Matías Almeyda

allenatore e calciatore argentino (1973-)

Matías Jesús Almeyda (Azul, 21 dicembre 1973) è un allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo centrocampista, tecnico dell'AEK Atene.

Matías Almeyda
Almeyda nel 2016
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 174 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra AEK Atene
Termine carriera 2011 - giocatore
Carriera
Giovanili
1989-1991River Plate
Squadre di club1
1991-1996River Plate68 (3)
1996-1997Siviglia28 (0)
1997-2000Lazio63 (2)
2000-2002Parma34 (0)
2002-2004Inter27 (0)
2004Brescia5 (0)
2004-2005West Bromwich0 (0)
2005Universidad de Chile0 (0)
2005Quilmes10 (0)
2005River Plate0 (0)
2007-2008Lyn Oslo2 (0)
2009Fénix4 (0)
2009-2011River Plate63 (0)[1]
Nazionale
1995-1996Bandiera dell'Argentina Argentina olimpica13 (0)
1996-2003Bandiera dell'Argentina Argentina40 (1)
Carriera da allenatore
2006Racing ClubVice
2011-2012River Plate
2013-2015Banfield
2015-2018Guadalajara
2018-2022S.J. Earthquakes
2022-AEK Atene
Palmarès
 Olimpiadi
Argento Atlanta 1996
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'8 ottobre 2018

Biografia modifica

Nato ad Azul una piccola cittadina in Provincia di Buenos Aires da padre di origine spagnola, e da madre di origini italiane, calabresi, di Francavilla Marittima in Provincia di Cosenza.[2] È sposato ed è padre di tre figlie.

Caratteristiche tecniche modifica

Giocatore modifica

Di ruolo centrocampista,[3] era dotato di grande personalità,[3] dinamismo[4] e foga agonistica,[3][5] che talvolta lo portava ad avere comportamenti sopra le righe.[5][6] Era bravo nel recuperare palloni spezzando la manovra avversaria.[3][4][7]

Allenatore modifica

Predilige come modulo il 4-4-2.[8]

Carriera modifica

Giocatore modifica

River Plate modifica

Cresciuto nel River Plate, debutta in prima squadra nel 1991-1992, dove gioca per cinque stagioni, vincendo tre campionati (Apertura 1993, 1995 e 1996) e una Coppa Libertadores nel 1996, collezionando 67 presenze e 3 reti.

Siviglia modifica

Si trasferisce in Spagna, al Siviglia, che lo acquista per 22 miliardi, ma la stagione termina con la retrocessione in seconda divisione e Matias non riesce ad esprimersi sui suoi livelli.

Lazio modifica

Nell'estate del 1997 viene allora acquistato dalla Lazio[2] con la quale fa l'esordio in Serie A allo Stadio Olimpico il 31 agosto 1997 (Lazio-Napoli 2-0), in quell'anno durante il quale la formazione romana vincerà la Coppa Italia, Matias trova poco spazio, conquista solo una manciata di presenze, qualche subentro, e la Lazio giunge al 7º posto in Serie A dopo che per gran parte del campionato ha lottato anche per il titolo.

L'anno successivo è quello della consacrazione per il centrocampista argentino, che vince ad inizio stagione la Supercoppa italiana battendo la Juventus e affronta (insieme alla Lazio) uno spettacolare testa a testa con il Milan in campionato, dove Almeyda è uno dei protagonisti assoluti del centrocampo laziale, realizzando il suo primo gol con la Lazio il 9 maggio 1999 all'Olimpico contro il Bologna nella gara in cui la Lazio provò ad accelerare la corsa sul Milan di Zaccheroni, che però si arresterà la domenica successiva a Firenze, dove i laziali pareggiano 1-1 con la Fiorentina, contemporaneamente alla vittoria del Milan per 4-0 sull'Empoli, che consente ai rossoneri di effettuare il definitivo sorpasso. I risultati più soddisfacenti di quell'anno i biancocelesti li ottengono soprattutto in Coppa delle Coppe dove arrivano in finale contro il Maiorca di Héctor Cúper, vincendo per 2-1 e conquistando così il primo trofeo continentale.

 
Almeyda in azione con la maglia della Lazio nel campionato 1998-1999.

