Marcus Stephen

politico e ex sollevatore nauruano

Marcus Ajamada Stephen (Nauru, 1º ottobre 1969) è un politico ed ex sollevatore nauruano, presidente della piccola repubblica oceanica dal 2007 al 2011.

Marcus Stephen

Presidente della Repubblica di Nauru
Durata mandato18 dicembre 2007 –
10 novembre 2011
Vice presidenteKieren Keke
PredecessoreLudwig Scotty
SuccessoreFreddie Pitcher

Presidente del Parlamento di Nauru
In carica
Inizio mandato27 agosto 2019
PredecessoreCyril Buraman

Membro del Parlamento
per Anetan
Durata mandato3 maggio 2003 –
13 luglio 2016
PredecessoreVassal Gadoengin
SuccessoreSean Oppenheimer

In carica
Inizio mandato27 agosto 2019
PredecessoreCyril Buraman

Dati generali
Partito politicoIndipendente
Marcus Stephen
Nazionalità Bandiera di Nauru Nauru
Sollevamento pesi
Termine carriera 2003
 

Atleta modifica

Da atleta vanta sette medaglie d'oro e cinque d'argento ai giochi del Commonwealth ed un argento mondiali. Da ragazzo tuttavia praticava il football australiano, ma passò presto al sollevamento. Nel 1989 fu fondata la federazione nauruana di sollevamento pesi, per consentirgli di gareggiare a livello internazionale.

Il comitato olimpico nazionale fu però fondato soltanto nel 1993: Stephen partecipò alle olimpiadi di Barcellona 1992 sotto le insegne di Samoa. Dopo la nascita del comitato olimpico, poté disputare altre due olimpiadi, Atlanta 1996 e Sydney 2000, coi colori nauruani.

Ha partecipato a quattro edizioni dei giochi del Commonwealth: nel 1990 ad Auckland fu oro nello strappo ed argento nello slancio e nel combinato (categoria 60 kg); nel 1994 a Victoria (categoria 59 kg) e nel 1998 a Kuala Lumpur (categoria 62 kg) fu oro in tutte e tre le specialità; nel 2002 a Manchester fu invece argento in tutte e tre le specialità (categoria 62 kg).

Ai mondiali svoltisi ad Atene nel 1999 fu secondo nello slancio, nella categoria 62 kg[1].

È stato inserito nella Hall of Fame della International Weightlifting Federation nel 2005[2].

Dal 2008 è presidente della federazione dell'Oceania di Sollevamento pesi[3], dopo che - fin dal 1997 - era stato nominato tesoriere del comitato olimpico nauruano.

Politico modifica

Nel 2003 si è ritirato per dedicarsi all'attività politica. Il 3 maggio 2003 è stato eletto in parlamento. Fu poi nominato ministro dell'educazione e delle finanze negli ultimi mesi della presidenza di René Harris (dall'agosto 2003 al giugno 2004).

Fu rieletto anche alle successive elezioni dell'ottobre 2004[4], e nel corso di quella legislatura fu nominato primo rappresentante di Nauru alla Commissione internazionale per la caccia alle balene, il cui trattato Nauru ha ratificato il 15 giugno 2005.[5]

Stephen fu rieletto per la terza volta deputato nell'agosto 2007, candidandosi poi alle successive presidenziali (l'elezione è indiretta), dove però fu sconfitto dal presidente uscente, Ludwig Scotty.[6]

Quando Scotty, nel dicembre dello stesso anno, fu sfiduciato dal parlamento, Stephen prese il suo posto.[7]

Presidente di Nauru modifica

Come presidente, scelse di confermare la novità introdotta dal predecessore Scotty, di separare la figura del presidente da quella del ministro degli Esteri (delega che invece tradizionalmente il presidente teneva per sé).

La crisi istituzionale del 2008 modifica

Nella primavera del 2008 ci fu una pesante crisi istituzionale, complice il fatto che maggioranza e opposizione avevano entrambi 9 deputati, con il presidente del parlamento David Adeang (leader dell'opposizione) e Marcus Stephen a scambiarsi reciproche accuse di comportamenti anticostituzionali e di tentativo di colpo di stato: Adeang aveva infatti convocato il parlamento, senza avvisare il governo, e fatto approvare una legge che estrometteva dal parlamento coloro che avessero la doppia cittadinanza (situazione in cui si trovavano due parlamentari, che perdipiù erano ministri); il governo respinse la legge per il mancato raggiungimento del quorum parlamentare[8].

Adeang chiese l'intervento della polizia per espellere dal parlamento i due ministri, ma la polizia rifiutò di intervenire; Adeang parlò allora di colpo di Stato. Il governo respinse le accuse, investendo del problema la Corte Suprema[9]. La Corte Suprema diede ragione al governo[10], ma Adeang, pochi giorni dopo, sospese dal parlamento tutti i membri del governo, compreso il presidente, per motivi disciplinari[11].

Per porre fine allo stallo, Stephen fu costretto a indire elezioni anticipate per il 26 aprile 2008, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza[12]. Stephen ed i suoi sostenitori vinsero le elezioni: vennero rieletti i nove deputati di maggioranza uscenti, cui se ne aggiunsero altri tre.

Accusato dalle opposizioni di corruzione, si è dimesso da presidente (ma non da parlamentare) il 10 novembre 2011[13]. Al 2024 è ministro nel governo di Nauru.

Note modifica

  1. ^ (EN) "Getting that elusive Olympic gold medal" Archiviato il 17 luglio 2011 in Internet Archive., Islands Business
  2. ^ Weightlifting Hall of Fame, su iwf.net, International Weightlifting Federation. URL consultato il 29 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2008).
  3. ^ (EN) Nauru president to head weightlifting body, su abc.net.au, ABC Radio Australia, 30 marzo 2008. URL consultato il 29 gennaio 2009.
  4. ^ Adam Carr, Republic of Nauru - Legislative election of 23 October 2004 (TXT), su psephos.adam-carr.net, Psephos. URL consultato il 2 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2006).
  5. ^ (EN) Annex A - Delegates and Observers Attending the 57 Annual Meeting (PDF), su Chair's Report of the 57th Annual Meeting, International Whaling Commission, 2005. URL consultato il 27 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2006).
  6. ^ (EN) Scotty returned as Nauru president, su smh.com.au, AAP (smh.com.au), 28 agosto 2007. URL consultato il 5 febbraio 2009.
  7. ^ (EN) MPs oust Nauru's president, su news.smh.com.au, Sydney Morning Herald', 19 dicembre 2007. URL consultato il 5 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2007).
  8. ^ (EN) Nauru government rejects citizenship ruling, su rnzi.com, Radio New Zealand International, 26 marzo 2008. URL consultato il 5 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2008).
  9. ^ Nauru Government says Speaker lying over quorum claim, su rnzi.com, Radio New Zealand International, 31 marzo 2008. URL consultato il 5 febbraio 2009.
  10. ^ (EN) Nauru Government claims strong backing in ruling by Chief Justice, su rnzi.com, Radio New Zealand International, 7 aprile 2008. URL consultato il 5 febbraio 2009.
  11. ^ (EN) Nauru speaker suspends all government members, su rnzi.com, Radio New Zealand International, 11 aprile 2008. URL consultato il 5 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2008).
  12. ^ (EN) Nauru president calls snap polls, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 5 febbraio 2009.
  13. ^ (EN) Asylum plan on course despite Nauru power shift, su abc.net.au, 10 novembre 2011. URL consultato l'11 novembre 2011.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica