Mannig Berberian

poetessa e cantante lirica armena

Mannig Berberian (in armeno Մաննիկ Պէրպէրեան; Scutari (Turchia), 18 agosto 1883Parigi, 8 novembre 1960) è stata una scrittrice e cantante armena.

Mannig Berberian

Biografia modifica

Mannig Berberian era l'unica figlia femmina di Retheos Berberian, scrittore e pedagogista armeno di Costantinopoli e di sua moglie Zaruhi Panosyan. Come i fratelli Onnig e Shahan si dedicò alla musica e fu cantante lirica.

Di tale attività ci restano alcune notizie in varie riviste che riportano la sua presenza alla Salle de l'Union française di Costantinopoli il 17 maggio 1913 e negli Stati Uniti d'America nel 1919 a Filadelfia. Il 7 febbraio 1920 il suo nome appare sulle note teatrali del The New York Times.[1]

Come il padre fu anche scrittrice e poetessa. Alcuni dei suoi scritti sono contenuti nella Biblioteca Nazionale di Erevan e sono rintracciabili anche on line.[2].

Secondo il critico Victoria Rowe, Mannig Berberian merita di essere inserita nella storia letteraria femminile armena. Il suo nome viene infatti associato a quello di Vittoria Aganoor, Hermine Hovian, Armenuhi Tigranian, Anayis, Mariam Khatisian, Marie Beylerian, Shushanik Kurghinian, Sibil e Zabel Yesayan.[3]

Secondo il critico armeno Yury Khachatryan a lei sarebbero dedicate le poesie della prima raccolta poetica di Hrand Nazariantz che a causa del suo amore per lei dovette tra l'altro abbandonare il Collegio Berberian, fondato e diretto dal padre di Mannig.[4]

Partecipò alla redazione di varie riviste tra cui la rivista femminile di Costantinopoli "Հայ կին", ("Donna armena"), sin dal primo numero di novembre 1919.

Mannig Berberian è sepolta come i fratelli Shahan e Onnig nel Cimitero parigino di Bagneux nel settore dedicato agli artisti e gestito dalla UGAB.

Opere modifica

Traduzioni modifica

  • Օսկար Ուայլդ, Սալոմէ ողբերգութիւն մէկ արարով (Oscar Wilde, Salomé: Tragedia in un atto) pref. Vahan Tekeyan, Arzmouman, 1922, p.64

Note modifica

  1. ^ Secondo questo articolo Mannig si sarebbe esibita presso il George M. Cohan Theatre di Manhattan in uno spettacolo di canti armeni in costume folcloristico.
  2. ^ ՀԱՅ ԳԻՐՔ = Armenian Book
  3. ^ Victoria Rowe, A History of Armenian Women's Writing 1880-1922, Gomidas Inst, 2009. p. 206, 978-1903656785
  4. ^ Yervant Ter Khachatrian, «Nazariantz è un poeta luminoso» scriveva Daniel Varujan, in "Azg Daily cultural online", 29/04/2006 ora in "Nor Surhandak", bollettino del Centro Studi "Hrand Nazariantz" di Bari.

Bibliografia modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN41035151 · ISNI (EN0000 0000 3345 9994 · LCCN (ENn92058047 · WorldCat Identities (ENlccn-n92058047