Con il trionfo in Coppa delle Coppe, Almeyda e compagni si qualificarono per la finale di Supercoppa Europea 1999 dove avrebbero dovuto affrontare il Manchester Utd del tecnico Sir Alex Ferguson e del capitano David Beckham. Fu così che il 27 agosto 1999 gli uomini di Sven-Göran Eriksson batterono con un gol di Marcelo Salas i cosiddetti invincibili. Durante questa annata la formazione capitolina è in lotta su 3 fronti: campionato, Coppa Italia e Champions League. In campionato il confronto per lo scudetto è serrato tra Lazio e Juventus, con i biancocelesti che riusciranno a strappare la vetta della classifica ai torinesi solo all'ultimo respiro. Almeyda in quell'anno conquista il suo primo ed unico scudetto della sua carriera. Anche in Coppa Italia la Lazio vince nella finale di andata per 2-1 sull'Inter di Marcello Lippi e pareggia 0-0 in trasferta conquistando la coppa nazionale per la terza volta nella sua storia, mentre per Matias è la seconda Coppa Italia. In Champions League, Almeyda e compagni dominano il primo girone di qualificazione, piazzandosi al primo posto senza sconfitte e con 4 vittorie e 2 pareggi; anche nel secondo girone di qualificazione, i biancocelesti arrivano primi davanti al Chelsea, conquistando quindi la prima storica qualificazione ai quarti di finale di Champions League, dove però vengono eliminati per mano del Valencia, finalista in quell'edizione.

Con la Lazio in tre anni vince uno Scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA, due Coppe Italia ed una Supercoppa italiana.

Parma e Inter modifica

Dal 2000 al 2002 gioca nel Parma, rientrando insieme a Sérgio Conceição nell'affare che portò Hernán Crespo alla Lazio,[9] con cui disputa altre due finali di Coppa Italia perdendo la prima e vincendo la seconda.

Alla militanza nelle file del Parma è legata una dichiarazione contenuta nell'autobiografia del giocatore, uscita nel 2012 e intitolata Alma y Vida (Anima e Vita): «Sul finire del campionato 2000-2001, alcuni compagni del Parma ci hanno detto che i giocatori della Roma volevano che noi perdessimo la partita [Roma-Parma]. Che siccome non giocavamo per nessun obiettivo, era uguale. Io ho detto di no, Sensini lo stesso. La maggioranza ha risposto così. Ma in campo ho visto che alcuni non correvano come sempre. Allora ho chiesto la sostituzione e me ne sono andato nello spogliatoio [...]». Tale gara, vinta dalla Roma per 3-1, risultò poi decisiva per la vittoria finale in campionato della squadra capitolina.[10] Tali affermazioni sono state poi smentite dal calciatore del Parma Matteo Guardalben, compagno di squadra di Almeyda e presente quel giorno nello spogliatoio del Parma e durante la gara.[11]

Il 10 luglio 2002 Almeyda viene ceduto all'Inter per 22 milioni di euro, accettando una riduzione dello stipendio.[12] Realizza una rete contro il Newcastle Utd in Champions League, tornando a segnare dopo tre anni:[13][14] è questa l'unica marcatura in maglia nerazzurra.

Il 21 dicembre 2003, nel giorno del suo trentesimo compleanno, viene espulso contro la sua ex squadra, la Lazio.[15] Spintona Corradi dopo un diverbio, ricevendo un'altra ammonizione e strappando di mano all'arbitro Trefoloni il cartellino rosso che quest'ultimo gli aveva mostrato.[16]

Esperienze minori, ritiro e vice allenatore modifica

Il 24 agosto 2004 passa a titolo gratuito al Brescia.[17] L'argentino non riesce ad ambientarsi e l'8 novembre, dopo un incontro coi tifosi bresciani, capisce di non sentirsi amato e comunica al presidente Corioni di non voler più giocare con le rondinelle.[18] Il 22 dicembre si accorda con il West Bromwich,[19] ma per problemi familiari ci ripensa e il 17 gennaio 2005 annuncia il ritiro dal calcio giocato.[20] Dopo tre giorni ritorna sui suoi passi e firma un contratto con l'Universidad de Chile.[21] Il 1º febbraio per problemi fisici decide di declinare il contratto con i cileni.[22] Il 14 febbraio ritorna in patria; il Quilmes gli offre un contratto per giocare la Coppa Libertadores accettando con grande entusiasmo, ritrova in squadra il suo amico Nelson Vivas.[23]

Il 5 luglio sigla un accordo di una stagione con il River Plate, squadra che tifa, ma dopo quattro giorni annuncia nuovamente il ritiro, vuole dedicarsi completamente alla sua famiglia e alla sua grande fattoria.[24][25]

Dal 6 febbraio al 17 maggio 2006 è vice allenatore di Diego Simeone alla guida del Racing Club.[26][27]

Dopo oltre due anni di inattività (nel frattempo si era tenuto in forma giocando a calcio a 5), il 30 marzo 2007, firma insieme al connazionale José Oscar Flores un contratto con i norvegesi del Lyn Oslo.[28] Debutta nella Tippeligaen il 13 maggio, sostituendo Erling Knudtzon nel pareggio a reti inviolate contro l'Aalesund.[29]

Il 16 gennaio 2009 firma con gli argentini del Fénix, squadra argentina di quarta serie.[30]

Ritorno al River Plate modifica

Il 19 agosto 2009 ritorna al River Plate dopo 13 anni, firmando un contratto annuale.[31]

Il 22 giugno 2011, gioca la sua ultima partita con i los millonarios, l'andata dei playoff per la retrocessione contro il Belgrano, persa per 2-0.[32] Durante la partita fu ammonito e, essendo diffidato, dovette saltare la partita di ritorno, concludendo di fatto la sua carriera. Dopo la retrocessione del River Plate in Primera B, decise di ritirarsi per intraprendere la carriera da allenatore.

Nazionale modifica

Disputa 40 gare, segnando una rete (nella sconfitta per 3-1 contro il Brasile),[33] con la maglia della nazionale argentina, con la quale debutta nell'aprile del 1996 contro la Bolivia, diventando titolare del centrocampo argentino.[34]

Titolare nella nazionale olimpica guidata dal Daniel Passarella, conquista una medaglia d'argento ai Giochi di Atlanta '96.

Allenatore modifica

River Plate modifica

Il 28 giugno 2011 rescinde il contratto da calciatore diventando l'allenatore dei Millionarios, con i quali vince nel 2012 la Primera B Nacional riportando così il club biancorosso in Primera División. Il 28 novembre 2012, la società comunica l'esonero del tecnico argentino.[35] "Per me è stato un onore allenare il River, non ho rimpianti" ha detto Almeyda che lascia il River a metà classifica, con 23 punti in 17 partite, a 12 punti dal Vélez Sarsfield, capolista del primo dei due tornei stagionali.

Banfield e Guadalajara modifica

Il 2 aprile 2013 viene chiamato ad allenare il Banfield, vincendo subito la Primera B Nacional. Il 4 agosto 2015 dopo aver battuto 4-1 l’Arsenal in conferenza stampa annuncia il suo addio al Banfield dopo 2 anni, annunciando che il suo ciclo è finito.[36] Lascia il club al dodicesimo posto in campionato.

Il 16 settembre il Guadalajara ufficializza l'arrivo del tecnico sulla propria panchina.[37] Vince subito la Coppa del Messico di Apertura, battendo prima ai quarti di finale il Veracruz per 6-5, poi in semifinale il Toluca per 1-0 e in finale con lo stesso risultato batte il León. Chiude il campionato di Apertura al dodicesimo posto. Riesce a superare la fase a gironi della Coppa del Messico di Clausura, ma viene eliminato ai quarti di finale dal América. Nel campionato di Clausura arriva al quinto posto accedendo alla Liguilla dove viene eliminato in semifinale dal Santos Laguna per 3-0. Vince la Supercoppa Messicana battendo il Veracruz per 2-0. Il secondo anno alla guida del club perde la finale della Coppa del Messico di Apertura contro il Querétaro per 3-2. Si piazza al quarto posto in campionato di Apertura accedendo alla Liguilla dove viene subito eliminato dal Club América. Vince la Coppa del Messico di Clausura battendo in finale il Monarcas Morelia per 3-1. Si piazza al terzo posto in campionato accedendo alla Liguilla dove batte prima l'Atlas poi il Toluca entrambi ai supplementari e in finale batte il Tigres UANL per 2-1 ottenendo così il titolo. Come vincitore del titolo partecipa alla Campeón de Campeones dove viene sconfitto dal Tigres UANL per 1-0. Il terzo anno alla guida del club messicano viene eliminato ai quarti di finale della Coppa del Messico di Apertura dall'Atlante per 6-4. In campionato di Apertura arriva tredicesimo posto. Partecipa alla CONCACAF Champions League dove elimina ai ottavi di finale i dominicani del Cibao, ai quarti di finale gli americani del Seattle Sounders, in semifinale il N.Y. Red Bulls ed in finale il Toronto FC ottenendo il trofeo. Chiude il campionato al diciassettesimo posto. Il 12 giugno 2018 dopo 138 partite disputate (58 vittorie, 38 pareggi e 42 sconfitte) sulla panchina dei messicani lascia l'incarico.[38]

San Jose Earthquakes modifica

L'8 ottobre viene nominato tecnico dei S.J. Earthquakes.[39] Esordisce sulla panchina dei Quakes alla prima di campionato con una sconfitta per 2-1 contro il Montréal Impact. La prima vittoria arriva dopo quattro sconfitte consecutive, batte per 3-0 il Portland Timbers. Nella Coppa Nazionale supera il quarto turno battendo per 4-3 il Sacramento Republic ed agli ottavi di finale viene sconfitto per 3-1 dai Los Angeles FC. Il 18 aprile 2022 rescinde il proprio contratto con il club.[40]

AEK Atene modifica

Il 20 maggio 2022 sottoscrive un contratto di due stagioni con opzione di rinnovo di un altro anno con i greci dell'AEK Atene, con i quali vince un campionato greco.[41][42]

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

Statistiche aggiornate al 18 giugno 2011.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1991-1992   River Plate PD 2 0 - - - - - - - - - 2 0
1992-1993 PD 2 0 - - - CL 1 0 - - - 3 0
1993-1994 PD 14 0 - - - - - - - - - 14 0
1994-1995 PD 25 1 - - - CL 12 1 - - - 37 2
1995-1996 PD 24 2 - - - CL 11 1 - - - 35 3
lug.-ago. 1996 PD 1 0 - - - - - - - - - 1 0
1996-1997   Siviglia PD 28 0 CR 2 0 - - - - - - 30 0
1997-1998   Lazio A 19 0 CI 2 0 CU 7 0 - - - 28 0
1998-1999 A 25 1 CI 4 0 CdC 6 0 SI 0 0 35 1
1999-2000 A 19 1 CI 2 0 UCL 8 0 SU 1 0 30 1
Totale Lazio 63 2 8 0 21 0 1 0 93 2
2000-2001   Parma A 16 0 CI 3 0 CU 4 0 - - - 23 0
2001-2002 A 18 0 CI 4 0 UCL+CU 2+3 0 - - - 27 0
Totale Parma 34 0 7 0 9 0 - - 50 0
2002-2003   Inter A 16 0 CI 0 0 UCL 10 1 - - - 26 1
2003-2004 A 11 0 CI 3 0 UCL+CU 4+3 0 - - - 21 0
Totale Inter 27 0 3 0 17 1 - - 47 1
ago.-nov. 2004   Brescia A 5 0 CI 0 0 - - - - - - 5 0
feb.-lug. 2005   Quilmes PD 10 0 - - - CL 5 0 - - - 15 0
2005-2006 PD 0 0 - - - - - - - - - 0 0
Totale Quilmes 10 0 - - 5 0 - - 15 0
apr.-lug. 2007   Lyn Oslo ES 2 0 CN 0 0 - - - - - - 2 0
feb.-lug. 2009   Fénix PC 4 0 - - - - - - - - - 4 0
2009-2010   River Plate PD 32 0 - - - - - - - - - 32 0
2010-2011 PD 31+1[43] 0+0[43] - - - - - - - - - 32 0
Totale River Plate 131+1 3+0 - - 24 2 - - 156 5
Totale carriera 304+1 5+0 20 0 76 3 1 0 402 8

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
24-4-1996 Buenos Aires Argentina   3 – 1   Bolivia Qual. Mondiali 1998 -
2-6-1996 Quito Ecuador   2 – 0   Argentina Qual. Mondiali 1998 -
7-7-1996 Lima Perù   0 – 0   Argentina Qual. Mondiali 1998 -
1-9-1996 Buenos Aires Argentina   1 – 1   Paraguay Qual. Mondiali 1998 -
9-10-1996 Puerto Ordaz Venezuela   2 – 5   Argentina Qual. Mondiali 1998 -
15-12-1996 Buenos Aires Argentina   1 – 1   Cile Qual. Mondiali 1998 -
12-1-1997 Montevideo Uruguay   0 – 0   Argentina Qual. Mondiali 1998 -   75’
30-4-1997 Buenos Aires Argentina   2 – 1   Ecuador Qual. Mondiali 1998 -
8-6-1997 Buenos Aires Argentina   2 – 0   Perù Qual. Mondiali 1998 -   29’
6-7-1997 Asunción Paraguay   1 – 2   Argentina Qual. Mondiali 1998 -  
10-9-1997 Santiago del Cile Cile   1 – 2   Argentina Qual. Mondiali 1998 -   84’
12-10-1997 Buenos Aires Argentina   0 – 0   Uruguay Qual. Mondiali 1998 -  
15-4-1998 Gerusalemme Israele   2 – 1   Argentina Amichevole -
22-4-1998 Dublino Irlanda   0 – 2   Argentina Amichevole -
29-4-1998 Rio de Janeiro Brasile   0 – 1   Argentina Amichevole -
14-5-1998 Córdoba Argentina   5 – 0   Bosnia ed Erzegovina Amichevole -   89’
19-5-1998 Mendoza Argentina   1 – 0   Cile Amichevole -
25-5-1998 Buenos Aires Argentina   2 – 0   Sudafrica Amichevole -
14-6-1998 Tolosa Argentina   1 – 0   Giappone Mondiali 1998 - 1º turno -
21-6-1998 Parigi Argentina   5 – 0   Giamaica Mondiali 1998 - 1º turno -
26-6-1998 Bordeaux Croazia   0 – 1   Argentina Mondiali 1998 - 1º turno -
30-6-1998 Saint-Étienne Argentina   2 – 2 dts
(6 – 5 dtr)
  Inghilterra Mondiali 1998 - Ottavi di finale -
4-7-1998 Marsiglia Paesi Bassi   2 – 1   Argentina Mondiali 1998 - Quarti di finale -   67’
4-6-2000 Buenos Aires Argentina   1 – 0   Bolivia Qual. Mondiali 2002 -   88’
26-7-2000 San Paolo Brasile   3 – 1   Argentina Qual. Mondiali 2002 1   39’   70’
15-11-2000 Santiago del Cile Cile   0 – 2   Argentina Qual. Mondiali 2002 -   15’
15-8-2001 Quito Ecuador   0 – 2   Argentina Qual. Mondiali 2002 -   67’
5-9-2001 Buenos Aires Argentina   2 – 1   Brasile Qual. Mondiali 2002 -   87’
7-10-2001 Asunción Paraguay   2 – 2   Argentina Qual. Mondiali 2002 -   61’
8-11-2001 Buenos Aires Argentina   2 – 0   Perù Qual. Mondiali 2002 -
14-11-2001 Montevideo Uruguay   1 – 1   Argentina Qual. Mondiali 2002 -
27-3-2002 Ginevra Argentina   2 – 2   Camerun Amichevole -   46’   90+1’
17-4-2002 Stoccarda Germania   0 – 1   Argentina Amichevole -
12-6-2002 Sendai Svezia   1 – 1   Argentina Mondiali 2002 - 1º turno -   58’   63’
20-11-2002 Saitama Giappone   0 – 2   Argentina Amichevole -
20-8-2003 Firenze Argentina   3 – 2   Uruguay Amichevole -
6-9-2003 Buenos Aires Argentina   2 – 2   Cile Qual. Mondiali 2006 -   69’
9-9-2003 Caracas Venezuela   0 – 3   Argentina Qual. Mondiali 2006 -   81’
15-11-2003 Buenos Aires Argentina   3 – 0   Bolivia Qual. Mondiali 2006 -   83’   89’
19-11-2003 Barranquilla Colombia   1 – 1   Argentina Qual. Mondiali 2006 -
Totale Presenze 40 Reti 1

