 5 aprile 1951 |
Presidente | Alcide De Gasperi |
Predecessore | Guido Corbellini |
Successore | Pietro Campilli |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislature | I |
Gruppo parlamentare |
Socialdemocratico |
Circoscrizione | Senatore di diritto |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislature | XXV, XXVI, AC |
Gruppo parlamentare |
Socialista, Socialdemocratico |
Circoscrizione | ?? (XXV<>XXVII), Milano (AC) |
Collegio | Milano IV |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano poi Partito Socialista Democratico Italiano |
Professione | Sindacalista |
Ludovico D'Aragona (Cernusco sul Naviglio, 23 maggio 1876 – Roma, 17 giugno 1961) è stato un sindacalista e politico italiano.
Fu deputato nella XXV e nella XXVI legislatura del Regno d'Italia. deputato all'Assemblea costituente, senatore della Repubblica, Ministro e segretario della Confederazione Generale del Lavoro
BiografiaModifica
Nel 1892 si iscrisse al Partito dei Lavoratori Italiani (che solo in seguito nel 1895 a Parma assumerà la denominazione di Partito Socialista Italiano). Subì diverse condanne e, nel periodo del governo Crispi II, fu costretto all'esilio. La sua carriera politica inizia in ambito locale: fu infatti consigliere comunale a Milano (a più riprese) e consigliere provinciale nella omonima Provincia.
Nel campo sindacale, a partire dal 1909 ebbe rilevanti incarichi in seno alla Confederazione Generale del Lavoro di cui fu il segretario dal 1918 al 1925. Fu eletto deputato dal 1919 al 1924; successivamente fu eletto all'Assemblea costituente, a seguito delle elezioni tenute contestualmente al referendum con cui, il 2 giugno 1946, l'Italia scelse di darsi un ordinamento repubblicano. Nel 1948, invece, fu nominato senatore di diritto.
Nel 1947 uscì dal Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, aderendo al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (che dal 1951 assumerà la denominazione di Partito Socialista Democratico Italiano), di cui sarà segretario generale negli anni 1948 e 1949. Fu pubblicista e membro di diversi consigli di amministrazione di enti operanti nell'ambito del lavoro e della previdenza sociale.
Fu per tre volte ministro della Repubblica, in tre diversi dicasteri. Fu infatti ministro del lavoro e della previdenza sociale nel primo governo della Repubblica Italiana, il governo De Gasperi II rimasto in carica dal 14 luglio 1946 al 2 febbraio 1947. Successivamente, ricoprì l'incarico di Ministro delle poste e delle telecomunicazioni nel governo De Gasperi IV, relativamente al periodo intercorrente tra il 15 dicembre 1947 e il 24 maggio 1948; infine, fu ministro dei trasporti nel governo De Gasperi VI, relativamente al periodo tra il 27 gennaio 1950 e il 5 aprile 1951.
Voci correlateModifica
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Collegamenti esterniModifica
- Ludovico D'Aragona, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ludovico D'Aragona, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ludovico D'Aragona, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Ludovico D'Aragona, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Lodovico d'Aragona, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Ludovico D'Aragona, su senato.it, Senato della Repubblica.
- Ludovico D'Aragona, su Camera.it - Assemblea Costituente, Parlamento italiano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90216262 · ISNI (EN) 0000 0004 1967 4988 · SBN IT\ICCU\IEIV\012949 · WorldCat Identities (EN) 90216262 |
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