Massimo Fagioli

psichiatra e psicoterapeuta italiano (1931-2017)

Massimo Fagioli (Monte Giberto, 19 maggio 1931Roma, 13 febbraio 2017) è stato uno psichiatra e psicoterapeuta italiano.

Massimo Fagioli, festa di Left del 14 settembre 2013

È noto per quella che lui stesso ha chiamato teoria della nascita.[1] L'obiettivo è quello di individuare, in un quadro teorico che spieghi più generalmente la fisiologia della nascita e l'inizio del pensiero umano, origini e cause delle patologie mentali, allo scopo di proporre un conseguente impianto di diagnosi e cura psicoterapeutica delle stesse.[2]

Il nome di Fagioli è anche legato alla pratica della cosiddetta analisi collettiva, un'originale forma di terapia di gruppo iniziata nel 1975 e terminata in concomitanza con la scomparsa dello psichiatra. Alla teoria ed alla pratica di Fagioli è legata la rivista scientifica Il sogno della farfalla, nonché la scuola di specializzazione in psicoterapia dinamica Bios Psychè.

Biografia modifica

Nato a Monte Giberto, in provincia di Fermo, nel 1931, durante la seconda guerra mondiale partecipa in qualità di staffetta alla lotta partigiana, affiancando il padre, medico condotto e chirurgo, sul campo di battaglia.[3] Laureatosi in Medicina e Chirurgia a Roma nel 1956, si specializza poi in neuropsichiatria a Modena.[3] Si spegne il 13 febbraio 2017.[4]

Gli inizi modifica

Nel 1957 svolge le sue prime attività manicomiali a Venezia, sull'isola di San Clemente; deluso dal metodo ivi praticato, fortemente organicista e discendente diretto della vetusta psichiatria ottocentesca, nel 1960 si reca a Padova per studiare e lavorare con Ferdinando Barison; abbattendo i muri di reparto, egli dimostra un approccio innovativo nel rapporto con i pazienti.[5] Nel 1963 è a Kreuzlingen, nel Sanatorium Bellevue fondato da Ludwig Binswanger ed all'epoca diretto dall'omonimo nipote, padre dell'analisi esistenziale.[6] Qui ha modo di esperire in prima persona la prassi terapeutica applicata e perfezionata dallo psichiatra Fabrizio Napolitani, teorico dell'analisi di gruppo. La pratica terapeutica di Napolitani prevedeva la trasformazione dei pazienti da oggetti di cura a soggetti capaci di comunicazione, socializzazione e organizzazione della vita comunitaria.[5] L'esperienza prosegue in Italia, dove Fagioli entra a far parte del gruppo di medici della Comunità Terapeutica creata nel 1963 da Napolitani a Roma.[7] Nel 1972, grazie all'interessamento dello psicoterapeuta e psicoanalista Luigi Antonello Armando, la casa editrice Armando Editore pubblica il volume "Istinto di morte e conoscenza: pensieri di psicoanalisi" (poi soltanto "Istinto di morte e conoscenza", come d'ora innanzi verrà citato). Il testo aveva iniziato a circolare in forma dattiloscritta già alla fine del 1970, configurandosi come il risultato di ricerche iniziate negli anni di Padova, e parzialmente consegnate ad alcuni articoli preparatori, tra i quali principalmente "Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica".[8] Due anni dopo, nel 1974, insieme al suddetto Armando ed altri autori, contribuisce al volume "Il potere della psicoanalisi: documenti sulla storia della istituzione psicoanalitica in Italia dal 1969 al 1973"; si tratta di una denuncia delle dinamiche di potere insite nel training analitico, perno della formazione degli psicoanalisti italiani secondo le regole della Società Psicoanalitica Italiana.[9] Le affermazioni contenute in tale volume, costituenti per la Società Psicoanalitica Italiana oltraggio all'istituzione, costano nel 1976 a Fagioli ed Armando l'espulsione dalla Società stessa[10]; all'espulsione contribuirono comunque in gran misura anche le tesi, antitetiche rispetto all'ortodossia freudiana, che Fagioli aveva avanzato in "Istinto di morte e conoscenza".[11] "Istinto di morte e conoscenza", insieme ai successivi "La marionetta e il burattino" (1974) e "Psicoanalisi della nascita e castrazione umana" (1975) (poi "Teoria della nascita e castrazione umana", come d'ora innanzi verrà citato) contengono quella che Fagioli chiamerà in seguito teoria della nascita.

La nascita dell'analisi collettiva modifica

Nel frattempo, nel 1975, Nicola Lalli, responsabile dell'Istituto di psichiatria dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", invita Fagioli a svolgere attività di supervisione di psichiatri e specializzandi che operavano in quel centro[12]; a tali sedute, però, inizia in breve a partecipare un consistente numero di persone, non necessariamente operanti nel settore psichiatrico, ed in massima parte provenienti dal mondo della sinistra extraparlamentare, da ambienti operai e dalla scena artistica. Dall'originario seminario singolo, così, Fagioli passa a quattro incontri, su altrettanti giorni della settimana; è l'inizio della cosiddetta analisi collettiva.[3] Unitamente alle critiche radicali che Fagioli muove a Sigmund Freud, tanto in interventi pubblici[13] quanto, più in dettaglio, nei suoi scritti[14], l'analisi collettiva richiama l'attenzione dei giornali.[15] Essa si caratterizza per un principio di gratuità, nonché di anonimato di quanti vi partecipano; per Fagioli, non conta l'identità sociale del paziente, ma la dinamica umana, e pertanto universale, che nell'ambito del setting analitico di gruppo può manifestarsi. Dopo i primissimi anni, tuttavia, Giancarlo Reda, direttore dell’Istituto di Psichiatria de "La Sapienza”, impone a Fagioli di concludere i seminari, con la giustificazione che i risultati della ricerca, che avrebbero dovuto giustificare l'esistenza dei seminari stessi, non erano né controllabili né validabili.[16] Nel novembre del 1980, quindi, Fagioli è costretto a lasciare i locali dell'Unità Esterna dell'Istituto di Psichiatria di Villa Massimo (dove era potuto rimanere fino ad allora grazie all'interessamento dello stesso Lalli[17]), e continua l'analisi collettiva nel proprio studio privato nel quartiere romano di Trastevere.[18] Del 1980 è anche il volume-intervista "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo".[19]

Il rapporto con il cinema, l'architettura, la scultura e la poesia modifica

Ai primi anni dell'analisi collettiva, risale la collaborazione con il regista italiano Marco Bellocchio. Fagioli e Bellocchio, in particolare, lavorano insieme ai film Diavolo in corpo (1986), La condanna (1991) e Il sogno della farfalla (1994). Diavolo in corpo, critico nei confronti di certi ambienti della sinistra dell'epoca, suscita scalpore; in particolare, Fagioli viene accusato dai produttori del film di aver plagiato il regista.[20] Bellocchio, ad ogni modo, rifiuterà sempre le accuse.[21] Anche La condanna è al centro di polemiche, che arrivano fino alla condanna mediatica di apologia di stupro[22]; in difesa intervengono tanto il regista[23] quanto lo stesso Fagioli[24], mentre il film si aggiudica l’Orso d’Argento, gran premio della giuria al Festival di Berlino 1991. La partecipazione di Bellocchio all'analisi collettiva è continuata ben oltre il periodo della triade di film appena menzionati, coincidendo con la realizzazione di molti dei suoi film successivi. Il rapporto di Fagioli col cinema, comunque, non si limita alle collaborazioni con Marco Bellocchio; lo psichiatra firma infatti in prima persona, tra gli altri, Il cielo della luna (1997 - con musiche dello stesso Fagioli ed Enrico Pieranunzi)[25], presentato al Locarno Festival[26], ed il docufilm La psichiatria esiste? (2002), presentato nel 2003 al cinema Farnese di Roma. In campo artistico, Fagioli si è espresso inoltre anche come scultore - si veda, tra le varie, la “Scultura Blu”, esposta nel 2005 alla Facoltà di Studi Orientali dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"[27] - e come architetto - Massimo Fagioli e l'architetto Paola Rossi hanno realizzato, con Françoise Bliek, il cosiddetto “Palazzetto Bianco”, sempre a Roma.[28] Sebbene in particolare il Palazzetto Bianco abbia incontrato l'apprezzamento dei critici del settore - figurando in diversi volumi di opere scelte, tra i quali ad esempio quello di Vittorio Sgarbi "Le meraviglie di Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri"[29] - meno fortunata è la fontana di Largo Ettore Rolli a Porta Portese, realizzata ancora su disegno dello psichiatra e volta ad una riqualificazione dello spazio urbano di destinazione. Complice una pressoché totale assenza della manutenzione richiesta per monumenti con acqua, la fontana è stata infatti criticata da alcuni esperti - tra cui lo stesso Sgarbi - e da parte degli abitanti della zona.[30][31] In forma più privata, Fagioli si cimenta anche con la poesia, come testimoniato dal volume "Poesia", pubblicato postumo.[32] Tra i libri amati da Fagioli, a quanto asserito pubblicamente ai Seminari [33] anche in occasione dell'uscita di una edizione del romanzo di Ayn Rand, [34] abbiamo La fonte meravigliosa, il cui protagonista è ispirato all'architetto Frank Lloyd Wright, che parlava di architettura organica, «cioè credeva che una casa si debba creare secondo le necessità degli abitanti e le caratteristiche ambientali, proprio come un organismo vivente» e che in una casa le stanze erano più importanti della facciata.[35]

Massimo Fagioli e la politica modifica

Negli anni, Fagioli si è spesso interessato di politica, collaborando con personaggi, entità politiche e testate giornalistiche o riviste di sinistra (area politica alla quale egli dichiarava di appartenere).[36] L'attività "politica" di Fagioli era comunque precipuamente intellettuale, e volta ad un ripensamento della sinistra su nuove, e spesso eterodosse, basi culturali e antropologiche[37]; ciò gli ha spesso provocato conflitti, e necessarie rotture. Nel 1975 tiene, presso l’Università degli Studi di Siena, un seminario sul Capitale di Karl Marx[38], mentre agli anni 1979 - 1981 risale una duplice collaborazione, con il Partito Comunista Italiano da un lato, e con il quotidiano Lotta Continua dall’altro. A parte tre interventi alla Festa dell'Unità di Bologna del 1980, Fagioli è autore di numerosi articoli indirizzati a, e pubblicati su Lotta Continua; il tutto è in seguito raccolto sulla rivista Il sogno della farfalla.[39] Tra la fine degli anni ’90 ed il primo decennio del 2000, è invece celebre (nonché travagliato) lo scambio con Fausto Bertinotti, allora segretario del Partito della Rifondazione Comunista.[40][41] In seguito, Fagioli avrà scambi e contatti anche con il Partito Radicale, tanto con la rivista Quaderni Radicali[42], quanto più specificamente con Marco Pannella ed Emma Bonino.[43]

Le lezioni all'Università e l'editoria modifica

Dal 2002 al 2012 tiene un modulo di approfondimento come professore a contratto nell'ambito del corso di Psicologia Clinica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi "Gabriele D'Annunzio" di Chieti-Pescara (le trascrizioni dei corsi saranno raccolte nei libri di lezioni).[44] A partire dal 2006, inoltre, ha scritto per il settimanale Left, tenendovi, fino al numero del 25 febbraio 2017 (tale contributo, come quello sul numero del 17 febbraio 2017, sono ovviamente postumi), la rubrica "Trasformazione". Il 30 ottobre e il 6 novembre 2015, due giornate di convegni all’Aula Magna dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" celebrano i 40 anni dell'analisi collettiva; gli atti del convegno sono poi raccolti in un volume edito da L’Asino D’Oro.[45]

La teoria della nascita modifica

Anticipata da alcuni articoli[46], la teoria della nascita è per la prima volta sistematizzata nei tre volumi "Istinto di morte e conoscenza"[47], "La marionetta e il burattino"[48] e "Teoria della nascita e castrazione umana".[49]

Interazione luce-retina, pulsione di annullamento, fantasia di sparizione modifica

A grandi linee, la teoria della nascita di Fagioli è centrata su alcuni punti fondamentali. Innanzitutto, una netta distinzione tra la realtà del feto e quella del neonato; il passaggio dalla condizione intra-uterina di buio assoluto alla luce del mondo esterno indurrebbe, a mezzo di foto-stimolazione retinica[50], l'inizio del funzionamento cerebrale propriamente detto.[51] Più tardi, evidenze sperimentali di natura biologica, neonatologica e fisiologica, di decenni successive alla prima formulazione di tale proposizione in "Istinto di morte e conoscenza", hanno in effetti confermato che il contatto della luce con la retina determina un’importante e particolarissima reazione chimico-cerebrale[52] e, in aggiunta, che il fenomeno ha concreta ed elevata espressione esattamente nei primi secondi di vita.[53] In quest’ottica, quindi, la teoria della nascita implicherebbe che l’inizio della vita umana propriamente detta sarebbe da ricercarsi nell'interazione luce-sostanza cerebrale e non, come finora sostenuto dalla scienza medica, in quella aria-polmoni.[54] A tal proposito, fondamentale (e poi centrale negli ultimi anni della sua ricerca) è stata per Fagioli l’osservazione della circostanza per cui il neonato, immediatamente dopo la nascita ed in un tempo variabile fino ad un massimo di circa venti secondi, rimane privo di respiro, tono muscolare e, apparentemente, di qualunque reazione nei confronti dell’ambiente circostante; l'unica attività vitale possibile deve allora essere di tipo mentale, cosicché una delle questioni principali che la teoria della nascita intende affrontare e chiarire è quale questa attività sia.[55]

Simultanea alla foto-stimolazione, e dunque parimenti legata all’inizio del pensiero, è, secondo Fagioli, una “pulsione di annullamento” del mondo non-umano.[56] La prole umana, lo psichiatra osserva, nasce inetta, e l’ambiente esterno le sarebbe mortale senza l’intervento dei propri simili; l’inanimato, pericoloso e aggressivo, è pertanto fatto mentalmente “sparire” - annullato, appunto - dal neonato. Nello stesso tempo, alla nascita, il neonato realizza la “vitalità”; quest’ultimo termine, di accezione comune, è da Fagioli riferito ad una specificità umana da lui individuata, e definita, come caratteristica derivante dalla sensibilità biologica che il feto sviluppa in particolare nelle ultime settimane di gravidanza. La condizione di omeostasi fetale viene registrata dall’organismo biologico umano attraverso la pelle, e solo in seguito, grazie alla foto-stimolazione, tale sensazione biologica può trasformarsi in “vitalità”.[57] La fusione tra “pulsione di annullamento” e “vitalità” creerebbe allora quella che Fagioli chiama “capacità di immaginare”, condizione necessaria all'insorgenza di una “prima immagine mentale”; per quanto vaga ed indefinita, quest’ultima si configurerebbe come trasformazione della sensazione del contatto della pelle del feto con il liquido amniotico (che in “Istinto di morte e conoscenza” Fagioli chiama spesso “traccia mnesica”[58]) spingendo il neonato ad una spontanea ricerca di rapporto inter-umano.[59] In “Istinto di morte e conoscenza” la complessa dinamica fin qui illustrata è detta "fantasia di sparizione”, sintagma che, come Fagioli scrive nell’articolo di LeftVentuno parole, che prima non esistevano[60], riassume anche la ricerca con cui egli ha in seguito approfondito e precisato la sua riflessione sulla nascita umana.[61] In questo stesso articolo, come da titolo, Fagioli suggerisce e sviluppa una nuova linea di ricerca; vi propone infatti una “formula” atta a descrivere, racchiudendola coerentemente, la dinamica della nascita (del pensiero umano), e del suo successivo sviluppo.[60] La successione che ne risulta consta di 21 parole: reazione, pulsione, vitalità, creazione, esistenza, tempo, capacità di immaginare; forza, movimento, suono, memoria, certezza che esiste un seno; percezione cosciente, fantasia, linea, senso, volto.[60] Pur con alcune differenze, l’articolazione teorica che Fagioli lega alle sue 21 parole non sconfessa la teorizzazione iniziale; è stato ad esempio proposto che, mentre la teoria della nascita elaborata in “Istinto di morte e conoscenza” si proponeva di rispondere alla domanda su quando inizi il pensiero umano, con le 21 parole Fagioli si interroghi piuttosto su come avvenga tale inizio, e sul modo del suo sviluppo nel primo anno di vita.[62]

Negazione, patologie mentali e interpretazione dei sogni modifica

La "pulsione di annullamento" è, secondo Fagioli, anche fondamentale per la spiegazione dell'insorgenza delle patologie mentali.[63] Rapporti umani deludenti, e quindi lesivi, in particolare con la madre nei primi mesi e anni di vita fino allo svezzamento, indurrebbero l'individuo ad indirizzare l'originaria "pulsione di annullamento" verso il mondo umano stesso, sfociando in quella che Fagioli chiama “anafettività”.[64] I primissimi anni di vita, quando ancora non ci sono né coscienza né pensiero verbale, rappresentano per Fagioli il cosiddetto “inconscio”, contro la cui presunta inconoscibilità egli si è sempre scontrato.[65] La separazione da questo periodo, in cui il rapporto con la madre è assoluto, costituisce una seconda tappa fondamentale; in essa, si realizza una prima vera autonomia o, al contrario, si determinano le condizioni per la futura patologia.[66] La possibilità di cura della patologia mentale proverrebbe esattamente dalla conoscenza che rende possibile l’interpretazione ed il superamento delle dinamiche non coscienti coinvolte in, o scaturite da, rapporti umani "patogeni”, attraverso la ricreazione della fisiologica “fantasia di sparizione” e, quindi, della nascita stessa. In questa visione, la fisiologia della mente consiste nella capacità di separarsi dalle proprie dimensioni interiori di rapporto senza agire su di esso, e sulla memoria che di esso si ha, la “pulsione di annullamento”.[67]

Cardine della prassi terapeutica fagioliana, l’interpretazione dei sogni discende direttamente dalla “teoria della nascita”, all’interno della quale soltanto il sogno, come linguaggio dell'inconscio, ed in particolare dei primi mesi e anni di vita, assurge alla dignità di “pensiero per immagini” (laddove invece per Freud il sogno è una sorta di residuo diurno, un “appagamento allucinatorio del desiderio”[68]).[69] Fagioli rifiuta l'idea di un inconscio naturalmente malato, o addirittura animale: concezione questa rintracciabile nella formula freudiana dell’Es come eredità filo-genetica, e che Fagioli descrive come riedizione pseudo-scientifica del peccato originale di matrice giudaico-cristiana.[70] Fondamentale ai fini della possibilità di cura attraverso l’interpretazione dei sogni è la scoperta di una dinamica inconscia di negazione, come alterazione del rapporto con la realtà; l'individuazione della negazione a livello dell’immagine onirica, e la sua interpretazione da parte dello psicoterapeuta, possono, secondo Fagioli, prevenire lo sfociare dell’alterazione del rapporto con le realtà in disturbo del pensiero cosciente e, quindi, in patologia mentale conclamata.[71] Quando l’alterazione è già arrivata a livello di pensiero cosciente, essa è curabile laddove - oltre all’ovvio e necessario ricorso a tutti i mezzi che la medicina mette a disposizione - si acceda ad una psicoterapia fondata sui 3 cardini di setting, transfert e, appunto, interpretazione.[72] Si nota bene come la teorizzazione fagioliana della negazione sia radicalmente altra, ancora una volta, da quella di Freud, per il quale ultimo essa si staglia su un piano principalmente cosciente[73]; inoltre, essa è totalmente antitetica alla nozione freudiana di rimozione[74], che rende l’interpretazione dei sogni piuttosto un riportare alla coscienza quanto “spostato” in altra zona della mente.[75] L’interpretazione dei sogni che Fagioli lega alla sua teoria della nascita ha dunque poco a che vedere con la corrispondente proposizione psicoanalitica.

Opere modifica

Volumi teorici modifica

  • Istinto di morte e conoscenza: pensieri di psicoanalisi, Roma, A. Armando, 1972; poi Istinto di morte e conoscenza, L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2010, 2017. ISBN 978-88-6443-015-7 (ed. tedesca, Todestrieb und Erkenntnis, Frankfurt, Stroemfeld, 2011. ISBN 978-38-6600-076-6; ed. inglese, Death instinct and knowledge, L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2019. ISBN 9788864430188; ed francese, Instinct de mort et connaissance, L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2022. ISBN 9788864430195; ed. spagnola, Instinto de muerte y conocimiento, L'Asino d'oro edizioni, Roma, 2023. ISBN 9788864436661)
  • La marionetta e il burattino, Roma, A.Armando, 1974; L'Asino d'oro edizioni, Roma 2011. ISBN 978-88-6443-002-7
  • Psicoanalisi della nascita e castrazione umana, Roma, A. Armando, 1975; poi Teoria della nascita e castrazione umana, L'Asino d'oro edizioni, Roma 2012. ISBN 978-88-6443-003-4
  • Bambino, donna e trasformazione dell'uomo, Roma, Nuove Edizioni Romane, 1980; L'Asino d'oro edizioni, Roma 2013. ISBN 978-88-6443-004-1

Corsi di lezioni modifica

Dal 2002 al 2012, Massimo Fagioli tiene una serie di lezioni nel corso di psicologia dinamica, presso l’Università degli Studi "Gabriele d’Annunzio" di Chieti, trascritti in altrettanti volumi:

Raccolte di articoli della rivista Left modifica

Dal 2006 al 2017 la rivista Left ha ospitato una rubrica dal titolo Trasformazione, ad opera di Massimo Fagioli, i cui articoli sono stati raccolti in edizioni annuali:

Articoli e scritti vari modifica

  • Alcune note sulla percezione delirante, paranoicale e schizofrenica, in “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”, anno XXIII, 1962. Ripubblicato in “Il sogno della farfalla”, n.3, 2009.
  • Psicosi epilettiche croniche e sindromi pseudoschizofreniche, in “Annali di freniatria e scienze affini”, ottobre-dicembre, 1962.
  • L’integrazione collettiva del lavoro psicoterapeutico dei medici in ospedale psichiatrico. Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo, con Novello E., in “Minerva Medico-Psicologica”, vol. 3, n.4, 1963.
  • Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo. Valore psicoterapeutico del “senso della schizofrenicità, in “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”, anno XXIV, 1963. Ripubblicato in “Il sogno della farfalla”, n.1, 2010, L'Asino d'oro edizioni, Roma.
  • Due saggi di psicologia dinamica, Roma, Romagrafik, 1974.
  • Introduzione a René Arpad Spitz, Il no e il sì: saggio sulla genesi della comunicazione umana, Roma, A.Armando, 1975.
  • Biancaneve e i sette anni, in “Psicoterapia e scienze umane”, ottobre-dicembre, 1979.
  • Realtà umana dell’artista e opera d’arte, in “Il sogno della farfalla”, n.4, 2001.
  • Intervista a Radio Città, in “Il sogno della farfalla”, n.4, 2001.
  • Possibilità e realtà di un lavoro psichico di realizzazione, trasformazione e sviluppo, in “Il sogno della farfalla”, n.4, 2001.
  • Una depressione, in "Il sogno della farfalla", n.2, 2002, L'Asino d'oro edizioni, Roma.
  • Functional maturation of neocortex: a base of viability, con Maria Gabriella Gatti e altri, in “The journal of maternal-fetal & neonatal medicine: the official journal of the European Association of Perinatal Medicine, the Federation of Asia and Oceania Perinatal Societies, the International Society of Perinatal Obstetricians”, Suppl 1:101-3, 2012.
  • Maturazione funzionale della neocorteccia, con Maria Gabriella Gatti, in “Il sogno della farfalla”, n.1, 2013, L'Asino d'oro edizioni, Roma.
  • La psichiatria come psicoterapia, in "Il sogno della farfalla", n.4, 2013, L'Asino d'oro edizioni, Roma.
  • Poesia, L'Asino d'oro edizioni, Roma 2018. ISBN 978-88-6443-017-1
  • Una depressione, L'Asino d'oro edizioni, Roma 2020. ISBN 978-88-6443-552-7

Note modifica

  1. ^ Vedi voce su Treccani
  2. ^ Calesini I, "Fagioli's human birth theory and the possibility to cure mental illness", in "International Journal of Environment and Health", vol 8, n 3, 2017, https://doi.org/10.1504/IJENVH.2017.086188; Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016.
  3. ^ a b c Left del 18 febbraio 2017.
  4. ^ Raffaella De Santis, È morto Massimo Fagioli, psicanalista controverso, in La Repubblica, 13 febbraio 2017. Davide Turrini, Massimo Fagioli morto a Roma: lo psicanalista aveva 85 anni. Aveva definito Freud “un imbecille”, in Il Fatto Quotidiano, 13 febbraio 2017. Paolo Conti, Morto Massimo Fagioli, psichiatra dell'analisi collettiva. Il ricordo di Bellocchio: «Mi ha salvato la vita», in Il Corriere della Sera, 13 febbraio 2017.
  5. ^ a b Stelio Martini, L'autogoverno li strappa alla fossa dei serpenti (PDF), in Il Giorno, 24 maggio 1964. URL consultato il 13 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2018).
  6. ^ Mariopaolo D, Del Missier G, Stocco E, Testa E, "Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi", L'Asino D'Oro, Roma, 2016
  7. ^ Luigi Antonello Armando, Storia della psicoanalisi in Italia dal 1971 al 1996, Roma, Nuove Edizioni Romane, 1997, pp. 165 - 166.
  8. ^ Fagioli M, "Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica", in “Il sogno della farfalla”, 3, 2009, pp. 9-22.
  9. ^ AA. VV., Il potere della psicoanalisi: documenti sulla storia della istituzione psicoanalitica in Italia dal 1969 al 1973, Roma, Armando Armando, 1974.
  10. ^ Serena Rossetti, Questi due mi danno l’angoscia (PDF), in L’Espresso, 15 febbraio 1976. URL consultato il 16 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
    «La settimana scorsa gli iscritti alla Società psicanalitica italiana […] hanno deciso a stragrande maggioranza di espellere due soci […] Massimo Fagioli [e] Luigi Antonello Armando. […] Imputazione per entrambi di essere autori, insieme con altri, del libro “Il potere della psicoanalisi” che mette sotto accusa la struttura gerarchica e di potere della Spi, contesta il metodo di formazione degli analisti e contiene la prima denuncia, corredata di documenti, delle resistenze opposte dalla Società italiana di psicoanalisi a ogni tentativo di riforma»
  11. ^ Luigi Antonello Armando, Storia della psicoanalisi in Italia dal 1971 al 1996, Roma, Nuove Edizioni Romane, 1997, p. 98, p. 101 n. 9, pp. 95 - 137.
  12. ^ Tramonto di un'illusione. Dalla "fantasia" al potere (PDF), su nicolalalli.it, "2007", p. "37". URL consultato il 15 maggio 2018.
  13. ^ Luca Villoresi, Freud? È un imbecille, in Venerdì di Repubblica, 15 marzo 1991. URL consultato il 18 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2017).
  14. ^ principalmente in Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017. In Psicoanalisi della nascita e castrazione umana, la critica di Fagioli a Freud sembra più indirizzata al Freud idealizzato, istituzionale, «burattinaio sadico e invidioso», che impedisce tra l'altro l'ascolto del Freud pensatore. Si veda Fagioli M, Psicoanalisi della nascita e castrazione umana, Nuove Edizioni Romane, Roma 1978, p. 22.
  15. ^ Giuliano Zincone, A Roma è scoppiato l'Anti-Freud, in Corriere della Sera, 12 marzo 1978, p. 1. URL consultato il 18 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2017).
  16. ^ (IT) Nicola Lalli, Passato e Presente (PDF), su nicolalalli.it, 2004, p. 21. URL consultato il 17 maggio 2018.
    «Non si discuteva sulla validità o meno della ricerca e della terapia, ma si sosteneva che essendo questa non controllabile (per mancanza di cartelle cliniche ecc.) non era nemmeno validabile.»
  17. ^ (IT) Nicola Lalli, Passato e Presente (PDF), su nicolalalli.it, 2004, p. 22. URL consultato il 17 maggio 2018.
    «[...] i gruppi gestiti dal Dr. Fagioli si sono già allontanati da Villa Massimo, e con una libera decisione presa dai partecipanti in data 4 novembre 1980. Infatti nonostante un clima invivibile, l’attività psicoterapeutica ha resistito ed è continuata appunto fino al 4 novembre, quando ogni ulteriore permanenza sarebbe diventata puro masochismo.»
  18. ^ Fagioli M, "Una vita irrazionale (Lezioni 2006)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2008.
  19. ^ Fagioli M, "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo", L'Asino D'Oro, Roma, 2013.
  20. ^ Anna Maria Mori, Bellocchio è stato plagiato, in la Repubblica, 31 gennaio 1986.
  21. ^ Sostenne ad esempio: “evidentemente ero tentato da questo azzardo e avrei potuto cavarmela benissimo, ma le mie esigenze più profonde, come le mie pretese più coscienti, mi fecero capire, già in corso d’opera, che non ero in grado di realizzare da solo certe immagini, semplicemente perché non le avevo, non ne avevo l’esperienza, ne avevo alcune, ma me ne mancavano altre e fondamentali, perciò chiesi aiuto a Fagioli, alla sua esperienza e alla sua immaginazione. […] “Diavolo in corpo” si concluse magnificamente, girò il mondo ottenendo dappertutto un grande successo. È un film che ha saputo resistere al tempo e alle calunnie che ci furono solo in Italia” in Malcom Pagani, Il cinema come rivolta (PDF), in MicroMega, gennaio 2010. URL consultato il 18 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  22. ^ Carol Beebe Tarantelli, Macché fantasia così si giustifica lo stupro, in L'Unità, 12 marzo 1991. URL consultato il 18 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  23. ^ Enrico D’Onofrio, Assolta “la Condanna”. “È un film sulla seduzione”, in Gazzetta di Firenze, 1º marzo 1991. URL consultato il 18 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  24. ^ Massimo Fagioli, Ma il potere sull’inconscio non è stupro, in L'Unità, 14 marzo 1991. URL consultato il 18 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  25. ^ "Il cielo della luna", il film di uno psichiatra alla scuola di Antonioni", in Il Giornale, 14 maggio 1999. URL consultato il 18 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2017).
  26. ^ “Il cielo della luna”, in Catalogo del Festival Internazionale del Cinema di Locarno (agosto 1998) http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=4220 Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive..
  27. ^ http://video.associazioneamorepsiche.org/2005/11/conferenza-stampa-scultura-blu-universita-la-sapienza-di-roma-22-novembre-2005/ Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive..
  28. ^ https://docs.google.com/viewerng/viewer?url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/wp-content/uploads/2013/02/il-palazzetto-bianco.pdf&hl=it, http://www.openhouseroma.org/2017/sito/palazzetto-bianco.html Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive.. Altri progetti in ambito architettonico, ispirati da disegni idee di Fagioli, si trovano in AA.VV., “Il coraggio delle immagini. Progetti realizzati da un gruppo di architetti italiani su idee e disegni di Massimo Fagioli 1986 - 1995”, Nuove Edizioni Romane, Roma, 1995.
  29. ^ Sgarbi V, "Le meraviglie di Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri", Bompiani, Milano, 2011. Ma si vedano anche Presistenza Puglisi L (a cura di), "Palazzetto Bianco-Roma”, "ItaliArchitettura” - opere selezionate, UTET - scienze tecniche, Vol. nº 2, 2010; Uribe Gonzàlez M (a cura di), testi di M. Locci, F.Pagano, S.Panti, E.Zichella, introduzione di F.Purini, "Roma CITTA’ CAPOLAVORO – Guida Architettonica", Prospettive Edizioni, 2009
  30. ^ Ginevra Nozzoli, Porta Portese, anche Sgarbi stronca la più brutta fontana di Roma: "Ridicola e inqualificabile", in RomaToday, 25 maggio 2016.
  31. ^ Giovanni Drogo, Roma: breve storia di una fontana per zanzare, in NeXtQuotidiano, 27 maggio 2016.
  32. ^ Fagioli M, "Poesia", L'Asino D'Oro, Roma, 2018.
  33. ^ Domenica Il Sole 24 Ore, 8 aprile 2007 vedi Associazione Culturale Amore e Psiche Blog http://segnalazioni4.blogspot.com/search?q=la+fonte+meravigliosa
  34. ^ Ayn Rand, La fonte meravigliosa, Accademia, Milano 1978
  35. ^ La storia dell'arte raccontata da Ernst H. Gombrich, Leonardo La Repubblica Roma 1994, p. 558 © Phaidon Press Limited, London 1950
