Marca di Savona
La marca di Savona fu un antico stato marchionale dell'Italia medioevale, sorto dopo il 1085 dalla ripartizione della marca aleramica fra i marchesi di Monferrato e i marchesi Del Vasto, entrambi di discendenza aleramica. Nel 1162 La marca di Savona fu infeudata al quinto figlio di Bonifacio del Vasto, Enrico, i cui discendenti adottarono tutti il cognome Del Carretto e portarono il titolo di "marchesi di Savona" per molti secoli, anche se la marca non esisteva più, perché Savona era diventata un libero comune e il territorio era stato smembrato in una miriade di stati carretteschi.
Marca di Savona | |
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Dati amministrativi | |
Lingue parlate | Ligure, Piemontese |
Capitale | Savona |
Altre capitali | Noli, Cairo Montenotte |
Politica | |
Forma di governo | Marchesato |
Nascita | 1085 |
Fine | 1185 circa |
Territorio e popolazione | |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cattolica |
StoriaModifica
Alla morte di Bonifacio del Vasto (1130?), marchese della Liguria Occidentale e di Savona ed esponente del ramo dei Del Vasto della dinastia degli Aleramici, i suoi enormi possedimenti passarono ai figli maschi. Solo nel 1145 furono divisi e i territori di Savona, Noli, Finale Ligure, Cairo Montenotte, alcuni castelli e borghi minori (Altare, Bardineto, Carcare, Calizzano, Dego, Sassello, Spigno Monferrato) e vasti territori nella zona subalpina in prossimità delle Langhe[1], toccarono al figlio Enrico detto il Guercio o il valoroso, uno dei principali collaboratori di Federico Barbarossa, che confermò a Enrico il feudo savonese con un diploma del luglio 1162 dove si può leggere fidelem nostrum Henricum Guercium Savone marchionem[2].
Enrico ebbe due figli, Ottone ed Enrico, che dopo la sua morte (circa 1185) si divisero i suoi domini e assunsero il cognome "Del Carretto". Ottone ebbe Savona e i feudi paterni a est della linea ideale che congiunge Carcare con Alba e principalmente il territorio fra le due Bormide.
Ottone del Vasto rinunciò rapidamente alla propria autonomia politica.[3] Il 10 aprile 1191 vendette per 1500 lire tutti i residui beni e diritti feudali, che deteneva a Savona e nei territori circostanti, al Comune di Savona[3], spostando i suoi interessi nella valle Bormida e nelle Langhe.
Il fratello Enrico, invece, fortificò Finalborgo, dando origine al marchesato di Finale, che rimase ai suoi discendenti sino al 1602..
NoteModifica
- ^ Giovanni Nuti, Enrico del Carretto, marchese di Savona - Dizionario Biografico Treccani volume 36 1988, ad vocem
- ^ Giuseppe Manuel di San Giovanni, Dei marchesi del Vasto et degli antichi monasteri de SS. Vittore e Costanzo e di S. Antonio nel marchesato di Saluzzo, Editore Speirani e Tortone, Torino 1858, p. 68.
- ^ a b Ottone del Carretto, marchese di Savona - Dizionario Biografico Treccani, ad vocem