Massa relativistica
La massa relativistica fu introdotta da Albert Einstein nelle prime formulazioni della teoria della relatività ristretta, comparendo nell'equazione E=mc² come prodotto fra la massa a riposo e il fattore di Lorentz :
- .
Nel linguaggio relativistico odierno è una definizione non più usata, in quanto potenziale espressione dell'errore concettuale secondo cui la massa possa variare con la velocità. Per questa ragione oggi si indica con m la massa invariante a ogni velocità v < c, che coincide numericamente con la massa a riposo .
Massa relativistica e massa a riposoModifica
L'articolo di Einstein del 1905 "L'inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?" [1] introduce la massa relativistica . Questa si relaziona alla massa a riposo (cioè la massa dell'oggetto nel sistema di riferimento in cui è in quiete) tramite il fattore di Lorentz :
con detto parametro di velocità, che vale .
Per ottenere dall'equazione dell'energia relativistica, applicabile a oggetti in quiete o in moto,
l'equazione che esprime solamente l'energia a riposo , si pone nella prima equazione, ottenendo . A riposo, cioè a velocità nulla, la massa relativistica coincide con la massa a riposo e l'equazione può essere riscritta per l'energia a riposo come .
Massa relativistica | |
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Massa a riposo | |
Energia totale | |
Energia a riposo |
Massa invarianteModifica
La massa relativistica non è più usata nel linguaggio relativistico odierno, in quanto potenziale espressione dell'errore concettuale per cui la massa, piuttosto che la sola inerzia,[2] vari con la velocità. Per questa ragione oggi si indica con m la massa invariante a ogni velocità v < c (che coincide numericamente con la massa a riposo ) in un dato sistema di riferimento inerziale K ed in qualsiasi altro sistema di riferimento inerziale K' in moto a velocità costante v' rispetto a K. Conseguentemente si scrive per un oggetto in moto o se in quiete rispetto a un dato sistema di riferimento.[3][4] L'uso della massa invariante m permette di definire in modo del tutto coerente sia l'impulso relativistico sia l'energia relativistica, descritti nelle Sezioni seguenti.
Notiamo che la massa invariante è direttamente collegata al modulo quadro del quadrimpulso totale del sistema tramite la relazione:
Tale grandezza è utile nello studio di sistemi in cui si conserva il quadrimpulso totale e di conseguenza la massa invariante, ad esempio nei decadimenti di particelle.
Massa invariante | |
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Energia totale | |
Energia a riposo |
Impulso relativisticoModifica
Il quadrimpulso è definito come:
- .
dove il grassetto indica i quadrivettori e il fattore di Lorentz
Usando la metrica con segnatura (-,+,+,+) si ottiene:
oppure, introducendo il tempo proprio , siccome si ha che
- .
Energia relativistica totaleModifica
L'energia relativistica totale è definita come[3][4]
dove:
- è la massa a riposo della particella
- è la velocità della luce
- è il fattore di Lorentz
- è la quantità di moto relativistica
L'energia totale è anche data dalla somma dell'energia a riposo e dell'energia cinetica relativistica, da cui si ricava che quest'ultima è
Per piccole velocità ( ) è approssimabile all'espressione classica dell'energia cinetica,
- .
Si può mostrare che le due forme concordano sviluppando in serie di Taylor:
- .
Inserendolo nell'equazione originaria, si ottiene un'approssimazione all'espressione classica dell'energia cinetica:
- .
L'energia totale relativistica comprende anche l'energia a riposo del corpo (che dipende solo dalla massa a riposo), che non compare invece nella definizione classica dell'energia. L'espressione dell'energia cinetica relativistica è invece equivalente a quella classica per basse velocità v rispetto a c. Questo mostra come la relatività sia una teoria più generale rispetto alla meccanica classica, che rientra nella meccanica relativistica come caso particolare.
NoteModifica
- ^ A. Einstein, Ist die Trägheit eines Körpers von seinem Energieinhalt abhängig? [L'inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?], in Annalen der Physik, vol. 18, 1905, pp. 639-641. Traduzione italiana in A. Einstein, Opere scelte, a cura di E. Bellone, Torino, Bollati Boringhieri, 1988, pp. 178-180.
- ^ Per inerzia si intende la resistenza di un corpo a mutare la propria accelerazione a per effetto di una forza esterna F. Con l'introduzione del concetto di massa invariante, la massa m non dipende più dalla velocità del corpo, come accadeva per la massa relativistica. Invece l'inerzia, definita ora come , risulta essere una funzione della velocità v tramite il fattore di Lorentz .
- ^ a b (EN) Lev B. Okun, The concept of mass (PDF), in Physics Today, vol. 42, 1989, pp. 31-36.
- ^ a b Elio Fabri, Dialogo sulla massa relativistica (PDF), in La Fisica nella Scuola, vol. 14, n. 25, 1981.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Massa relativistica, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.