Mario Batà

condannato a morte durante la Seconda Guerra Mondiale

Mario Batà (Roma, 1917Sforzacosta, 20 dicembre 1943) è stato un partigiano italiano. Tenente di complemento del Genio militare, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Mario Batà
NascitaRoma, 1917
MorteMacerata, 20 dicembre 1943
Cause della morteFucilazione
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataBandiera dell'Italia Regio esercito
Brigate Garibaldi (dopo l'8 settembre 1943)
Anni di servizio1940 - 1943
GradoTenente
GuerreSeconda guerra mondiale
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare
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«Pensate che non sono morto, ma sono vivo, vivo nel mondo della verità.»

La vita modifica

Frequentò l'università a Roma e nel 1940 lasciò gli studi di ingegneria per rispondere alla chiamata alle armi. A Civitavecchia seguì il corso da allievo ufficiale di complemento nella scuola centrale dell'arma del Genio. Trasferito a Macerata venne promosso al grado di Tenente.

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si unì ai partigiani nella zona del comune di Cingoli sui monti del maceratese.

Arrestato nel novembre del 1943 a Macerata venne processato dal locale Tribunale di Guerra Tedesco e condannato a morte. Fucilato il 20 dicembre 1943 nel campo d'internamento nella frazione di Sforzacosta.

Gli fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare.

Onorificenze modifica

«Organizzatore del movimento clandestino nella zona di Macerata, si esponeva ai più gravi rischi per il potenziamento delle bande armate partigiane da lui formate con sicura fede patriottica. Arrestato su delazione e condannato a morte chiedeva che gli fosse concesso di indossare l’uniforme e che la sua salma fosse sepolta avvolta nel tricolore, affrontando quindi, con serena fierezza, il plotone di esecuzione. Riceveva in pieno petto il piombo fratricida che troncava nelle sue labbra la suprema invocazione alla Patria. Fulgido esempio di elette virtù militari, che ha legato il suo nome alla storia della redenzione d’Italia.»
— Sforzacosta di Macerata - 20 dicembre 1943[3]

Riconoscimenti e dediche modifica

  • A Mario Batà il comune di Macerata ha intitolato una via.
  • A Mario Batà il comune di Roma ha intitolato una via.

Note modifica

  1. ^ Igor Pizzirusso, Mario Batà, su INSMLI - Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
  2. ^ Questa è la lettera che lasciò ai genitori prima di morire (PDF), su Da: Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, Torino, Einaudi, 1995, p. 22. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2021).
  3. ^ dal sito della Presidenza della Repubblica

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica