Marco Tardelli

allenatore di calcio e calciatore italiano (1954-)

Marco Tardelli (Careggine, 24 settembre 1954) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore o centrocampista.

Marco Tardelli
Tardelli alla Juventus nella stagione 1976-1977
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 178 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore, centrocampista)
Termine carriera 1º luglio 1988 - giocatore
11 settembre 2013 - allenatore
Carriera
Giovanili
1970-1972Bandiera non conosciuta San Martino di Pisa
Squadre di club1
1972-1974Pisa41 (4)
1974-1975Como36 (2)
1975-1985Juventus259 (35)
1985-1987Inter43 (2)
1987-1988San Gallo31 (1)
Nazionale
1976-1986Bandiera dell'Italia Italia81 (6)
Carriera da allenatore
1988-1990Bandiera dell'Italia Italia U-16
1990-1993Bandiera dell'Italia Italia U-21Vice
1993-1995Como
1995-1996Cesena
1996-1997Bandiera dell'Italia ItaliaVice
1997Bandiera dell'Italia Italia U-23
1997-2000Bandiera dell'Italia Italia U-21
2000Bandiera dell'Italia Italia olimpica
2000-2001Inter
2002-2003Bari
2004Bandiera dell'Egitto Egitto
2005Arezzo
2008-2013Bandiera dell'Irlanda IrlandaVice
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
 Giochi del Mediterraneo
Oro Bari 1997
 Europei di calcio Under-21
Oro Slovacchia 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Cinque volte campione d'Italia con la Juventus, in maglia bianconera ha inoltre vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club, divenendo uno dei primi tre giocatori (assieme ai suoi compagni di squadra e nazionale Antonio Cabrini e Gaetano Scirea) ad aver conseguito tale record, nonché il primo centrocampista in assoluto.[1]

Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982, è celebre l'esultanza con cui festeggiò la sua rete in finale alla Germania Ovest, rimasta nella memoria collettiva come "l'urlo di Tardelli"[2][3] e passata alla storia come immagine-simbolo del calcio italiano[4] nonché, a livello mondiale, come una delle maggiori icone sportive di sempre.[5][6]

Nel 2004 è risultato 37º nell'UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d'Europa dei cinquant'anni precedenti.[7]

Biografia modifica

Nacque in una famiglia operaia, ultimo di quattro fratelli; il padre era un dipendente dell'ANAS. Durante gli anni trascorsi a Pisa, si guadagnava da vivere lavorando come cameriere vicino a piazza dei Miracoli. Ha due figli: Sara, giornalista,[8] avuta dalla prima moglie, e Nicola, modello, nato dalla relazione con la reporter Stella Pende.[9] Dal 2016 è legato alla giornalista Myrta Merlino.[10]

Caratteristiche tecniche modifica

Giocatore modifica

 
Tardelli esulta con la maglia del Como nel campionato 1974-1975

Di piede destro, da bambino, seguendo e imitando il suo idolo Gigi Riva, che era mancino, diventò ambidestro.[11]

Nelle file del Como venne schierato come terzino sinistro, per poi spostarsi a destra nella Juventus; la sua definitiva affermazione avvenne però nel ruolo di mezzala, su intuizione di Giovanni Trapattoni.[12] In un'epoca in cui il calcio italiano era conosciuto soprattutto per le sue qualità difensive, spesso legate al catenaccio, Tardelli emerse al contrario come un giocatore grintoso e dotato tecnicamente in mezzo al campo, venendo considerato tra i migliori interpreti al mondo del ruolo nei primi anni 1980.[13][14]

Venne soprannominato Schizzo per il suo modo caratteristico di giocare.[15]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Pisa e Como modifica
 
Un giovane Tardelli al Pisa nei primi anni 1970

Cresciuto calcisticamente nel San Martino, venne scartato ai provini da Bologna, Fiorentina, Milan per via della sua corporatura,[11] prima di essere acquistato dal Pisa per la cifra di settantamila lire. Fece il suo esordio professionistico nel 1972 allo stadio Porta Elisa nel derby toscano contro la Lucchese, squadra della sua provincia natale.[16] Con la società nerazzurra giocò per due anni in Serie C, scendendo in campo 41 volte e segnando 4 gol.

Nel 1974 venne prelevato, su suggerimento di Giancarlo Beltrami, dal Como, società dove trovò come allenatore Pippo Marchioro, con cui instaurò fin da principio un buon rapporto. Mise a referto con i lombardi, in Serie B, 36 partite e 2 gol.

Juventus modifica

Dopo un corteggiamento da parte di Fiorentina e soprattutto Inter (col presidente nerazzurro Ivanoe Fraizzoli che aveva già formalizzato un accordo coi comaschi per 700 milioni),[11] nel 1975 venne acquistato dalla Juventus per 950 milioni di lire,[15] voluto fortemente dal presidente bianconero Giampiero Boniperti.

 
Tardelli in lotta con Claudio Sala nel derby di Torino del 24 febbraio 1980

Fu subito schierato dall'allenatore Carlo Parola come terzino, alternandolo al più esperto Luciano Spinosi. Esordì con il club torinese il 27 agosto, nella gara di Coppa Italia tra Juve e Taranto, finita 2-0 per i bianconeri.[17] Inizialmente ebbe delle difficoltà a inserirsi in squadra, ma poi seppe ritagliarsi un ruolo anche nel centrocampo bianconero. Fino al 1985 giocò stabilmente con i piemontesi e sempre come titolare inamovibile, eccezion fatta per la stagione 1979-1980 in cui mise a referto solo 18 presenze a causa di un infortunio.[18]

Disputò l'ultima partita in maglia bianconera il 29 maggio 1985, nella finale di Coppa dei Campioni vinta per 1-0 contro gl'inglesi del Liverpool, partita teatro della strage dell'Heysel. Chiuse la sua esperienza a Torino dopo 259 incontri conditi da 34 centri, nel corso dei quali mise in bacheca cinque campionati, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA; un palmarès che tuttora ne fa uno dei soli nove giocatori, nella storia del calcio, capaci di conquistare le tre principali competizioni UEFA per club.[1]

Inter e San Gallo modifica
 
Tardelli, all'Inter, festeggia la doppietta al Real Madrid siglata il 2 aprile 1986

Nell'estate 1985 passò, a causa della sua non soddisfazione per la posizione in campo decisa dal tecnico bianconero Trapattoni, ai rivali dell'Inter, in uno scambio di mercato che coinvolse Aldo Serena: la Juventus pagò 6 miliardi di lire in tutto, valutando Tardelli 3,2 miliardi.[19] Dopo due stagioni a Milano globalmente al di sotto delle aspettative, in cui spiccò soprattutto la doppietta del 1986 agli spagnoli del Real Madrid nella semifinale d'andata di Coppa UEFA, si svincolò dal club nerazzurro a causa dell'arrivo di Trapattoni sulla panchina interista, con la ripetizione dei contrasti che gli avevano fatto lasciare il club bianconero, e nell'estate 1987 si accasò in Svizzera, al San Gallo, vestendo la maglia biancoverde per una stagione prima di porre termine alla sua carriera agonistica.[17]

Nazionale modifica

Fece il suo esordio con la maglia dell'Italia il 7 aprile 1976, all'età di ventuno anni, nell'amichevole di Torino contro il Portogallo (3-1). Divenne poi elemento cardine della selezione guidata da Enzo Bearzot, della quale fu titolare al campionato del mondo 1978 in Argentina e al campionato d'Europa 1980 organizzato in Italia; al termine di quest'ultimo, venne inserito nella formazione ideale del torneo.[20]

Soprannominato da Bearzot Coyote,[15] con 7 presenze e 2 gol fu protagonista della vittoria al campionato del mondo 1982 in Spagna. Qui siglò la rete dell'1-0 nella partita poi vinta 2-1 sull'Argentina nonché la celebre rete del 2-0 nella vittoriosa finale 3-1 contro la Germania Ovest, rete che accompagnò con il suo famoso "urlo", correndo a perdifiato verso metà campo, agitando i pugni, con le lacrime che gli rigavano il viso, e urlando a ripetizione «gol!» mentre scuoteva selvaggiamente la testa: «dopo che segnai, tutta la vita mi passò davanti — la stessa sensazione che, si dice, si ha quando stai per morire. La gioia di segnare in una finale di Coppa del Mondo fu immensa, qualcosa che sognavo da bambino, e la mia esultanza fu una sorta di liberazione per aver realizzato quel sogno. Sono nato con quel grido dentro di me, e quello fu l'esatto momento in cui venne fuori»;[6] per ironia della sorte, quel gol — inserito nel 2010 da Goal.com al 2º posto tra le 50 migliori celebrazioni nella storia dei campionati mondiali,[21] e nel 2014 dalla BBC al 4º posto tra i 100 più bei momenti nell'epopea della Coppa del Mondo[22] — rimase il suo ultimo in maglia azzurra.

 
Tardelli e Michel Platini durante l'amichevole tra Italia e Francia dell'8 febbraio 1978

Dopo il ritiro di Dino Zoff avvenuto nel maggio 1983, ereditò la fascia di capitano, che vestì in 9 occasioni. Il 25 settembre 1985 giocò la sua ultima partita in nazionale, l'amichevole di Lecce contro la Norvegia (1-2). Fu comunque convocato per il successivo campionato del mondo 1986 in Messico, dove però non venne mai utilizzato nelle quattro gare disputate dagli Azzurri, eliminati agli ottavi di finale.

Con l'Italia ha collezionato in totale 81 presenze e segnato 6 reti.

Allenatore e dirigente modifica

Dopo il ritiro dalla pratica agonistica iniziò per lui la carriera di allenatore. Il 21 settembre 1989 diviene il responsabile dell'Italia Under-16.[23][24] Il 1º agosto 1990 passò a essere il vice di Cesare Maldini nell'Italia Under-21.[25] Il 26 giugno 1993 lasciò il ruolo per diventare allenatore del Como, in Serie C1,[26] ottenendo a fine stagione la promozione in cadetteria dopo i vittoriosi play-off. Il 13 giugno 1995 passò alla guida del Cesena, in Serie B,[27] ruolo da cui venne esonerato il 25 ottobre 1996.[28][29]

 
Tardelli (al centro) nel 1994, tecnico del Como, mentre festeggia con la squadra la vittoria nella finale play-off di Serie C1 e la promozione in Serie B

Il 16 dicembre seguente tornò a fare il vice di Cesare Maldini, stavolta per l'Italia.[30][31] Il 27 aprile 1997 venne annunciato come tecnico dell'Italia Under-23 per i Giochi del Mediterraneo di Bari,[32] manifestazione in cui portò gli azzurri, il 25 giugno dello stesso anno, a conquistare la medaglia d'oro. Il 18 dicembre venne quindi nominato commissario tecnico della nazionale Under-21,[33] con la quale vinse nel 2000 il titolo europeo di categoria.

Il 7 ottobre 2000 diventò allenatore dell'Inter,[34] guidando tre giorni dopo l'ultima volta gli azzurrini.[35] Il 19 giugno 2001 venne esonerato dai nerazzurri alla fine di una negativa stagione caratterizzata, fra l'altro, da pesanti tracolli come lo 0-6 nella stracittadina contro il Milan in campionato, e l'1-6 con il Parma in Coppa Italia.[36] Il 29 dicembre 2002 subentra sulla panchina del Bari, in Serie B,[37] conducendo la squadra dal penultimo all'undicesimo posto finale. Confermato anche per la stagione successiva, viene esonerato l'11 novembre 2003.[38]

Il 25 marzo 2004 diventò commissario tecnico dell'Egitto;[39] venne esonerato l'11 ottobre dopo la sconfitta contro la Libia.[40] Il 28 febbraio 2005 diventò allenatore dell'Arezzo, subentrando a Pasquale Marino;[41] Il 21 aprile venne esonerato e sostituito proprio da Marino.[42] Il 14 giugno 2006 entrò nel consiglio di amministrazione della Juventus;[43] il 14 giugno 2007 si dimise, dopo esattamente un anno, a causa di sopraggiunti dissidi con la dirigenza bianconera.[44]

 
Tardelli nel 2013, sulla panchina dell'Irlanda, come vice di Trapattoni

Il 1º maggio 2008 venne chiamato dal suo ex tecnico della Juventus e dell'Inter Giovanni Trapattoni nel ruolo di vice alla guida dell'Irlanda[45]. L'11 agosto 2011, quando Trapattoni si operò all'addome, Tardelli lo sostituì alla guida dei Boys in Green in occasione dell'amichevole contro l'Argentina.[46] L'11 settembre 2013, con le dimissioni del Trap, lasciò anche lui la nazionale irlandese.[47]

Dopo il ritiro modifica

Già al termine dell'attività agonistica iniziò a lavorare saltuariamente come opinionista sportivo; nella stagione televisiva 1989-90 fu ospite fisso de La Domenica Sportiva, ruolo poi ripreso dagli anni 2000 quando è opinionista anche in altri programmi di Rai Sport come 90º minuto o gli speciali in occasione di mondiali, europei e partite di coppa, oltreché di Rai Radio 1.

Nel 2016 ha scritto a quattro mani con la figlia Sara l'autobiografia Tutto o niente - La mia storia.[48]

Nel 2023 conduce su Rai 3 il programma L'avversario - L'altra faccia del campione, in cui intervista ex campioni dello sport.[49]

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1972-1973   Pisa C 8 2 CI-S ? ? - - - - - - 8+ 2+
1973-1974 C 33 2 CI-S ? ? - - - - - - 33+ 2+
Totale Pisa 41 4 ? ? - - - - 41+ 4+
1974-1975   Como B 36 2 CI 4 0 - - - - - - 40 2
1975-1976   Juventus A 26 2 CI 4 0 CC 3 0 - - - 33 2
1976-1977 A 28 4 CI 4 1 CU 12 2 - - - 44 7
1977-1978 A 26 4 CI 4 1 CC 6 1 - - - 36 6
1978-1979 A 29 4 CI 9 3 CC 2 0 - - - 40 7
1979-1980 A 18 4 CI 2 0 CdC 7 0 - - - 27 4
1980-1981 A 28 7 CI 6 0 CU 3 1 TC 4 1 41 9
1981-1982 A 22 3 CI 4 1 CC 3 0 - - - 29 4
1982-1983 A 26 5 CI 10 1 CC 8 2 - - - 44 8
1983-1984 A 28 0 CI 6 1 CdC 8 1 - - - 42 2
1984-1985 A 28 2 CI 6 0 CC 8 1 SU 1 0 43 3
Totale Juventus 259 35 55 8 60 8 5 1 379 52
1985-1986   Inter A 19 2 CI 7 2 CU 8 3 TE 0 0 34 7
1986-1987 A 24 0 CI 7 1 CU 6 0 - - - 37 1
Totale Inter 43 2 14 3 14 3 0 0 71 8
1987-1988   San Gallo A 31 1 CS 2 0 - - - - - - 33 1
Totale carriera 410 44 75+ 11+ 74 11 5 1 564+ 67+

