Maria Luisa di Borbone-Parma
Luisa Maria di Borbone-Parma | |
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La regina Luisa Maria ritratta da Laurent Pêcheux | |
Regina consorte di Spagna | |
In carica | 14 dicembre 1788 – 19 marzo 1808 |
Predecessore | Maria Amalia di Sassonia |
Successore | Julie Clary |
Principessa delle Asturie | |
In carica | 4 settembre 1765 – 14 dicembre 1788 |
Predecessore | Maria Barbara di Braganza |
Successore | Maria Antonia di Borbone-Napoli |
Nome completo | Luisa Maria Teresa Anna |
Trattamento | Sua Maestà |
Altri titoli | Principessa di Parma, Piacenza e Guastalla |
Nascita | Parma, Ducato di Parma, 9 dicembre 1751 |
Morte | Roma, Stato Pontificio, 2 gennaio 1819 |
Luogo di sepoltura | Monastero dell'Escorial, Madrid |
Casa reale | Borbone di Parma |
Padre | Filippo I di Parma |
Madre | Luisa Elisabetta di Francia |
Consorte | Carlo IV di Spagna |
Figli | Carlotta Gioacchina Maria Amalia Maria Luisa Ferdinando VII Carlo Maria Isabella Francesco di Paola |
Religione | cattolica |
Luisa Maria di Borbone-Parma (Parma, 9 dicembre 1751 – Roma, 2 gennaio 1819) fu regina consorte di Spagna dal 1788 al 1808 come moglie del re Carlo IV di Spagna. Era figlia minore del duca Filippo I di Parma e di sua moglie Luisa Elisabetta di Francia, figlia maggiore di Luigi XV di Francia.
BiografiaModifica
Fu battezzata come Luisa Maria Teresa Anna, ma conosciuta come Maria Luisa[1]. Lei, suo fratello, il futuro duca Ferdinando I di Parma, e sua sorella, la principessa Isabella di Parma, arciduchessa d'Austria, morta all'età di 22 anni, furono educati da Étienne Bonnot de Condillac, filosofo francese e membro dell'accademia francese dal 1768, amico di Diderot e Rousseau.
MatrimonioModifica
Nel 1762, Maria Luisa si fidanzò con il cugino principe delle Asturie Carlo, erede al trono e futuro re Carlo IV di Spagna, che sposò il 4 settembre 1765 nel palazzo de La Granja. Poiché non vi era una regina in Spagna a quel tempo, Maria Luisa divenne fin dall'inizio la prima donna di corte.
Francisco Goya dipinse molti dei suoi ritratti. Fu spesso descritta dai contemporanei come una donna estremamente brutta, quasi selvaggia, viziosa e grossolana che dominava completamente il re. Aveva note rivalità con la duchessa d'Alba, la duchessa di Osuna e sua cognata, Maria Carolina, regina di Napoli. Il suo aspetto fisico fu in effetti danneggiato dai numerosi parti (tra le altre cose, perse i denti), ma faceva molti sforzi per vestirsi elegantemente, aveva belle braccia e spesso indossava abiti a maniche corte per mostrarle.
Regina di SpagnaModifica
Nel 1788 divenne regina consorte di Spagna quando, alla morte del suocero Carlo III, suo marito salì al trono.
Maria Luisa dominava completamente il marito. Si credeva avesse avuto molte storie d'amore, sebbene non vi sia alcuna prova concernente l'esistenza di amanti. Fu molto impopolare durante il suo regno ed ebbe per lungo tempo anche una cattiva reputazione nella storia, soprattutto a causa dei suoi presunti amori e il suo supporto alle politiche filo-francesi. Nel 1792, venne fondato l'ordine della regina Maria Luisa, un ordine riservato solo alle donne.
Maria Luisa non andava d'accordo con la nuora, la principessa Maria Antonia, perché la principessa cercava di minare il suo potere, guidata da sua madre, Maria Carolina. Dopo diversi aborti, Maria Antonia morì di tubercolosi, malattia di cui soffriva da diversi anni. Secondo le memorie della duchessa di Abrantes, si diceva che fosse stata avvelenata da Maria Luisa, anche se non c'è alcuna prova di ciò.
La situazione francese spinse la corona spagnola su posizioni assolutistiche.
MorteModifica
Fu fatta prigioniera in Francia col marito, che aveva abdicato al trono di Spagna nel 1808, in seguito alla pressione di Napoleone. Anche dopo aver riacquistato la libertà, i coniugi reali non poterono più rientrare in Spagna, e dovettero trascorrere il resto della loro vita in esilio. Morirono entrambi nel 1819 a Roma, ospiti del papa. Si era ammalata gravemente di polmonite.
DiscendenzaModifica
Maria Luisa ebbe 14 figli, oltre a dieci gravidanze non portate a termine:
- Carlo Clemente (19 settembre 1771 - 7 marzo 1774);
- Carlotta Gioacchina (25 aprile 1775 - 6 luglio 1830), regina consorte del Portogallo;
- Maria Luisa (11 settembre 1777 - 2 luglio 1782);
- Maria Amalia (9 gennaio 1779 - 22 luglio 1798), infanta di Spagna;
- Carlo Domenico (5 marzo 1780 - 11 giugno 1783);
- Maria Luisa (6 luglio 1782 - 13 marzo 1824), regina di Etruria e, in seguito, duchessa di Lucca;
- Carlo Francesco (5 settembre 1783 - 11 novembre 1784);
- Filippo Francesco (5 settembre 1783 - 18 ottobre 1784);
- Ferdinando (14 ottobre 1784 - 29 settembre 1833) succedette a suo padre come re di Spagna;
- Carlo Maria (29 marzo 1788 - 10 marzo 1855) pretendente carlista;
- Maria Isabella (6 giugno 1789 - 13 settembre 1848), regina consorte di Francesco I delle Due Sicilie;
- Maria Teresa (16 febbraio1791 - 2 novembre 1794);
- Filippo María (28 marzo 1792 - 1º marzo 1794);
- Francesco di Paola (10 marzo 1794 - 13 agosto 1865).
OnorificenzeModifica
Dama dell'ordine della Croce stellata | |
Sovrano gran maestro (e fondatore) dell'Ordine della regina Maria Luisa | |
— 21 aprile 1792 |
AscendenzaModifica
Nella cultura di massaModifica
- Maria Luisa compare nella serie anime Lady Oscar, tratta dal manga di Riyoko Ikeda, e nella serie manga Eroica - La gloria di Napoleone, della stessa autrice.
NoteModifica
- ^ E. Harding, A Chronological Abridgement of the History of Spain (Frogmore Lodge, Windsor, 1809), xxxi
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maria Luisa di Borbone-Parma
Collegamenti esterniModifica
- Maria Luisa di Borbone-Parma, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Maria Luisa di Borbone-Parma, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Maria Luisa di Borbone-Parma, su Find a Grave.
- (EN) Opere di Maria Luisa di Borbone-Parma, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12704026 · ISNI (EN) 0000 0000 7101 2325 · LCCN (EN) n84160302 · GND (DE) 102835551 · BNF (FR) cb107091197 (data) · ULAN (EN) 500039233 · CERL cnp01071221 · WorldCat Identities (EN) lccn-n84160302 |
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