Maria Teresa d'Asburgo-Teschen (1816-1867)
Maria Teresa Isabella d'Asburgo (Vienna, 31 luglio 1816 – Albano Laziale, 8 agosto 1867) è stata arciduchessa austriaca e regina delle Due Sicilie.
Maria Teresa d'Austria | |
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Regina consorte delle Due Sicilie | |
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In carica | 27 gennaio 1837 – 22 maggio 1859 |
Predecessore | Maria Cristina di Savoia |
Successore | Maria Sofia di Baviera |
Nome completo | (DE) Maria Theresia Isabella von Habsburg |
Trattamento | Sua Maestà |
Altri titoli | Arciduchessa d'Austria Principessa reale di Ungheria Principessa reale di Boemia Principessa reale di Toscana Principessa reale di Croazia e Slovenia |
Nascita | Vienna, 31 luglio 1816 |
Morte | Albano Laziale, 8 agosto 1867 |
Luogo di sepoltura | Basilica di Santa Chiara, Napoli |
Casa reale | Asburgo-Lorena |
Padre | Carlo d'Austria-Teschen |
Madre | Enrichetta di Nassau-Weilburg |
Consorte | Ferdinando II delle Due Sicilie |
Figli | Luigi Alberto Alfonso Maria Annunziata Maria Immacolata Gaetano Giuseppe Maria Pia Vincenzo Pasquale Maria Luisa Gennaro |
Religione | Cattolica |
Biografia Modifica
Maria Teresa Isabella era la primogenita dell'arciduca Carlo d'Asburgo-Teschen, figlio di Leopoldo II d'Austria, e di Enrichetta di Nassau-Weilburg.
Matrimonio Modifica
Fu data in sposa a Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie, vedovo di Maria Cristina di Savoia e padre del piccolo Francesco, che sarebbe succeduto al padre. Il matrimonio venne celebrato il 9 gennaio 1837.
Minuta, vestita semplicemente, Maria Teresa non sembrava appartenere alla classe nobile e non sopportava la vita di corte. Preferiva svolgere una vita chiusa nei suoi appartamenti, dedicandosi solo al cucito e ai numerosi figli.
Non disdegnava però il potere e cercava di influenzare il marito, suggerendogli di agire sempre severamente.
Quando non poteva assistere ai colloqui ufficiali o voleva conoscere ciò che accadeva nel palazzo, non esitava a spiare dalla fessura delle porte.
Malgrado il comportamento poco ortodosso per una regina, il matrimonio tra Maria Teresa e Ferdinando si rivelò felice e sereno.
I rapporti tra il figlio Francesco e la matrigna erano formalmente buoni. Francesco assumeva un comportamento di rispettosa soggezione nei confronti di Maria Teresa, la quale ricambiava dichiarando a tutti che lo considerava come fosse figlio suo.
Vedovanza Modifica
Quando Maria Sofia di Baviera arrivò a Napoli, sposa di Francesco, Ferdinando era già molto malato. Maria Teresa Isabella viveva nella stanza del marito, che si ostinava a continuare il suo lavoro di governo, assistendolo in tutto di giorno e vegliando su di lui la notte.
Al termine della vita di Ferdinando, Francesco II e Maria Sofia Wittelsbach divennero i nuovi sovrani del Regno delle Due Sicilie, ma Maria Teresa Isabella era intenzionata a mantenere il suo posto di prioritario consigliere personale del Re. Ciò le riuscì senza alcuna fatica in quanto, ancor più del padre, Francesco era completamente sottomesso alla volontà della matrigna, diretta alla creazione di un regime di stato autoritario e severo. Molti storici la ritengono in parte responsabile del malcontento dei liberali che poi avrebbero accolto come liberatore Giuseppe Garibaldi.
L'indomabile, decisa e intelligente Maria Sofia, invece, era l'opposto del marito e non si sarebbe sottomessa ad alcun ordine della suocera. Francesco ben presto si ritrovò quindi tra l'incudine e il martello, dando ascolto a volte alla moglie e a volte alla matrigna, senza riuscire però a soddisfare nessuna delle due.
