Maria di Romania (1900-1961)

regina jugoslava
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Maria di Romania (coniugata in serbo cirillico: Марија Карађорђевић; Gotha, 9 gennaio 1900Chelsea, 22 giugno 1961) è stata regina consorte dei Serbi, Croati e Sloveni dal 1922 al 1929 e regina consorte di Jugoslavia dal 1929 al 1934, come moglie di Alessandro I.

Maria di Romania
Regina consorte di Jugoslavia
Stemma
Stemma
In carica6 gennaio 1929 –
9 ottobre 1934
Predecessoresé stessa come regina consorte dei Serbi, Croati e Sloveni
SuccessoreAlessandra di Grecia
Regina consorte dei Serbi, Croati e Sloveni
In carica8 giugno 1922 –
6 gennaio 1929
PredecessoreDraga Mašin
come regina consorte di Serbia
Successoresé stessa come regina consorte di Jugoslavia
Altri titoliPrincipessa di Romania
Principessa di Hohenzollern-Sigmaringen
NascitaGotha, 9 gennaio 1900
MorteChelsea, Londra, 22 giugno 1961
Luogo di sepolturaChiesa di San Giorgio
Casa realeHohenzollern-Sigmaringen per nascita
Karađorđević per matrimonio
PadreFerdinando I di Romania
MadreMaria di Edimburgo
ConsorteAlessandro I di Jugoslavia
FigliPietro
Tomislavo
Andrea

Biografia modifica

Infanzia modifica

 
La piccola Maria

Terza figlia del principe Ferdinando Hohenzollern-Sigmaringen e di Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha, nacque nella città di Gotha nella Turingia, appartenente all'Impero tedesco.

Nel novembre del 1888 suo padre era stato nominato erede al trono di Romania; per questo motivo Maria fu educata da istitutori rumeni e cresciuta nella fede ortodossa; in famiglia veniva chiamata Mignon come la protagonista dell'omonima opera lirica di cui la madre era appassionata. Ebbe cinque fratelli: Carol, Elisabeta, Nicolae, Ileana e Mircea.

Il 10 ottobre 1914 Ferdinando assunse il titolo di Re di Romania, alla morte dello zio Carlo I, e si trasferì con tutta la famiglia nella sua nuova patria.

Matrimonio modifica

La famiglia reale rumena era solita trascorrere l'estate e i periodi di vacanza nel castello di Peleş nei pressi della città di Sinaia: in occasione del Natale del 1921 fu ospite dei sovrani anche il re dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, Alessandro I. Maria e Alessandro s'innamorarono subito e, il giorno del compleanno della ragazza, re Ferdinando la concesse in moglie ad Alessandro.[1][2]

L'8 giugno 1922 vennero celebrate le nozze nella cattedrale di San Michele Arcangelo a Belgrado, evento che ebbe anche grande importanza politica nelle relazioni internazionali del tempo;[2] testimone di nozze fu il Duca di York[1], in rappresentanza della Corona britannica con cui Maria era imparentata.

Regina di Jugoslavia modifica

 
La coppia reale

La coppia reale prese dimora nella tenuta dei Karađorđević a Oplenac, nei pressi della città di Topola, dove il capostipite della famiglia, Karađorđe Petrović, aveva stabilito il suo quartier generale nella rivolta contro i dominatori turchi e dove il re Pietro I aveva fatto erigere il mausoleo reale. Mentre il sovrano si occupava degli affari di stato, la regina si dedicava alle opere caritative[3], collaborando col Patriarcato ortodosso e col clero della cattedrale di Belgrado.

