Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah
Il Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah (in sigla: MEIS), dedicato alla storia degli ebrei e della Shoah in Italia, si trova a Ferrara in Via Piangipane 81, adiacente all'antica cinta muraria rinascimentale, nel tratto dei Rampari di San Paolo. Tale edificio, sino al 1992, è stato utilizzato come carcere cittadino.
Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Ferrara |
Indirizzo | Via Piangipane, 81 |
Coordinate | 44°50′07.67″N 11°36′48.27″E / 44.835463°N 11.613407°E |
Caratteristiche | |
Tipo | storico, religioso |
Istituzione | 2003 |
Apertura | 2017 |
Direttore | Amedeo Spagnoletto |
Visitatori | 30 000 (2022) |
Sito web | |
Il progetto del MEIS nasce nel 2003 con la legge parlamentare (poi emendata nel 2006) “quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia”. La città prescelta è stata Ferrara, dove si è sviluppata una delle comunità ebraiche più antiche e fiorenti d’Europa.
La Fondazione MEIS è stata istituita dal Ministero della Cultura, che ne è socio fondatore, ed ha - quali Enti partecipanti - la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Presidente della Fondazione è dal dicembre 2015 Dario Disegni. Fanno parte del Consiglio di Amministrazione: Gloria Arbib, Daniele Mezzetti, Giovanni Franco Pernisa e Daniele Ravenna. Il Direttore del Museo è da giugno 2019 Amedeo Spagnoletto.
Storia dell'edificio modifica
Nel 1906 il Comune di Ferrara cedette allo Stato l'area sulla quale fu poi costruito il nuovo carcere della città. Lo scopo fu di sostituire la vecchia e fatiscente sede, sino ad allora situata nell'antico convento di San Paolo che era stato adattato per quella funzione già dal 1798. Il nuovo istituto di pena fu inaugurato nel 1912 ed il 14 settembre di quell'anno i 104 detenuti vennero trasferiti.[1] Durante la seconda guerra mondiale furono imprigionati tra le sue mura oppositori antifascisti ed ebrei come lo scrittore Giorgio Bassani, Matilde Bassani e Corrado Israel De Benedetti. Nel 2007, l’ex carcere di via Piangipane, dismesso nel 1992 dopo la costruzione della nuova casa circondariale in via Arginone, viene scelto come futura sede del MEIS [2]. La sfida fu quella di trasformare un luogo di reclusione in uno spazio aperto e inclusivo[3]. Nel 2011 il concorso internazionale bandito per il progetto architettonico del MEIS venne vinto dagli studi Arco, di Bologna e Scape, di Roma.
Solo nel 2015 si concluse la prima fase di recupero del vecchio edificio originario, cioè della parte su via Piangipane, dove vennero sistemati gli uffici della Fondazione Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah e le prime sale espositive. In questa sede già in precedenza si erano svolte diverse iniziative culturali come mostre e convegni[4].
Il 13 dicembre 2017, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si inaugura il MEIS e la mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni” curata da Anna Foa, Daniele Jalla e Giancarlo Lacerenza.
È da quel momento accessibile al pubblico oltre alla palazzina esterna che si affaccia su via Piangipane (a suo tempo sede degli uffici del carcere), anche l'ex carcere maschile situato nel cortile interno, il cui restauro ha previsto l’eliminazione delle caratteristiche che con più evidenza lo identificavano con un carcere, ovvero tutti gli elementi di chiusura: porte, sbarre, cancelli e il ballatoio, sostituito con un elemento in acciaio lucido, tutto questo mantenendo comunque la planimetria originaria[3].
Il progetto architettonico prevede nei prossimi anni la costruzione di due strutture moderne simbolo dei cinque libri della Torah, il Pentateuco.
Il Museo modifica
Attualmente, il MEIS ospita il percorso permanente "Ebrei, una storia italiana", la mostra multimediale "1938: l'umanità negata", il video "Con gli occhi degli ebrei italiani" e periodicamente delle mostre temporanee dedicate alla storia degli ebrei in Italia, alle feste e alle tradizioni ebraiche. Si può inoltre visitare il labirinto vegetale il "Giardino delle domande" dedicato all'insieme di norme alimentari ebraiche: la kasherut. Il museo dispone inoltre di un'aula didattica, un bookshop con libri e gadget e una biblioteca con oltre ottomila volumi.
