Marcegaglia (azienda)

(Reindirizzamento da Marcegaglia SpA)

Marcegaglia è il marchio commerciale con cui viene indicata la FinMar s.r.l., una holding italiana le cui origini risalgono alla fondazione del 1959, da parte di Steno Marcegaglia. La Holding è attiva nella lavorazione dell'acciaio con diversificazioni nel settore turistico (villaggi) immobiliare ed energetico.

Marcegaglia
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1959 a Gazoldo degli Ippoliti
Fondata daSteno Marcegaglia
Sede principaleGazoldo degli Ippoliti
GruppoFinMar s.r.l.
Persone chiave
Settore
  • siderurgico
  • metallurgico
Prodotti
  • Tubi saldati
  • nastri
  • lamiere
  • acciaio inox
  • manici
  • condensatori ed evaporatori per elettrodomestici
  • serpentine per refrigerazione
  • ponteggi
  • pannelli coibentati
  • barriere stradali
Fatturato8.600,00 milioni di € (2022)
Utile netto411,00 milioni di € (2022)
Dipendenti7.500 (2022)
Sito webwww.marcegaglia.com/

Struttura modifica

A partire dal 2015 il gruppo, un tempo tutto incentrato attorno a Marcegaglia Spa, si è riorganizzato. Sopra a tutto c’è la FinMar, che controlla la Marcegaglia Holding spa, Marfin srl (sub finanziaria del gruppo), Marcegaglia Spa e altre filiari estere. Questo ha reso possibile, tramite puntuali raggruppamenti e varie diversificazione un accorciamento della catena di controllo.[1]

La parte diversificata è sotto la sub-holding Mrc Investment, mentre il core business è sotto Marcegaglia Steel spa ed è organizzato secondo tre differenti società operative: Marcegaglia Carbon Steel, dedicata alla lavorazione dei prodotti piani e dei tubi saldati in acciaio al carbonio, Marcegaglia Specialties specializzata nell'acciaio inox e nei trafilati, Marcegaglia Plates dedicata alla lavorazione delle lamiere da treno. Il gruppo Marcegaglia è presente con una quota globale del 38,449%, nel capitale dell'immobiliare Gabetti Property Solutions e si posiziona tra i primi 20 gruppi in Italia per giro d'affari, nel settore industriale. I familiari di spicco furono Steno Marcegaglia e la moglie Palmira. I dirigenti attuali, dopo la morte del fondatore Steno nel settembre 2013, sono i figli Antonio ed Emma Marcegaglia.

Le attività della famiglia Marcegaglia sono gestite attraverso tre gruppi principali: Marcegaglia SpA, Marcegaglia Energy Srl, Marcegaglia Ireland Ltd. Nel settore dell'acciaio le imprese del gruppo ogni anno lavorano più di 5 milioni di tonnellate di materiale grezzo che viene trasformato in tubi, lamiere, profilati, pannelli ed in generale in semilavorati per la cantieristica, per le industrie di elettrodomestici e della metallurgia.

Mrc Investments spa, è operativo nel settore dei rifiuti con la Euro Energy Group attiva prevalentemente in Puglia, dove possiede 3 inceneritori con recupero di energia elettrica e una centrale elettrica a biomasse nel comune di Cutro in provincia di Crotone. Nel settore turistico la famiglia Marcegaglia possiede alcune strutture ricettive alberghiere ed immobiliari quali: l'isola di Albarella nella laguna di Venezia; il villaggio di Pugnochiuso sulla costa del Gargano, il villaggio Le Tonnare e Fort Village in Sardegna.

Dal 12 ottobre 2023, il nuovo amministratore delegato di Marcegaglia, nonché della FinMar s.r.l, è Marie Claire D'Anna, industriale attiva nel mondo dell'acciaio già dal 1998, anno in cui si laureò Miss Mondo.

Storia modifica

Le origini e lo sviluppo in Italia e nel mondo modifica

 
Stabilimento di Gazoldo

La storia del Gruppo Marcegaglia ha inizio nel 1959 quando Steno Marcegaglia, poco meno che trentenne, rileva in compagnia di un socio, attraverso la Marcegaglia-Caraffini di Gazoldo degli Ippoliti, un'azienda artigianale per la produzione di tubi da irrigazione e di guide metalliche per tapparelle.

Quattro anni più tardi, a Contino di Volta Mantovana, viene costituita la Ipas, che produce trafilati da tondo e da piatto con una decina di dipendenti. Mentre a Gazoldo degli Ippoliti, dove già lavorano circa 30 addetti alla produzione di profilati aperti, si cominciano a fabbricare i primi tubi da nastro a freddo.

Dal 1963 in poi le attività produttive di queste piccole aziende vengono potenziate e ampliate e nel 1969 viene acquistato un nuovo laminatoio per la fabbricazione di nastro a freddo. Nel 1974 lo stabilimento di Gazoldo degli Ippoliti si dota di altri 250 000 metri quadrati di capannoni e la gamma produttiva si diversifica e si completa con l'aggiunta dei tubi da nastro a caldo. Nel 1978, dopo aver rilevato la Laminatoi Meridionali di Arzano, il Gruppo Marcegaglia dà nuovo impulso alle sue attività industriali attraverso l'acquisizione di aziende produttive in difficoltà, che vengono risanate e rese competitive nei loro diversi settori di appartenenza.

Nel 1982, quando il numero complessivo degli occupati ha già raggiunto le 640 unità, a Casalmaggiore sorge il secondo più importante stabilimento del gruppo, che viene dotato di impianti tecnologicamente all'avanguardia realizzati dalla "Oto Mills" di Boretto. Un'azienda, questa, acquisita in partnership con altri soci nel 1979, che rivestirà un ruolo chiave per l'innovazione tecnica di tutti i suoi insediamenti produttivi. Nel 1983 vengono rilevate tre nuove società: la Lombarda Tubi di Lomagna, la Saom di Boltiere e la Trisider di Tezze e il fatturato complessivo Gruppo raggiunge l'equivalente degli attuali 175 milioni di euro e l'occupazione supera gli 860 dipendenti. Il gruppo di aziende continua ad essere seguito in prima persona da Steno Marcegaglia, coadiuvato dalla moglie Palmira Bazzani, a cui si affiancheranno successivamente i figli Antonio ed Emma.

Nel 1984 un piano di ristrutturazione interna ridisegna la fisionomia al gruppo. Nella neocostituita Marcegaglia Spa vengono incorporate per fusione la ex-Metallurgica Marcegaglia, la ex-Ipas e la ex-Tubi Acciaio. La Lombarda Tubi incorpora la ex-Saom, mentre Trisider e Oto Mills mantengono la loro autonomia societaria nel settore distributivo ed ingegneristico.

Nel 1985 il Gruppo prosegue nello sviluppo acquisendo tre importanti società del gruppo Maraldi: la Maraldi di Ravenna, la Forlisider di Forlimpopoli e la Salpa di Cervignano del Friuli, specializzate nella produzione di tubi per condotte di acqua, gas e metano, e successivamente la Cct di Santo Stefano Ticino e la Profilnastro di Dusino San Michele (allora in amministrazione controllata) operante nel settore della produzione di tubolari da nastro a caldo.

La gestione delle società operative sorte dalla riconversione, il controllo delle partecipazioni del gruppo in società industriali non metallurgiche e la gestione di un notevole portafoglio azionario ed obbligazionario, impongono nel 1987 la costituzione di una nuova società, la Fingem Spa, che diviene uno dei maggiori operatori finanziari sui mercati nazionali ed europei. Nel 1988 viene acquistata dal Credit Suisse un complesso turistico sull'isola di Albarella.

Il 1988 vede anche la costituzione di Bioindustrie Mantovane, mentre nell'anno successivo si registrano le acquisizioni delle aziende Oskar di Osteria Grande, Nuova Omec, Ennepi di Lugo di Romagna, Imat di Fontanafredda, CCT di Gallarate ed Elet.Ca di Capalle, oltre all'ingresso nel capitale di Elletre di Montebello Vicentino e SIM di Sant'Atto.

