Mattinata

comune italiano
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Mattinata (Matinata toponimo storico, Matenéte in dialetto locale) è un comune italiano di 5 961 abitanti[1] della provincia di Foggia in Puglia. Situata sulla costa meridionale del promontorio del Gargano, si affaccia nel golfo di Manfredonia ed è una località balneare più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education e delle "vele" della Guida Blu di Legambiente.

Mattinata
comune
Mattinata – Veduta
Mattinata – Veduta
Panorama del comune da Monte Saraceno
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Foggia
Amministrazione
SindacoMichele Bisceglia (Noi comunità #mattinata2020) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate41°43′N 16°03′E / 41.716667°N 16.05°E41.716667; 16.05 (Mattinata)
Altitudine75 m s.l.m.
Superficie73,48 km²
Abitanti5 961[1] (31-8-2022)
Densità81,12 ab./km²
Comuni confinantiMonte Sant'Angelo, Vieste
Altre informazioni
Cod. postale71030
Prefisso0884
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT071031
Cod. catastaleF059
TargaFG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 404 GG[3]
Nome abitantimattinatesi
PatronoSanta Maria della Luce
Giorno festivo15 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mattinata
Mattinata
Mattinata – Mappa
Mattinata – Mappa
Posizione del comune di Mattinata nella provincia di Foggia
Sito istituzionale
Panorama

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Il territorio di Mattinata si estende su una superficie di quasi 72 km2 compreso nel Parco Nazionale del Gargano. Il centro abitato è adagiato in una conca verdeggiante di ulivi circondata da mare e boschi. Il tratto di mare che va da Mattinata a Vieste è noto per le sue bianche falesie, per i faraglioni e per i suoi anfratti e grotte alcune delle quali ancora non completamente esplorate. Sono situate presso la Baia delle Zagare.

Mattinata è adagiata su due colline, Coppa Madonna e Castelluccio, circondata dal Monte Saraceno a sud, dal Monte Sacro a Nord, dalla pianura di oliveti e dal mare ad est e da Monte Sant'Angelo ad ovest.

Nel suo territorio si possono rinvenire 61 specie di orchidee, alcune delle quali crescono esclusivamente nella zona.[senza fonte]

Sismicità modifica

L'intero territorio comunale di Mattinata è parte integrante del distretto sismico del Gargano.

Origini del nome modifica

Il toponimo Mattinata o Matinata, nella versione ottocentesca, deriva probabilmente dalla toponomastica dei luoghi nei quali intorno al 1780 nasce il primo nucleo della cittadina (probabilmente ad opera di montanari e pastori originari di Monte Sant'Angelo), cittadina vicina e accomunata a Mattinata dal dialetto. L'origine primigenia del toponimo è da attribuirsi all'antica città di Matinum della quale alcune vestigia sono ancora visibile nel territorio comunale di Mattinata, in contrada Agnuli, a poca distanza dall'odierno centro abitato.

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Apeneste, Matinum e Storia del Gargano.

La fondazione della città è databile nell'ultimo scorcio del 1700, dove si ha notizia della presenza dei primi pagliai, dimore semplicissime generalmente monocamerali, costruite con muri a secco e usati dai pastori per lo svernamento in località dal clima meno rigido di quello dei monti circostanti, che diventeranno il primo nucleo abitato stanzialmente della cittadina. L'attuale centro cittadino di Mattinata sorge sulle colline antistanti la baia, a circa un chilometro e mezzo dal sito dell'antica Matinum e iniziò a svilupparsi grazie ad alcuni montanari che per il clima mite, "scesero a valle" (a flussi regolari) a partire dal XVI-XVII secolo.

 

La costruzione di Palazzo Mantuano, oggi adibito a biblioteca comunale ed iniziata nel 1840, è il primo segno di uno sviluppo urbanistico di un qualche rilievo. Da questo primitivo nucleo e con la costruzione delle prime strade di collegamento con i centri circostanti (il primo collegamento stradale con Monte Sant'Angelo viene completato solo intorno al 1893) si sviluppa un borgo agricolo che poco dopo il 1950 diventa un piccolo comune indipendente. Il centro abitato di Mattinata subì gravi danni e quattro vittime a causa del terremoto del Gargano del 1893.

Di un certo interesse storico la presenza a circa 2 chilometri dal centro cittadino di alcune vestigia, in parte sommerse dal mare, attribuite dell'antica città romana di Matinum già Apeneste in periodo greco. Città scomparsa nel X sec. e che sarebbe stata anche il luogo dove morì, naufrago in seguito ad una tempesta, Archita di Taranto (filosofo, matematico, politico, scienziato, stratega, musicista, astronomo, uomo di stato nonché generale greco antico), come ci riferisce il poeta Orazio "...Te maris et terrae numeroque carentis harenae / mensorem cohibent, Archyta / pulveris exigui prope litus parva Matinum / munera..." (Traduzione: "...Te misuratore del mare e della terra e delle immensurabili arene, coprono, o Archita, pochi pugni di polvere presso il lido Matino...").

In ogni caso e nonostante Mattinata vanti una qualche relazione con l'antica Apeneste/Matinum, la circostanza che lo stesso comune abbia appena 200 anni di storia originandosi da un insediamento pastorizio degli inizi del 1800 e lasciando così oltre 8 secoli di buio e silenzio fra la scomparsa dell'antica Matinum e la comparsa di Mattinata, rende superflua ogni disquisizione su una, ovviamente impossibile, filiazione diretta.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Centro storico modifica

 
Pagliaio Rione Iunno

Il centro storico del paese si trova nella sua parte bassa ed è chiamato "Junno". Presenta alcuni esemplari di una tipica costruzione in pietre a secco, detta pagghiére ("pagliaio"), che risalgono alla metà del sec. XVIII. Si tratta di costruzioni basse, a base rettangolare, costituite da pietre calcaree locali, grezze, incastrate l'una sull'altra. Il "pagliaio" di campagna ha invece base più frequentemente circolare ed è una primitiva costruzione preistorica della civiltà contadina. Veniva usato come rifugio per gli uomini e gli animali domestici. Poi anche, evidentemente, come locale per mettere la paglia. Per l'aspetto e la tecnica di costruzione della "tholos" o falsa cupola (a cerchi di pietre orizzontali gradatamente aggettanti, cioè via via più interni man mano che si sale), questo "pagliaio" è da accomunare nella tecnica costruttiva ai trulli di Alberobello od anche ai nuraghi sardi testimoniando tradizioni costruttive antichissime e probabilmente riasalenti alla civiltà micenea.

Palazzo Mantuano modifica

 
Palazzo Mantuano
 
Palazzo Mantuano

Sito nello Junno è il Palazzo Mantuano, costruito nel 1840 e allora sede di una delle famiglie più influenti di Mattinata. Restaurato di recente, come memoria del passato, conserva la cornice del portone principale. Attualmente è sede della biblioteca multimediale comunale, dove vengono anche ospitate numerose mostre di artisti.

Rione Iunno modifica

 
Rione Iunno vicoli di sera
 
Rione Iunno vicoli di sera

È una versione in miniatura del più famoso Rione Junno della vicina Monte Sant'Angelo e testimonia la diretta filiazione di Mattinata da quest'ultima città.

Palazzo Barretta modifica

 
Palazzo Barretta

Risalente agli inizi del Novecento il palazzo signorile Barretta è così chiamato dal nome del facoltoso proprietario terriero Giovanni Barretta che lo abitava. La tradizione vuole che la sua famiglia si sia estinta con lui, ultimo rappresentante della famiglia e senza discendenti. Sito in corso Matino, dal 4 agosto 1955 il palazzo è oggi sede dell'amministrazione comunale.

Necropoli del Monte Saraceno modifica

 
Tombe Daune su Monte Saraceno
 
Tombe Daune su Monte Saraceno
 
Monte Saraceno

Di notevole valore storico è il sito sul Monte Saraceno con una necropoli attribuibile alla civiltà della Daunia di 500 tombe risalente ad un periodo compreso fra l'VIII e il IV sec. a.C. Numerosi reperti sono conservati nel museo civico di Mattinata e in quello di Manfredonia. In prossimità della necropoli sono stati rinvenuti i resti di un villaggio del medesimo periodo che è stato probabilmente abitato fino al V o IV sec. a.C. per poi venire definitivamente abbandonato, probabilmente a favore della vicina Matinum.

Le tombe,di piccole dimensioni e scavate direttamente nella roccia, e con la caratteristica forma di utero, rievocano il rito del ritorno alla vita prenatale.

Nella stessa zona sono state ritrovate alcune lastre litiche le cosiddette Stele daunie, la cui funzione, sepolcrale o commemorativa, è ancora controversa.

