Major League Soccer
Major League Soccer | |
---|---|
Altri nomi | MLS |
Sport | ![]() |
Tipo | Squadre di club |
Federazione | ![]() ![]() |
Organizzatore | Major League Soccer, L.L.C. |
Direttore | ![]() |
Cadenza | annuale |
Apertura | marzo |
Chiusura | novembre |
Partecipanti | 27 squadre |
Formula | Stagione regolare più play-off |
Sito Internet | mlssoccer.com |
Storia | |
Fondazione | 1996 |
Numero edizioni | 25 |
Detentore | Columbus Crew |
Record vittorie | L.A. Galaxy (5) |
Ultima edizione | Major League Soccer 2020 |
Prossima edizione | Major League Soccer 2021 |
![]() Trofeo Philip Frederick Anschutz (2008-oggi) | |
La Major League Soccer, nota anche con l'acronimo MLS, è il massimo campionato di calcio per club statunitensi e canadesi.
La lega venne fondata nel 1993, parallelamente all'organizzazione del campionato mondiale di calcio di USA 1994, ed è posta sotto l'egida della United States Soccer Federation (USSF). La prima edizione del campionato si disputò nel 1996.
La MLS occupa il 66º posto del ranking mondiale dei campionati stilato annualmente dall'IFFHS e il 4º posto a livello continentale.[1]
Formula del torneoModifica
Le squadre sono divise in due conference, la “Western Conference” e la “Eastern Conference”, in base alla loro posizione geografica. Lo svolgimento del torneo avviene in due fasi: stagione regolare e play-off. Il campionato non si svolge con la formula dell'andata e ritorno ma ogni club incontra gli altri un numero variabile di volte, fino ad arrivare a un totale di 34 partite, 17 in casa e 17 fuori.[2] Vengono assegnati tre punti per ogni vittoria e un punto per ogni pareggio. La prima classificata di ogni conference si qualifica direttamente per i quarti di finale dei play-off, mentre le squadre dal secondo al settimo posto disputano un turno preliminare.[3]
Le otto squadre così qualificate danno vita a dei play-off per stabilire la vincitrice del campionato, disputati con incontri di sola andata a eliminazione diretta. Dal 2012 la finale si disputa sul campo della formazione meglio piazzatasi nel corso della stagione regolare.
Similmente alle altre grandi leghe americane di sport professionistici, non è prevista alcuna retrocessione né promozione. Il campionato si svolge tra marzo e novembre dell'anno solare.
La MLS individua tre dei quattro club statunitensi qualificati alla CONCACAF Champions League, ovvero nell'ordine: la vincitrice della MLS Cup, la vincitrice del Supporters' Shield (cioè la squadra con più punti al termine della stagione regolare) e l'altra vincitrice di conference. A queste si aggiunge la vincitrice della coppa nazionale, la Lamar Hunt U.S. Open Cup. Se una squadra occupa più di una di queste posizioni si scorre la classifica della stagione regolare fino alla prima non qualificata. Stesso procedimento se una posizione utile è occupata da una squadra canadese, visto che queste ultime si qualificano alla Champions League tramite il Canadian Championship.[4]
StoriaModifica
La storia della Major League Soccer iniziò nel 1988, quando agli Stati Uniti venne assegnata l'organizzazione dei mondiali di calcio del 1994. In quel momento non esisteva un vero e proprio campionato statunitense di calcio, in quanto la North American Soccer League era fallita al termine della stagione 1984 e nessuna delle leghe successivamente operanti sul territorio aveva ricevuto il riconoscimento da parte della federazione; una condizione che la FIFA pose per l'assegnazione dei mondiali fu quindi proprio l'organizzazione di un campionato professionistico.[5] La lega venne ufficialmente annunciata il 17 dicembre 1993[6] e avrebbe dovuto esordire con la stagione 1995, con 12 squadre partecipanti. Nel novembre 1994 ad ogni modo venne annunciato il rinvio del primo campionato al 1996, con due partecipanti meno del previsto.[6] Fin dalla sua prima stagione la MLS stabilì un tetto massimo alle spese che un club poteva sostenere per gli ingaggi ai giocatori, il salary cap, con l'obiettivo di evitare il fallimento finanziario che aveva travolto la NASL.
