Melvil Poupaud

attore, regista e sceneggiatore francese

Melvil Poupaud (Parigi, 26 gennaio 1973) è un attore, regista e sceneggiatore francese.

Melvil Poupaud

Biografia

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Chiamato Melvil dalla madre sceneggiatrice in onore di Herman Melville, già all'età di 10 anni fu lanciato in una carriera di attore, recitando in La villa dei pirati (1983) di Raúl Ruiz, da cui verrà diretto numerose volte nel corso della sua carriera. Nel 1990 ottiene la sua prima candidatura al premio César per la sua interpretazione in La Fille de 15 ans di Jacques Doillon.

Appare in altri nove film di Ruiz, tra cui L'Éveillé du pont de l'Alma (1985), L'isola del tesoro (1985), Genealogia di un crimine (1997), Il tempo ritrovato (1999) e Combat d'amour en songe (2000).[1] Recita in Il tempo che resta di François Ozon[2] e, con Parker Posey, in Broken English di Zoe Cassavetes.[3] Appare anche in film come Un ragazzo, tre ragazze di Eric Rohmer,[4] Racconto di Natale di Arnaud Desplechin, e Il rifugio di François Ozon.[5] Recita con Suzanne Clément in Laurence di Xavier Dolan.[6]

Poupaud passa dietro la macchina da presa nel 1984 e dirige otto cortometraggi nell'arco di un decennio. Scrive il suo primo libro nel 2011: "Quelle est Mon noM", pubblicato da Stock Editions.[7] Poupaud recita con il giovane prodigio del cinema del Quebec Xavier Dolan in Laurence nel 2012, dove ha offerto la sua migliore interpretazione al fianco dell'attrice Suzanne Clément. Il lungometraggio viene presentato al Festival di Cannes a maggio, nella categoria Un Certain Regard. Poupaud vince il premio per la migliore performance al Lisbon & Estoril Film Festival[8] nel novembre 2012 e la Tokyo Cinematheque gli dedica una retrospettiva della sua carriera. Poupaud appare nell'ultimo film di Charles de Meaux, The Lady in the Portrait. Diventa capitano di una nave tra Marsiglia e Danzica in Fidelio l'odyssée d'Alice, primo lungometraggio di Lucie Borleteau, con Ariane Labed e Anders Danielsen. Nel 2016, l'Entrevues de Belfort International Film Festival gli dedica una retrospettiva come attore e regista e l'anno successivo riceve una candidatura al Premio César al miglior attore non protagonista per Tutti gli uomini di Victoria. Nel 2022 affianca Marion Cotillard nel film Fratello e sorella e nel 2024 riceve una candidatura al Premio César al miglior attore per Il coraggio di Blanche.

Musicista

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Poupaud crea la band fusion Mud con suo fratello Yarol Poupaud, chitarrista della band francese Fédération française de fonck o FFF, e il produttore Hopi Lebel, bassista. Sono stati pubblicati due album: Mud (1995) e Mud Pack (1997). Ha pubblicato l'album solista Un simple appareil nel 2002. Un nuovo gruppo è nato nel 2011, Black kitty. È soprattutto un'azienda familiare, organizzata attorno ai tre fratelli: Yarol il vecchio, Melvil e César Poupaud.[9] I musicisti hanno pubblicato il loro nuovo EP nel marzo 2012. Nell'estate 2018, Melvil si esibisce sul palco con Benjamin Biolay in uno spettacolo intitolato Songbook che mescola musica, teatro e cinema, composto da cover di grandi canzoni francesi (Charles Aznavour, Juliette Gréco, Nino Ferrer...).[10] L'album, composto da 18 brani, esce a novembre e vengono annunciate quaranta date di concerti per l'inverno 2019 tra cui un passaggio all'Olympia.[11]

Vita privata

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Poupaud ha frequentato l'attrice Chiara Mastroianni, conosciuta al Lycée Fénelon,[12] per quattro anni: dai 16 ai 20 anni.[13] Anche se si separarono, rimasero amici e collaboratori per decenni, con la Mastroianni che sosteneva Poupaud, incoraggiandolo a perseguire la carriera di attore. Poupaud si è sposato con la scrittrice Georgina Tacou, figlia di Constantin Tacou[14] e figlioccia di Eric Rohmer,[15] con la quale ha avuto una figlia.[16]

Filmografia

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Televisione

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Discografia

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  • 1995Mud
  • 1997Mud Pack
  • 2002Un simple appareil
  • 2012EP, Black minou

Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Melvil Poupaud è stato doppiato da:

  1. ^ (FR) Melvil Poupaud : "Raoul Ruiz restera toujours un grand mystère pour moi", su France Culture, 7 giugno 2022. URL consultato il 26 settembre 2023.
  2. ^ (EN) Philip French, Time to Leave, in The Guardian, 14 maggio 2006. URL consultato il 26 settembre 2023.
  3. ^ (EN) Jason Clark, Review: Broken English, su Slant Magazine, 17 giugno 2007. URL consultato il 26 settembre 2023.
  4. ^ (EN) Andrew Pulver, A Summer's Tale, in The Guardian, 29 luglio 2005. URL consultato il 26 settembre 2023.
  5. ^ (EN) Philip French, The Refuge, in The Observer, 14 agosto 2010. URL consultato il 26 settembre 2023.
  6. ^ (EN) Melvil Poupaud and Suzanne Clément on Laurence Anyways | Film Interview | The Skinny, su theskinny.co.uk. URL consultato il 26 settembre 2023.
  7. ^ (FR) QUEL EST MON NOM, su editions-stock.fr, 17 agosto 2023. URL consultato il 26 settembre 2023.
  8. ^ Lisbon & Estoril Film Festival (2012), su IMDb. URL consultato il 26 settembre 2023.
  9. ^ (FR) Les frères Poupaud et Black Minou retrouvent leur tanière, su 20minutes.fr, 24 marzo 2011. URL consultato il 26 settembre 2023.
  10. ^ (FR) "Songbook" : Benjamin Biolay et Melvil Poupaud sur scène entre théâtre, musique et cinéma, su Franceinfo, 22 giugno 2018. URL consultato il 26 settembre 2023.
  11. ^ (FR) Benjamin Biolay et Melvil Poupaud, bande originale, su Le Point, 27 giugno 2018. URL consultato il 26 settembre 2023.
  12. ^ (FR) Quand Chiara Mastroianni faisait les devoirs d'italien de Melvil Poupaud, su France Inter, 29 marzo 2022. URL consultato il 26 settembre 2023.
  13. ^ (FR) Benjamin Biolay et Melvil Poupaud, amoureux de Chiara Mastroianni, su journaldesfemmes.fr, 6 luglio 2018. URL consultato il 26 settembre 2023.
  14. ^ Melvil Poupaud, Quel est Mon noM ?, Stock, 2011, p. 150, ISBN 978-2-234-07030-1.
  15. ^ (FR) "Quel est Mon noM?", le roman poétique et gracieux de Melvil Poupaud | Les Inrocks, su https://www.lesinrocks.com/. URL consultato il 26 settembre 2023.
  16. ^ (FR) Le making of de Melvil Poupaud, in Le Monde.fr, 6 ottobre 2011. URL consultato il 26 settembre 2023.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN76512199 · ISNI (EN0000 0001 1029 8398 · Europeana agent/base/87236 · LCCN (ENnr97038454 · GND (DE1061631567 · BNE (ESXX874315 (data) · BNF (FRcb14009144s (data) · J9U (ENHE987007437005205171