Michaela Biancofiore

politica italiana (1970-)

Michaela Biancofiore (Bolzano, 28 dicembre 1970) è una politica italiana. Già sottosegretaria di Stato con delega alla Pubblica amministrazione e la semplificazione nel Governo Letta[4][5]. Senatrice, dal 29 marzo 2023 è presidente del gruppo parlamentare "Civici d'Italia - Noi Moderati" al Senato della Repubblica.

Michaela Biancofiore

Vicepresidente di Coraggio Italia
In carica
Inizio mandato18 luglio 2022
PresidenteLuigi Brugnaro
PredecessoreGiovanni Toti
Gaetano Quagliariello
Marco Marin

Sottosegretario di Stato per la pubblica amministrazione e semplificazione
Durata mandato3 maggio 2013 –
4 ottobre 2013
ContitolareGianfranco Miccichè
Capo del governoEnrico Letta
PredecessoreAndrea Augello[1]
Francesco Belsito[2]
SuccessoreAngelo Rughetti

Senatrice della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022
LegislaturaXIX
Gruppo
parlamentare
Civici d'Italia-Noi Moderati-MAIE
CoalizioneCentro-destra 2022
CircoscrizioneTrentino-Alto Adige
Collegio2 (Rovereto)
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXV, XVI, XVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
XV: Forza Italia
XVI: Il Popolo della Libertà
XVII: Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente
XVIII:
- Forza Italia-Berlusconi Presidente (fino al 23/06/2022)
- Coraggio Italia (dal 27/05/2021 al 23/06/2022)
- Misto/Non iscritti (dal 23/06/2022 al 07/07/2022)
- Misto/MAIE-CI (dal 07/07/2022)
CoalizioneXV: Casa delle Libertà
XVI: Centro-destra 2008
XVII: Centro-destra 2013
XVIII: Centro-destra 2018
CircoscrizioneXV; XVII: Trentino-Alto Adige
XVI: Campania 2
XVIII: Emilia-Romagna
Incarichi parlamentari
XVI legislatura:

XVIII legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoCoraggio Italia (dal 2021)
In precedenza:
FI (1994-2009)
PdL (2009-2013)
FI (2013-2021)
Titolo di studioLaurea in Diritto internazionale
UniversitàLibera Università Mediterranea
ProfessioneImprenditrice

«Io in Berlusconi credevo con un'osservanza quasi religiosa. Sono una fondamentalista berlusconiana.»

Biografia modifica

Nata a Bolzano da padre pugliese e madre romana[6], si è diplomata presso l'istituto magistrale "Gregorio Elladio" di Spoleto[7], dove viveva in convitto in quanto orfana di dipendente statale. Ha lavorato per Mario Cecchi Gori[8], tra l'altro, come assistente alla regia per i film Al lupo al lupo, Maledetto il giorno che t'ho incontrato[8] e Perdiamoci di vista[9]. Attualmente imprenditrice nel settore del wellness,[10] è stata vicepresidente della squadra di calcio Bolzano 1996 che ha militato in Eccellenza, attualmente fusa con la Virtus Don Bosco dando vita al sodalizio Virtus Bolzano.[11] Già laureanda in giurisprudenza nel 2006, ha completato però gli studi nel 2017 laureandosi in Diritto internazionale presso la Libera Università Mediterranea. È Consigliere per le Relazioni Economiche della Fondazione Italia USA.[12]

Con la discesa in campo nella politica di Silvio Berlusconi, Biancofore si è iscritta a Forza Italia. Alle elezioni amministrative del 1995, 24enne, si candidò a Bolzano in una lista civica denominata "Vorwärts Südtirol" sebbene fosse presente una lista di Forza Italia. Biancofiore ottenne 18 voti di preferenza, non risultando eletta.[13]

Dall'11 giugno 2001 è stata consigliere per le autonomie locali del Dipartimento della funzione pubblica[14] e per il coordinamento dei Servizi di Informazione e Sicurezza. Dal 14 novembre 2002 divenne consigliere per le autonomie locali del Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini.

Consigliera provinciale di Bolzano modifica

Nel 2003 venne eletta consigliere della Provincia autonoma di Bolzano per Forza Italia con 3.680 preferenze.[15][16]

Alle elezioni amministrative del 2005 è stata eletta consigliere comunale di Bolzano nelle liste di Forza Italia, ma dopo un mese è cessata dalla carica.

Nello stesso anno presentò un disegno di legge per incentivare la sostituzione dei tagliaerba con modelli nuovi, mettendo a disposizione contributi pubblici fino al 50% del valore del mezzo, al fine di ridurre, in tal modo, l'inquinamento atmosferico (PM10) originato dalle attrezzature per il giardinaggio.[17][18]

Lo stesso anno avanzò una proposta riguardante la collocazione del tricolore italiano su ogni maso della provincia di Bolzano; sottolineò, inoltre, la questione riguardante la tutela dei diritti della minoranza italiana in Alto Adige[19]. Sempre nel 2005 Enzo Biagi si riferì a lei sul Corriere della Sera con l'appellativo di «biondona»,[20] commentando la fotografia che la ritraeva accanto al premier Silvio Berlusconi mentre questi mostrava il dito medio alzato durante un comizio in Piazza Vittoria a Bolzano.

Nel novembre successivo, in occasione delle elezioni comunali, Biancofiore fu promotrice di un comizio di Berlusconi, poi annullato, da tenersi in Piazza del Tribunale a Bolzano. In occasione del comizio fu issato davanti al tribunale un "manifesto-bandiera" largo 39 metri e alto 13, che suscitò polemiche poiché privo di autorizzazione e dai costi proibitivi.[21][22] Nel marzo 2006 propose l'istituzione di asili nido presso le aziende altoatesine[23] e il 7 giugno, essendo stata eletta alla Camera dei Deputati, Biancofiore si dimise da consigliere provinciale.[24]

Deputata di Forza Italia/PdL modifica

Coordinatrice provinciale di Forza Italia dell'Alto Adige,[25] fu eletta nelle elezioni politiche del 2006 alla Camera nella lista di Forza Italia per la circoscrizione Trentino-Alto Adige, e fece parte della Commissione Affari Costituzionali.

È stata rieletta alle elezioni politiche del 2008 nella circoscrizione Campania 2 nella lista del PdL, di cui è stata membro del Consiglio Direttivo alla Camera. Alle elezioni europee del 2009 si candida nelle liste del PdL nella circoscrizione Italia nord-orientale, ottenendo 30.042 preferenze e risultando la prima dei non eletti.

Eletta alle comunali di Bolzano nel 2010 nelle liste del Pdl, mantenendo la carica di deputata, il Consiglio avviò nei suoi confronti la procedura di decadenza per l'elevato numero di assenze.[26]Il 22 maggio 2011, in polemica con il capogruppo Maurizio Gasparri, dichiarò di voler lasciare il PdL per confluire in un nuovo movimento di centrodestra guidato da Claudio Scajola e Gianfranco Miccichè, cosa che poi non accadde[27].

Il 20 novembre 2012 annunciò ufficialmente la sua candidatura alle primarie del Popolo della Libertà, mai svoltesi. Alle elezioni politiche del 2013 è rieletta deputata del PdL nella circoscrizione Trentino-Alto Adige. Il 30 aprile 2013 venne scelta come sottosegretaria alle Pari Opportunità da Enrico Letta ma rimossa appena due giorni dopo, a seguito delle polemiche generate da sue precedenti dichiarazioni omofobe. Venne successivamente destinata all'incarico di sottosegretaria alla semplificazione amministrativa.[28] In seguito le venne assegnato l'incarico di sottosegretaria allo sport.[29]

Il 1º agosto 2013, dopo la conferma della sentenza di condanna nei confronti di Silvio Berlusconi, suo leader politico, ha presentato le sue dimissioni da sottosegretario insieme agli altri membri del governo.[30] Il 4 ottobre 2013, il premier Enrico Letta, ha accettato le sue dimissioni. È stata l'unico componente del Governo Letta, appartenente al Popolo della Libertà, che non abbia ritirato le dimissioni.[5] Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia[31][32] e il 24 gennaio 2014 il presidente Berlusconi la nomina Responsabile delle risorse umane del partito.[33]

Il 30 marzo 2016, in occasione delle elezioni comunali, la deputata dichiara di voler lasciare il partito dopo aver avuto direttive da Berlusconi stesso, per un diverso candidato da quello scelto da lei. Tuttavia, a questo annuncio non seguirà un effettivo abbandono[34]. Dal 24 marzo seguente partecipa al Comitato di Presidenza del partito.[35] Il 12 agosto 2017 sostituisce Elisabetta Gardini come coordinatrice del partito in Trentino-Alto Adige.[36] Da sempre in difesa della cultura italiana altoatesina, ha paragonato la politica di germanizzazione dell'Alto-Adige da parte dell'SVP, in particolare sulla proposta del partito di togliere la toponomastica in italiano, alla devastazione di Palmira da parte dell'ISIS.[37]

Alle elezioni politiche del 2018 viene candidata alla Camera dalla coalizione di centrodestra nel collegio uninominale Trentino-Alto Adige - 01 (Bolzano), ottenendo il 25%, viene però sconfitta dalla candidata del centrosinistra Maria Elena Boschi, che ottiene il 41,23%. Viene comunque eletta da capolista nel listino proporzionale del collegio plurinominale Emilia-Romagna - 04. Il 22 ottobre dello stesso anno si dimette da coordinatrice regionale in seguito al risultato deludente di FI alle regionali (1% a Bolzano e 2,82% a Trento con un eletto).[38] Il 24 dicembre 2019 annuncia l’addio al partito dopo 26 anni di militanza in seguito alla sua “destituzione” da coordinatrice regionale salvo poi porre fine alla sua autosospensione quando il 12 maggio 2020 Berlusconi nomina un nuovo coordinamento di 14 persone tra le quali c’è anche lei.[39]

Adesione a Coraggio Italia modifica

Il 27 maggio 2021 aderisce a Coraggio Italia, il nuovo partito fondato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro insieme al Governatore della Liguria Giovanni Toti e a numerosi parlamentari di diversa provenienza (M5S, Forza Italia, Cambiamo!-Popolo Protagonista, Lega e Centro Democratico).[40] Il 18 novembre diventa componente della direzione nazionale e coordinatrice del partito in Trentino.[41] Il 18 luglio Michaela Biancofiore diventa vicepresidente del partito dopo gli addii di Marco Marin, Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello.[42]

Senatrice e Capogruppo di Noi Moderati modifica

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidata al Senato della Repubblica nel collegio uninominale Rovereto, per la coalizione di centro-destra in quota Noi moderati, nelle cui liste è in prima posizione nel collegio plurinominale Trentino-Alto Adige - 01[43] oltreché in seconda nel collegio plurinominale Lombardia - 02 dietro a Vittorio Sgarbi.[44] Verrà eletta all'uninominale con 33.601 voti (36,79%) battendo Donatella Conzatti, candidata del centro-sinistra e di Azione - Italia Viva, per circa 200 voti (36,56%)[45]. Il 18 ottobre aderisce al gruppo "Civici d'Italia-Noi Moderati-Maie", che farà parte della maggioranza di centro-destra a Palazzo Madama,[46] diventandone capogruppo dal 29 marzo 2023.[47]

Proposte di legge modifica

Durante la sua prima legislatura, la XV, è stata firmataria di diverse proposte di legge, tra cui si distinguono:

  • Modifiche all'articolo 116 della Costituzione concernenti le procedure di modifica degli statuti delle regioni a statuto speciale (presentata il 25 luglio 2006)
  • Disposizioni concernenti la procedura per la modifica degli statuti delle regioni a statuto speciale (presentata il 30 agosto 2006)
  • Ripristino della festività del 4 novembre quale Festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate (presentata il 16 novembre 2007)

Durante invece la XVI legislatura è prima firmataria di alcune proposte di legge[48], tra cui:

  • DDL sul legittimo impedimento (approvato come testo unificato)
  • Disposizioni concernenti la revoca del trattamento previdenziale o assistenziale per i soggetti condannati per reati di terrorismo o di criminalità organizzata (approvato)
  • Modifica all'articolo 7 della Costituzione, concernente l'inserimento del riconoscimento delle radici culturali giudaico-cristiane
  • Ripristino della festività del 4 novembre quale Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate

Alla sua terza legislatura, la XVII, torna a proporre, oltre all'introduzione in Costituzione delle radici giudaico-cristiane, misure per tutelare la comunità italiana altoatesina e la parità di trattamento e diritti con quella tedesca:[49]

  • Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige per la garanzia della parità dei diritti dei gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino.
  • Istituzione di un fondo per il sostegno alla comunità di lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano
  • Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernente l'introduzione dell'insegnamento paritetico delle lingue italiana e tedesca nelle scuole della Provincia Autonoma di Bolzano


Controversie modifica

Biancofiore si è resa protagonista di varie controversie, a causa di frasi da lei esternate su temi politici e sociali.

Il 2 marzo 2011, durante la trasmissione Exit - Uscita di sicurezza, fu protagonista di un duro scontro con Beatrice Borromeo sul tema degli scandali sessuali di Berlusconi, contestando le accuse rivolte all'ex presidente del Consiglio[50].

Il 28 settembre 2012, ospite della trasmissione radiofonica La Zanzara, rispondendo alla domanda sulle critiche mosse a Berlusconi sullo stesso argomento (e sull'intitolazione a lui di un bordello in Argentina) affermò che "ha il difetto di amare le donne, ma almeno non è come Marrazzo che va a transessuali, ed è un uomo normale". Aggiunse anche che "è un esempio di vita, di lavoro e sacrificio ed è amato platonicamente da tutti, in modo particolare dai bambini"[51][52].

Il 29 settembre 2012, ospite di Otto e Mezzo all'indomani dello scandalo Fiorito, affermò che Berlusconi è l'unico homo novus esistente sulla scena politica italiana, dichiarandosi fermamente convinta che i cittadini invocassero un suo ritorno in prima persona, che lo paragonassero addirittura ad una rockstar. Aggiunse poi che non c'erano nuovi leader all'orizzonte, e affermò che egli fosse un autentico "fenomeno mediatico, protagonista di uno straordinario processo di alfabetizzazione compiuto su questo fronte, avvenuto al momento della sua "discesa in campo"[53].

Il 12 ottobre 2012, intervistata al TG3, oltre ad affrontare il tema delle primarie, ipotizzò di costituire un nuovo soggetto politico sulla scia di Forza Italia, portato avanti dai berlusconiani della prima ora, da lei stessa ribattezzati come la "Berlusconi generation", sottolineando "come è cresciuta più dalle lezioni di vita che da quelle partitocratiche"[54].

Il 29 ottobre 2012, ospite della trasmissione di LA7 Cristina Parodi Live, affermò che "la gente sta interamente vicina all'ex-capo del governo e al suo bacino elettorale di riferimento, sentendola nei discorsi della gente nelle strade", giudicando irrilevante e poco seria la diffusione di un sondaggio che dava la lista "berlusconiana" sotto al 5%. L'opinionista inglese John Peter Sloan chiese allora al pubblico presente in studio quanti si sentissero concretamente vicini a e si fidassero realmente dell'operato di Berlusconi se rieletto a Palazzo Chigi; appurato che pochissime persone gli avrebbero dato nuovamente la fiducia, la Biancofiore ribatté che "quest'opinione non rispecchia il pensiero generale degli elettori". Il dibattito sfociò in un duro scontro verbale in quanto Sloan, in riferimento alla provenienza dei voti del PdL alle elezioni politiche, affermò che le persone del Sud Italia fossero le meno istruite; la deputata si indignò per le dichiarazioni fatte, replicando a stretto giro di parola, qualificandole come insulto di un cittadino straniero nei confronti del Paese[55].

Il 13 novembre 2012 nel corso de L'aria che tira, sulle affermazioni del proprio leader che, durante la crisi economica aveva detto che "i ristoranti erano pieni", rincarò la dose affermando che anche "i bar sono pieni di gente nonostante la crisi", chiedendosi perché queste persone non lavorassero e dubitando che realmente esista la povertà[56].

Dichiarazioni su omosessualità e transessualità modifica

Alcune dichiarazioni rilasciate pubblicamente dalla Biancofiore, quali «Chi va con i trans ha seri problemi» e «purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, tra l'altro una natura che non ti fa avere una vita facile», per il loro carattere giudicato omofobo,[28][57][58] hanno suscitato le reazioni negative delle associazioni per i diritti gay e di vari esponenti del mondo politico e della società civile.[59][60][61] Le polemiche si sono inasprite in occasione della sua nomina a sottosegretaria per le pari opportunità, ministero chiave per le tematiche omosessuali[62][63]. Appena nominata sottosegretaria rilasciò, infatti, dichiarazioni da molti ritenute inopportune affermando che i gay "si ghettizzano da soli".

Spinto da molteplici critiche dell'opinione pubblica, il Presidente del Consiglio Enrico Letta le ritirò l'incarico alle pari opportunità[64][65], assegnandole compiti nell'ambito delle deleghe per la Pubblica amministrazione e la semplificazione e dal 26 giugno anche allo sport. A seguito della, poi rientrata, crisi di governo del settembre 2013 Biancofiore rassegnò le dimissioni come sottosegretario su richiesta di Berlusconi, dimissioni accolte dal presidente Letta[5]. Nel settembre 2014 Biancofiore, durante un'intervista radiofonica a La Zanzara, ha dichiarato che le persone transessuali sono contronatura e ha aggiunto che avere attrazione sessuale verso Vladimir Luxuria o comunque "una donna che ha il gingillo" non è normale.[66]

