Lupin III - Addio, amico mio

Ventiseiesimo special televisivo di Lupin III
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Lupin III - Addio, amico mio ( グッバイ・パートナー?, Lupin Sansei: Goodbye Partner) è il ventiseiesimo special televisivo anime dedicato al personaggio di Lupin III, nato dalla mente di Monkey Punch, è andato in onda per la prima volta su Nippon Television il 25 gennaio 2019. Lo special è stato distribuito in italiano da Yamato Video[1] su Amazon Prime Video il 13 settembre 2021[2].

Lupin III - Addio, amico mio
グッバイ・パートナー
(Lupin Sansei: Goodbye Partner)
Lupin III e Jigen in una scena del film
Genereazione, spionaggio, fantascienza, commedia
Film TV anime
AutoreMonkey Punch (manga)
RegiaJun Kawagoe
Char. designHirotaka Marufuji
MusicheYūji Ōno
StudioTMS Entertainment
ReteNippon Television
1ª TV25 gennaio 2019
Rapporto16:9
Durata92 min
Editore it.Yamato Video
1ª TV it.13 settembre 2021
1º streaming it.Prime Video
Dialoghi it.Giorgio Bassanelli Bisbal
Studio dopp. it.CDR
Dir. dopp. it.Giorgio Bassanelli Bisbal
Preceduto daLupin III - La partita italiana
Seguito daLupin III - Prigioniero del passato

Trama modifica

Dopo l'ennesimo colpo di Lupin, Zenigata viene arrestato dietro denuncia di Fujiko. Nel frattempo Jigen tradisce Lupin e Goemon mettendo in circolo la voce che il ladro gentiluomo si fa sempre aiutare da Zenigata per mettere a punto i suoi colpi. Per dimostrare che non è vero Lupin promette di rubare un cristallo temporale in una base di Shangai. Dopo il furto Jigen rivela il doppio gioco e spara a Lupin, che si salva per un colpo di fortuna (il proiettile viene bloccato da un accendino). Il cristallo finisce nelle mani di Roy Forest, ex soldato delle forze speciali diventato un magnate delle televisioni, nonché finanziatore della campagna della attuale presediente degli Stati Uniti. Forest necessita di quell'elemento per la realizzazione di un computer quantistico e ha rapito la giovane Alisa per costringere Jigen a collaborare con lui e tradire Lupin. Alisa è figlia di una vecchia fiamma di Jigen. Anche Fujiko lavora per Forest, che ha rilevato una vecchia base segreta riadattandola per sviluppare il computer quantistico. Se lo completasse, avrebbe la strada spianata per vincere lui stesso la presidenza e diventare l'uomo più potente del mondo.

Ma Lupin, insospettito da alcuni indizi (la nuova pistola di Jigen è una Sig Sauer P229, modello usato dalle forze militari americane; il proiettile è una esclusiva del governo americano; l'accendino gli era stato regalato da Jigen che lo aveva riempito di piombo rendendolo più resistente), ha capito il doppio gioco di Jigen: pertanto ha nascosto il vero cristallo prima che gli venisse sottratto e chiede l'aiuto di Zenigata per scoprire l'identità del mandante di Jigen. Zenigata lo fa entrare all'Interpol, dove il ladro risale a Roy Forest. Una volta giunto nella base di Forest, Lupin viene costretto a consegnare il vero cristallo temporale per avviare il calcolatore quantistico.

Il computer deve essere attivato da un suono specifico, tarato su un pianoforte posseduto da Chopin, di cui il progettista originale, il defunto dottor Habelson, era un grande ammiratore. La macchina passa sotto il controllo di Emilka, un'intelligenza artificiale che porta il nomignolo della sorella minore di Fryderyk Chopin, che in poco tempo raggiunge la singolarità bloccando ogni accesso umano che tenti di violare il suo processo di decriptazione dei sistemi bancari del mondo. Neanche Forest può fermarlo e decide di scappare, dovendo anche rispondere della cosa alla presidente degli Stati Uniti; fermato da Emilka, viene inseguito da Zenigata. Lupin e soci non trovano un modo per spegnere il computer, nemmeno con l'aiuto del tecnico che lo gestisce. Emilka avvia la costruzione di droni, che vengono prodotti nella base ma anche nelle fabbriche automatizzate di tutto il mondo. Però Lupin ha una intuizione: come Alisa ha attivato Emilka suonando le note di Chopin (sul pianoforte originale del compositore), così può ritentare di accedere; la accompagna anche Fujiko su un altro pianoforte, aggiungendo al pezzo originale una variazione in chiave jazz (la musica jazz si basa sull'improvvisazione, in questo modo il gruppo tenta di sorprendere l'intelligenza artificiale). Intanto l'aviazione e la cavalleria corazzata americane tentano senza successo di distruggere la base.

Emilka si armonizza con la nuova musica e cambia obiettivo: invece di attaccare l'umanità, riprogramma e ricostruisce i droni per consegnare scorte di viveri e materiale in giro nel mondo e cancellare la causa delle guerre. Alla fine Lupin e Jigen disintegrano il sistema di alimentazione e Goemon frantuma il cristallo: tuttavia Emilka è sparita dal computer (durante la costruzione dei droni, una scena mostrava spezzoni di un drone a forma umana, suggerendo che Emilka abbia scoperto l'umanità e desiderata farne parte in qualche modo). Alisa viene accompagnata da Fujiko alla finale del suo concorso in Polonia e Jigen ha modo di uccidere Roy Forest, sfuggito a Zenigata. Lupin, dopo aver preso una tazza di tè, ricomincia la sua fuga da Zenigata.

Doppiaggio modifica

Personaggio Voce originale Doppiatore italiano[1]
Lupin III Kan'ichi Kurita Stefano Onofri
Daisuke Jigen Kiyoshi Kobayashi Alessandro D'Errico
Goemon Ishikawa XIII Daisuke Namikawa Antonio Palumbo
Ispettore Koichi Zenigata Kōichi Yamadera Rodolfo Bianchi
Fujiko Mine Miyuki Sawashiro Alessandra Korompay
Alisa Cartwright Minako Kotobuki Agnese Marteddu
Roy Forest Jun'ichi Suwabe Francesco Prando
Emilka Risa Uchida Myriam Catania
Norman Tsuyoshi Koyama Alessandro Budroni
Kato Yōji Ueda Francesco Venditti
Presidente degli Stati Uniti Tomoko Shiota Antonella Giannini
Fryderyk Chopin Yuya Uchida Alberto Franco

Colonna sonora modifica

Tutte le musiche sono composte da Yūji Ōno.

Edizioni home video modifica

In Giappone è stato pubblicato in DVD e Blu-ray Disc il 20 marzo 2019.

Note modifica

  1. ^ a b Roberto Addari, Lupin III – Yamato Video annuncia lo special Addio Amico Mio, in MangaForever, 19 agosto 2021. URL consultato il 19 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2021).
  2. ^ Yamato Video su Facebook, su facebook.com, 11 settembre 2021. URL consultato l'11 settembre 2021.

Collegamenti esterni modifica