Re Alessandro I aveva progettato la costruzione di una dimora di corte alla periferia della capitale, ma, in attesa che venisse completata, la coppia visse in campagna; in particolare, Maria vi dimorava quando il re era impegnato negli affari politici o si trovava all'estero. A Oplenac la sovrana trascorreva il suo tempo con i contadini del luogo, che costituivano in buona parte la servitù della tenuta. Era solita collaborare al lavoro nei campi e intrattenersi nelle case della gente umile, indossando i costumi tradizionali della zona.[1] Aprì scuole rurali dove insegnare ai figli dei contadini, istituì borse di studio per permettere l'accesso all'università ai ragazzi più poveri, collaborò con organizzazioni religiose e creò fondazioni per aiutare le famiglie in difficoltà.[1]

 
Maria con i figli Tomislav e Andrej

Nel 1923 diede alla luce il figlio Pietro, erede al trono, nel 1928, il secondogenito Tomislav e nel 1929 il terzo figlio Andrej. Mentre Pietro aveva preso il nome di suo nonno paterno, un nome tipico della dinastia dei Karađorđević e molto usato dal popolo serbo, al principe Tomislav fu dato un nome croato e ad Andrej uno sloveno, per sottolineare l'unità della Jugoslavia e la considerazione che la famiglia reale aveva nei confronti di tutti i popoli del regno.[3]

Anche dopo che la famiglia reale si trasferì nel palazzo reale di Dedinje a Belgrado, Maria e Alessandro soggiornarono spesso nella tenuta di Oplenac, dove la regina lasciava che i figli frequentassero i bambini dei contadini[1]. La sua dedizione ai poveri e la vita umile che lei stessa conduceva la fecero diventare subito popolarissima tra i sudditi e accrebbero anche la popolarità del marito col quale, in diverse occasioni, anche in compagnia dei figli, faceva passeggiate o viaggi nelle varie città jugoslave per incontrare la popolazione.[1]

Il 9 ottobre 1934, mentre era in visita di stato a Marsiglia, re Alessandro fu assassinato da un rivoluzionario bulgaro affiliato a un'organizzazione separatista macedone. Suo figlio Pietro era ancora minore di età e non poteva succedere al padre. Maria continuò a prendersi cura dell'istruzione dei propri figli e protesse i diritti ereditari di Pietro durante la reggenza del principe Paolo. Il reggente stabilì che fosse versata una somma di 6 milioni di dinari al mese come appannaggio per Maria e i figli, ma la regina ne tenne per sé sempre solo un quarto e versò il resto in beneficenza.[4] La sua prima uscita pubblica dopo la morte del marito fu durante una campagna per la lotta alla tubercolosi; a questa e ad altre iniziative per la cura dei fanciulli donava periodicamente il suo denaro e dava il proprio patrocinio.

 
Maria con i tre figli

Il lutto per la perdita del marito così amato contribuì a minare la sua salute, che già si era manifestata cagionevole[3]. Maria soffriva di dolori alle articolazioni e si stava curando da tempo. Nel 1938 comprò una casa a Gransden, nel Bedfordshire, 60 km a nord di Londra, dove si trasferì nel 1939, portando con sé i figli più piccoli e lasciando Pietro a Belgrado. Ci fu chi disse che la sovrana aveva deciso di partire per i forti dissapori col principe Paolo e la moglie Olga, ma la versione ufficiale dell'allontanamento fu la salute.[1]

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, la Jugoslavia dichiarò la propria neutralità, ma il 25 marzo 1941 il principe Paolo aderì al Patto tripartito a fianco dell'Italia e della Germania. Per questo, l'erede al trono fece un colpo di stato il 27 marzo e prese in mano il potere. Il 6 aprile l'aviazione tedesca bombardò Belgrado; Pietro II si rifugiò all'estero e nel mese di giugno giunse a Londra con i membri del governo. Maria avrebbe voluto ritornare a Belgrado per stare al fianco del suo popolo, ma i problemi di salute non glielo permisero.