Mostre al MEIS modifica
Mostre permanenti modifica
Ebrei, una storia italiana racconta l’esperienza dell’ebraismo italiano, descrivendo come si è formato e sviluppato nella Penisola dall’età romana all'epoca dei ghetti. La narrazione si apre con un viaggio immersivo nel deserto e prosegue nelle sale dedicate ai principali periodi storici. La mostra prosegue esponendo reperti ed opere d’arte in prestito da musei italiani, riproduzioni fedeli e contenuti multimediali. A guidare il visitatore sono storici, archeologi ed ebraisti che appaiono in video e approfondiscono le tematiche trattate. Il percorso permanente è il risultato di tre mostre del MEIS condensate insieme: Ebrei, una storia italiana (2017). I primi mille anni; Il Rinascimento parla ebraico (2019) e Oltre il ghetto. Dentro&Fuori (2021).
1938: l’umanità negata – già esposta al Quirinale nel 2018 – è una mostra multimediale che permette di entrare in contatto con il dramma delle leggi razziali, l’esclusione sociale, la persecuzione e lo sterminio, attraverso immagini, filmati d’epoca e documenti. Nodo centrale è la scuola, luogo per eccellenza dell’uguaglianza, che dopo le leggi razziali diventa lo spazio dove il regime impone una distinzione, che porterà alla separazione. La voce narrante che guida lo spettatore è del celebre attore e doppiatore Francesco Pannofino. Il percorso è arricchito dall’installazione site-specific dell’artista israeliano Dani Karavan creata per ricordare l’esperienza italiana della Shoah.
Mostre temporanee modifica
- Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni, dal 14/12/17 al 16/09/18, a cura di Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla.
- Il giardino che non c’è, dal 30/10/18 al 10/02/19, a cura di Noa Karavan-Cohen
- Il Rinascimento parla ebraico, dal 12/04/19 al 15/09/19, a cura di Giuli Busi e Silvana Greco
- Ferrara ebraica, dal 13/11/2019 al 01/03/2020, a cura di Simonetta Della Seta e Sharon Reichel
- 1938: l’umanità negata, dal 16/01/2020-presente, a cura di Paco Lanciano e Giovanni Grasso
- Mazal Tov! Il matrimonio ebraico, dal 4/06/21 al 05/09/21, a cura di Sharon Reichel e Amedeo Spagnoletto
- Oltre il ghetto. Dentro&Fuori, dal 29/10/21 al 03/07/22, a cura di Andreina Contessa, Simonetta Della Seta, Carlotta Ferrara degli Uberti e Sharon Reichel
- Sotto lo stesso cielo, dal 14/10/22 al 05/02/23, a cura di Amedeo Spagnoletto e Sharon Reichel
Festa del Libro Ebraico in Italia modifica
Dal 2010 il Museo promuove, ogni anno, la Festa del Libro Ebraico in Italia. Alla sua organizzazione hanno partecipato, oltre al Museo, Ferrara Fiere Congressi, la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara, l'Unione delle Comunità Ebraiche in Italia, la Comunità ebraica di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna e l'Università degli Studi di Ferrara. Attraverso presentazioni di libri, incontri, performance live, proiezioni e concerti, il festival letterario ha accolto migliaia di persone e ospiti internazionali tra cui: Abraham B. Yehoshua, David Grossman, Eike Schmidt, Christian Greco, Eshkol Nevo, Igiaba Scego, Alessandro Piperno e Joshua Cohen.
Eventi e attività online modifica
Nel 2020-21, Durante l’emergenza Covid-19 il MEIS ha chiuso al pubblico nel rispetto delle norme di contenimento della pandemia. Durante questo periodo il museo ha attivato diversi progetti online:
- “Oltreilmuseo” dedicati alla mostra “Oltre il ghetto. Dentro&Fuori”, la cui inaugurazione fu posticipata a causa dell'emergenza sanitaria
- “#ItaliaEbraica” nata dalla collaborazione con i musei ebraici italiani.
- Corsi online di ebraico moderno, ebraico biblico, storia e cultura ebraica.
