Maglorio di Dol

vescovo e abate francese

Maglorio di Dol, in francese Magloire, ma chiamato anche sant Maelor in Bretagna o saint Mannelier sull'isola di Jersey[1] (Glamorgan, 535[2]Sercq, 24 ottobre 605), è stato un vescovo e un abate bretone di origine gallese; fu allievo di sant'Iltud.

San Maglorio
San Maglorio di Dol, olio su tela di Eugène Goyet (1798 - 1846), esposto nella chiesa parigina di Saint-Jacques-du-Haut-Pas
 

Vescovo e monaco

 
NascitaGlamorgan, 535
MorteSark, 24 ottobre 605
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Ricorrenza24 ottobre

Storia modifica

San Maglorio è uno dei tanti santi bretoni che la tradizione vuole venuti nella Bretagna continentale, provenienti da oltre Manica. La sua vita è stata narrata da un anonimo monaco dell'abbazia di Lehon, che custodì le reliquie del santo, nell'opera Vita Maglorii, capolavoro dell'antica letteratura bretone[3].

Egli è ritenuto, secondo la Vita Maglorii, cugino di san Macuto e di san Sansone, al quale sarebbe succeduto sul seggio episcopale di Dol. Dietro ingiunzione di un angelo egli avrebbe abdicato in favore di san Budoco, per ritirarsi a vita eremitica sull'isola di Sercq, ove condusse la sua vita monastica alla testa di sessantadue discepoli.

Dopo la morte il suo corpo sarebbe stato trafugato dai monaci della futura abbazia di Léhon. Nel periodo 956 - 966, durante le invasioni normanne, Ugo Capeto ne fece trasferire le reliquie a Parigi[4] per metterle al sicuro. Furono poste nella chiesa di Saint-Barthélemy, sull'île de la Cité, che prese il nome di San Maglorio, poi le fece trasportare nella chiesa appositamente eretta ed a lui dedicata in rue Saint-Denis. Nel 1572, esse furono trasferite nella chiesa di Saint-Jacques-du-Haut-Pas.

Iconografia modifica

 
Reliquiario di Sant-Maglorio - Chiesa abbaziale di Lehon

Numerose sono le opere d'arte che lo raffigurano: egli è ritratto come pellegrino o come eremita; nella chiesa del convento camaldolese di Faenza, è raffigurato in un quadro del pittore romano Antonio Mancini.[3]

Memoria liturgica modifica

San Maglorio è celebrato il 24 ottobre[5].

Nella Diocesi di Quimper viene celebrato il 27 ottobre[1][6]

Canto modifica

(FR)

«Tu quittas ton Pays de Galles natif à la prière de notre père Samson, Pour servir Dieu dans le monastère de Lammeur, O père Maelor.
Ayant plut à Dieu par le doux parfum de la lutte monastique,
Tu gratifias l'île de Sark de ton divin repos.
Prie Dieu pour nous, O saint, afin qu'Il nous épargne
D'une mort soudaine et non-préparée et qu'Il nous accorde le Salut.»

(IT)

«Tu lasciasti il tuo paese del Galles nativo alla preghiera di nostro padre Sansone,
Per servire Dio nel monastero di Lammeur, O padre Maelor.
Essendo piaciuto a Dio per il dolce profumo della lotta monastica,
Tu gratificasti l'isola di Sark del tuo divino riposo.
Prega Dio per noi, O santo, allo scopo che ci risparmi
da una morte improvvisa e non preparati e che ci conceda la Salvezza»

Note modifica

  1. ^ a b c Source: Ste materne
  2. ^ Viene dato da Maglorio di Dol, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. come nativo di Vannes
  3. ^ a b Santi, beati e testimoni – San Maglorio
  4. ^ (FR) Source: Paris pittoresque
  5. ^ (FR) Source: Nominis et Grand Terrier
  6. ^ (FR) source: cirdomoc

Bibliografia modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN623150323932009972468 · BAV 495/294954 · CERL cnp02036468 · GND (DE132515229 · BNF (FRcb149792818 (data)