Svanita la curiosità per la stagione d'esordio, l'interesse degli statunitensi per il nuovo campionato sembrò attestarsi su livelli molto bassi, sia in termini di audience televisivo che di presenze allo stadio; inoltre, quest'ultimo elemento era reso ancor più evidente dall'utilizzo degli impianti delle squadre di football americano, sovradimensionati per il calcio.[7] La MLS era scarsamente considerata anche dagli appassionati di calcio presenti nel paese, che non vedevano di buon occhio la scelta da parte della lega di alcune regole volte ad "americanizzare" lo sport: le partite si svolgevano con il tempo effettivo, fermando cioè il cronometro durante le interruzioni di gioco; inoltre le gare non potevano terminare in pareggio, se ciò accadeva al termine dei novanta minuti regolamentari le squadre andavano agli shootout. Tali regole verranno abrogate al termine della stagione 1999. Altri due elementi resero il 1999 un anno importante nella storia della MLS: venne inaugurato il primo stadio specificatamente dedicato al calcio, il Columbus Crew Stadium, e Don Garber sostituì Doug Logan come commissioner, cioè il presidente-amministratore delegato della lega.[8]
Dopo una prima espansione a 12 squadre nel 1998, le difficoltà di questi primi anni portarono nel 2002 alla decisione di riportare la lega alla dimensione originaria di 10 club, con la chiusura delle franchigie di Tampa e Miami. Questa misura fu accompagnata da un cambiamento delle regole interne sulla gestione dei proventi da sponsor, diritti televisivi e acquisto di biglietti.[9] Tali misure, aiutate sicuramente dal rinnovato interesse attorno al calcio grazie ai buoni risultati della nazionale ai mondiali del 2002, diedero comunque i loro frutti, visto che la rinnovata stabilità economica spinse nuovi soggetti a investire nei club,[10] avviando a partire dal 2005 una nuova fase di espansione della lega, con l'aumento del numero delle squadre partecipanti e la costruzione di stadi specifici per il calcio, di proprietà dei club.
Il 2007 può essere considerato uno degli anni di svolta della storia della MLS: da un lato la lega travalicò i confini statunitensi con l'adesione di Toronto, primo club canadese a partecipare al campionato; ma soprattutto venne introdotta la Designated Player Rule, ovvero una deroga al sistema del tetto salariale,[11] con il conseguente ingaggio di David Beckham da parte dei Los Angeles Galaxy. L'arrivo del forte giocatore inglese portò definitivamente alla ribalta il calcio statunitense sui media sportivi nazionali e anche su quelli europei, facendo crescere ulteriormente l'interesse nei confronti della MLS.[12]
Nel 2014 la MLS ha voluto sottolineare la propria evoluzione anche con un cambio di logo: il nuovo simbolo ha esordito nella stagione successiva in occasione della ventesima edizione del torneo.[13] Nonostante l'addio nel 2015 del Chivas USA, l'espansione della lega è arrivata a 26 club nel 2020, con l’obiettivo di raggiungere 30 club entro il 2023.[14]
Nel 2017 per la prima volta il torneo è stato vinto da una squadra canadese, il Toronto FC.[15]
PartecipantiModifica
AttualiModifica
Di prossima ammissioneModifica
Club | Città | Stato | Stadio | Capacità | Esordio |
---|---|---|---|---|---|
Charlotte | Charlotte | North Carolina | Bank of America Stadium | 73 504 | 2022 |
St. Louis City | Saint Louis | Missouri | St. Louis MLS Stadium | 22 500 | 2023 |
Sacramento Republic | Sacramento | California | Railyards Stadium | 20 100 | 2023 |
Non più presentiModifica
Club | Città | Stato | Stadio | Capacità | Esordio | Ultima stagione |
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Chivas USA | Los Angeles | California | StubHub Center (Carson) | 27 000 (18 800) | 2005 | 2014 |
Miami Fusion | Miami | Florida | Lockhart Stadium (Fort Lauderdale) | 20 450 | 1998 | 2001 |
Tampa Bay Mutiny | Tampa | Florida | Raymond James Stadium | 65 857 | 1996 | 2001 |
Evoluzione della legaModifica
Il format del campionato non prevede un sistema di promozioni e retrocessioni fra le varie leghe di Stati Uniti e Canada; è la stessa MLS a decidere quante e quali squadre far entrare sulla base di considerazioni di mercato. Il campionato ha visto dunque modificarsi spesso il lotto delle partecipanti. Inoltre nel corso degli anni si è via via affermata la tendenza a dare alle squadre nomi più simili ai club calcistici del resto del mondo, piuttosto che i nomi tipici degli sport americani.
