Meta (Civitella Roveto)

frazione di Civitella Roveto

Meta (pronuncia [ˈmɛta]) è una frazione di circa 370 abitanti[1] del comune di Civitella Roveto (AQ), in Abruzzo.

Meta
frazione
Meta di Civitella Roveto
Meta – Veduta
Meta – Veduta
Veduta di Meta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Comune Civitella Roveto
Territorio
Coordinate41°53′19.32″N 13°24′11.56″E / 41.8887°N 13.40321°E41.8887; 13.40321 (Meta)
Altitudine1 030 m s.l.m.
Abitanti372[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale67054
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
TargaAQ
Nome abitantimetesi
Patronosantissima Trinità
Giorno festivogiugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Meta
Meta

Geografia fisica modifica

Il borgo montano è l'unico centro abitato della valle Roveto a raggiungere la quota di 1 030 m s.l.m.[2], mentre i ruderi di Meta Vecchio si trovano su uno sperone roccioso a quota 1 050 m s.l.m.[3] sul versante orientale del monte Viglio, la vetta più alta della catena montuosa dei Càntari[4].

Meta dista circa 3,5 chilometri dal capoluogo comunale[2].

Storia modifica

 
Ruderi del vecchio borgo
 
Targa dedicata a Mario e Bruno Durante
 
Chiesa della Santissima Trinità vista dalla piazza centrale

In un documento del 1061 in cui il monaco benedettino Pietro Diacono riportò i confini del monastero cassinate venne citato per la prima volta il castello di Meta insieme al monastero di San Benedetto a Pascusano[5]. Nel 1070 in un altro documento ecclesiastico risulta la donazione a Montecassino dello stesso castello e della torre cintata dell'XI secolo[6], intorno ai quali si venne a creare una delle tre principali cellule benedettine del territorio.

Il borgo murato si sviluppò nell'epoca dell'incastellamento su uno sperone roccioso della valle Roveto per motivi logistici. Meta di Roveto (in cui il toponimo della valle deriverebbe da "urbs vetus"[7]) o come venne riportato in altri documenti storici Meta di Rovetto o Meta d'Orvieto risultò un luogo strategico per la difesa della popolazione e del territorio. Il borgo rappresentò un luogo impenetrabile per le orde barbariche che durante tutto il periodo altomedievale flagellarono il territorio abruzzese.

Nel Basso Medioevo il toponimo risultò invece strettamente connesso a quello di San Savino, località situata più in basso rispetto al contemporaneo borgo. Nei documenti ecclesiastici dell'epoca risultò essere una parrocchia tra le più importanti del territorio rovetano e della Dioecesis Sorana. Attorno all'antica chiesa di San Savino, denominata nella bolla del 1110 di Papa Pasquale II S. Mariae, ecclesiam S. Savini, visse la popolazione che solo successivamente si sarebbe trasferita più in alto, intorno al castello e al borgo murato. I numerosi casali costituirono l'abitato di Meta che si sviluppò fino a diventare un comune autonomo della valle Roveto. Citato nel Catalogus baronum e in un documento di Carlo I d'Angiò risultò incluso nella vasta contea di Albe seguendo le vicende delle baronie marsicane sotto il controllo prima degli Orsini e successivamente dei Colonna, duchi di Tagliacozzo[8].

Comune autonomo fino all'eversione feudale del 1806 risultò dotato di un catasto che venne completato nella prima metà del XVIII secolo. Legata storicamente anche al toponimo di Petrarolo, la contemporanea Civitella Roveto, Meta nel 1807 venne aggregata a quest'ultimo comune riunito insieme a Canistro, Castellafiume, Pagliara e Pescocanale[9]. Dal 1811 insieme al circondario di Civitella Roveto venne incluso nel distretto di Avezzano[10][11], mentre a seguito dell'unità d'Italia fece parte del mandamento di Civitella Roveto compreso nel circondario di Avezzano[12].

Il borgo murato in epoca contemporanea venne completamente distrutto dal terremoto della Marsica del 1915 che causò 37 vittime[13][14], ricostruito leggermente più in basso arrivò a raggiungere 895 abitanti nel censimento del 1951[15]. Il primo maggio 1944 i fratelli di Balsorano, Mario e Bruno Durante, due giovani partigiani, furono catturati a Meta dai nazisti e fatti sparire nel nulla. Si rifiutarono di rivelare l'esistenza del fratello Faustino, anch'esso partigiano, e l'ospitalità della popolazione del borgo nei confronti dei prigionieri alleati, evasi dal campo di concentramento di Avezzano e da quelli abruzzesi. Furono uccisi dopo un mese di torture a Tagliacozzo. La loro tomba e i loro corpi non furono mai trovati. Ad entrambi è stata concessa la medaglia d'oro al merito civile[16].

A partire dalla metà del XIX secolo anche Meta subì forti flussi emigratori verso Roma e le altre città del centro Italia ma anche verso l'estero[17].

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Chiesa della Santissima Trinità
 
Ruderi di Meta Vecchio

Architetture religiose modifica

 
Interno della chiesa della Santissima Trinità prima dell'abbattimento post sisma 1915
Chiesa della Santissima Trinità
La chiesa distrutta dal terremoto del 1915 venne edificata tra il 1639 e il 1642 sulla base dell'edificio medievale di cui si hanno le prime notizie tra il 1308 e il 1310 per il pagamento delle decime dovute alla Camera Apostolica, l'organo finanziario del sistema amministrativo pontificio[18]. Aveva il titolo di abazia ed era retta da un abate nominato dal vescovo non essendo soggetta a jus patronatus[19]. Dopo il sisma del 1915 la chiesa venne ricostruita tra il 1946 e il 1951 per volontà del parroco don Ernesto Mammone. Prima di allora le celebrazioni religiose si svolsero in una sede provvisoria[20][21].
Chiesa scomparsa di San Savino
Già esistente nel 1110 quando venne citata nella bolla di Pasquale II, all'inizio del XVII secolo la struttura risultò essere già in grave decadenza. Più in basso nell'area di un santuario e di due edicole votive rupestri sono emersi reperti archeologici di epoca romana[20][22].

Architetture militari modifica

«Castellu qui Meta vocatur[23]»

Castello di Meta
I ruderi del castello e delle mura medievali di Meta Vecchio si trovano su uno sperone roccioso a circa 1 050 m s.l.m.[3]. Il recinto presenta al suo interno le fondazioni di una torre di avvistamento affiancata da altri edifici. Alle pendici del colle venne ricostruito il borgo dopo la distruzione del sisma del 1915[24]. Nell'uso comune e negli atti ufficiali del comune di Civitella Roveto la località assume la denominazione di Colle di Meta, mentre gli abitanti del borgo la indicano anche con i toponimi di Case spallate o Meta Vecchio. Nel punto dove è stato issato il crocifisso sorgeva l'altare maggiore della chiesa parrocchiale della Santissima Trinità gravemente danneggiata dal terremoto del 1915 e successivamente abbattuta, mentre poco più in basso è visibile uno dei quattro sepolcri[25].

Aree naturali modifica

 
Il Viglio visto da Meta Vecchio

Società modifica

Lingue e dialetti modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti della Marsica.

Il dialetto fa parte del sistema dei dialetti meridionali intermedi[27], nella valle Roveto penetrano forme linguistiche vicine ai dialetti campani, seppur con differenti strutture ed inflessioni. Il gergo di Meta, in particolare, sarebbe stato influenzato da altri dialetti ed è di difficile comprensione[28][29].

Tradizioni e folclore modifica

La festa patronale è quella della santissima Trinità, la cui data varia di anno in anno come da calendario[30].

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

Il paese è situato lungo la strada provinciale 87 che collega Civitella Roveto alle località di Peschiera, San Savino e Meta. Un'altra arteria collega il borgo alle località di Polverelli, Brecciose e Grancia di Morino.

Ferrovie modifica

La più vicina stazione ferroviaria è quella di Civitella Roveto posta lungo la linea Avezzano-Roccasecca che collega la valle Roveto e la Marsica a Sora e Cassino.

Sport modifica

Il borgo rovetano è uno dei luoghi preferiti dai praticanti dell'arrampicata sportiva[31].

Note modifica

  1. ^ a b Frazione di Meta, su portaleabruzzo.com, Il Portale d'Abruzzo. URL consultato il 16 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2016).
  2. ^ a b Dati su Meta, su italia.indettaglio.it, Italia in Dettaglio. URL consultato il 26 settembre 2020.
  3. ^ a b Squilla, 1966, p. 179.
  4. ^ a b c Monte Viglio, su civitellaroveto.org. URL consultato il 16 settembre 2016.
  5. ^ Squilla, 1966, p. 180.
  6. ^ Grossi, 2002, p. 157.
  7. ^ Cianciusi, 1988.
  8. ^ Squilla, 1966, p. 181.
  9. ^ Antonio Sciarretta, Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana, su asciatopo.xoom.it, Antonio Sciarretta's Toponymy. URL consultato il 18 agosto 2018.
  10. ^ Brogi, 1900, p. 326.
  11. ^ Età contemporanea, su pereto.info. URL consultato il 16 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2018).
  12. ^ Squilla, 1966, p. 174.
  13. ^ Squilla, 1966, p. 182.
  14. ^ Eugenio Maria Beranger, Il terremoto del 13 gennaio 1915, in due diari conservati nell'Archivio Centrale dello Stato, Biblioteca comunale di Civitella Roveto, 1998.
  15. ^ Squilla, 1966, pp. 181-182.
  16. ^ I fratelli Mario e Bruno Durante, su comune.balsorano.aq.it, Comune di Balsorano, 16 settembre 2016. URL consultato il 16 settembre 2016.
  17. ^ Civitella Roveto (Abruzzo), su borghiautenticiditalia.it. URL consultato il 16 settembre 2016.
  18. ^ Tordone, 2010, pp. 25-27.
  19. ^ Pubblicazione a cura dell'associazione Castellu qui Meta vocatur, Meta di Civitella Roveto, 2013.
  20. ^ a b Civitella Roveto e il suo territorio nell'antichità, in Valle Roveto, anno III, n. 1.
  21. ^ Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB. URL consultato il 16 settembre 2016.
  22. ^ Grossi, 2002, p. 153.
  23. ^ Frase tratta dall'atto di donazione del 1070 che avvenne da parte di Azzone figlio di Azzone di Petrarolo, divenuto cavaliere al servizio del conte Geraldo d'Albe.
  24. ^ Giuseppe Grossi, Civitella Roveto, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 16 settembre 2016.
  25. ^ Piacentini, Geremia, Gemmitti, Antonelli, 2005.
  26. ^ Giuseppe Albrizio, Monti Cantari, Monte Gendarme, Monte Viglio; da Meta per la Ravara, Peschie Merundi, Vado della Moscosa, discesa per la Bocchetta del Viglio e il Valico dell'Arsiccia, su lemiepasseggiate.it, 12 ottobre 2015. URL consultato il 16 settembre 2016.
  27. ^ Cianciusi, 1988, p. 8.
  28. ^ Squilla, 1966, p. 245.
  29. ^ Arcangelo Petricca, lo 'nciambrico, su civitellaroveto.org. URL consultato il 16 settembre 2016.
  30. ^ Eventi con ricorrenza annuale, su civitellaroveto.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 16 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2016).
  31. ^ Civitella Roveto - Meta, su abruzzoverticale.it. URL consultato il 16 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).

Bibliografia modifica

  • Tommaso Brogi, La Marsica antica, medioevale e fino all'abolizione dei feudi, Roma, Tipografia Salesiana, 1900, SBN IT\ICCU\SBL\0393442.
  • Walter Cianciusi, Profilo di storia linguistica della Marsica, Avezzano, Banca Popolare della Marsica, 1988, SBN IT\ICCU\AQ1\0054658.
  • Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph, 2002, SBN IT\ICCU\RMS\1890083.
  • Angelo Melchiorre, Federico Del Gusto, La regione della Marsica: viaggio storico turistico attraverso i Comuni della Marsica, Ortucchio, Centro Spaziale del Fucino Piero Fanti, 1990, SBN IT\ICCU\AQ1\0061048.
  • Giovanni Musolino, Storia religiosa di Meta, Civitella Roveto, Franco Geremia, 2011.
  • Donato Piacentini, Franco Geremia, Dante Gemmitti e Dionigi Antonelli, Roccavivi nelle sue vicende storiche: atti a margine del convegno. Roccavivi 12 agosto 1998, Sora, Antonio Corsi, 2005, SBN IT\ICCU\RMS\1414915.
  • Gaetano Squilla, Valle Roveto nella geografia e nella storia, Avezzano, Ente Fucino, 1966, SBN IT\ICCU\SBL\0393466.
  • Giovanni Tordone, Errico Iacovitti, studioso, sacerdote, realizzatore, Avezzano, LCL industria grafica, 2010, SBN IT\ICCU\RMS\2703833.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Meta, su comune.civitellaroveto.aq.it, Comune di Civitella Roveto. URL consultato il 25 maggio 2019.
  • Meta. Borghi e storia della valle Roveto, su valleroveto.eu, Valle Roveto. Arte, Cultura, Turismo. URL consultato il 25 maggio 2019.
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