Esilio e morte modifica

 
La regina Maria in Inghilterra

Non potendo provvedere di persona al sostegno per il suo popolo durante il conflitto mondiale, la regina Maria collaborò con la Croce Rossa per inviare viveri e indumenti ai prigionieri jugoslavi nei campi di prigionia in Germania, Italia, Polonia e Norvegia. Per non far sapere alle autorità naziste che a inviare gli aiuti era un membro della famiglia reale, sui pacchi indicava come mittente Mary Djordjevic, ma i prigionieri comprendevano che si trattava di lei.[3] Scelse di non usufruire dei privilegi che le spettavano quale membro della Corona britannica e quale ospite della casa reale britannica, e visse con quel poco che poteva comperare per sfamarsi, come faceva la popolazione in tempo di guerra.[2]

Il 29 novembre 1945, l'assemblea costituente della neonata Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia dichiarò decaduta la monarchia: Pietro II si stabilì negli Stati Uniti, mentre Maria rimase in Inghilterra; nel 1946 lasciò la tenuta nel Bedfordshire e ne comperò una nel Kent, dove andò ad abitare con i figli Tomislav e Andrej, conducendo una vita ritirata, impegnata nel lavoro dei campi, alternandola a soggiorni a Londra dove aveva acquistato una casa nel quartiere di Chelsea. Appassionata di arte, all'età di 50 anni si iscrisse alla Byam Shaw School of Art e si dedicò alla pittura e alla scultura, esponendo le proprie opere in diverse mostre.[3]

Continuò a mantenere rapporti di collaborazione con la Croce Rossa e con diverse organizzazioni caritative nel Regno Unito, finanziò la chiesa serbo-ortodossa di San Sava a Londra e collaborò col clero lì presente per le necessità della comunità jugoslava in Gran Bretagna.[3]

La sua salute continuò a essere minata dai dolori articolari e dai reumatismi. Maria, a causa di una paralisi della parte sinistra del corpo, trascorse gli ultimi anni di vita immobile a letto nella casa di Chelsea, dove morì nel sonno il 22 giugno 1961. Ai funerali presero parte migliaia di persone; fu inumata nel Royal Burial Ground, prossimo al Castello di Windsor. Il 26 aprile 2013 il corpo della sovrana è stata esumato e, il 26 maggio 2013, tumulato nel mausoleo reale dei Karađorđević a Oplenac, nella città di Topola.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen  
 
Maria Antonietta Murat  
Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen  
Giuseppina di Baden Carlo II di Baden  
 
Stefania di Beauharnais  
Ferdinando I di Romania  
Ferdinando II del Portogallo Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Maria Antonia di Koháry  
Antonia del Portogallo  
Maria II del Portogallo Pietro IV del Portogallo  
 
Maria Leopoldina d'Austria  
Maria di Romania  
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Alfredo di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Vittoria del Regno Unito Edoardo Augusto di Hannover  
 
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
Maria di Edimburgo  
Alessandro II di Russia Nicola I di Russia  
 
Carlotta di Prussia  
Maria Aleksandrovna di Russia  
Maria d'Assia e del Reno Luigi II d'Assia e del Reno  
 
Guglielmina di Baden  
 

Onorificenze modifica

Onorificenze rumene modifica

Onorificenze jugoslave modifica

Onorificenze francesi modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Oličenje skromnosti i dobrote (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2009). sul sito della famiglia reale serba URL consultato il 28 settembre 2011.
  2. ^ a b c Kraljica Marija Karađorđević (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2016). su Stil Magazine URL consultato il 28 settembre 2011.
  3. ^ a b c d e f Kraljica majka - Kraljica Marija Karadjordjevic. URL consultata il 25/09/2011
  4. ^ Kraljica koja je nosila patike. sul sito del quotidiano Blic URL consultato il 26 settembre 2011.
  5. ^ Royal Family of Serbia.
  6. ^ Regina Maria.

Bibliografia modifica

  • Danica e Srđan Čolović, Marija Karađorđević - Kraljica majka, Arhiv Srbije, Belgrado 2001, ISBN 86-81511-16-5

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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