- La mostra temporanea “Ferrara ebraica” è stata resa fruibile online.
- La mostra temporanea “Mazal Tov! Il matrimonio ebraico” è stata resa fruibile online.
Durante la riapertura del museo sono stati favoriti eventi all'aperto: per questo dal 2020, ogni estate il MEIS ospita nel suo giardino un’arena estiva dedicata al cinema ebraico e israeliano. Tra settembre e ottobre, la Festa del Libro Ebraico si tiene sotto un gazebo che durante la festa ebraica di Sukkot viene allestito come una capanna e decorato con fiori e frasche.
Note modifica
- ^ Carceri, su ottocentoferrarese.it. URL consultato il 2 settembre 2016.
- ^ Il Progetto - MEIS. Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, su emiliaromagna.beniculturali.it. URL consultato il 2 settembre 2016.
- ^ a b Storia & architettura, su meis.museum. URL consultato il 9 novembre 2022.
- ^ Amministrazione trasparente, su meis.museum. URL consultato il 9 novembre 2022.
Bibliografia modifica
- Marco Borella, L'albero della libertà: La prigione dell’ufficiale francese, Ferrara, Archivio Storico, Ariostea, Comacchio, 1996.
- Carla di Francesco, «Ferrara. Voci di una città»: Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, su fondazionecarife.it, Fondazione della Cassa di Risparmio di Ferrara, giugno 2011. URL consultato il 17 marzo 2016.
- Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla (a cura di), Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni (catalogo mostra inaugurale del Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della shoah, Ferrara 14 dicembre 2017-16 settembre 2018), Milano, Electa, 2017, ISBN 9788891817150.
Voci correlate modifica
- Sinagoghe e museo ebraico di Ferrara
- Ghetto di Ferrara
- Isacco Lampronti
- Storia degli ebrei in Italia
- Olocausto in Italia
- Sinagoghe in Italia
- Musei ebraici in Italia
- Gedenkdienst
- Holocaust Memorial Center
- Mémorial de la Shoah
- United States Holocaust Memorial Museum
- Simon Wiesenthal Center
- Memoriale per gli ebrei assassinati d'Europa
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah
Collegamenti esterni modifica
- Sito ufficiale, su meis.museum.
- (EN) Sito ufficiale, su meis.museum.
- Concorso di Progettazione per Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, su storico.beniculturali.it. URL consultato il 3 settembre 2018.
- Il Progetto - Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'Emilia-Romagna, su emiliaromagna.beniculturali.it. URL consultato il 3 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2020).
- Torah fonte di vita - La collezione del Museo della Comunità Ebraica di Ferrara, su museoferrara.it. URL consultato il 15 gennaio 2019.
- Ex Carcere di via Piangipane (Ferrara) su Wikimapia, su wikimapia.org. URL consultato il 3 settembre 2018.
- Ruspe nell’ex carcere per fare spazio al Meis, su lanuovaferrara.gelocal.it. URL consultato il 3 settembre 2018.
- Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah MuseoFerrara, su museoferrara.it. URL consultato il 3 settembre 2018.
- Carceri - Istituto di Storia Contemporanea - Ferrara, su ottocentoferrarese.it. URL consultato il 3 settembre 2018.
- Il Museo dell’Ebraismo e della Shoah apre le porte alla città, su lanuovaferrara.gelocal.it. URL consultato il 3 settembre 2018.
- Ferrara, le immagini del Meis, il Museo dell'Ebraismo e della Shoah, su bologna.repubblica.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A, 14 dicembre 2017. URL consultato il 3 settembre 2018.«Ferrara apre al pubblico le porte del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, dedicato alla storia e alla vita ebraica, a partire dalla singolare esperienza degli ebrei italiani, da ventidue secoli parte integrante del tessuto del Paese»
- Ebraismo identita italiana, su meisweb.it, Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah. URL consultato il 3 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2018).«Isacco Lampronti, autore nel Settecento di una antologia talmudica che è ancora oggi punto di riferimento imprescindibile per gli addetti ai lavori»
Controllo di autorità | VIAF (EN) 308764468 · LCCN (EN) no2014069575 · GND (DE) 1053977301 · BNF (FR) cb17099605j (data) · J9U (EN, HE) 987007503155405171 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2014069575 |
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