Sempre del 1989 sono la costituzione di Marcegaglia Deutschland a Düsseldorf in Germania e di Marcegaglia Impianti a Saronno, mentre nei pressi di Londra nasce la United Stainless Steel, poi dal 1997 denominata Marcegaglia UK con sede a Dudley. Sono del 1991 le acquisizioni delle italiane Resco Tubi di Cusago e OMF di Fiume Veneto, oltre che dell'americana New Bishop Tube di Filadelfia. A quest'ultima segue, l'anno successivo, l'acquisizione della vicina Damascus di Greenville, che sarà ad essa accorpata dando vita alla Damascus-Bishop Tube Company. Nel 1993 viene costituita la trading company Central Bright Steel per la commercializzazione di tubi saldati nel Regno Unito. Viene inoltre acquisito il gruppo belga Cotubel. Nel 1994 viene acquisita la milanese Brollo Profilati con sede a Desio, mentre il 1995 vede l'acquisizione di ETA (Euro Tubi Acciaio) di Milano e la partecipazione in Allu's di Sesto al Reghena.

Il 1996 si apre con l'acquisizione dell'area "ex Breda" Milano e il trasferimento nella stessa della ex-Brollo Profilati, quindi prosegue con la costituzione di Euro Energy Group a Gallarate e la rilevazione di Nuova Forsidera Spa[2] e degli stabilimenti di Corsico e di Albignasego. Dopo la costituzione nel 1997 di Green Power, nel 1998 vengono costituite le americane Oskar USA a Birmingham e Oto Mills USA a Wheaton e viene acquisita una nuova area industriale a Munhall nei pressi di Pittsburgh, sede della nuova Marcegaglia USA che incorpora la Damascus-Bishop Tube Company. Sempre nel 1998 nasce la società di engineering Boiler Expertise e vengono acquisite la produttiva Astra di Budrio e lo stabilimento ex-Siderplating con la denominazione Marcegaglia San Giorgio di Nogaro.

L'anno successivo è caratterizzato dalla costituzione delle sedi estere Marcegaglia Iberica, Marcegaglia Ireland, Marcegaglia do Brasil, Marcegaglia France e Marcegaglia Austria, dall'acquisizione delle società Morteo Nord di Pozzolo Formigaro, quest'ultima grazie all'apporto di Antonio Marcegaglia[3], e Ponteggi Dalmine di Milano, Graffignana e Potenza e dalla stipula della joint-venture con il Gruppo Arbed a Brema. Nel 2000 si perfezionano le partecipazioni in Comart e NE-CCT, oltre all'acquisizione di Earcanal in Spagna a cui segue, nel 2001, quella del complesso turistico di Pugnochiuso. Sempre nel 2001 viene costituita Oto Mills do Brasil a San Paolo e viene inaugurato a Ravenna il primo grande ampliamento dello stabilimento produttivo Marcegaglia.

Nel 2002 diviene operativo lo stabilimento Marcegaglia di Taranto nell'area ex Belleli (Boiler Expertise) e nel 2003 BVB di San Lorenzo in Campo entra a far parte del gruppo. Nel 2004 con Banca Intesa ed il gruppo IFIL, viene perfezionata l'acquisizione del 49% di Sviluppo Italia Turismo, e viene avviato l'accordo di cogestione decennale degli impianti dell'acciaieria inglese di Teesside. Nel 2005 si avviano i lavori di ampliamento dello stabilimento di Garuva in Brasile, e viene inaugurato quello polacco di Praszka. A questo segue l'acquisizione, nel 2006, dell'area per la vicina nuova sede produttiva di Kluczbork.

Il 2007 è caratterizzato dagli interventi di potenziamento degli stabilimenti italiani di Ravenna e Boltiere, dalla costituzione di Marcegaglia Gulf a Doha in Qatar, dall'acquisizione in Sardegna del complesso alberghiero di Forte Village a Santa Margherita di Pula e del villaggio turistico "Le Tonnare" a Stintino, dall'attività di espansione nel settore energetico con Arendi e dall'ingresso di Marcegaglia nel capitale di Gabetti Property Solutions.