  36. ^ una puntuale ricostruzione del rapporto di Fagioli, e dell'analisi collettiva, con la sinistra italiana, si ritrova in Del Missier G, "Massimo Fagioli, l'Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011" in "Il sogno della farfalla", 1, 2017, pp. 41 - 69.
  37. ^ si vedano ad esempio le critiche a Karl Marx in particolare Fagioli M, "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo", L'Asino D'Oro, Roma, 2013; tra le molte video-testimonianze disponibili, si veda ad esempio la puntata di Fatti E Misfatti del 14/2/2017, http://www.tgcom24.mediaset.it/2017/video/martedi-14-febbraio_3014057.shtml.
  38. ^ Del Missier G., "Massimo Fagioli, l'Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011" in "Il sogno della farfalla", 1, 2017, pp. 41 - 69. Si veda inoltre, Armando L A, "Un momento poco noto dell'Analisi collettiva: M. Fagioli a Siena nell'a.a. 1974-1975" in "Il sogno della farfalla", 1, 1993, pp. 79-97.
  39. ^ Fagioli M, “Realtà umana dell’artista e opera d’arte”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 5 - 11; Fagioli M, “Intervista a Radio Città”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 11 - 24; Fagioli M, “Possibilità e realtà di un lavoro psichico di realizzazione, trasformazione e sviluppo”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2001, pp. 25 - 34; Fagioli M, “Venticinque anni dopo. Interviste e scritti di Massimo Fagioli su “Lotta Continua”. 1979 - 1981”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2005, p. 5.
  40. ^ Giancarlo Perna, I Fagioli di Bertinotti: ecco il guru che psicanalizza la sinistra chic, in Il Giornale, 9 luglio 2007.
  41. ^ Umberto Rosso, "Parole inaccettabili su Liberazione" E Fausto rompe con l'amico Fagioli, in La Repubblica, 3 gennaio 2009.
  42. ^ si veda, per bibliografia, Del Missier G, "Massimo Fagioli, l'Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011" in "Il sogno della farfalla", 1, 2017, pp. 41 - 69.
  43. ^ anche qui, per le innumerevoli testimonianze, si rimanda a Del Missier G, "Massimo Fagioli, l'Analisi Collettiva, e la sinistra italiana. 1979 - 2011" in "Il sogno della farfalla", 1, 2017, pp. 41 - 69.
  44. ^ Copia archiviata, su unich.it. URL consultato il 15 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2010).
  45. ^ AA.VV., Ricerca sulla verità della nascita umana. 40 anni di Analisi Collettiva, L'Asino D’Oro, Roma, 2016.
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  48. ^ Fagioli M, "La marionetta e il burattino", L'Asino D'Oro, Roma, 2011.
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  51. ^ Calesini I, "Fagioli's human birth theory and the possibility to cure mental illness", in "International Journal of Environment and Health (IJENVH), Vol. 8, No. 3", 2017, DOI:10.1504/IJENVH.2017.086188
  52. ^ Polli D, Altoè P, Weingart O, Spillane K M, Manzoni C, Brida D, Tomasello G, Orlandi G, Kukura P, Mathies R A, Garavelli M, Cerullo G, "Conical intersection dynamics of the primary photoisomerization event in vision", in "Nature", 2010, per il quale si veda, ad esempio, http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/ecco-il-lampo-che-da-la-vista-la-foto/53579/52811 Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive..
  53. ^ Gatti M G, Beccucci E, Fargnoli F, Fagioli M, Ådén U, Buonumore G, “Functional maturation of neocortex: a base of viability”, in “The journal of maternal-fetal & neonatal medicine: the official journal of the European Association of Perinatal Medicine, the Federation of Asia and Oceania Perinatal Societies, the International Society of Perinatal Obstetricians” 25/4/2012 Suppl 1:101-3. doi: 10.3109/14767058.2012.664351; Gatti M G, Fagioli M, “Maturazione funzionale della neocorteccia”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2013, pp. 9 - 22; Long M A, Cruikshank S J, Jutras M J, Connors B W, “Abrupt maturation of a spike-synchronizing mechanism in neocortex”, in “Journal of neuroscience”, 25, 2005, pp 7309 - 7316; Hellstrom-Westas L, Rosén I, de Vries L S, Greisen G, “Amplitude integrated EEG classification and interpretation in preterm and term infants”, in “Neoreviews”, 7, 2006, 76 - 87; de Vries J I, Fong B F, “Normal fetal motility: an overview”, in “Ultrasound in obstetrics and gynecology”, 27, 2006, pp 701 - 711.
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  57. ^ Calesini I, "Physiology of Human Birth and Mental Disease", in S G Taukeni, "Psychology of Health - Biopsychosocial Approach", IntechOpen, DOI: 10.5772/intechopen.82216.ra., Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017; Colamedici D, Masini A, Roccioletti G, “La medicina della mente. Storia e metodo della psicoterapia di gruppo”, L’Asino D’Oro, Roma, 2011.
  58. ^ Fargnoli F, Gatti M G, "The birth of the human mind: a new integrative model of functional activation of the cortex in the newborn based on Massimo Fagioli's Human Birth Theory", Il sogno della farfalla 2015; 4: 106–112, Fagioli M, “Istinto di morte e conoscenza”, L’Asino D’Oro, Roma, 2017.
  59. ^ Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017. Si veda anche: “è vivo. Ha il pensiero. E come fa a pensare a questo rapporto interumano, per farlo, per viverlo? Non è solo un robot, un Robotech o come si chiama, no. È un essere umano, e quindi c’è una sensibilità. Che ci sia…un'altra cosa oltre il ‘vaffa’, oltre il rifiuto, oltre il ‘non esiste’ il mondo non umano? Oltre tutto questo c’è la scoperta che viene da dentro: esiste un altro essere umano”, in Fagioli M, “Conoscenza dell’istinto di morte”, L’Asino D’Oro, Roma, 2017.
  60. ^ a b c Fagioli M, “Ventuno parole, che prima non esistevano”, in Left del 30 luglio 2016.
  61. ^ Fagioli M, “Ventuno parole, che prima non esistevano”, in Left del 30 luglio 2016; De Simone G, “Lo strano caso del dr. Ich e mr. Selbst: la negazione dell’identità non cosciente”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 9 - 40.
  62. ^ De Simone G, “Lo strano caso del dr. Ich e mr. Selbst: la negazione dell’identità non cosciente”, in “Il sogno della farfalla”, 1, 2017, pp. 9 - 40.
  63. ^ Calesini I, "Fagioli's human birth theory and the possibility to cure mental illness", in "International Journal of Environment and Health", vol 8, n 3, 2017, https://doi.org/10.1504/IJENVH.2017.086188; Maccari S et al., "Early-life experiences and the development of adult diseases with a focus on mental illness: The Human Birth Theory", in Neuroscience. 2017 Feb 7;342:232-251. doi: 10.1016/j.neuroscience.2016.05.042; Gebhardt E et al, "Schizophrenic autism as an expression of “annulment drive” related to the loss of the original vitality", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(14)78834-0.
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  67. ^ Maccari S et al., "Early-life experiences and the development of adult diseases with a focus on mental illness: The Human Birth Theory.", in Neuroscience. 2017 Feb 7;342:232-251. doi: 10.1016/j.neuroscience.2016.05.042; Polese D et al, "Neuropsychophysiology knowledge by Fagioli's human birth theory can achieve the psychosis psychotherapy treatment", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(14)78832-7; Atzori E, "Psychopathological Effects of Psychostimulant Substances and Psychotic Onset: the Difficult Process of Differential Diagnosis Between Substance-induced Psychosis and Acute Primary Psychosis", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(15)30831-2.
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  70. ^ Fagioli M, "Storia di una ricerca", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2007.
  71. ^ Giorgini L et al, "I Say “no”. You Say “it Isn't”. About a New Understanding of the Concept of Negation", in European Psychiatry, https://doi.org/10.1016/S0924-9338(15)31262-1.
  72. ^ si veda, ad esempio, Fagioli M, “La psichiatria come psicoterapia”, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2013, pp. 9 - 80.
  73. ^ Freud S, “La negazione”, in “Inibizione, sintomo e angoscia e altri scritti: 1924 - 1929”, Bollati Boringhieri, Torino, 2000.
  74. ^ Freud S, “Metapsicologia: la rimozione”, in “Opere VIII”, Bollati Boringhieri, Torino, 1976.
  75. ^ ad esempio, Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.

