Maria Elisabetta d'Asburgo

politica austriaca
Disambiguazione – Se stai cercando Maria Elisabetta (1743-1808), figlia dell'imperatrice Maria Teresa, vedi Maria Elisabetta d'Asburgo-Lorena.

Maria Elisabetta d'Asburgo, arciduchessa d'Austria (Linz, 13 dicembre 1680Morlanwelz, 26 agosto 1741), fu una principessa imperiale austriaca e governatrice dei Paesi Bassi austriaci dal 1724 alla sua morte.

Maria Elisabetta d'Asburgo
Ritratto di Maria Elisabetta d'Austria di Jan van Orley, 1730 circa, Municipio di Bruxelles
Governatrice dei Paesi Bassi Austriaci
Stemma
Stemma
In carica1724
1741
PredecessoreEugenio di Savoia
SuccessoreFederico Augusto di Harrach-Rohrau
TrattamentoSua altezza reale
Altri titoliArciduchessa d'Austria
Principessa reale di Ungheria
Principessa reale di Boemia
Principessa reale di Croazia e Slavonia
NascitaLinz, 13 dicembre 1680
MorteMorlanwelz, 26 agosto 1741
Luogo di sepolturaCripta Imperiale, Vienna
DinastiaAsburgo
PadreLeopoldo I d'Asburgo
MadreEleonora del Palatinato-Neuburg
ReligioneCattolicesimo

Biografia modifica

Infanzia modifica

 
Maria Elisabetta d'Austria all'età di circa quattro anni, 1684 circa, Kunsthistorisches Museum.

Nacque il 13 dicembre 1680 a Linz dall'imperatore Leopoldo I e da Eleonora del Palatinato-Neuburg.

Governatrice dei Paesi Bassi austriaci modifica

 
L'ingresso a Bruxelles dall'arciduchessa Maria Elisabetta, di Andreas Martin, 1724 circa.

Nel 1724 il fratello, l'imperatore Carlo VI, la nominò successore del principe Eugenio di Savoia come governatrice dei Paesi Bassi austriaci, carica che occupò fino alla sua morte. La sua venuta nei Paesi Bassi segnò la ripresa della normalità dei rapporti diplomatici con la Santa Sede, la cui Nunziatura apostolica era retta, a partire dal 1634, solo a livello d'internunzio e che nel 1725 vide nuovamente la nomina di un Nunzio apostolico a pieno titolo nella persona del vescovo (e futuro cardinale), Giuseppe Spinelli.

La prosperità economica della regione le rese possibile mantenere una ricca corte e stimolare la vita culturale e musicale di Bruxelles

Occupò e fece ingrandire il Castello di Mariemont e assistette impotente all'incendio del Palazzo ducale di Coudenberg, distrutto dalle fiamme nel febbraio del 1731.

Molto amata dai suoi sudditi, non sempre le sue politiche incontravano l'approvazione di Vienna.

Morte modifica

Maria Elisabetta non si sposò mai. Quando morì, all'età di 61 anni, nel Castello di Marienmont, presso Morlanwelz, nell'Hainaut, il suo corpo venne dapprima sepolto a Bruxelles, poi, nel 1749, trasferito a Vienna, nella Cripta Imperiale, accanto al fratello Carlo VI.

Ascendenza modifica

Sacro Romano Impero (1519-1740)
Casa d'Asburgo
 

Carlo V (1519-1556)
Figli
Ferdinando I (1556-1564)
Massimiliano II (1564-1576)
Figli
Rodolfo II (1576-1612)
Mattia (1612-1619)
Ferdinando II (1619-1637)
Figli
Ferdinando III (1637-1657)
Figli
Ferdinando IV (1653-1654)
Leopoldo I (1658-1705)
Figli
Giuseppe I (1705-1711)
Figli
Carlo VI (1711-1740)
Maria Teresa (1745-1780)
come consorte di Francesco I (1745-1765)
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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ferdinando II d'Asburgo Carlo II d'Austria  
 
Maria Anna di Baviera  
Ferdinando III d'Asburgo  
Maria Anna di Baviera Guglielmo V di Baviera  
 
Renata di Lorena  
Leopoldo I d'Asburgo  
Filippo III di Spagna Filippo II di Spagna  
 
Anna d'Austria  
Maria Anna di Spagna  
Margherita d'Austria-Stiria Carlo II d'Austria  
 
Maria Anna di Baviera  
Maria Elisabetta d'Asburgo  
Volfango Guglielmo del Palatinato-Neuburg Filippo Luigi del Palatinato-Neuburg  
 
Anna di Jülich-Kleve-Berg  
Filippo Guglielmo del Palatinato  
Maddalena di Baviera Guglielmo V di Baviera  
 
Renata di Lorena  
Eleonora del Palatinato-Neuburg  
Giorgio II d'Assia-Darmstadt Luigi V d'Assia-Darmstadt  
 
Maddalena di Brandeburgo  
Elisabetta Amalia d'Assia-Darmstadt  
Sofia Eleonora di Sassonia Giovanni Giorgio di Brandeburgo  
 
Maddalena Sibilla di Hohenzollern  
 

Bibliografia modifica

  • (DE) Constantin Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich, Vienna, 1861, Vol. VII, p. 46 (versione online)

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN66341690 · ISNI (EN0000 0001 2101 9630 · CERL cnp00542525 · LCCN (ENnr93023570 · GND (DE118927426 · BNE (ESXX1626379 (data) · BNF (FRcb125012452 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr93023570