Mario Petrina

giornalista italiano (1942-2016)

Mario Franco Petrina detto Mario[1] (Misterbianco, 22 settembre 1942Catania, 23 marzo 2016) è stato un giornalista italiano.

Biografia modifica

Dopo una breve esperienza sportiva da calciatore tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta, nelle file della squadra dilettante del Misterbianco Calcio[2], consegue la laurea.

Attività giornalistica modifica

Si avvia al giornalismo, iniziando nel quotidiano catanese La Sicilia[3].

Giornalista professionista dal 1973[4], approda alla RAI[5], nella redazione catanese del TGR, dove svolge pure l'attività di cronista sportivo per la trasmissione 90º minuto.

Nel 1976, è tra i cofondatori dell'emittente locale Telesud Catania, dieci anni più tardi diviene vicesegretario nazionale della FNSI, negli anni novanta diviene caporedattore della testata sportiva della RAI, il TGS, segretario dell'Assostampa Sicilia, successivamente vicesegretario nazionale della FNSI e, nel 1995, presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti[3], riconfermato per un secondo mandato, fino al 2001.

Giornalista in pensione dal 2001[6], ha poi ricoperto la carica di consigliere di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani)[7], e di presidente nazionale dei sindaci dell'"UNGP"[8], l'associazione dei giornalisti in pensione.

Petrina è stato opinionista nelle trasmissioni sportive di alcune emittenti locali siciliane, in particolar modo di Telecolor, Video Mediterraneo e Rei Tv.

L'attività politica modifica

Nel 1993, Petrina si candida come indipendente alle elezioni amministrative, in cui concorre per la carica a sindaco di Catania, competizione dalla quale inizialmente era stato escluso perché nel documento programmatico aveva omesso di indicare i criteri di scelta degli assessori, poi riammesso dopo il ricorso vinto al TAR[9].

All'epoca della sua candidatura a sindaco, Petrina era segretario regionale dell'Assostampa, e la sua iniziativa genera polemiche tra i consiglieri dell'associazione che chiedevano le sue dimissioni[10], tuttavia, però, poiché Petrina nella competizione elettorale non va oltre il 2,5% dei voti, ha potuto mantenere quel ruolo[11].

Nel 2005, si candida nuovamente per la carica di sindaco del capoluogo etneo, per la lista Nuova Sicilia, ma che successivamente ritira, candidandosi come capolista del partito al consiglio comunale, per dare il suo appoggio al candidato del centro-destra Umberto Scapagnini, ma il suo partito non riuscirà ad ottenere alcun seggio nell'assise civica del comune etneo[12][13].

Nel Catania Calcio modifica

Nell'estate 2004, l'imprenditore Antonino Pulvirenti, appena acquistata la società del Catania, gli offre la carica di vicepresidente della società. L'incarico dirigenziale nella società rossoazzurra durerà poco più di tre mesi: infatti, a causa di dissidi creatisi con la dirigenza, ad ottobre Petrina rassegna le sue dimissioni[14].

Note modifica

  1. ^ Graduatorie INPGI 2012 (PDF), su ungp.it. URL consultato il 16 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  2. ^ Misterbianco 1950-65 III: gli anni eroici del calcio a Misterbianco (2ª parte), su misterbianco.com. URL consultato il 15 ottobre 2012.
  3. ^ a b Petrina nuovo presidente dell'Ordine giornalisti - Corriere della Sera, 23 giugno 1995, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  4. ^ Dal sito dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia[collegamento interrotto]
  5. ^ Dal sito Novonordisk.it (PDF), su novonordisk.it. URL consultato il 16 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  6. ^ PETRINA: VADO IN PENSIONE PAGANDO DI TASCA MIA - ItaliaOggi, 2 febbraio 2001
  7. ^ Dal sito della FNSI, su fnsi.it. URL consultato il 16 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2012).
  8. ^ Giuseppe Gulletta va in pensione, festa nella sua Messina - Giornalisticalabria.it, 7 ottobre 2012, su giornalisticalabria.it. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  9. ^ elezione del sindaco a Catania. il Tar riammette un candidato - Corriere della Sera, 27 maggio 1993, su giornalisticalabria.it. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  10. ^ SINDACO CATANIA: SI CANDIDA PETRINA, ASSOSTAMPA CHIEDE DIMISSIONI - ADNKronos, 9 aprile 1993, su adnkronos.com. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  11. ^ " Catania in bilico per colpa della Rete " - Corriere della Sera, 8 giugno 1993, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  12. ^ Dal sito del Comune di Catania [collegamento interrotto], su comune.catania.it. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  13. ^ Elezioni comunali a Catania: domani e lunedì 16 maggio si vota. A Catania sono sette i candidati a sindaco - Sicilia Millennium, 14 maggio 2005, su siciliamillennium.it. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  14. ^ Dal sito Calcioclubcatania.it, su clubcalciocatania.it. URL consultato il 16 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012).

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN10070675 · ISNI (EN0000 0000 0072 320X · SBN LO1V159003 · BNF (FRcb14453795m (data) · WorldCat Identities (ENviaf-10070675
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