Marco Tullio Giordana
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Marco Tullio Giordana (Milano, 1º ottobre 1950) è un regista e scrittore italiano.

Conosciuto per i suoi film spesso ispirati a vicende storiche particolarmente controverse, nel corso della sua carriera ha vinto diversi premi: Pardo d'oro 1980 a Locarno, Prix Un Certain Régard 2003 a Cannes, 4 David di Donatello (migliore sceneggiatura, migliore regia, miglior film, David Scuola), 2 Globi d'oro (miglior regista, miglior film), 2 Nastri d'argento (miglior sceneggiatura, miglior film), premio speciale della giuria (Karlovy Vary 2012).
BiografiaModifica
Nato a Milano nel 1950, dopo il liceo si iscrive all'Università Statale, facoltà di Lettere, indirizzo antropologico. Lascia Milano e l'università all'inizio degli anni settanta e si trasferisce a Roma, collabora alle ricerche e alla realizzazione del film di montaggio Forza Italia! (1977) di Roberto Faenza. Sarà proprio Roberto Faenza a produrre due anni dopo insieme a Elda Ferri il suo lungometraggio d'esordio Maledetti vi amerò, presentato al Festival di Cannes e vincitore del Pardo d'oro al Locarno Film Festival. Firma il soggetto di Car Crash (1980), di Antonio Margheriti, e l'anno seguente torna alla regia con un ambizioso progetto prodotto da Mario Gallo: La caduta degli angeli ribelli, presentato al Festival di Venezia, nel quale tratta, come nell'opera prima, le conseguenze e le torsioni provocate dal terrorismo nella vita pubblica e privata di personaggi della sua generazione. Nel 1984, insieme all'autore, adatta per la televisione il romanzo di Carlo Castellaneta Notti e nebbie: due puntate incentrate sulla figura di un poliziotto fascista che si trova a vivere a Milano il crollo della Repubblica di Salò e di tutti i suoi ideali.
Nel 1987 dirige Appuntamento a Liverpool (1987), film sulla strage dell'Heysel, quando il 29 maggio 1985 gli incidenti scoppiati a opera degli hooligans inglesi al seguito del Liverpool nella finale di Coppa Campioni a Bruxelles provocano 39 morti, 32 dei quali italiani. L'opera è proiettata in anteprima a Venezia suscitando opposte reazioni. Nel 1991 partecipa al film La domenica specialmente' ispirato ai racconti di Tonino Guerra e prodotto da Amedeo Pagani, diviso in quattro episodi (gli altri sono diretti da Giuseppe Tornatore, Giuseppe Bertolucci e Francesco Barilli), dove firma l'episodio La neve sul fuoco facendo debuttare sullo schermo Maria Maddalena Fellini sorella del celebre regista.
Nel 1995 affronta un capitolo oscuro della storia italiana con Pasolini, un delitto italiano dedicato alla figura che forse più lo ha influenzato e che continua a riaffiorare nelle opere successive. Nel 1996 partecipa con Gianni Amelio, Marco Risi, Alessandro D'Alatri e Mario Martone al progetto Oltre l'infanzia - Cinque registi per l'UNICEF con Scarpette bianche.
Nel 2000 torna alla Mostra di Venezia con I cento passi, film sulla vita e l'assassinio da parte della mafia di Peppino Impastato (premio per la migliore sceneggiatura). Nel 2003 realizza per la televisione la serie La meglio gioventù, che racconta circa quarant'anni di storia italiana dagli anni sessanta fino al 2000 e, presentata al Festival di Cannes, vince la sezione Un certain regard. L'imponente opera (divisa in 4 parti per un totale di 6 ore) viene prodotta dalla Rai che decide di mandarla in onda consentendone prima l'uscita nel circuito cinematografico. Sarà distribuita dalle consociate Rai Cinema, 01 Distribution divisa in due film da 3 ore l'uno ottenendo un grande successo nelle sale malgrado l'insolita programmazione. Uguale successo riscuoterà quando sarà finalmente trasmessa anche sul piccolo schermo nelle quattro puntate parti previste in origine.
Nel 2005 è in concorso a Cannes con Quando sei nato non puoi più nasconderti, che, pur non bissando il plauso de La meglio gioventù, vince il Prix Chalais. Nel 2007 realizza per la Rai un film in due puntate di cui sarà distribuita anche una versione cinematografica: Sanguepazzo con Monica Bellucci, Luca Zingaretti e Alessio Boni, film che ripercorre le tragiche vicende della coppia di attori Ferida-Valenti, divi di successo nell'era fascista, fucilati dai partigiani dopo un processo sommario. Valenti s'era compromesso col regime (la Ferida l'aveva seguito lasciandosi trascinare) anche dopo l'8 settembre 1943, aderendo alla Repubblica di Salò.[1] e arruolandosi nella Xa Flottiglia MAS del principe Junio Valerio Borghese. Anche questo film sarà presentato a Cannes nel 2008 e vincerà per la seconda volta il Prix Chalais.
Nel 2012 realizza il film Romanzo di una strage, prodotto da Cattleya e da Rai Cinema, dedicato alla strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e alle convulsioni che ne conseguirono fino all'assassinio del commissario Luigi Calabresi il 17 maggio 1972.
Dopo due opere realizzate per la televisione, i film Lea (2015) e Due soldati (2017), dirige nel 2018 Nome di donna, dedicato alle molestie sessuali sul luogo di lavoro.[2]
Nel 2021, prodotto da Pietro Valsecchi, realizza per Netflix il film Yara sul tragico caso della tredicenne assassinata nel 2010, uno dei maggiori successi ottenuti da un film italiano sulla piattaforma, rimanendo nella top ten mondiale per diverse settimane (11,6 milioni di ore nella sola prima settimana di programmazione).
FilmografiaModifica
RegistaModifica
- Maledetti vi amerò (1980)
- La caduta degli angeli ribelli (1981)
- Young Person's Guide to the Orchestra - cortometraggio (1982)
- Notti e nebbie - film TV (1984)
- Appuntamento a Liverpool (1988)
- La neve sul fuoco, episodio de La domenica specialmente (1991)
- L'unico paese al mondo - cortometraggio collettivo (1994)
- Pasolini, un delitto italiano (1995)
- Scarpette bianche - film TV (1996)
- La rovina della Patria - episodio della serie TV Alfabeto Italiano (1997)
- I cento passi (2000)
- La meglio gioventù (2003)
- Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005)
- Sanguepazzo (2008)
- Romanzo di una strage (2012)
- Lea - film TV (2015)
- Due soldati - film TV (2017)
- Scarlatti K.259 - cortometraggio (2017)
- Nome di donna (2018)
- Donna Fabia - cortometraggio (2018)
- Yara (2021)
- NO - cortometraggio (2023)
SceneggiatoreModifica
CinemaModifica
- Forza Italia! (1978)
- Maledetti vi amerò (1980)
- Car Crash (1981)
- La caduta degli angeli ribelli (1981)
- Appuntamento a Liverpool (1988)
- Sabato italiano (1992)
- Pasolini, un delitto italiano (1995)
- I cento passi (2000)
- Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005)
- Sanguepazzo (2008)
- Romanzo di una strage (2012)
- Nome di donna (2018)
TeatroModifica
- Morte di Galeazzo Ciano, di Enzo Siciliano (1998)
- The Coast of Utopia di Tom Stoppard, anche traduzione insieme a Marco Perisse (2012)
- Il testamento di Maria di Colm Tóibín, anche traduzione insieme a Marco Perisse (2015)
- Questi fantasmi! di Eduardo De Filippo (2018)
- Donna Fabia da Carlo Porta, anche drammaturgia (2018)
- Fuga a tre voci testo e drammaturgia di Marco Tullio Giordana (2020)
- PA' dalle poesie di Pier Paolo Pasolini, drammaturgia di Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio (2022)
ScrittoreModifica
- Vita segreta del signore delle macchine, romanzo, Mondadori (1990)
- Pasolini, un delitto italiano, saggio, Mondadori (1994)
- Il Rosso & il Nero, con Lirio Abbate, romanzo, Solferino (2019)
- Immaginare la realtà, con Andrea Bigalli saggio, EGA-Edizioni Gruppo Abele (2018)
Riconoscimenti (parziale)Modifica
- Locarno Film Festival
- 1980 - Pardo d'oro per Maledetti vi amerò
- Mostra internazionale d'arte cinematografica
- 2000 - Miglior sceneggiatura per I cento passi
- Nastro d'argento
- Ciak d'oro
- 2004 - Miglior regista per La meglio gioventù[3]
- David di Donatello
- 2001 - Miglior sceneggiatura per I cento passi
- 2004 - Miglior film per La meglio gioventù
- Festival di Cannes
- 2003 - Premio Un Certain Regard - Miglior film per La meglio gioventù
- Globo d'oro
- 2001 -Miglior film per I cento passi
- 2004 - Miglior regista per La meglio gioventù
- 2005 - Miglior film per Quando sei nato non puoi più nasconderti
- Karlovy Vary Film Festival
- 2012 - Premio speciale della giuria per Romanzo di una strage
- Nastro d'argento 2022 - Miglior Film TV per YARA
NoteModifica
- ^ Odoardo Reggiani, Luisa Ferida, Osvaldo Valenti. Ascesa e caduta di due stelle del cinema, Spirali, 2001.
- ^ Martina Ponziani, Nome di Donna, di Marco Tullio Giordana, su Sentieri Selvaggi, 6 marzo 2018. URL consultato il 5 ottobre 2022.
- ^ Ciak d'oro 2004, su Cinecittà. URL consultato il 9 giugno 2004.
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Marco Tullio Giordana
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marco Tullio Giordana
Collegamenti esterniModifica
- Opere di Marco Tullio Giordana, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- Marco Tullio Giordana, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Marco Tullio Giordana, su Movieplayer.it.
- Marco Tullio Giordana, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Marco Tullio Giordana, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Marco Tullio Giordana, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Marco Tullio Giordana, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Marco Tullio Giordana, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62651286 · ISNI (EN) 0000 0000 7831 8714 · SBN CFIV106961 · LCCN (EN) n95082220 · GND (DE) 130275077 · BNF (FR) cb12206750q (data) · J9U (EN, HE) 987007435151805171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n95082220 |
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