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
7-4-1976 Torino Italia   3 – 1   Portogallo Amichevole -
23-5-1976 Washington Stati Uniti   0 – 4   Italia Torneo del Bicentenario -
31-5-1976 New Haven Brasile   4 – 1   Italia Torneo del Bicentenario -
5-6-1976 Milano Italia   4 – 2   Romania Amichevole -
22-9-1976 Copenaghen Danimarca   0 – 1   Italia Amichevole -
25-9-1976 Roma Italia   3 – 0   Jugoslavia Amichevole -
16-10-1976 Lussemburgo Lussemburgo   1 – 4   Italia Qual. Mondiali 1978 -
17-11-1976 Roma Italia   2 – 0   Inghilterra Qual. Mondiali 1978 -
22-12-1976 Lisbona Portogallo   2 – 1   Italia Amichevole -
26-1-1977 Roma Italia   2 – 1   Belgio Amichevole -
8-6-1977 Helsinki Finlandia   0 – 3   Italia Qual. Mondiali 1978 -
8-10-1977 Berlino Ovest Germania Ovest   2 – 1   Italia Amichevole -
15-10-1977 Torino Italia   6 – 1   Finlandia Qual. Mondiali 1978 -
16-11-1977 Londra Inghilterra   2 – 0   Italia Qual. Mondiali 1978 -
3-12-1977 Roma Italia   3 – 0   Lussemburgo Qual. Mondiali 1978 -   46’
21-12-1977 Liegi Belgio   0 – 1   Italia Amichevole -
25-1-1978 Madrid Spagna   2 – 1   Italia Amichevole 1
8-2-1978 Napoli Italia   2 – 2   Francia Amichevole -
18-5-1978 Roma Italia   0 – 0   Jugoslavia Amichevole -
2-6-1978 Mar del Plata Italia   2 – 1   Francia Mondiali 1978 - 1º turno -
6-6-1978 Mar del Plata Italia   3 – 1   Ungheria Mondiali 1978 - 1º turno -
10-6-1978 Buenos Aires Italia   1 – 0   Argentina Mondiali 1978 - 1º turno -
14-6-1978 Buenos Aires Germania Ovest   0 – 0   Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
18-6-1978 Buenos Aires Italia   1 – 0   Austria Mondiali 1978 - 2º turno -
21-6-1978 Buenos Aires Paesi Bassi   2 – 1   Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
20-9-1978 Torino Italia   1 – 0   Bulgaria Amichevole -
23-9-1978 Firenze Italia   1 – 0   Turchia Amichevole -   46’
8-11-1978 Bratislava Cecoslovacchia   3 – 0   Italia Amichevole -   72’
21-12-1978 Roma Italia   1 – 0   Spagna Amichevole -
24-2-1979 Milano Italia   3 – 0   Paesi Bassi Amichevole 1   74’
26-5-1979 Roma Italia   2 – 2   Argentina Amichevole -
26-9-1979 Firenze Italia   1 – 0   Svezia Amichevole -
17-11-1979 Udine Italia   2 – 0   Svizzera Amichevole 1
16-2-1980 Napoli Italia   2 – 1   Romania Amichevole -   79’
15-3-1980 Milano Italia   1 – 0   Uruguay Amichevole -
19-4-1980 Torino Italia   2 – 2   Polonia Amichevole -
12-6-1980 Milano Italia   0 – 0   Spagna Euro 1980 - 1º turno -
15-6-1980 Torino Italia   1 – 0   Inghilterra Euro 1980 - 1º turno 1
18-6-1980 Roma Italia   0 – 0   Belgio Euro 1980 - 1º turno -
21-6-1980 Napoli Cecoslovacchia   1 – 1 dts
(9 – 8 dtr)
  Italia Euro 1980 - Finale 3º-4º posto - 4º posto
24-9-1980 Genova Italia   3 – 1   Portogallo Amichevole -
11-10-1980 Lussemburgo Lussemburgo   0 – 2   Italia Qual. Mondiali 1982 -   46’
1-11-1980 Roma Italia   2 – 0   Danimarca Qual. Mondiali 1982 -
15-11-1980 Torino Italia   2 – 0   Jugoslavia Qual. Mondiali 1982 -
6-12-1980 Atene Grecia   0 – 2   Italia Qual. Mondiali 1982 -
3-1-1981 Montevideo Uruguay   2 – 0   Italia Mundialito -   88’
25-2-1981 Roma Italia   0 – 3   Europa Amichevole -
19-4-1981 Udine Italia   0 – 0   Germania Est Amichevole -
3-6-1981 Copenaghen Danimarca   3 – 1   Italia Qual. Mondiali 1982 -
23-9-1981 Bologna Italia   3 – 2   Bulgaria Amichevole -   79’
17-10-1981 Belgrado Jugoslavia   1 – 1   Italia Qual. Mondiali 1982 -
5-12-1981 Napoli Italia   1 – 0   Lussemburgo Qual. Euro 1984 -
23-2-1982 Parigi Francia   2 – 0   Italia Amichevole -
14-4-1982 Lipsia Germania Est   1 – 0   Italia Amichevole -
28-5-1982 Ginevra Svizzera   1 – 1   Italia Amichevole -
14-6-1982 Vigo Italia   0 – 0   Polonia Mondiali 1982 - 1º turno -
18-6-1982 Vigo Italia   1 – 1   Perù Mondiali 1982 - 1º turno -
23-6-1982 Vigo Italia   1 – 1   Camerun Mondiali 1982 - 1º turno -
29-6-1982 Barcellona Italia   2 – 1   Argentina Mondiali 1982 - 2º turno 1
5-7-1982 Barcellona Italia   3 – 2   Brasile Mondiali 1982 - 2º turno -   75’
8-7-1982 Barcellona Italia   2 – 0   Polonia Mondiali 1982 - Semifinale -
11-7-1982 Madrid Italia   3 – 1   Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale 1 3º titolo mondiale
27-10-1982 Roma Italia   0 – 1   Svizzera Amichevole -   46’
13-11-1982 Milano Italia   2 – 2   Cecoslovacchia Qual. Euro 1984 -   77’
4-12-1982 Firenze Italia   0 – 0   Romania Qual. Euro 1984 -
12-2-1983 Limassol Cipro   1 – 1   Italia Qual. Euro 1984 -
16-4-1983 Bucarest Romania   1 – 0   Italia Qual. Euro 1984 -
29-5-1983 Göteborg Svezia   2 – 0   Italia Qual. Euro 1984 -
16-11-1983 Praga Cecoslovacchia   2 – 0   Italia Qual. Euro 1984 - Cap.
4-2-1984 Roma Italia   5 – 0   Messico Amichevole -   62’
7-4-1984 Verona Italia   1 – 1   Cecoslovacchia Amichevole - Cap.   70’
22-5-1984 Zurigo Germania Ovest   1 – 0   Italia Amichevole - Cap.   71’
30-5-1984 New York Stati Uniti   0 – 0   Italia Amichevole - Cap.
26-9-1984 Milano Italia   1 – 0   Svezia Amichevole -   62’
8-12-1984 Pescara Italia   2 – 0   Polonia Amichevole - Cap.
5-2-1985 Dublino Irlanda   1 – 2   Italia Amichevole - Cap.
13-3-1985 Atene Grecia   0 – 0   Italia Amichevole - Cap.   80’
3-4-1985 Ascoli Piceno Italia   2 – 0   Portogallo Amichevole - Cap.
2-6-1985 Città del Messico Messico   1 – 1   Italia Amichevole -   88’
6-6-1985 Città del Messico Italia   2 – 1   Inghilterra Amichevole -   84’
25-9-1985 Lecce Italia   1 – 2   Norvegia Amichevole - Cap.   46’
Totale Presenze (12º posto) 81 Reti 6

