Martiri del Campo di Marte

esecuzione capitale a Firenze durante la seconda guerra mondiale

I martiri del Campo di Marte furono cinque giovanissimi accusati di renitenza alla leva nell'esercito della Repubblica Sociale Italiana e fucilati dai soldati della RSI, nei pressi della Torre di Maratona dello Stadio Giovanni Berta, oggi Stadio Artemio Franchi di Firenze.

Martiri del Campo di Marte
Tipofucilazione
Data22 marzo 1944
LuogoTorre di Maratona dello Stadio Giovanni Berta, Firenze
StatoBandiera dell'Italia Italia
Motivazionerappresaglia per i fatti di Vicchio
Conseguenze
Morti5 partigiani renitenti alla leva
Sopravvissuti2 graziati

I fatti di Vicchio modifica

Alle prime luci del 12 marzo 1944 i militi della RSI effettuarono un rastrellamento nella zona, durante il quale furono catturati diversi renitenti alla leva, sospettati di appartenere alle bande partigiane, tra cui, oltre ad alcuni giovani contadini del posto, un aviere sardo che si era rifugiato presso la famiglia di uno di loro, nei pressi di Gattaia.

Il processo e la condanna modifica

Condotti a Firenze, furono processati e sette furono condannati a morte. Di questi, due furono graziati ed assegnati a reparti operativi[1]; vani furono i tentativi di richiedere clemenza da parte delle famiglie e del cardinale Elia Dalla Costa.

La mattina del 22 marzo venivano fucilati:

Furono invece graziati ed arruolati

  • Raddi Marino
  • Bellesi Guglielmo

L'uccisione dei ragazzi fu l'episodio che portò per vendetta all'uccisione di Giovanni Gentile.

Medaglia d'oro al Valor Civile modifica

Il 25 aprile 2008, durante la cerimonia per la Festa della Liberazione all'Altare della Patria di Roma, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito i cinque martiri della Medaglia d'oro al valor civile.[2]

Cerimonia modifica

Ogni anno, presso il sacrario dello stadio comunale di Firenze si svolge la cerimonia per ricordare i cinque martiri del Campo di Marte, con la deposizione di corone di alloro al monumento e la celebrazione di una Messa.[3]

Note modifica

  1. ^ Nota n. 18 a pagina 18 di: Più in là – Ventitré partigiani sulla lotta nel Mugello a cura del Circolo La Comune del Mugello e del Centro di documentazione di Firenze – Curatori: Susanna Bianchi, Claudio Checchi, Alessandro Del Conte, Maria Cristina Ghelli, Daniela Giannini, Paolo Hendel, Paolo Landi, Alvaro Masseini. Collaborazione redazionale di Domenico Pertocoli - Protagonisti. La Pietra, Milano, aprile 1976: Da "La Nazione", giovedì 23 marzo 1944: Il Tribunale Militare di Guerra ha giudicato a Firenze, parte per direttissima e parte in seduta straordinaria, i seguenti inadempienti alla chiamata alle armi; ...il Tribunale ha condannato Raddi Marino, Raddi Antonio, Targetti Guido, Corona Leandro, Quiti Ottorino, Santoni Adriano e Bellesi Guglielmo alla pena di morte. Nel corso di particolari circostanze il Tribunale ha condannato Boni Aldo e Baggiani Dino a 24 anni di reclusione militare; Cestenoli Giuseppe a 20 anni della stessa pena... Il Duce ha concesso la grazia per la pena di morte a favore di Raddi Marino e Bellesi Guglielmo la cui condanna è stata commutata in 24 anni di reclusione militare che è stata sospesa avendo entrambi chiesto di essere assegnati a reparti operanti. Per Raddi Antonio, Targetti Guido, Corona Leandro, Quiti Ottorino e Santoni Adriano la sentenza è stata eseguita mediante fucilazione
  2. ^ 055news. it/notizia. asp?idn=7210 Eccidio di Campo di Marte, medaglie d'oro al valore civile consegnate da Napolitano · 055NEWS. IT Archiviato il 20 ottobre 2007 in Internet Archive.
  3. ^ La Nazione, venerdì 20 marzo 2009, pag. 30, Agenda di Firenze: Stamani alle 10, 15, al sacrario dello stadio comunale, cerimonia per ricordare il sacrificio dei cinque giovani fucilati dai nazifascisti al Campo di Marte, il 21 marzo 1944. Alle 10.15 è fissato il ritrovo presso la sede decentrata del quartiere 2, in via Nicolodi 2 da dove il corteo raggiungerà il monumento ai martiri del Campo di Marte dove saranno deposte corone di alloro. Alle 11.30 ci sarà una messa

Bibliografia modifica

  • Carlo Francovich, La Resistenza a Firenze, Firenze, La Nuova Italia, 1962, p. 371: Quiti Ottorino, condannato dal Tribunale Militare Straordinario quale renitente alla leva e fucilato al Campo di Marte il 22 marzo 1944.

Voci correlate modifica