Magnetite
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Magnetite | |
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Classificazione Strunz | 4.BB.05 |
Formula chimica | Fe3O4 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | monometrico |
Sistema cristallino | cubico |
Gruppo puntuale | 4/m 3 2/m |
Gruppo spaziale | F d3m |
Proprietà fisiche | |
Densità | 5,2 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5½-6½ |
Sfaldatura | assente |
Frattura | irregolare |
Colore | nero |
Lucentezza | metallica |
Opacità | opaco |
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La magnetite è il minerale ferroso con il più alto tenore di ferro (72,5%) utilizzabile industrialmente. È inoltre il minerale con le più intense proprietà magnetiche esistente in natura.

Abito cristallinoModifica
L'habitus più comune è quello ottaedrico seguito da quello rombododecaedrico.
Origine e giacituraModifica
La magnetite si forma quando l'idrossido di ferro si ossida in presenza di acqua. Rappresenta il principale minerale accessorio delle rocce basaltiche (soprattutto quelle appartenenti alle serie tholeiitiche) ed è comune anche nelle rocce metamorfiche di derivazione magmatica o volcano-sedimentaria basica (es. nelle rocce delle sequenze ofiolitiche). Localmente può essere un minerale fortemente rappresentato anche in rocce di genesi pneumatolitica e in skarn. È anche un prodotto secondario della trasformazione dei silicati di magnesio e di ferro. Principali Paesi produttori sono Russia, Brasile, Liberia, Mauritania, Norvegia, Svezia. Giacimenti italiani si trovano in Piemonte, Valle d'Aosta, Sardegna, nell'isola d'Elba e in Sicilia.
Forma in cui si presenta in naturaModifica
Si presenta in cristalli neri, opachi, oppure in masse granulari o compatte. È presente in piccole quantità nel corpo umano, dove è localizzata tra il naso e gli occhi, all'interno dell'osso etmoide. La magnetite è facilmente riconoscibile all'interno di vecchi radiatori di riscaldamento (termosifoni) in ferro e ghisa ed è la responsabile del colore nero scuro dell'acqua che vi circola.
Proprietà magneticheModifica
La magnetite è il più antico materiale magnetico conosciuto: era infatti già noto agli antichi Greci e prende appunto il nome dalla città di Magnesia ad Sipylum, nei pressi del monte Sipilo, dove si trovava in grandi quantità. Il termine "magnetismo" deriva quindi dal nome del minerale, non viceversa. La magnetite è un materiale ferromagnetico. In particolare, si tratta di un minerale con comportamento ferrimagnetico (Ferrimagnetismo).
Reazione di SchikorrModifica
L'idrossido ferroso (in ambiente anaerobico) può convertirsi chimicamente in magnetite tramite un processo chiamato reazione di Schikorr:
- 3Fe(OH)2 + H2O → Fe3O4 + 3H2O + H2↑
Dal punto di vista chimico-molecolare Fe3O4 è costituito da ossido ferroso e ossido ferrico: Fe2+(Fe3+O2)2[1], un composto conosciuto anche col nome di Ossido ferroso-ferrico.
La formazione di magnetite viene indotta nei generatori di vapore con additivi alcalinizzanti e mantenendo il pH dell'acqua di caldaia sopra un certo valore.
PseudosfaldaturaModifica
La magnetite non presenta sfaldatura ma in alcuni esemplari può accadere che si rompano in blocchetti di forma ottaedrica a causa del fenomeno della pseudosfaldatura.
NoteModifica
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su magnetite
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Magnetite, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Webmin, su webmineral.com.
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