Maria di Leuchtenberg

principessa di Baden

Principessa Maria Maksimilianova di Leuchtenberg, anche nota come Principessa Maria Romanovskya, Maria, Principessa Romanovskaja, o Marie Maximiliane[1] (San Pietroburgo, 16 ottobre 1841San Pietroburgo, 16 febbraio 1914), era la maggiore delle figlie di Maximilian de Beauharnais, III Duca di Leuchtenberg e di sua moglie, la Granduchessa Marija Nikolaevna di Russia.[2].

Maria Maksimilianova di Leuchtenberg
Principessa di Baden
NascitaSan Pietroburgo, 16 ottobre 1841
MorteSan Pietroburgo, 16 febbraio 1914
DinastiaBeauharnais
PadreMaximilian de Beauharnais, III Duca di Leuchtenberg
MadreGranduchessa Marija Nikolaevna di Russia
ConsortePrincipe Guglielmo di Baden
FigliMaria, Duchessa di Anhalt
Principe Massimiliano di Baden

Famiglia ed infanzia modifica

 
La Principessa Maria con la madre e la sorella Eugenia.

Il padre di Maria, Massimiliano di Beauharnais si era recato a San Pietroburgo, ottenendo infine, nel 1839, la mano della Granduchessa Marija Nikolaevna di Russia, la figlia maggiore dello Zar Nicola I. A Massimiliano fu successivamente conferito con il trattamento di Altezza Imperiale e dato il titolo di Principe Romanowsky[3].

In quanto figlio di una granduchessa russa e un di nobilitato principe russo, Maria ("Marusya") ed i suoi fratelli e sorelle (Nikolaj, Evgenij, Eugenia, Sergei, e Georgij) furono sempre considerati come granduchi e granduchesse, fregiandosi del trattamento di Altezza Imperiale[4]. Dopo la morte del loro padre nel 1852, la Granduchessa Maria si risposò morganaticamente con il conte Grigorij Stroganov due anni dopo[5]. Poiché questa unione fu mantenuta segreta da suo padre lo Zar Nicola I (e suo fratello lo zar Alessandro II che non permetteva l'unione, preferendo invece fingere ignoranza), la Granduchessa Marija Nikolaevna fu costretta all'esilio all'estero[5]. Alessandro tuttavia provava simpatia per la sorella, e prestò particolare attenzione ai figli del suo primo matrimonio, che vivevano a San Pietroburgo senza la loro madre[5].

Il 4 aprile 1866, Maria e suo fratello Nikolaj accompagnarono lo zio Alessandro II a San Pietroburgo, quando ci fu un attentato contro di lui[6][7]. Alessandro II si fermò per indossare un soprabito prima di salire sulla sua carrozza, quando un uomo gli puntò rapidamente una pistola; solo la rapida azione di una guardia, salvò la vita dell'imperatore[6][7].

Matrimonio modifica

C'erano vari pretendenti per la mano di Maria. Pëtr Andreevič Šuvalov, amico dell'imperatore Alessandro II, osò corteggiare la nipote, solo per essere rimproverato severamente[8]. L'11 febbraio 1863[2] nella grande chiesa del Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo, sposò il principe Luigi Guglielmo di Baden[2][6][9][10], figlio di Leopoldo I di Baden e della principessa Sofia Guglielmina di Svezia

Dal loro matrimonio nacquero due figli:[2]

Dopo il suo matrimonio, Maria trascorse la maggior parte della sua vita in Germania, facendo solo rare visite in Russia[13]. Iniziò i suoi doveri subito dopo il matrimonio, ad esempio rappresentò la granduchessa Luisa al battesimo della figlia del Principe di Leiningen[14]. Durante la guerra franco-prussiana, Luigi Guglielmo servì nel'esercito prussiano sotto il comando di Guglielmo I.

Morte modifica

Luigi Guglielmo morì il 27 aprile 1897[2]. Dopo la sua morte, Maria fondò una nuova organizzazione, chiamata German Anti-Immorality Association, il cui scopo era quello di sopprimere il "vizio tra le classi superiori"[15]. Maria, con l'aiuto della granduchessa Eleonora d'Assia e della regina Carlotta di Württemberg, mise da parte un fondo destinato a produrre opuscoli che persuadono personalità reali sia femminili che maschili che i loro ruoli di spicco nella società significavano che dovevano essere esempi di purezza morale[15]. Hanno anche inviato una missiva ai loro familiari e amici chiedendo loro di "astenersi dall'immortalità" per un anno[15].

La principessa Maria morì il 16 febbraio 1914 a San Pietroburgo[2][16]. Sia la corte di San Pietroburgo che quella di Berlino, portarono il lutto, sconvolgendo le feste programmate a corte[16].

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alexandre de Beauharnais François V de Beauharnais  
 
Marie Anne Henriette Françoise Pyvart de Chastulle  
Eugenio di Beauharnais  
Giuseppina de Tascher de la Pagèrie Joseph-Gaspard de Tascher de La Pagerie  
 
Rose-Claire des Vergers de Sanois  
Maximilian de Beauharnais,
III Duca di Leuchtenberg
 
Massimiliano I di Baviera Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld  
 
Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach  
Augusta di Baviera  
Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt  
 
Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
Principessa Maria Maksimilianova di Leuchtenberg  
Paolo I di Russia Pietro III di Russia  
 
Caterina II di Russia  
Nicola I di Russia  
Sofia Dorotea di Württemberg Federico II Eugenio di Württemberg  
 
Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt  
Granduchessa Marija Nikolaevna di Russia  
Federico Guglielmo III di Prussia Federico Guglielmo II di Prussia  
 
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt  
Carlotta di Prussia  
Luisa di Meclemburgo-Strelitz Carlo II di Meclemburgo-Strelitz  
 
Federica d'Assia-Darmstadt  
 

Onorificenze modifica

Onorificenze russe modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) BEAUHARNAIS, DUKES OF LEUCHTENBERG, su royaltyguide.nl, Royalty Guide. URL consultato il 13 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2011).
  2. ^ a b c d e f g h Darryl Lundy, The Peerage: Mariya Herzogin von Leuchtenberg, su thepeerage.com. URL consultato il 16 ottobre 2010.
  3. ^ The Czar's New Brother-In-Law, in The Washington Post, 6 aprile 1901.
  4. ^ Catherine Radziwill, Memories of Forty Years, London, Funk & Wagnalls Company, 1915, p. 235.
  5. ^ a b c Edvard Radzinsky, Alexander II, The Last Great Tsar, New York, Free Press, 2005, p. 177, ISBN 978-0-7432-7332-9.
  6. ^ a b c Joseph Florimond Loubat, Narrative of the mission to Russia, in 1866, of the Hon. Gustavus Vasa Fox, New York, D. Appleton & Company, 1878, pp. 10–11.
  7. ^ a b Radzinsky, pp. 177-79.
  8. ^ Radzinsky, p. 185.
  9. ^ Manchester Law Association Annual Dinner, in The Manchester Guardian, 18 febbraio 1863.
  10. ^ a b c Frederick Martin, The Stateman's Year-Book Statistical And Historical Annual of the States Of The Civilised World For The Year 1880, London, Macmillan and Co., 1880, p. 147.
  11. ^ a b c van Oene, Henri, Genealogy of the Grand-Ducal Family of Baden, su oocities.org, 13 maggio 1998. URL consultato il 3 ottobre 2011.
  12. ^ Paul Theroff, BADEN, su angelfire.com, Paul Theroff's Royal Genealogy Site. URL consultato il 15 agosto 2010.
  13. ^ Paul Vassili, Behind the Veil at the Russian Court, p. 127.
  14. ^ The Court, in The Observer, 10 agosto 1863.
  15. ^ a b c Article 3 - No title, in The Washington Post, 16 giugno 1907.
  16. ^ a b Black Underwear As Mourning Sign, in The Washington Post, 28 febbraio 1914.

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Collegamenti esterni modifica

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