Marano Equo

comune italiano

Marano Equo è un comune italiano di 784 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.

Marano Equo
comune
Marano Equo – Stemma
Marano Equo – Bandiera
Marano Equo – Veduta
Marano Equo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoFranco Tozzi (lista civica Per Marano Equo 2020) dal 21-9-2020
Territorio
Coordinate41°59′38″N 13°01′00″E
Altitudine450 m s.l.m.
Superficie7,65 km²
Abitanti784[1] (31-8-2021)
Densità102,48 ab./km²
Comuni confinantiAgosta, Anticoli Corrado, Arsoli, Cervara di Roma, Rocca Canterano, Roviano
Altre informazioni
Cod. postale00020
Prefisso0774
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058055
Cod. catastaleE908
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 2 013 GG[3]
Nome abitantimaranesi
Patronosan Biagio e Madonna della Quercia
Giorno festivo3 febbraio e 5 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Marano Equo
Marano Equo
Marano Equo – Mappa
Marano Equo – Mappa
Posizione del comune di Marano Equo nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Territorio

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Disposto sulla sommità meridionale di una collina la cui altitudine massima è 488 metri, il paese è racchiuso a ovest dalla dorsale dei Monti Ruffi, dove il territorio comunale arriva anche ai 700 m s.l.m., mentre a est si affaccia con un ripido declivio sulla valle dell'Aniene avendo a fronte il boscoso versante occidentale dei Monti Simbruini.

Il paese è famoso in particolar modo per le sue acque, non solo minerali, che sgorgano in grande quantità e con diversa qualità ai piedi della collina. Tali fonti hanno costituito un fenomeno di grande importanza per la zona fin dai tempi dell'antica Roma, tant'è che l'acquedotto Claudio (ma anche l'Acqua Marcia e l'Aqua Augusta [4]) captava l'acqua dai piccoli laghi formati da due sorgenti, denominate Curzia e Cerulea grazie alla limpidezza dell'acqua, tra gli odierni comuni di Arsoli e Marano Equo.

Origini del nome

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La derivazione del nome Marano non è tutt'oggi chiara, diverse sono le ipotesi ad esempio c’è chi le riconduce ad un antico territorio appartenuto a un tal Mario in epoca romana, o ancora pare che facesse riferimento alla prosperità delle sue acque (Maranis: Marrana). Alcuni affermano che il nome provenga da un antico possedimento degli Equi, o ancora che fosse collegata all'antica invasione saracena (come testimonia anche il nome di un paese limitrofo: Saracinesco) grazie ad un Marham utilizzato come termine dispregiativo per indicare i Mori convertiti al cristianesimo. La seconda parte del toponimo deriva dall'antico popolo degli Equi.

La storia di Marano Equo si lega indissolubilmente al periodo benedettino, quando i monaci iniziarono costruire abbazie e castelli in luoghi strategici per essere ben difese da attacchi esterni. Stiamo parlando circa dell’anno Mille, quando possiamo trovare riscontri storici circa la costruzione del castello del paese, in particolare nella bolla di papa Pasquale II; il castello è unito ad altre fortezze di stanziamenti vicini attraverso una strada che riportava sulla Sublacense attraversando il ponte ligneo di Marano, citato nei documenti fino al 1809. In seguito il castello risulta posseduto da varie personalità riconducibili all’ordine benedettino che hanno plasmato le zone intorno alla struttura secondo un’impronta architettonica e ambientale ben riconoscibile: nella parte più alta del possedimento c’era, appunto, il castello fortificato adibito ad abitazione del possedente, mentre nella parte antistante c’era la cosiddetta Piazza di Corte e una piccola chiesa. Struttura che ancora oggi possiamo ritrovare nel paese nonostante siano state apportate diverse modifiche all’urbanistica.

Nel 1471 il castello di Marano e quindi anche i suoi possedimenti passarono dall’autorità abbaziale al commendatario, ancora una volta appartenente al clero, nel 1753 passerà direttamente sotto il controllo papale.

Durante il periodo napoleonico in Italia, gli abitati non videro di buon occhio le innovazioni francesi tanto da combattere gli occupanti inoltrandosi nella fitta boscaglia che circonda il paese.

Nel ventennio fascista Marano risulta attiva nel prendere parte ai combattimenti fascisti registrando un alto tasso di iscrizione al Partito d'Azione pur mantenendo la preferenza per la monarchia.

Ad oggi Marano Equo, risulta perfettamente inserito nella geografia e nella vita dei paesi limitrofi, è riuscita ad emanciparsi dall’influenza sublacense ottenendo una propria autonomia, per quanto resti comunque legata a Subiaco e ai paesi vicini per comunanza storica, civile e religiosa.

Simboli

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Lo stemma del comune di Marano Equo è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 3 maggio 1943.[5][6] Vi sono rappresentate in campo azzurro tre torri di rosso, merlate alla guelfa, unite da una cinta muraria e fondate su campagna di verde. Il gonfalone è un drappo di bianco con decorazioni dorate.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture Civili e Militari

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  • Torrione Castello, i primi documenti che ne parlano risalgono alla fine del 900 E.C.

Architetture religiose

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  • Chiesa di San Biagio
  • Chiesa della Madonna della Pietà
  • Chiesa della Madonna della Quercia

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 78 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Tradizioni e folclore

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  • Festa patronale di san Biagio: 3 febbraio
  • Festa della Madonna della Quercia: 5 agosto
  • Festa di san Rocco: 16 agosto

Istituzione, enti e associazioni

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Complesso Bandistico "Del Sole", Nuova Corale di Marano Equo, Associazione Culturale EquaMente Associazione Viva la Vita Onlus, Associazione Socio Culturale Nuovi Orizzonti Onlus, Amici dei Monti Ruffi, Amici D'Europa, GCPC (protezione civile), Comitato SS. Trinità, Gruppo Giovanile Marano Equo.

Infrastrutture e trasporti

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Amministrazione

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Nel 1872 Marano cambia denominazione in Marano Equo.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 aprile 2015 21 settembre 2020 Carlo Maglioni Lista civica Sindaco
21 settembre 2020 in carica Franco Tozzi Lista civica Per Marano Equo 2020 Sindaco

Altre informazioni amministrative

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Il club calcistico cittadino è l'ASD Marano Equo militante in Seconda Categoria.

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Le sorgenti di Marano Equo, su comunemaranoequo.it.
  5. ^ Marano Equo, decreto 1943-05-03 DCG, riconoscimento di stemma, su Archivio Centrale dello Stato.
  6. ^ Bozzetto dello stemma del Comune di Marano Equo, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 6 ottobre 2024.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

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Domenico Loreti, La valle dell'Aniene: dagli Equi a Nerone a San Benedetto: Marano Equo: un secolo di cultura, 2001.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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