Macciano

frazione del comune italiano di Chiusi

Macciano è una frazione del comune italiano di Chiusi, nella provincia di Siena, in Toscana.

Macciano
frazione
Macciano – Veduta
Macciano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Comune Chiusi
Territorio
Coordinate43°02′04.49″N 11°53′11.36″E / 43.03458°N 11.88649°E43.03458; 11.88649 (Macciano)
Altitudine335 m s.l.m.
Abitanti13 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale53043
Prefisso0578
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Macciano
Macciano

Geografia fisica modifica

Macciano è situato all'estremità occidentale del territorio comunale di Chiusi, nella Val di Chiana senese,[1] su di un poggetto a 335 m di altitudine. A sud la frazione è delimitata dal corso del torrente Astrone (22 km),[2] mentre poco a est dell'abitato, in località San Gregorio, si trovano le sorgenti del torrente Gragnano (7 km).[3][1] Presso il borgo nasce inoltre il cosiddetto Fosso di Macciano (4 km),[4] tributario del torrente Parce presso Montallese.

La frazione di Macciano confina a ovest con Chianciano Terme, a sud con Sarteano, ad est con Querce al Pino e a nord con Montallese. Dista inoltre 7 km dal capoluogo comunale e circa 80 km da Siena.

Storia modifica

Il piccolo borgo di Macciano nasce in epoca rinascimentale come borgo agricolo, e nonostante esistesse già nel XVI secolo, non compare nel censimento del 1551.[1] Macciano contava 226 persone nel 1745, mentre nel 1833 erano censiti 298 abitanti.[1]

La frazione si sviluppa soprattutto a partire dal XIX secolo, quando numerose famiglie edificano le proprie ville padronali con ampie tenute.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
La chiesa di San Pietro Apostolo
  • Chiesa di San Pietro Apostolo, principale luogo di culto della frazione, è già esistente del XIV secolo e si presenta come un pregevole esempio di chiesa rurale con tetto a capanna e campanile a vela. La facciata è rinforzata da due contrafforti angolari. Da questa chiesa provengono un trecentesco Cristo crocifisso in legno policromo, usato un tempo come croce per le processioni della Settimana Santa, e un piatto per elemosine di produzione tedesca che raffigura La tentazione di Adamo ed Eva (XIV secolo), entrambi custoditi al Museo diocesano della cattedrale e cunicoli etruschi di Chiusi.[5] Di fronte alla chiesa sono stati apposte due lastre in marmo ed ottone in ricordo dei ventidue caduti di Macciano nelle due guerre mondiali: la prima targa è stata fissata il 16 novembre 1934.[6]
  • Cappella del Santissimo Crocifisso, piccolo edificio di culto della Villa Pianigiani, fu edificato nella seconda metà del XIX secolo.[7] La cappella, restaurata ed intonacata, mantiene il suo impianto originario, con semplice facciata a capanna, ma è stata trasformata in civile abitazione.[7]
  • Cimitero di Macciano

Architetture civili modifica

Geografia antropica modifica

La frazione comprende, oltre al borgo di Macciano, altre località minori da esso dipendenti: Pignattaia, Poggio Olivo, San Gregorio, Tegoleto e Toppo Basso.

Note modifica

  1. ^ a b c d Emanuele Repetti, «Macciano» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 3, Firenze, pp. 6–7.
  2. ^ Torrente Astrone, su sira.arpat.toscana.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
  3. ^ Torrente Gragnano, su sira.arpat.toscana.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
  4. ^ Fosso di Macciano, su sira.arpat.toscana.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
  5. ^ Ludovica Sebregondi, Museo della Cattedrale di Chiusi, Toscana Oggi, 11 febbraio 2002. URL consultato il 17 luglio 2017.
  6. ^ Lastre ai caduti di Macciano di Chiusi, su pietredellamemoria.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
  7. ^ a b c Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Siena - V.la Pianigiani (PDF) [collegamento interrotto], su ptc.provincia.siena.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
  8. ^ Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Siena - V.la Astori (PDF) [collegamento interrotto], su ptc.provincia.siena.it. URL consultato il 17 luglio 2017.
  9. ^ Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Siena - V.la Lucioli (PDF) [collegamento interrotto], su ptc.provincia.siena.it. URL consultato il 17 luglio 2017.

Bibliografia modifica

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