- 1996: prima stagione, dieci squadre partecipanti: Colorado Rapids, Columbus Crew, Dallas Burn, D.C. United, Kansas City Wizards, Los Angeles Galaxy, New England Revolution, New York MetroStars, San Jose Clash e Tampa Bay Mutiny.
- 1998: dodici partecipanti con l'ingresso di Chicago Fire e Miami Fusion.
- 2000: il San Jose Clash cambia nome in San Jose Earthquakes.
- 2002: contrazione a dieci club con l'esclusione delle due franchigie della Florida, Miami Fusion e Tampa Bay Mutiny.
- 2005: dodici partecipanti con l'ingresso di Chivas USA (diretta filiazione dell'omonimo club messicano di Guadalajara) e Real Salt Lake. Il Dallas Burn cambia nome in FC Dallas.
- 2006: primo e finora unico trasferimento di un club, con il San Jose Earthquakes trasferito a Houston in Texas con il nome di Houston Dynamo. Il New York MetroStars cambia nome in New York Red Bulls.
- 2007: tredici partecipanti con l'ingresso del Toronto FC.
- 2008: quattordici partecipanti con il ritorno del San Jose Earthquakes.
- 2009: quindici partecipanti con l'ingresso dei Seattle Sounders.
- 2010: sedici partecipanti con l'ingresso del Philadelphia Union.
- 2011: diciotto partecipanti con l'ingresso di Portland Timbers e Vancouver Whitecaps. Il Kansas City Wizards cambia nome in Sporting Kansas City.
- 2012: diciannove partecipanti con l'ingresso dell'Impact de Montréal.
- 2015: venti partecipanti con l'uscita del Chivas USA e l'ingresso di New York City e Orlando City.
- 2017: ventidue partecipanti con l'ingresso di Atlanta United e Minnesota United.
- 2018: ventitré partecipanti con l'ingresso del Los Angeles F.C..
- 2019: ventiquattro partecipanti con l'ingresso del FC Cincinnati.
- 2020: ventisei partecipanti con l'ingresso dell'Inter Miami e del Nashville SC.
- 2021: previste ventisette partecipanti con l'ingresso dell'Austin FC.[18]
- 2022: previste ventotto partecipanti con l'ingresso dello Charlotte F.C..[19]
- 2023: previste trenta partecipanti con l'ingresso del St. Louis City[20] e del Sacramento Republic.[21]
Aspetti organizzativiModifica
La MLS ha una struttura organizzativa diversa da quella delle principali leghe calcistiche nazionali. Essa infatti non è l'associazione dei diversi club, ma opera come una struttura unificata, che controlla centralmente i contratti dei giocatori e le licenze dei club, secondo il sistema tipicamente americano delle franchigie. Ogni club ha sì un investitore, ma quest'ultimo possiede un interesse finanziario su una quota della lega stessa, non sul singolo club.[22] Questa strutturazione, detta single entity, è figlia dei primi anni di vita della lega, quando i proprietari erano pochi e ciascuno di essi deteneva più di un club (mentre all'avvio della stagione 2016 i 20 club fanno tutti riferimento a investitori diversi).[23]
La permanenza del sistema single entity è oggetto di dibattito: se da un lato essa, unita ad altri strumenti come il salary cap o il draft per la selezione dei giocatori, garantisce un'alta competitività interna mantenendo tutte le squadre su un livello simile, dall'altro va a penalizzare la MLS rispetto ai campionati degli altri paesi, impedendo di colmare il divario del movimento calcistico statunitense rispetto a quello europeo o sudamericano[24].
