La maiolica di Siena fu una delle produzioni più prestigiose della ceramica rinascimentale italiana, nel secolo d'oro del Cinquecento.

Albarello da farmacia di produzione senese, 1510 circa, National Gallery of Victoria

A Siena esistevano nel 1265 numerose fornaci che producevano ceramica di tipo arcaico, tra cui predominavano i boccali a piede svasato, decorato da motivi zoomorfi e fitomorfi. Nel 1510 venne impiantata una produzione di maiolica, che fiorì per tutto il secolo. Affini per qualità dell'impasto e stile della decorazione alle opere di Cafaggiolo, le maioliche senesi si distinguevano per la ricchezza della tavolozza, la finezza del disegno e la delicatezza degli ornati.

A parte rare eccezioni, come quel Maestro Benedetto che firmò un piatto da parata con San Girolamo oggi nel Victoria and Albert Museum, è raro che si conoscano i nomi dei ceramografi senesi e che si sia in grado di collegarli a un corpus di opere, per cui si parla spesso di vari raggruppamenti sotto nomi di maestri anonimi.

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