Michele VI Bringa
Michele VI Bringa (in greco moderno: Μιχαήλ ΣΤ΄ Βρίγγας, traslitterato: Mikhaēl VI Bringas; ... – 1059) è stato un imperatore bizantino. Fu basileus dei Romei (Imperatore d'Oriente) dal settembre 1056 fino al 31 agosto 1057.
Michele VI Bringa | |
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Basileus dei Romei | |
In carica | settembre 1056 – 31 agosto 1057 |
Predecessore | Teodora Porfirogenita |
Successore | Isacco I Comneno |
Nome completo | Mikhaēl VI Bringas |
Morte | 1059 |
Dinastia | Macedoni (per adozione) |
Religione | Cristianesimo ortodosso |
Dopo esser stato adottato dalla basilissa Teodora Porfirogenita, salì al trono alla morte di quest'ultima, della quale era sovrintendente alle finanze militari (logothetēs toū stratiōtikou, greco: λογοθέτης τοῦ στρατιωτικοῦ) circostanza che spiega il suo soprannome, Stratiotico o Gerota[1].
BiografiaModifica
Parente del cortigiano Giuseppe Bringa, che aveva servito l'impero prima come ammiraglio e poi ciambellano di corte, rispettivamente durante il regno di Costantino VII e Romano II[2], Michele apparteneva all'aristocrazia della capitale ed era membro della corte[3]. Null'altro è noto della sua vita fino al momento in cui Teodora Porfirogenita, alla morte di Costantino IX, divenne imperatrice regnante e attribuì a Michele l'incarico di ministro delle finanze militari (logothetēs toū stratiōtikou, greco: λογοθέτης τοῦ στρατιωτικοῦ).
Michele tenne l'incarico per i successivi 21 mesi quando, agli inizi di settembre del 1056, l'ormai morente imperatrice, su impulso del primo ministro Leone Paraspondilo, lo adottò come suo figlio e successore; pochi giorni dopo l'imperatrice morì e Michele salì al trono come Michele VI[4].
Dopo essere sopravvissuto ad una cospirazione organizzata da Teodosio Monomaco, nipote dell'ex imperatore Costantino IX[5], Michele tentò di continuare la politica accentratrice ed assolutista del suo predecessore, l'imperatrice Teodora, ma senza possederne il carisma né l'energia e presto si alienò i consensi della potente aristocrazia militare anatolica. Infatti, all'ascesa al trono, Michele acconsentì a richiamare l'etnarca Niceforo Briennio che Teodora aveva inviato al confino ma rifiutò di consegnargli i beni sequestrati, ne respinse anche pubblicamente le rimostranze e lo spedì in Cappadocia con una divisione di 3.000 soldati[6]: Briennio, oltraggiato, cominciò a complottare con altri aristocratici anatolici per rovesciare Michele[7].
Poco dopo, dunque, gli eserciti dell'Anatolia si sollevarono sotto la guida di Isacco Comneno il quale fu proclamato imperatore nella Paflagonia l'8 giugno 1057; il debole Michele VI perse immediatamente animo ma non l'aristocrazia di corte e la burocrazia che cercarono di difendere le loro posizioni di potere e fecero pressioni sull'imperatore affinché inviasse un esercito a reprimere la rivolta. Tuttavia, nella battaglia di Petroe, presso Nicea, l'esercito dei ribelli ebbe la meglio sulle truppe governative ed Isacco fu in grado di aprirsi la strada verso Costantinopoli[8]; a questo punto, Michele VI, attraverso Michele Psello, offrì ad Isacco il titolo di kaisar, acconsentì ad adottarlo come figlio ed erede e, privatamente, gli offrì la posizione di co-imperatore. In ogni caso, prima che Isacco potesse accettare o rifiutare le proposte, la popolazione di Costantinopoli si ribellò in favore di Isacco e Michele VI, convinto dal patriarca Michele Cerulario, abdicò in favore di Isacco stesso il 31 agosto, 1057 e divenne monaco[9]; morì due anni dopo, nel 1059.
NoteModifica
BibliografiaModifica
- Georg Ostrogorsky, Storia dell'Impero bizantino, Milano, Einaudi, 1968, ISBN 88-06-17362-6.
- Salvatore Impellizzeri, Imperatori di Bisanzio (Cronografia) 2 vol., Vicenza, 1984.
- Gerhard Herm, I bizantini, Milano, Garzanti, 1985.
- Giorgio Ravegnani, I trattati con Bisanzio 992-1198, Venezia, Il Cardo, 1992.
- John Julius Norwich, Bisanzio, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2000, ISBN 88-04-48185-4.
- Silvia Ronchey, Lo stato bizantino, Torino, Einaudi, 2002, ISBN 88-06-16255-1.
- Alexander P Kazhdan, Bisanzio e la sua civiltà, 2ª ed., Bari, Laterza, 2004, ISBN 88-420-4691-4.
- Giorgio Ravegnani, La storia di Bisanzio, Roma, Jouvence, 2004, ISBN 88-7801-353-6.
- Giorgio Ravegnani, I bizantini in Italia, Bologna, il Mulino, 2004.
- Ralph-Johannes Lilie, Bisanzio la seconda Roma, Roma, Newton & Compton, 2005, ISBN 88-541-0286-5.
- Alain Ducellier, Michel Kapla, Bisanzio (IV-XV secolo), Milano, San Paolo, 2005, ISBN 88-215-5366-3.
- Giorgio Ravegnani, Bisanzio e Venezia, Bologna, il Mulino, 2006.
- Giorgio Ravegnani, Introduzione alla storia bizantina, Bologna, il Mulino, 2006.
- Giorgio Ravegnani, Imperatori di Bisanzio, Bologna, Il Mulino, 2008, ISBN 978-88-15-12174-5.
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Michele VI Bringa, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Monete emesse da Michele VI, su wildwinds.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 325159474048127660417 · BAV 495/352576 |
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