Abbazia SS. Trinità Monte Sacro modifica

 
Capitello Abbazia SS. Trinità Monte Sacro
 
Abbazia SS. Trinità Monte Sacro

Sul Monte Sacro (874 m s.l.m.) si possono ammirare i ruderi di un'antichissima abbazia benedettina SS. Trinità. Di difficile accesso, raggiungibile soltanto attraverso un sentiero che si inerpica per la montagna, di essa si conservano ancora le mura di cinta, numerosi capitelli e archi. L'intero complesso, composto da una chiesa abbaziale a tre navate e dal convento, è in stile romanico. Al suo interno vi era una cappella dedicata a San Michele Arcangelo e un battistero a pianta quadrata. Le prime tracce dell'esistenza dell'abbazia risalgono al 1058: una bolla di Stefano IX, designava Monte Sacro come cella dell'Abbazia Benedettina di Santa Maria di Calena a Peschici. Divenne Abbazia nel 1138 ed ebbe vasti possedimenti, tanto che la sua influenza si estendeva fino al Tavoliere delle Puglie. Intorno al 1300 iniziò il suo declino. Terremoti e saccheggi hanno fatto di essa quella che oggi ammiriamo.

L'Abbazia Monte Sacro si è classificata terza nel 6º Censimento 2012 I Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano con il totale di 50.071 preferenze.

Convento Pulsanese della Sperlonga modifica

 
Convento Pulsanese della Sperlonga

Il Convento Pulsanese della Sperlonga. In una valle, tra gli ulivi, allo sbocco di una irta e suggestiva gola, si trovano i resti del Convento di S. Stefano (presente secondo una bolla papale già dal 1177), del XIV sec. ben rappresentato dal bel portale su cui era posta una statua del Re David che suonava la lira.

Villa Romana modifica

Gli antichi frantoi romani in località Agnuli. A pochi metri dal mare, all'imbocco del porticciolo, risaltano i resti di fabbriche (e un'alta presenza di doli di raccolta) per la produzione di olio, del I-V secolo d.C. Le mura sono composte di pietre quadrate esaltano l'ordinata tecnica muraria dei piccoli mattoni posti a reticolo e i pavimenti a spina di pesce.

 
Resti Villa Romana Agnuli

Baia di Vignanotica modifica

La baia di Vignanotica è una spiaggia di ciottoli, caratterizzata dalla presenza di molteplici grotte scavate dal mare nella costa alta, a circa 18 km da Mattinata in direzione di Vieste. Si raggiunge attraverso un sentiero costeggiato da pini d'Aleppo e macchia mediterranea, un tempo l'accesso era solo via mare. Il suo nome deriva dal latino vinea domini 'vigna del padrone' banalizzato in vineadomina con metatesi (Nando Romano).

Baia dei Mergoli modifica

La baia dei Mergoli (o dei Faraglioni) si trova fra Mattinata e Vignanotica. Ivi si trovano alte scogliere, due faraglioni (residui di roccia calcarea lavorati dalla natura), foreste di pini e una spiaggia di ciottoli bianchi.

Società modifica

 
Tratto di costa fra Mattinata e Vieste

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti modifica

ll dialetto di Mattinata è un dialetto molto simile a quello di Monte Sant'Angelo, da cui gli abitanti del paese discendono. I dialetti di Mattinata e Monte Sant'Angelo, unitamente a quelli di Vieste e Manfredonia, costituiscono i dialetti garganici meridionali detti apulo-garganici e caratterizzati dalla metafonesi delle vocali latine ĕ e ŏ: Mattinata pétǝ "piede", ma pítǝ "piedi";[6] bbónǝ "buona, buone", ma bbúnǝ "buono, buoni". Altra caratteristica di Mattinata, come degli altri centri apulo-garganici, è la palatalizzazione della a tonica in sillaba libera di parola piana: Matǝnétǝ 'Mattinata', pénǝ "pane", sélǝ "sale", chésǝ "casa", frétǝ "fratello", chénǝ "cane".[7] Il verbo "andare" a Mattinata, Monte e Vieste è scì (pronunciato come nel napoletano busciardo), mentre a Manfredonia è . Per dire 'dove vai?' o 'dove andrai?' a Mattinata si dice oue â scì? ("dove hai da andare?"), a Manfredonia add'í c'â jì? ("dov'è che hai da andare?"). La parola "stalla" a Mattinata, Monte e Vieste suona staddǝ, a Manfredonia stallǝ.[8]

Etnie e minoranze straniere modifica

La presenza straniera al 31 dicembre 2012[9] è di 180 persone. Nel 2007,[9] la presenza straniera era di 84 persone.

