Mazulo
Mazulo o Muzolo (XI secolo – XI secolo) è stato un architetto italiano.
Biografia modifica
La documentazione storica ci informa che Mazulo fu attivo nella abbazia di Pomposa nell'XI secolo. Questo complesso monumentale che ospitò un monastero benedettino risale al VI secolo ed è situato a Codigoro.[1][2]
Nel corso del tempo fu rimaneggiato nella parte frontale e forse anche nei colonnati interni e riconsacrato nel 1026, ampliato e ristrutturato.[1]
In quegli stessi anni, o più tardi secondo lo storico dell'arte Venturi, la chiesa venne allungata con l'aggiunta di due campate e la costruzione di un nuovo atrio, decorato con fregi in cotto, oculi, scodelle maiolicate, vari animali dal valore simbolico-religioso, che un'iscrizione collocata sulla facciata ci ricorda essere opera di Mazulo.[1][3]
Secondo lo storico dell'arte Pietro Toesca è probabile che anche il campanile (1063) sia da attribuire a Mazulo, mentre l'opera dell'architetto Deusdedit, ricordato in una lastra iscritta si limiterebbe all'apparato decorativo.[1]
Il portico, di larghezza uguale alla facciata della chiesa, è costituito da una parte centrale aperta e caratterizzata da tre arcate su colonne poligonali, e con a lati due ambienti distinti.[1][4]
L'impostazione volumetrica e la decorazione ceramoplastica che contraddistinguono la fronte esterna, sono derivati dal mondo artistico orientale-bizantino,[5] in particolare dalla Macedonia meridionale e dall'Epiro (Santo Stefano di Kastoria (Καστοριά), XI secolo, Arta).[1][3]
I motivi ornamentali in cotto e ceramica a forma di dischi e stelle e le caratteristiche fasce policrome a quadrati disposti in diagonale, che sono presenti anche nella parte più antica della basilica di Santo Stefano di Bologna, sono probabilmente un'indicazione di influenze artistiche dell'area alto adriatica (Sergio Bettini).[1][3]
Note modifica
- ^ a b c d e f g Mazulo, in le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 358.
- ^ ABBAZIA DI POMPOSA – SCRIGNO DI ARTE E DI STORIA, su guide-ravenna.com. URL consultato il 31 gennaio 2019.
- ^ a b c Abbazia di Pomposa - Architettura, su abbaziadipomposa.altervista.org. URL consultato il 31 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2018).
- ^ Mazulo, Animali fantastici e motivi decorativi vegetali, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
- ^ Mazulo, Animali fantastici e motivi decorativi vegetali, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
Bibliografia modifica
- Carlo Bertelli, Storia dell'Arte Italiana, I, Milano, Editore Electa-Bruno Mondadori, 1990.
- Carla Di Francesco, Pomposa: storia e arte dell'Abbazia, Bologna, Editore Italcards, 1999.
- Gian Maria Grasselli e Pietro Tarallo, Guida ai Monasteri d'Italia, Casale Monferrato, Editore Piemme, 1994.
- Paolo Parlavecchia, Il Romanico in Italia, Palazzolo sull'Oglio, Editore San Paolo, 2003.
- Mario Salmi, L'Abbazia di Pomposa, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1936.
- Antonio Samaritani, Pomposa. Storia Arte Architettura, Ferrara, Corbo, 1999.
- Marcello Simoni, I misteri dell'abbazia di Pomposa. Immagini, simboli e storie, La nave di Teseo, 2017.
- Rolf Toman, L'arte del Romanico: architettura, scultura e pittura, Colonia, Editore Könemann, 1998.
- Touring Club Italiano (a cura di), Emilia Romagna, Milano, Editore Touring, 2005.