Statistiche da allenatore modifica

Club modifica

Statistiche aggiornate al 13 maggio 2021. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2011-2012   River Plate BN 38 20 13 5 CA 5 4 1 0 - - - - - - - - - - 43 24 14 5 55,81 (prom.)
ago.-nov. 2012 PD 17 5 8 4 CA - - - - - - - - - - - - - - 17 5 8 4 29,41 Eson
Totale River Plate 55 25 21 9 5 4 1 0 - - - - - - - - 60 29 22 9 48,33
apr.-mag. 2013   Banfield BN 12 5 4 3 CA 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 14 6 5 3 42,86 Sub, 4°
2013-2014 BN 42 22 12 8 CA 3 2 1 0 - - - - - - - - - - 45 24 13 8 53,33 (prom)
2014 PD 19 5 5 9 - - - - - - - - - - - - - - - 19 5 5 9 26,32 17°
feb.-ago. 2015 PD 19 8 5 6 CA 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 21 9 5 7 42,86 Dimis.
Totale Banfield 92 40 26 26 7 4 2 1 - - - - - - - - 99 44 28 27 44,44
2015-2016   Guadalajara LMX 26[44]+2[45] 11+0 9+1 6+1 CMX 11[46] 6 1 4 - - - - - - - - - - 39 17 11 11 43,59 Sub. 13°, 5°
2016-2017 LMX 34[47]+8[48] 15+2 10+4 9+2 CMX 16[49] 7 7 2 - - - - - SMX 1 1 0 0 59 25 21 13 42,37 4°,
2017-2018 LMX 34[50] 7 12 15 CMX 6 4 1 1 CCL 8 5 1 2 CC 1 0 0 1 49 16 14 19 32,65 13°, 17°
Totale Chivas Guadalajara 104 35 36 33 33 17 9 7 8 5 1 2 2 1 0 1 147 58 46 43 39,46
2019   S.J. Earthquakes MLS 34 13 5 16 USOC 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 36 14 5 17 38,89 15°
2020 MLS 20+1[45] 6+0 5+1 9+0 - - - - - - - - - - MiB 5 3 3 1 26 9 7 10 34,62 16°
2021 MLS 34 10 11 13 - - - - - - - - - - - - - - - 34 10 11 13 29,41 21°
feb.-apr. 2022 MLS 7 0 3 4 USOC 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 7 0 3 4 &&0,00 Resc.
Totale S.J. Earthquakes 95+1 26+0 24+1 41+0 2 1 0 1 - - - - 5 3 1 1 103 33 26 44 32,04
2022-2023   AEK Atene SLE 36 26 5 5 CG 8 7 0 1 - - - - - - - - - - 44 33 5 6 75,00
2023-2024 SLE 12 8 3 1 CG 0 0 0 0 UCL+UEL 4[51]+5 1+1 1+1 2+3 - - - - - 21 10 5 6 47,62
Totale AEK Atene 48 34 8 6 8 7 0 1 9 2 2 5 - - - - 65 43 10 12 66,15
Totale Carriera 395 163 116 116 55 33 12 10 17 7 3 7 7 4 1 2 474 207 132 135 43,67

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica
River Plate: Apertura 1993, 1995, 1996
Lazio: 1999-2000
Lazio: 1997-1998, 1999-2000
Parma: 2001-2002
Lazio: 1998
Competizioni internazionali modifica
River Plate: 1996
Lazio: 1998-1999
Lazio: 1999

Nazionale modifica

Atlanta 1996

Individuale modifica

1999

Allenatore modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica
River Plate: 2011-2012
Banfield: 2013-2014
Chivas: Apertura 2015, Clausura 2017
Chivas: 2016
Chivas: Clausura 2017
AEK Atene: 2022-2023
AEK Atene: 2022-2023
Competizioni internazionali modifica
Chivas: 2018

Individuale modifica

2018[52]

Note modifica

  1. ^ 64 (0) se si comprende lo spareggio retrocessione.
  2. ^ a b Andrea Galdi, ALMEYDA, 'TRATTORINO' DI BAIRES, in la Repubblica, 20 settembre 1997, p. 10. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  3. ^ a b c d Matias Almeyda, l'essenza della “garra”, su corrieredellosport.it. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  4. ^ a b ALMEYDA, Matias Jesus in "Enciclopedia dello Sport", su treccani.it. URL consultato il 12 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2019).
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  49. ^ 8 (2 V, 4 N, 2 P) nel torneo Apertura 2016, 8 (5 V, 3 N, 0 P) nel torneo Clausura 2017
  50. ^ 17 (4 V, 6 N, 7 P) nel campionato di Apertura 2017, 17 (3 V, 6 N, 8 P) nel campionato di Clausura 2018
  51. ^ Nei turni preliminari
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