Religione modifica

La religione maggiormente diffusa per tradizione è il cattolicesimo.

Cultura modifica

Istruzione modifica

Scuole modifica

Nella cittadina è presente un istituto comprensivo, l’I.C. “Domenico Savio”, che raggruppa scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado. Attualmente assenti istituti di istruzione secondaria di II grado.

Cinema modifica

A Mattinata sono state girate parti dei seguenti film/fiction:

Eventi modifica

 
Maria S.S.della Luce
 
Corso Matino

La festa patronale dedicata a Santa Maria della Luce si tiene dal 14 al 16 settembre. La festa inizia ufficialmente la mattina del 14, annunciando l'evento con fuochi pirotecnici e suono di campane. Per le vie cittadine passa la banda che annuncia l'inizio dei festeggiamenti. La via principale del paese, corso Matino, viene addobbata con delle arcate di luci. Il programma dei festeggiamenti prevede di solito concerti di musica classica e leggera. L'ultimo giorno per le vie cittadine vengono portati in processione il quadro che raffigura la Madonna e le statue di Sant'Antonio e di San Michele Arcangelo. Tutto si conclude a sera inoltrata con lo spettacolo di fuochi pirotecnici. La prima volta che si è festeggiata è stata il 16 settembre 1894, per rendere omaggio a Santa Maria della Luce per la protezione dopo i lunghi e forti terremoti che hanno interessato Mattinata dal 20 aprile 1892 al 14 febbraio 1894[10]

Il 21 settembre (san Matteo) i mattinatesi si raccolgono in una piccola chiesa situata in località Funni per dare onore al Santo.

L'ultimo sabato di ogni aprile mentre si festeggia la Madonna dell'Incoronata, una processione parte da Mattinata per raggiungere la chiesetta fuori paese.

Si svolge a Mattinata il Premio Ambiente Faraglioni di Puglia.

Cucina modifica

Piatti tipici modifica

Tra i piatti tipici della tradizione culturale si annoverano:

  • orecchiette e rape con sardine salate
  • pasta corta con ceci
  • pasta con fave e piselli
  • spaghetti con aglio, olio e peperoncino
  • zuppa di pesce
  • carciofi ripieni

Prodotti tipici modifica

  • Caciocavallo podolico

Geografia antropica modifica

Quartieri modifica

I quartieri che costituiscono il paese di Mattinata sono:

  • Coppa Madonna
  • Iunno
  • Concezione
  • Castelluccio
  • Coppa
  • Lamione
  • Chicco
  • Incoronata

Economia modifica

Turismo modifica

Mattinata vive principalmente di turismo balneare.

Agricoltura e allevamento modifica

L’allevamento di bestiame e l'agricoltura occupano un numero considerevole di addetti soprattutto durante i mesi di magra turistica.

 
Oliveti digradanti verso il mare

La coltura principale di tutto il territorio è l'ulivo, ma sono ancora presenti in buona quantità mandorle, fichi, fioroni, prugne, melecotogne, melograni, cachi, agrumi e tantissimi fichi d'India che in estate colorano di rosso i puntoni. Nelle campagne mattinatesi crescono allo stato selvatico capperi, asparagi, origano, funghi e finocchio che possono essere raccolti in estate nelle annate piovose ma anche in pieno inverno quando le condizioni climatiche lo consentono.

L'allevamento invece riguarda piccole aziende con un numero di capi da essere gestito principalmente dai componenti del nucleo familiare, e riguardano bovini di razza podolica o nostrana ma anche bovini di razza meticcia; capre di razza garganica di colore nero con grosse corna; ma anche maiali, asini, muli, cavalli, pecore e galline, tutti allevati principalmente allo stato brado.

Pesca modifica

Anche l’attività ittica riveste un ruolo importante per l’economia della cittadina.

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

La principale strada che porta a Mattinana è la SS89.

Porti modifica

Il porto è situati nei pressi di Punta Agnuli, a circa 2 km dal centro cittadino ed è costituito da un largo molo foraneo a gomito, integralmente banchinato all’interno, e da alcuni pontili galleggianti che si dipartono dalla banchina di riva.

