Massimo Abbatangelo

politico italiano (1942-)

Massimo Abbatangelo (Napoli, 25 settembre 1942) è un politico italiano.

Massimo Abbatangelo

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato20 giugno 1979 –
1º luglio 1987

Durata mandato24 ottobre 1989 –
14 aprile 1994
LegislaturaVIII, IX, X, XI
Gruppo
parlamentare
Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale
CircoscrizioneXXII. Napoli
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoLa Destra (dal 2008)
In precedenza:
MSI-DN (fino al 1995)
AN (1995-2008)
ProfessioneImpiegato

Biografia modifica

Origini e formazione modifica

Figlio di Yone Torcigliani e Giorgio Abbatangelo, il padre è Colonnello di Cavalleria reduce dalla campagna d'Africa e aderisce alla Repubblica Sociale Italiana.

Nel periodo di formazione si dedica al canottaggio vincendo due titoli Italiani con l'equipaggio del Circolo Posillipo di Napoli.

Il coinvolgimento nella Strage di Natale modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Strage del Rapido 904.

Coinvolto nell'inchiesta per la Strage del Rapido 904, l'attentato dinamitardo avvenuto il 23 dicembre 1984 presso la Grande Galleria dell'Appennino, ai danni del treno rapido n. 904 proveniente da Napoli e diretto a Milano, Abbatangelo fu accusato di aver fornito l'esplosivo utilizzato nella strage. In occasione del subentro[1] nel seggio, nel 1990[2], e dopo la rielezione, nel 1993, il Parlamento concesse l'autorizzazione a procedere[3].

Nel processo che seguì, il 28 marzo 1991, il deputato venne condannato in primo grado all'ergastolo[4][5], pena sospesa perché nel frattempo l'esponente missino era stato eletto in Parlamento. Secondo l'accusa del pm Pierluigi Vigna, un pentito avrebbe visto Abbatangelo consegnare al boss del rione Sanità, Giuseppe Misso, a cui faceva capo un gruppo di camorristi ed estremisti neri, i candelotti di nitroglicerina da piazzare nel diciannovesimo vagone di quel treno.

Il 18 febbraio 1994 Abbatangelo, la cui posizione nel mentre era stata stralciata dal processo principale, fu assolto dalla Corte di Assise d'Appello di Firenze dal reato di strage[6], ma venne condannato a sei anni di reclusione per detenzione di esplosivo[7][8].

L'attività politica modifica

Da sempre attivo nel Movimento Sociale Italiano, all'interno del quale fece parte anche ai Volontari Nazionali, il servizio d'ordine del partito. Dal 1964 al 1987 ha ricoperto la carica di consigliere comunale di Napoli.

Deputato alla Camera nel 1979, nel 1983, nel 1989 e nel 1992 venne eletto in Campania nelle liste del Movimento Sociale Italiano[9].

Terminato il mandato parlamentare, nel giugno 1994 è candidato alle europee per Alleanza Nazionale, risultando primo dei non eletti, con 45 000 preferenze. Fu componente dell'Assemblea nazionale di AN. Nel 2008 aderisce a La Destra, il movimento fondato da Francesco Storace[10].

Il 9 luglio 2015 gli è stato revocato il vitalizio, insieme ad altri nove ex deputati e otto ex senatori[11]. Nel 2017 la sentenza è stata revocata e il vitalizio è stato ripristinato, con la restituzione delle mensilità non percepite dalla sospensione.[12]

Note modifica

  1. ^ LIBERO ABBATANGELO NEODEPUTATO MISSINO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 28 ottobre 1989.
  2. ^ http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0435/sed0435.pdf#page=86&zoom=100,0,0&toolbar=1
  3. ^ http://legislature.camera.it/_dati/leg11/lavori/stenografici/stenografico/33762.pdf : si sarebbe trattato del quarto caso della storia d'Italia prima della vicenda relativa ad Alfonso Papa, secondo l'articolo I deputati pronti a scaricare Papa ma nessuno conosce le accuse (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2011)., La Stampa, 15 luglio 2011
  4. ^ 'ERGASTOLO PER L'ONOREVOLE ABBATANGELO' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 23 marzo 1991.
  5. ^ ERGASTOLO PER LA STRAGE - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 29 marzo 1991.
  6. ^ STRAGE DEL RAPIDO '904' ASSOLTO ABBATANGELO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 19 febbraio 1994.
  7. ^ Abbatangelo: io, fascista jurassico, in Corriere della Sera, 28 maggio 1994. URL consultato il 17 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  8. ^ Abbatangelo: condanna definitiva a 6 anni, in Corriere della Sera, 20 dicembre 1994. URL consultato l'8 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2015).
  9. ^ La Camera dei Deputati, La Camera dei Deputati, su legislature.camera.it. URL consultato il 17 settembre 2011.
  10. ^ Massimo Abbatangelo, una vita con Fini, lascia il partito e passa con la Destra di Storace « L’ORA VESUVIANA – Giornale Online, su loravesuviana.wordpress.com, 5 novembre 2008. URL consultato il 17 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
  11. ^ Alessandro Fulloni, Tolto il vitalizio a 18 tra ex deputati e senatori: anche Berlusconi e Dell'Utri. Di Maio (M5s): stop solo a sfigati, Corriere della Sera, 9 luglio 2015. URL consultato il 9 aprile 2020 (archiviato l'11 luglio 2015).
  12. ^ Restituito il vitalizio ad Abbatangelo: lui la “casta” la combatteva…, in secoloditalia.it, 5 luglio 2017. URL consultato il 5 luglio 2017.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN57520879 · ISNI (EN0000 0000 1240 1945 · GND (DE123440378