Margherita Bagni
Margherita Bagni, nome d'arte di Margherita Maria Bagna (Torino, 21 febbraio 1902 – Roma, 2 luglio 1960), è stata un'attrice italiana di teatro, cinema e televisione.
BiografiaModifica
Figlia degli attori Ambrogio Bagni e Ines Cristina, inizia sin da piccola a frequentare i palcoscenici per poi entrare nella Compagnia di Ermete Zacconi (suo patrigno per essere divenuto il compagno di Ines Cristina); nel 1923 sposa un suo compagno di lavoro Renzo Ricci e dal matrimonio nascerà Nora Ricci, futura prima moglie di Vittorio Gassman, anche lei attrice.
Nel 1925, insieme al marito, forma la prima Compagnia Ricci-Bagni; negli anni successivi lavora con Annibale Betrone poi con Elsa Merlini, Ruggero Ruggeri e Gualtiero Tumiati.
Attiva nel doppiaggio dal'inizio degli anni '30, è la voce di Marie Dressler in Pranzo alle otto.
Nel secondo dopoguerra è nelle Compagnie di Luigi Cimara, Luigi Almirante e il già citato Zacconi.
Sporadiche ma significative le sue presenze nel cinema: inizia giovanissima nel 1917 con il film Gli spettri di Caldera. Partecipa complessivamente ad oltre 40 pellicole, è presente sul set del sonoro sin dal 1936 (I due sergenti, 30 secondi d'amore). La sua carriera cinematografica prosegue sino alla fine degli anni cinquanta. Ha un piccolo cameo nel film Peccato che sia una canaglia. Lavora anche in televisione essendo nel cast di alcuni storici sceneggiati, con la regia di Mario Landi, Anton Giulio Majano e Guglielmo Morandi. Frequenti infine sono i lavori per Radio Rai (quando ancora si chiamavano Rete Azzurra e Rete Rossa) in radiodrammi e commedie.
Prosa radiofonica RAIModifica
- Ricordo la mamma di John Van Druten, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 18 ottobre 1951.
- Oh amante mia!, regia di Terence Rattigan, trasmessa l'8 marzo 1954.
Prosa televisiva RAIModifica
- Come le foglie, di Giuseppe Giacosa, regia di Claudio Fino, trasmessa il 13 febbraio 1955.
- Cime tempestose da Emily Brontë, regia di Mario Landi, 1956.
- Orgoglio e pregiudizio dal romanzo di Jane Austen, regia di Daniele D'Anza, 1957.
- Jane Eyre, dal romanzo di Charlotte Brontë, regia di Anton Giulio Majano.
- Il vicario di Wakefield, dal romanzo di Oliver Goldsmith, regia di Guglielmo Morandi, trasmesso a partire dal 1º novembre 1959.
FilmografiaModifica
- Gli spettri, regia di Antonio Caldiera (1918)
- 30 secondi d'amore, regia di Mario Bonnard (1936)
- I due sergenti, regia di Enrico Guazzoni (1936)
- L'albero di Adamo, regia di Mario Bonnard (1936)
- Il dottor Antonio, regia di Enrico Guazzoni (1937)
- Jeanne Doré, regia di Mario Bonnard (1938)
- Io, suo padre, regia di Mario Bonnard (1938)
- Melodie eterne, regia di Carmine Gallone (1940)
- La cena delle beffe, regia di Alessandro Blasetti (1941)
- L'ultimo ballo, regia di Camillo Mastrocinque (1941)
- I Promessi sposi, regia di Mario Camerini (1941)
- La regina di Navarra, regia di Carmine Gallone (1942)
- Margherita fra i tre, regia di Ivo Perilli (1942)
- Il nostro prossimo, regia di Gherardo Gherardi (1943)
- Natale al campo 119, regia di Pietro Francisci (1947)
- Una lettera all'alba, regia di Giorgio Bianchi (1948)
- Abbiamo vinto!, regia di Robert Adolf Stemmle (1950)
- Operazione Mitra, regia di Giorgio Cristallini (1951)
- Quattro rose rosse, regia di Nunzio Malasomma (1951)
- Ho scelto l'amore, regia di Mario Zampi (1952)
- Ti ho sempre amato!, regia di Mario Costa (1953)
- Le infedeli, regia di Steno e Mario Monicelli (1953)
- Donne proibite, regia di Giuseppe Amato (1953)
- Se vincessi cento milioni, regia di Carlo Campogalliani e Carlo Moscovini (1953)
- Il barcaiuolo di Amalfi, regia di Mino Roli (1954)
- Tempi nostri, regia di Alessandro Blasetti (1954)
- Lacrime di sposa, regia di Sante Chimirri (1954)
- Le diciottenni, regia di Mario Mattoli (1955)
- Il conte Aquila, regia di Guido Salvini (1955)
- Peccato che sia una canaglia, regia di Alessandro Blasetti (1955)
- La fortuna di essere donna, regia di Alessandro Blasetti (1956)
- I ragazzi dei Parioli, regia di Sergio Corbucci (1959)
- Prepotenti più di prima, regia di Mario Mattoli (1959)
DoppiaggioModifica
Fece parte del gruppo di doppiatori della prima generazione, a partire dagli anni 1929-1930, sia presso gli studi della Paramount a Joinville in Francia, dove venivano approntate, alla fine degli anni '20, le versioni per tutto il mercato europeo, sia presso gli Stabilimenti di Roma, quando questi furono in condizione di svolgere un lavoro autonomo e di qualità. La Bagni inoltre fu la voce italiana abituale di Jean Harlow.[1]
Tra le tante attrici doppiate:
- Nanda Primavera in Piccola posta
- Jean Harlow in Gelosia, Sui mari della Cina
- Marie Dressler nel ridoppiaggio del 1951 di Pranzo alle otto
- Helen Broderick in Follie d'inverno
- Anne Revere in L'ammaliatrice
A sua volta Margherita Bagni venne doppiata in alcuni film e più precisamente da:
NoteModifica
- ^ M. Giraldi - E. Lancia - F. Melelli, Il doppiaggio nel cinema italiano, Bulzoni Editore, p. 108]
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Margherita Bagni
Collegamenti esterniModifica
- Margherita Bagni, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Margherita Bagni, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Margherita Bagni, su AllMovie, All Media Network.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90108302 · SBN IT\ICCU\CAGV\425088 · WorldCat Identities (EN) viaf-90108302 |
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