Di idee libere e favorevole alla Costituzione, Maria Sofia, oltre ad avere quindi idee opposte a quelle della suocera, era forse l'unica che a corte riusciva a intravedere i reali desideri di Maria Teresa, ossia far deporre Francesco II per metter sul trono il suo primogenito.
In effetti Maria Teresa, coinvolgendo generali, dignitari di corte e molti religiosi, organizzò un complotto che venne però scoperto. Nonostante la moglie gli mettesse davanti le prove della colpevolezza della matrigna, Francesco non se la sentì di accusarla. Maria Teresa, dal canto suo, pianse ai piedi del re, giurando di essere estranea ad ogni fatto.
L'esilio Modifica
Nonostante ogni feroce e ferma opposizione di Maria Teresa Isabella verso l'emanazione di una costituzione, quando i tumulti di Napoli iniziarono a farsi preoccupanti, l'indeciso Francesco II ascoltò i consigli della moglie. Ormai però era troppo tardi: la situazione aveva raggiunto un punto di non ritorno.
La prima a scappare da una Napoli in rivolta fu Maria Teresa Isabella, insieme ai suoi figli. La seguirono a Gaeta i suoi consiglieri e ministri, tanto che nella cittadina si formò una seconda corte reale, che continuò a tramare per la deposizione del Re.
Quando anche a Gaeta la situazione divenne critica, con le prime cannonate, Maria Teresa Isabella fu anche questa volta la prima a fuggire con i figli più piccoli.
La Regina Madre venne ospitata a Roma nel palazzo del Quirinale, messo a sua disposizione da Pio IX per ripagare l'ospitalità dei Reali Borboni al tempo della Fuga nel '49. Quando, dopo la capitolazione di Gaeta, Francesco II e Maria Sofia la raggiunsero, si formarono due piccole corti differenti che vivevano parallelamente nello stesso palazzo.
Morte Modifica
Nell'estate del 1867 scoppiò a Roma una violenta epidemia di colera. Maria Teresa si trasferì in una villa presso Ariccia ma la malattia riuscì comunque a colpire a morte il piccolo Gennaro che contagiò anche la madre, rimasta amorevolmente accanto al suo bambino fino all'ultimo.
La Regina venne coraggiosamente assistita da Francesco, mentre gli altri suoi figli erano scappati per paura del contagio. Ella rifiutò in un primo momento le cure del dottor Manfrè perché di politica liberale. Solo quando entrò in agonia, preda di forti dolori, Maria Teresa volle essere curata, ma ormai era troppo tardi.
Nel suo testamento Maria Teresa lasciava tutti i suoi (relativamente pochi rimasti) beni soltanto ai suoi figli, senza contare Francesco o quelle poche persone che l'avevano servita per tutta la vita [1]. Nonostante ciò, il deposto sovrano pianse molto la morte della sua matrigna.
Discendenza Modifica
La coppia reale ebbe dodici figli:
- Luigi, conte di Trani (1838-1886). Sposò Matilde di Baviera, sorella dell'imperatrice d'Austria;
- Alberto, conte di Castrogiovanni (18 settembre 1839 – 12 luglio 1844);
- Alfonso, conte di Caserta (1841-1934) sposò la cugina Maria Antonietta delle Due Sicilie. La linea oggi esistente dei Borbone-Due Sicilie discende da loro;
- Maria Annunziata (1843-1871). Sposò l'arciduca Carlo Ludovico d'Asburgo-Lorena;
- Maria Immacolata (1844-1899). Sposò l'arciduca Carlo Salvatore d'Asburgo-Toscana;
- Gaetano, conte di Girgenti (1846-1871), sposò Isabella di Borbone-Spagna (prima figlia della regina Isabella II di Spagna) e fu creato infante di Spagna;
- Giuseppe, conte di Lucera (4 marzo 1848 – 28 settembre 1851);
- Maria Pia (1849-1882). Sposò Roberto I di Parma;
- Vincenzo, conte di Milazzo (26 aprile 1851 – 13 ottobre 1854);
- Pasquale, conte di Bari (1852-1904), sposò morganatiche Blanche Marconnay;
- Maria Luisa (1855-1874), sposò Enrico Carlo di Borbone-Parma, conte di Bardi;
- Gennaro, conte di Caltagirone (28 febbraio 1857 – 13 agosto 1867).