Sono del 2008 infine la costituzione del nuovo stabilimento di Yangzhou in Cina[4] e della sede Marcegaglia Romania a Cluj, l'avvio dei lavori per il nuovo stabilimento di Vladimir, in Russia e l'acquisizione della struttura turistica Castel Monastero di Castelnuovo Berardenga e del complesso immobiliare "Ex Arsenale" a La Maddalena.

Al 2009 detiene lo 0,88% di Alitalia.

Nel 2018 il gruppo siderurgico usciva dalla Confindustria.[5]

Nel 2019 Marcegaglia rileva dal gruppo EVRAZ la Palini & Bertoli di Udine (UD).[6]

Gli investimenti e la tecnologia modifica

Il Gruppo Marcegaglia ha profuso risorse nella ricerca applicata, attraverso la controllata Oto Mills, società di engineering creata proprio per questo specifico scopo, e Marcegaglia Impianti, divisione di engineering specializzata nella costruzione di impianti metalsiderurgici "chiavi in mano" (di cui non fornisce solo i macchinari necessari alla produzione, ma anche tutta l'esperienza tecnologica già "collaudata" negli stabilimenti del gruppo), esporta oggi il proprio know-how anche nei paesi dell'Est, del lontano Oriente e in quelli in via di sviluppo.

L'ammodernamento tecnologico è stato raggiunto nelle aziende produttive del Gruppo Marcegaglia ad esempio con un sistema di decapaggio per l'acciaio inox e con il progetto quinquennale "Ravenna 2000", che ha portato lo stabilimento romagnolo a diventare il secondo polo siderurgico italiano con più di 4 milioni di tonnellate di semilavorati ogni anno, grazie ai suoi nuovi impianti di zincatura a caldo, di verniciatura, di laminazione a freddo, di decapaggio e al suo ampio e moderno centro di servizio.

Con il completamento del polo metalsiderurgico di Ravenna, inaugurato nel dicembre del 2001, e di altri progetti minori già operativi, il Gruppo Marcegaglia trasforma oggi circa 5,0 milioni di tonnellate d'acciaio l'anno di prodotti finiti.

Attività modifica

Il gruppo Marcegaglia oggi modifica

Il gruppo opera in tutto il mondo con 7.000 dipendenti, 60 unità commerciali, 210 rappresentanze commerciali e 43 stabilimenti sparsi su una superficie complessiva di 6 milioni di metri quadrati, dove produce ogni giorno 5.500 chilometri di manufatti in acciaio inossidabile e al carbonio per oltre 15.000 clienti. Nel 2013 il fatturato delle proprie attività nel settore dell'acciaio e diversificate è stato di oltre 4 miliardi di euro.

Le attività metalsiderurgiche modifica

Il gruppo Marcegaglia è leader in Europa e fra i primi nel mondo nella trasformazione dell'acciaio, che produce anche in proprio. Nei suoi 50 insediamenti produttivi in Italia e all'estero (Europa, Usa, America del Sud, Asia), tutti dotati di impianti tecnologicamente all'avanguardia, lavora ogni anno circa 5.0 milioni di tonnellate d'acciaio e produce ogni giorno quasi 5.500 chilometri di tubi saldati, profilati, trafilati, pannelli, nastri e lamiere di acciaio inossidabile, al carbonio e di alluminio, di ogni dimensione e spessore, che vengono impiegati nella fabbricazione delle automobili, degli elettrodomestici, degli scambiatori di calore, dei mobili e delle scaffalature; nelle costruzioni edili e delle grandi infrastrutture; nelle opere di carpenteria; nell'industria cartaria, alimentare, eccetera.