Mobilità urbana modifica

Non è presente un servizio di trasporto pubblico urbano.

I collegamenti interurbani sono gestiti principalmente da due imprese di trasporto (SITA e Ferrovie del Gargano).

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
17 giugno 1956 17 dicembre 1960 Giuseppe Scirpoli Democrazia Cristiana Sindaco
18 dicembre 1960 25 novembre 1964 Lorenzo Fischetti Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria Sindaco
Francesco Paolo Prencipe Democrazia Cristiana Sindaco
Berardino Arena Democrazia Cristiana Sindaco
Francesco Ciuffreda Partito Socialista Italiano Sindaco
Giuseppe Argentieri Partito Socialista Italiano Sindaco
Luigi Totaro Partito Comunista Italiano Sindaco
Michele Di Bari - Sindaco
1995 1999 Gianfranco Piemontese - Sindaco Dimissioni anticipate[11]
2000 2010 Angelo Iannotta lista civica Mattinata viva Sindaco
30 marzo 2010 11 febbraio 2014 Lucio Roberto Prencipe lista civica SiAmo Mattinata Sindaco Dimissioni anticipate[12]
13 febbraio 2014 27 maggio 2014 Carmela Palumbo - Commissario prefettizio
27 maggio 2014 16 marzo 2018 Michele Prencipe lista civica Mattinata riparte Sindaco Sciolto dal Ministro Minniti per infiltrazioni mafiose[13]
20 marzo 2018 21 settembre 2020 Canale Giuseppe,
Lonigro Antonietta,
Scozzese Antonio
- Commissario straordinario
22 settembre 2020 in carica Michele Bisceglia lista civica Noi comunità #mattinata2020 Sindaco

Altre informazioni amministrative modifica

Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e ha fatto parte della Comunità Montana del Gargano fino alla soppressione dell'ente nel 2010.

Gemellaggi modifica

È gemellata dal 2010 con la cittadina argentina San Nicolas.

Sport modifica

La squadra di calcio storica della città è la U.S.D. Matinum

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Classificazione sismica dei comuni italiani (XLSX), su Protezione Civile. URL consultato il 13 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2017).
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Francesco Granatiero, Grammatica del dialetto di Mattinata, Tipolito "Edigraf", Foggia 1987, § 1.4. Ě, p. 4.
  7. ^ Francesco Granatiero, Dizionario del dialetto di Mattinata - Monte Sant'Angelo, Centro Studi Garganici di Monte Sant'Angelo, Studio Stampa, Foggia 1993.
  8. ^ Francesco Granatiero, Vocabolario dei dialetti garganici, Grenzi, Foggia 2012.
  9. ^ a b dati ISTAT
  10. ^ tratto da libro di (Don) Salvatore Prencipe, Mattinata, la nuova Matinum.
  11. ^ Dimissioni (1997 - 1999)
  12. ^ Il Sindaco Prencipe rassegna le dimissioni (2014)
  13. ^ Sciolto il comune di Mattinata

Bibliografia modifica

  • Ciro Angelillis, Mattinata nel Monte Gargano (Saggio storico), Foggia, Il Rinnovamento, 1948.
  • Salvatore Prencipe, L'Abbazia benedettina di Monte Sacro nel Gargano, S. Maria C. V., Tip. S. Del Prete, 1952.
  • Salvatore Prencipe, Vocabolarietto etimologico garganico, Monte Sant'Angelo - Mattinata, Marigliano (Na), Ist. Tip. "Anselmi", 1965.
  • Salvatore Prencipe, Mattinata la nuova "Matinum", Marigliano (Na), Ist. Tip. "Anselmi", 1967.
  • Luigi Gatta, Mattinata frazione di Monte Sant'Angelo tra '800 e '900, I vol. L'Ottocento, Foggia, Grenzi, 1996; II vol. Il Novecento, ibidem, 2007.
  • Luigi Gatta, La Chiesa abbaziale Santa Maria della Luce in Mattinata, Mattinata, Basso, 2009.
  • Antonio Francesco Paolo Latino, L'Abbazia benedettina della SS. Trinità di Monte Sacro nel territorio di Mattinata: note architettoniche e monumentali, Monte Sant'Angelo, Estratto da «Garganostudi», 1986.
  • Antonio Francesco Paolo Latino, Matinates, Mattinata, Basso, 2007.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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