Note modifica

  1. ^ Pubblica amministrazione
  2. ^ Semplificazione
  3. ^ Michaela Biancofiore, Il cuore oltre gli ostacoli. La mia storia, Milano, Mondadori, 2014.
  4. ^ Governo, a Biancofiore deleghe P.A., su tgcom24.mediaset.it, TGcom24, 4 maggio 2013. URL consultato il 4 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2013).
  5. ^ a b c Letta accetta le dimissioni della Biancofiore, su corriere.it, Corriere della Sera, 6 ottobre 2013. URL consultato il 30 luglio 2017.
  6. ^ Giancarlo Perna, Biancofiore, la valchiria che vuol tingere d'azzurro l'Alto Adige filotedesco, in il Giornale, 13 marzo 2006. URL consultato il 30 luglio 2017.
  7. ^ Giorgio dell'Arti, Micaela Biancofiore, su cinquantamila.corriere.it, Corriere della Sera, 17 ottobre 2013. URL consultato il 7 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2016).
  8. ^ a b (EN) Micaela Biancofiore, su imdb.com, IMDb.
  9. ^ dati ricavati dai titoli di coda del film.
  10. ^ Camera.it - XVI Legislatura - Deputati e Organi Parlamentari - Scheda deputato - BIANCOFIORE Michaela, su camera.it.
  11. ^ È nata l'Ac Virtus Bolzano Archiviato il 28 settembre 2015 in Internet Archive. - Alto Adige, 14 ago 2015
  12. ^ [1]
  13. ^ Elezioni comunali 1995, su comune.bolzano.it. URL consultato il 25 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  14. ^ FORUM P.A. 2002, su forumpa.it, archive.forumpa.it. URL consultato il 12 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2007).
  15. ^ Alberti Francesco, Durnwalder, record di voti «Scelto pure dagli italiani», in Corriere della Sera, 29 ottobre 2003, p. 11 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2015).
  16. ^ Il nuovo Consiglio Provinciale, su provincia.bz.it.
  17. ^ Disegno di legge n. 62/05-XIII di iniziativa consiliare
  18. ^ Forza Italia chiede alla Provincia il 50% del costo per nuovi tagliaerba, in Alto Adige, Bolzano, 4 marzo 2005, p. 14.
  19. ^ «Ripopolare le vallate», in Alto Adige, Bolzano, 27 febbraio 2005, p. 15.
  20. ^ Enzo Biagi, Il prestigio del varietà, in Corriere della Sera, 6 giugno 2005.
  21. ^ Decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n.42
  22. ^ Illegale il megamanifesto sul tribunale, in Alto Adige, Bolzano, 25 novembre 2005, p. 14.
  23. ^ http://www2.landtag-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?app=idap&at_id=53881&blank=N
  24. ^ XIII legislatura (2003 - 2008), su consiglio-bz.org.
  25. ^ Nella lettera aperta al direttore dell'"Alto Adige", pubblicata in data 4 marzo 2015, Biancofiore ricorda: "il 2003 ... mi ha visto eletta coordinatrice provinciale di Forza Italia Alto Adige vincendo un congresso con ben il 93,4% dell'assemblea". Forza Italia, botta e risposta sull'Alto Adige tra Biancofiore e il coordinatore Lillo Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  26. ^ Assenze: Biancofiore si dovrà giustificare, su altoadige.gelocal.it. URL consultato il 2 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2013).
  27. ^ Alto Adige, la Biancofiore se ne va: «Distrutta dal Pdl, vado con Scajola», in Corriere della Sera, Milano, 22-23 maggio 2011.
  28. ^ a b Biancofiore e la polemica sull'omofobia: tolte le deleghe alle pari opportunità, in Corriere della Sera, 4 maggio 2013. URL consultato il 30 luglio 2017.
  29. ^ Biancofiore, un altro incarico: è sottosegretaria allo Sport, su trentinocorrierealpi.gelocal.it, 27 giugno 2013. URL consultato il 28 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2013).
  30. ^ Biancofiore e Miccichè: rimettiamo il nostro mandato, in Corriere della Sera, 1°-2 agosto 2013.
  31. ^ Camera dei Deputati: Composizione del gruppo FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
  32. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
  33. ^ Berlusconi nomina Toti nuovo consigliere politico di Forza Italia .tgcom24.mediaset.it, 24 gennaio 2014
  34. ^ Biancofiore: "Tradita da Berlusconi su Bolzano, non rinnovo la tessera" Archiviato il 13 aprile 2016 in Internet Archive. su altoadige