A partire dal 2002 esiste una società satellite, la Soccer United Marketing (SUM), che è controllata dalla MLS ed ha l'esclusiva per tutte le operazioni di commercializzazione del sistema: gestisce ad esempio le sponsorizzazioni e la vendita dei diritti televisivi.[23] La lega è guidata dalla figura del Commissioner, quello attuale è Don Garber, in carica dal 1999.
La MLS oltre al campionato vero e proprio organizza anche l'All-Star Game, un incontro disputato annualmente fra la selezione dei migliori giocatori del campionato e un'altra squadra, in diverse occasioni un club europeo. Fino al 2014 veniva organizzato anche un campionato riserve, per permettere ai calciatori meno utilizzati di giocare. Dalla stagione 2013 quest'ultimo è stato gradualmente sostituito da un accordo siglato fra la MLS e la USL, la lega che organizza campionati di livello inferiore: un club MLS può scegliere di affiliarsi a un club delle serie minori con cui scambiare liberamente i propri giocatori per farli giocare con costanza,[25] oppure iscrivere direttamente la propria squadra riserve al campionato.
Il trofeo della MLS Cup e i premi individualiModifica
La squadra vincitrice dei play-off viene premiata con la MLS Cup (Coppa Major League Soccer), la coppa dei vincitori del campionato. Di tale coppa nel corso degli anni si sono susseguite tre versioni: la prima, utilizzata solo nelle prime tre stagioni, vedeva un pallone da calcio in oro scuro con due impugnature sui fianchi; la seconda, utilizzata dal 1999 al 2007, vedeva invece un pallone argentato su un lungo supporto. Entrambe queste due versioni della coppa avevano il nome di Trofeo Alan Rothenberg, presidente della federcalcio americana dal 1990 al 1998. La terza versione della MLS Cup, in uso dal 2008, è una coppa con due manici angolati in cima, che prende il nome di Trofeo Philip Frederick Anschutz, cofondatore della lega e a lungo proprietario di diversi club. Il trofeo è alto poco più di 70 cm e pesa quasi 19 kg, ed è realizzato in argento.[26]
Al termine di ogni stagione vengono anche assegnati dei premi individuali, come quelli al miglior giocatore, al miglior allenatore, al miglior giovane esordiente nella lega, o agli undici miglior giocatori, uno per ogni ruolo.
Politiche salarialiModifica
Sin dalla propria nascita la MLS ha previsto l'esistenza di un tetto, detto salary cap, alle spese che un club può sostenere per pagare gli ingaggi dei propri giocatori. Tale tetto esiste sia sul compenso per il singolo giocatore, sia sul totale del monte ingaggi. Un club MLS può avere in rosa da 18 a 20 giocatori, che concorrono al raggiungimento del massimo budget salariale; può poi ingaggiare fino a un massimo di altri 10 calciatori, a condizione che rientrino nel programma giovanile della lega (quindi under 25) o che siano cresciuti nel club stesso. A partire dalla stagione 2007 si può parzialmente derogare al salary cap grazie alla regola del cosiddetto "giocatore designato": fino a tre giocatori per club concorrono solo parzialmente al raggiungimento del tetto, mentre la parte restante del loro ingaggio può essere liberamente concordato fra le parti senza alcun limite.[27]
La combinazione di sistema a single entity e tetto salariale fu messo sotto accusa nel 1996 dal sindacato dei calciatori statunitensi, che intentò una causa antitrust contro la MLS. Il verdetto finale di tale processo, giunto nel 2002, stabilì che tale sistema non è un monopolio che impedisce il libero mercato nel settore, in quanto un calciatore statunitense può siglare un contratto con un club straniero o con uno di una lega calcistica americana inferiore, priva di tetto salariale.[28]
DraftModifica
Come accade anche nelle altre leghe americane per sport di squadra, ogni anno prima dell'avvio della stagione le squadre della Major League Soccer possono selezionare i calciatori appena diplomati nel sistema dei college statunitense. Tale selezione, detta draft, si svolge in diversi round in cui ogni squadra, a turno, sceglie un calciatore. L'ordine di scelta è stabilito a priori e deriva dalle posizioni delle squadre nel campionato precedente, in ordine inverso rispetto al piazzamento in classifica, ma i club possono accordarsi per scambiarsi i turni inserendo in tali trattative contropartite economiche o tecniche.
RivalitàModifica
Nella MLS si compete per diversi trofei secondari, spesso contesi fra club storicamente rivali, il più delle volte per motivi geografici.[29] Questi trofei, assegnati in base agli scontri diretti della regular season, sono considerati un'importante tradizione da tifosi e addetti ai lavori, e in alcuni casi sono stati istituiti ancora prima che le squadre coinvolte entrassero a far parte della MLS. Se nella maggior parte dei casi ad essere in palio c'è una vera e propria coppa, in altri non vi è altro che la supremazia cittadina o regionale, mentre invece nel Texas Derby le due rivali competono per El Capitán, la replica di un cannone del diciottesimo secolo.[30]
Rivalità attualiModifica
Rivalità non più presentiModifica
Nome della rivalità | Squadre coinvolte |
---|---|
Florida Derby | Miami Fusion |
Tampa Bay Mutiny | |
SuperClasico | Chivas USA |
L.A. Galaxy |
Albo d'oroModifica
Titoli per squadraModifica
Squadra | Titoli | Anno |
---|---|---|
L.A. Galaxy | 5 | 2002, 2005, 2011, 2012, 2014 |
D.C. United | 4 | 1996, 1997, 1999, 2004 |
S.J. Earthquakes | 2 | 2001, 2003 |
Houston Dynamo | 2 | 2006, 2007 |
Sporting K.C. | 2 | 2000[32], 2013 |
Seattle Sounders | 2 | 2016, 2019 |
Columbus Crew | 2 | 2008, 2020 |
Chicago Fire | 1 | 1998 |
Real Salt Lake | 1 | 2009 |
Colorado Rapids | 1 | 2010 |
Portland Timbers | 1 | 2015 |
Toronto | 1 | 2017 |
Atlanta United | 1 | 2018 |
NoteModifica
- ^ (EN) The strongest national league in the world 2019 - The english Premier League number 1, su iffhs.de, 19 gennaio 2020. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ Nashville a ovest, Miami a est, mlssocceritalia.com, 2 dicembre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- ^ (EN) MLS announces new playoff format for 2019 season, mlssoccer.com, 17 dicembre 2018. URL consultato il 5 gennaio 2019.
- ^ (EN) CONCACAF approves U.S. Soccer’s MLS request to amend their qualification process to CCL, concacaf.com, 13 dicembre 2013. URL consultato il 19 luglio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2014).
- ^ Buffa.
- ^ a b (EN) Major League Soccer: still big, still bold, nearly 20 years later, DrewZuhoskyDaily, 19 dicembre 2012. URL consultato il 28 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2013).
- ^ (EN) Resurgence and expansion of the MLS, Soccerpolitics. URL consultato il 31 luglio 2014.
- ^ (EN) Don Garber, mlssoccer.com. URL consultato il 31 luglio 2014.
- ^ MLS, 10 anni fa l'addio a Miami e Tampa, socceritalia.it, 8 gennaio 2012. URL consultato il 31 luglio 2014.
- ^ (EN) Commissioner Don Garber on the Young Guns of MLS ownership, grantland.com, 26 marzo 2014. URL consultato il 31 luglio 2014.
- ^ (EN) B. McMahon, Has the "Beckham Rule" worked for MLS?, forbes.com, 8 maggio 2012. URL consultato il 4 agosto 2014.
- ^ (EN) Beckham set to invade America, espn.com, 12 gennaio 2007. URL consultato il 4 agosto 2014.
- ^ (EN) Welcome to MLS Next, mlssoccer.com, 18 settembre 2014. URL consultato il 29 ottobre 2014.
- ^ (EN) MLS announces plans to expand to 30 teams, mlssoccer.com, 18 aprile 2019. URL consultato il 24 aprile 2019.
- ^ Toronto FC vince la MLS Cup 2017, mlssocceritalia.com, 10 dicembre 2017. URL consultato il 24 dicembre 2017.
- ^ Nato dal trasferimento dei San Jose Earthquakes.
- ^ Non ha disputato le stagioni 2006 e 2007 per il trasferimento del titolo a Houston (Texas). La squadra è stata poi rifondata ed è tornata a disputare la MLS a partire dal 2008.
- ^ (EN) Austin FC to begin MLS play in 2021 as league's 27th club, mlssoccer.com, 15 gennaio 2019. URL consultato il 17 gennaio 2019.
- ^ (EN) Major League Soccer awards expansion team to Charlotte, mlssoccer.com, 16 dicembre 2019. URL consultato il 18 dicembre 2019.
- ^ La MLS si espande: tocca a St Louis!, mlssocceritalia.com, 16 agosto 2019. URL consultato il 27 agosto 2019.
- ^ MLS expansion: tocca a Sacramento Republic, mlssocceritalia.com, 21 ottobre 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
- ^ MLS for Dummies. La guida per principianti di SoccerItalia.it, socceritalia.it, 6 marzo 2015. URL consultato l'8 marzo 2015.
- ^ a b MLS, ecco quanto manca per diventare una lega di primo livello, calcioefinanza.it, 12 dicembre 2016. URL consultato il 15 dicembre 2016.
- ^ (EN) Roundtable: Is MLS single entity here to stay?, hottimeinoldtown, 28 febbraio 2014. URL consultato il 12 agosto 2014.
- ^ (EN) MLS, USL Pro reach deal on restructured Reserve League, mlssoccer.com, 23 gennaio 2013. URL consultato il 12 agosto 2014.
- ^ (EN) MLS Cup Trophy facts, thecrew.com, 16 novembre 2011. URL consultato il 12 agosto 2014.
- ^ (EN) Roster Rules and Regulations, pressbox.mlssoccer.com. URL consultato il 12 agosto 2014.
- ^ (EN) Fraser v. Major League Soccer, su caselaw.findlaw.com. URL consultato il 12 agosto 2014.
- ^ (EN) MLS Heineken® Rivalry Week to showcase fiercest and newest rivalries, mlssoccer.com, 19 agosto 2019. URL consultato il 12 dicembre 2019.
- ^ La Cowboy Night è il derby del Texas in MLS: Dallas vuole strappare “il cannone” a Houston, derbyderbyderby.it, 20 agosto 2019. URL consultato il 12 dicembre 2019.
- ^ a b c Esistente da prima dell'ingresso delle squadre in MLS.
- ^ Vinto con la denominazione di Kansas City Wizards.
BibliografiaModifica
VideografiaModifica
- Federico Ferri e Federico Buffa, Storie Mondiali: Maledetti rigori (1994), Sky Sport, 2014.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Major League Soccer
Collegamenti esterniModifica
- Sito web ufficiale, su mlssoccer.com.
- Sito italiano sulla MLS e il soccer USA, su mlssocceritalia.it.
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