Bibliografia modifica

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  • Silvia Vegetti Finzi, Storia della psicoanalisi 1895 – 1990. Autori, opere, teorie, Milano, Mondadori, 1996. ISBN 978-88-0433-739-3
  • David Michel, La psicoanalisi nella cultura italiana, Torino, Bollati Boringhieri, 1999. ISBN 978-88-3390-567-9
  • Gioia Roccioletti, Marzia Fabi, Silvia Colangelo, Paola Centofanti, Psicologia dinamica - Una introduzione, Milano, McGraw-Hill, 2006. ISBN 978-88-3866-409-0
  • (IT) Luigi Antonello Armando e Albertina Seta (a cura di), Il paese degli smeraldi. Testimonianze e riflessioni sulla pratica e sulle ipotesi teoriche dello psichiatra Massimo Fagioli, Milano - Udine, Mimesis, 2009, ISBN 978-88-8483-876-6.
  • Daniela Colamedici, Andrea Masini, Gioia Roccioletti, La medicina della mente. Storia e metodo della psicoterapia di gruppo, Roma, L’Asino D’Oro, 2011. ISBN 978-88-6443-057-7
  • Mariopaolo Dario, Giovanni Del Missier, Ester Stocco, Luana Testa, Psichiatria e psicoterapia in Italia dall'Unità ad oggi, Roma, L'Asino D'Oro, 2016. ISBN 978-88-6443-341-7

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