  35. ^ Ufficio di Presidenza: Berlusconi nomina il Comitato di Presidenza Archiviato il 25 marzo 2014 in Internet Archive.
  36. ^ Silvio incorona Michaela, su m.altoadige.gelocal.it. URL consultato il 19 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2017).
  37. ^ Copia archiviata, su iltempo.it. URL consultato il 4 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2018).
  38. ^ Flop Forza Italia, Biancofiore: «Basita, rimetto il mandato»
  39. ^ Rivoluzione Berlusconi, cambia tutto in Forza Italia: ecco i nuovi 14 del vertice, su iltempo.it. URL consultato il 13 maggio 2020.
  40. ^ Composizione del gruppo CORAGGIO ITALIA, su camera.it, 27 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  41. ^ Coraggio Italia, il partito di Brugnaro: con i vice Toti, Marin, Quagliarello nominata la direzione nazionale
  42. ^ Michaela Biancofiore vicepresidente di Coraggio Italia, su video33.it, 27 luglio 2022. URL consultato il 5 agosto 2022.
  43. ^ Elezioni Senato 2022: tutte le sfide uninominali, ecco i candidati delle 4 coalizioni
  44. ^ Tutti i candidati di "Noi moderati" alle elezioni del 25 settembre, su amp.today.it. URL consultato il 19 ottobre 2022.
  45. ^ Tutti i senatori eletti all'uninominale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  46. ^ Berlusconi: «Meloni mi ha chiesto di farle da consigliere». Calenda: «Andrò senza Renzi al Quirinale», su www.ilmessaggero.it, 18 ottobre 2022. URL consultato il 18 ottobre 2022.
  47. ^ Michaela Biancofiore nuovo capogruppo di Noi Moderati: “Porterò valori più liberali”
  48. ^ Atti presentati in Parlamento da On. Michaela BIANCOFIORE, su parlamento.openpolis.it, OpenParlamento.
  49. ^ Atti presentati in Parlamento da On. Michaela BIANCOFIORE - OpenParlamento
  50. ^   Lite in tv tra la Biancofiore e la Borromeo, su YouTube.
  51. ^   Michaela Biancofiore e la sua sviolinata a Silvio Berlusconi - La Zanzara - 28/09/2012, su YouTube.
  52. ^ Biancofiore: Berlusconi ama le donne, è normale. Non come Marazzo, su notizie.virgilio.it, Virgilio, 1º ottobre 2012. URL consultato il 3 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2012).
  53. ^   Michaela Biancofiore: "Berlusconi è l'uomo nuovo della politica", su YouTube.
  54. ^   L'onorevole Biancofiore e la "Berlusconi Generescion", su YouTube.
  55. ^   L'amazzone Pdl Biancofiore contro John Sloan: nessuno tocchi Berlusconi!, su YouTube.
  56. ^   E l'onorevole Biancofiore disse: "Crisi? Ma se i bar sono pieni di gente!" ..., su YouTube.
  57. ^ Diritti gay: "Micaela Biancofiore è omofoba": la rivolta della comunità omosessuale (FOTO, TWEET)
  58. ^ Biancofiore: "Il problema non sono io ma i gay si ghettizzano da soli e hanno interessi di parte" - Repubblica.it
  59. ^ Laura Eduati, Diritti gay: "Micaela Biancofiore è omofoba": la rivolta della comunità omosessuale (FOTO, TWEET), su huffingtonpost.it, 3 maggio 2013.
  60. ^ Biancofiore criticata da associazionismo gay: ha reso dichiarazioni omofobe, su altopascio.info (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2013).
  61. ^ Biancofiore, i gay e l’italiano, su romaitalialab.it. URL consultato il 26 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
  62. ^ Giulia Santerini, Governo, scontro su Biancofiore omofoba Lei: "Vittima di discriminazione preventiva", in la Repubblica, Roma, 3 maggio 2013.
  63. ^ Bufera sulla Biancofiore, associazioni gay indignate, su ladige.it, 3 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  64. ^ Governo, critiche alla Biancofiore: «Contro i gay. Inadatta alle Pari opportunità», in Corriere della Sera, 3 maggio 2013.
  65. ^ Francesco Bei, Biancofiore: "Il problema non sono io ma i gay si ghettizzano da soli e hanno interessi di parte", in la Repubblica, 4 maggio 2013.
  66. ^ Biancofiore a La Zanzara: "Un trans? Una cosa che non esiste in natura" Archiviato il 6 ottobre 2014 in Internet Archive., AltoAdige.it, 29 settembre 2014.

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