Luigi des Ambrois de Nevache

giurista e politico italiano

Francesco Luigi Des Ambrois de Névache (Oulx, 30 ottobre 1807Roma, 4 dicembre 1874) è stato un giurista e politico italiano.

Luigi des Ambrois de Nevache

Presidente del Senato del Regno
Durata mandato15 novembre 1874 –
3 dicembre 1874
PredecessoreVincenzo Fardella di Torrearsa
SuccessoreGiuseppe Pasolini

Ministro dei lavori pubblici del Regno di Sardegna
Durata mandato16 marzo 1848 –
5 luglio 1848
Capo di StatoCarlo Alberto di Savoia
Capo del governoCesare Balbo
Predecessorenessuno
SuccessorePietro Paleocapa

Senatore del Regno di Sardegna e del regno d'Italia
Durata mandato28 dicembre 1849 –
4 dicembre 1874
Legislaturadalla IV (nomina 18 dicembre 1849) all'XI
Tipo nominaCategoria: 5
Incarichi parlamentari
Cariche:
  • Presidente del Senato (15 novembre-3 dicembre 1874)
  • Vicepresidente del Senato (8 novembre 1855-16 luglio 1857) (14 dicembre 1857-21 gennaio 1860)

Commissioni:

  • Membro della Commissione di agricoltura e commercio (2 gennaio-19 novembre 1850)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul primo libro del Codice civile (9 marzo 1850)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sulla sicurezza pubblica (17 aprile 1850)
  • Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge sui trattati di commercio con il Belgio e l'Inghilterra (23 aprile 1851)
  • Membro della Commissione di finanze (27 novembre 1850-27 febbraio 1852) (9 marzo 1852-21 novembre 1853) (28 dicembre 1853-29 maggio 1855) (19 dicembre 1855-16 giugno 1856) (12 gennaio-16 luglio 1857) (19 gennaio-14 luglio 1858) (19 gennaio 1859-21 gennaio 1860) (11 marzo 1861-21 maggio 1863) (4 dicembre 1865-30 ottobre 1866) (26 gennaio-28 febbraio 1867) (11 aprile 1867-14 agosto 1869) (20 novembre 1869-2 novembre 1870) (22 dicembre 1870-5 novembre 1871) (5 dicembre 1871-19 ottobre 1873) (29 novembre 1873-20 settembre 1874)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sull'ordinamento forestale (21 febbraio 1857) (5 maggio 1869)
  • Membro della Commissione per il progetto di legge sulle modificazioni al Codice penale (4 aprile 1857)
  • Membro della Commissione per la revisione del regolamento interno del Senato (14 aprile-28 dicembre 1860)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul Codice sanitario (29 aprile 1871)
  • Membro della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (3 maggio 1872-19 ottobre 1873) (17 novembre 1873-20 settembre 1874)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul contratto del matrimonio civile (12 luglio 1852)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul riordinamento dell'amministrazione centrale (12 gennaio 1853)
  • Membro della Commissione di vigilanza alla Cassa ecclesiastica (21 gennaio 1856) (17 gennaio 1857) (29 marzo 1858) (25 gennaio 1859) (31 maggio 1860) (27 febbraio 1861) (19 febbraio 1863) (16 dicembre 1865)
  • Membro della Commissione di sorveglianza per il fondo del culto (12 febbraio 1867) (21 gennaio 1868) (16 marzo 1870) (22 dicembre 1870) (26 febbraio 1872)
Sito istituzionale

Deputato del Regno di Sardegna
Durata mandato8 maggio 1848 –
30 marzo 1849
LegislaturaI, II
CollegioSusa
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studiolaurea
ProfessioneFunzionario amministrativo

Biografia modifica

Nato da una famiglia originaria di Bardonecchia, poco dopo avere conseguito la laurea in Giurisprudenza entrò nei ranghi della carriera giudiziaria e nel 1834 divenne sostituto procuratore del Re. Nel 1841 passò all'intendenza generale con l'incarico direttivo della divisione di Nizza e, notato per le sue doti di amministratore, venne nominato ministro, prima all'Interno dal 9 ottobre al 7 dicembre 1847, ed in seguito ai Lavori Pubblici (Governo Balbo). Durante il suo mandato fu un attivo sostenitore e promotore della realizzazione del Traforo ferroviario del Frejus. Fu, assieme a Giacinto Borrelli ed a Cesare Alfieri di Sostegno, uno dei redattori principali dello Statuto Albertino e si occupò della stesura della legge elettorale per la Camera dei deputati.

Durante la Prima guerra d'Indipendenza partecipò alla battaglia di Custoza e subito dopo si ritirò per breve tempo a vita privata. Solo dopo le dimissioni del Gabriele de Launay tornò sulla scena politica come consigliere del nuovo re Vittorio Emanuele II. In questo ruolo facilitò la conclusione del periodo di transizione fra l'egemonia della vecchia classe politica prestatutaria e quella risorgimentale, convincendo il nuovo sovrano ad affidare gli affari di stato ai rappresentanti di quest'ultima.

Eletto deputato per il collegio di Susa nella I e nella II Legislatura, il 18 dicembre 1849 fu nominato senatore. Verso la fine del 1850 gli fu affidata il compito di presiedere il Consiglio di Stato, a cui sarebbe poi tornato una volta deciso il ritiro dalla politica attiva[1]. Uomo dal carattere equilibrato e prudente, ma fermo ed anche molto pratico, si distinse soprattutto nella qualità di mediatore fra il Senato ed il Governo, in occasione dei innumerevoli conflitti sulle tante riforme patrocinate dal gabinetto Cavour.

In particolare, nel 1855 riuscì a sanare il dissidio sorto in merito alla legge sulle congregazioni religiose, poi approvata nella forma contenente le correzioni da lui proposte. Nel 1859 fu inviato a Zurigo durante le trattative di pace fra Austria e Francia e, nel novembre, nominato Ambasciatore a Parigi in un momento molto delicato nel quale si pensava di risolvere le questioni italiane tramite un congresso. Di simpatie cavouriane non mancò di scontrarsi duramente in parlamento col Cavour stesso per scongiurare la cessione di Nizza e Savoia alla Francia che riteneva ingiusta ed irragionevole.

Nel 1862 fu fatto Cavaliere dell'Ordine dell'Annunziata e nel 1865 fu posto al vertice del Consiglio del contenzioso diplomatico. Il 15 novembre 1874 assunse l'incarico di Presidente del Senato del Regno d'Italia, ma solo fino al 3 dicembre dello stesso anno.

Onorificenze modifica

 
Targa a Luigi Des Ambrois di Nevache nei portici di Piazza Castello

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN228372184 · ISNI (EN0000 0003 6468 5662 · LCCN (ENn88255865 · GND (DE1205278532 · BNF (FRcb122156523 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n88255865