Statistiche da allenatore modifica

Club modifica

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1993-1994   Como C1 34+3[50] 13+2 12+1 9+0 CI+CI-C 1+6 0+3 0+2 1+1 - - - - - - - - - - 44 18 15 11 40,91 (prom.)
1994-1995 B 38 7 12 19 CI 3 1 0 2 - - - - - - - - - - 41 8 12 21 19,51 19º (retr.)
Totale Como 72+3 20+2 24+1 28+0 10 4 2 4 - - - - - - - - 85 26 27 32 30,59
1995-1996   Cesena B 38 13 10 15 CI 1 0 0 1 - - - - - CAI 7 1 3 3 46 14 13 19 30,43 10º
lug.-ott. 1996 B 8 1 4 3 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 11 3 4 4 27,27 Eson.
Totale Cesena 46 14 14 18 4 2 0 2 - - - - 7 1 3 3 57 17 17 23 29,82
ott. 2000-2001   Inter A 33 14 9 10 CI 2 0 1 1 CU 6 1 4 1 SI 0 0 0 0 41 15 14 12 36,59 Sub., 5°
dic. 2002-2003   Bari B 22 8 10 4 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 24 8 11 5 33,33 Sub., 11°
ago.-nov. 2003 B 13 2 4 7 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 15 3 4 8 20,00 Eson.
Totale Bari 35 10 14 11 4 1 1 2 - - - - - - - - 39 11 15 13 28,21
mar.-apr. 2005   Arezzo B 6 2 1 3 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 6 2 1 3 33,33 Sub., Eson.
Totale carriera 195 62 63 70 20 7 4 9 6 1 4 1 7 1 3 3 226 70 74 82 30,97

Palmarès modifica

Onorificenze modifica

— Roma, 19 dicembre 2017.[51]

Opere modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Hugo Pietra, Treble chance for Vítor Baía, su uefa.com, 21 maggio 2004.
  2. ^ Paolo Brusorio, Tardelli 30 anni dopo: Io di quell'urlo non mi stuferò mai, su lastampa.it, 9 luglio 2012.
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Bibliografia modifica

  • Calciatori - La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 2 (1985-1986), Panini, 2012.

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