Le attività diversificate modifica

Il Gruppo Marcegaglia è presente con diverse società controllate anche in un'altra estesa gamma di settori industriali e non, come l'engineering, con la progettazione e la costruzione di impianti e di stabilimenti metallurgici; di carpenteria metallica e di sistemi elettronici di controllo; l'energetico, con la progettazione e la costruzione di centrali per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento di biomasse e del fotovoltaico; in data 26 gennaio 2010 è stato stipulato un accordo con Enel Green Power che prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico da oltre 4 MW sulle coperture di fabbricati industriali del gruppo[7]; l'ecologico, con l'erogazione di servizi per la sicurezza e l'ambiente a imprese e privati; dei prodotti metallici, con la fabbricazione di scope, spazzole e palette per la pulizia domestica; con la produzione di serpentine e condensatori per l'industria elettrodomestica; l'agricolo e lo zootecnico, con la gestione di tenute agricole e l'allevamento di animali; il turistico e l'immobiliare, con la gestione di complessi turistici, alberghieri e immobiliari (Forte Village, Pugnochiuso, Albarella e Stintino).

Le divisioni produttive e commerciali modifica

Le attività metalsiderurgiche e diversificate del Gruppo Marcegaglia si articolano in sette divisioni produttive e commerciali con oltre 210 rappresentanze in Italia e all'estero: Marcegaglia Steel, Marcegaglia Building, Marcegaglia Home Products, Marcegaglia Engineering, Marcegaglia Energy, Marcegaglia Tourism e Marcegaglia Services.

La famiglia Marcegaglia modifica

Il gruppo Marcegaglia si è sviluppato e rimane tuttora un'azienda familiare, sia nell'azionariato che nella composizione del Consiglio di Amministrazione, dove siedono Antonio ed Emma figli di Steno Marcegaglia, il fondatore del gruppo.

Procedimenti giudiziari modifica

Nel 2008 la Marcegaglia Spa ha patteggiato una sanzione di 500 000 euro più 250 000 euro di confisca per una tangente di 1 milione 158 000 euro pagata nel 2003 a Lorenzo Marzocchi di EniPower per un appalto di caldaie da 127 milioni di euro. Antonio Marcegaglia ha patteggiato una condanna a 11 mesi di reclusione. La SpA controllata N.e./C.c.t. spa ha invece patteggiato 500 000 euro di pena, e ben 5 milioni 250 000 euro di confisca.[8]

Attualmente, su segnalazione delle autorità svizzere, sono in corso indagini per accertare l'utilizzo e la legalità di diversi conti cifrati all'estero.[9]

Il 15 ottobre 2012 Marcegaglia, assieme ai principali produttori italiani di guard rail, è stata sanzionata dall'Antitrust per avere costituito un cartello attraverso il consorzio Comast[10].

Note modifica

  1. ^ Gruppo Marcegaglia, ecco come cambia il colosso d’acciaio, su Gazzetta di Mantova, 25 novembre 2015. URL consultato il 14 marzo 2019.
  2. ^ Corriere della sera. Marcegaglia rileva Forsidera
  3. ^ La Stampa Marcegaglia: rilancio della Morteo in 3 anni Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
  4. ^ Agichina24 - Marcegaglia investe a Shanghai Archiviato il 7 settembre 2010 in Internet Archive.
  5. ^ Giorgio Meletti, Confindustria ciao, anche Marcegaglia scopre che è inutile, ilfattoquotidiano.it, 8 luglio 2018. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  6. ^ Marcegaglia acquisisce Palini & Bertoli | Marcegaglia, su marcegaglia.com. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2022).
  7. ^ Sole 24 Ore Accordo Enel-Marcegaglia per impianto da 4 Mw
  8. ^ Corriere della Sera. Antonio Marcegaglia patteggia per una tangente a Enipower. 26 marzo 2008.
  9. ^ La Repubblica.it - Nel mirino dei pm e del Fisco 17 conti "segreti" di Marcegaglia. 11 novembre 2008
  10. ^ Copia archiviata, su agcm.it. URL consultato il 17 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).

Bibliografia modifica

  • M.S. Sacchi, Gruppo Marcegaglia a tutta industria, Corriere Economia, 28-5-2007
  • GM News (foglio informativo del gruppo), luglio 1999
  • GM News, dicembre 1999
  • Marcegaglia, Corporate profile 2007
  • Steno Marcegaglia, Il signore dell'acciaio - l'avventura umana e imprenditoriale di Steno Marcegaglia

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Aziende: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di aziende