Ascendenza Modifica
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Francesco I di Lorena | Leopoldo di Lorena | ||||||||||||
Elisabetta Carlotta d'Orléans | |||||||||||||
Leopoldo II d'Austria | |||||||||||||
Maria Teresa d'Austria | Carlo VI d'Austria | ||||||||||||
Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel | |||||||||||||
Carlo d'Austria-Teschen | |||||||||||||
Carlo III di Spagna | Filippo V di Spagna | ||||||||||||
Elisabetta Farnese | |||||||||||||
Maria Luisa di Spagna | |||||||||||||
Maria Amalia di Sassonia | Augusto III di Polonia | ||||||||||||
Maria Giuseppa d'Austria | |||||||||||||
Maria Teresa d'Austria | |||||||||||||
Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg | Carlo Augusto di Nassau-Weilburg | ||||||||||||
Augusta Federica di Nassau-Idstein | |||||||||||||
Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg | |||||||||||||
Carolina d'Orange-Nassau | Guglielmo IV d'Orange-Nassau | ||||||||||||
Anna di Gran Bretagna | |||||||||||||
Enrichetta di Nassau-Weilburg | |||||||||||||
Giorgio di Kirchberg | Guglielmo Luigi di Kirchberg | ||||||||||||
Luisa di Dhaun | |||||||||||||
Luisa Isabella di Kirchberg | |||||||||||||
Elisabetta Augusta di Reuss-Greiz | Enrico XI di Reuss-Greiz | ||||||||||||
Corradina Eleonora di Reuss-Köstritz | |||||||||||||
Onorificenze Modifica
Altre Distinzioni Modifica
- Protettrice della Real Arciconfraternita e Monte di San Giuseppe dell'Opera di Vestire i Nudi in quanto Regina consorte delle Due Sicilie, Napoli (Italia)[2].
Toponomastica Modifica
Nel 1854, una località della Sicilia, fino ad allora denominata Marina di Savoia, venne elevata a comune autonomo e ribattezzata, in suo onore Santa Teresa, l'odierna Santa Teresa di Riva, che porta ancora il suo nome.
In un comune del casertano, Mignano Monte Lungo c'era un corso dedicato alla sovrana, poi ribattezzato Corso Vittorio Emanuele dopo l'unità.
Note Modifica
- ^ Francesco aveva già ricevuto la maggior quota alla morte del padre (di cui nel 1867 rimanevano di fatto solo quelli a Roma, eredità dei Farnese, ma comunque ben di più di quelli dei fratelli)
- ^ cfr. url: https://www.sangiuseppedeinudi.org/reali-e-papi/ Archiviato il 29 settembre 2019 in Internet Archive.
Bibliografia Modifica
- Arrigo Petacco, La regina del sud, Milano, Mondadori, 1992. ISBN 88-04-43391-4
- Elvio Ciferri, Maria Teresa di Asburgo Lorena, regina delle Due Sicilie, in «Dizionario Biografico degli Italiani», 70, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, 2008.
Voci correlate Modifica
Altri progetti Modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maria Teresa d'Asburgo-Teschen
Collegamenti esterni Modifica
- Marìa Terèsa (regina delle Due Sicilie), su sapere.it, De Agostini.
- Elvio Ciferri, MARIA TERESA di Asburgo Lorena, regina delle Due Sicilie, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 70, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
- Maria Teresa d'Asburgo-Teschen, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 307206680 · ISNI (EN) 0000 0004 2847 438X · SBN SBNV070606 · BAV 495/65022 · CERL cnp00664861 · GND (DE) 130258881 · WorldCat Identities (EN) viaf-307206680 |
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