Milizia del Tempio - Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo

La Milizia del Tempio - Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo (Militia Templi - Christi pauperum militum ordo, in latino), è un'associazione di fedeli che, secondo la Regola, approvata dall'Arcivescovo di Siena Mons. Gaetano Bonicelli, il 18 novembre 1990, si definisce "ordine laicale di tradizione cattolica e di impostazione monastico-militare"[1]. Tale autorizzazione non è da confondersi con una legittimazione dell'Ordine: i "poveri Cavalieri di Cristo" sono un'associazione, non un ordine cavalleresco, pertanto non possono legalmente fregiarsi del titolo di Cavaliere o Dama; la Santa Sede riconosce infatti solo i propri Ordini Cavallereschi[2]. L'associazione viene fatta rientrare tra i cattolici tradizionalisti in comunione con il Papa di Roma.[3][4]

Croce Ottagona della Milizia del Tempio

Definizione modifica

«La nostra parola si dirige anzitutto a coloro che disprezzano il seguire la propria volontà e desiderano servire con purezza e coraggio nella Cavalleria del vero e sommo Sovrano...»

L'associazione, fondata nel 1979 dal conte Marcello Alberto Cristofani della Magione (Casole d'Elsa, 8 gennaio 1940) che è divenuto primo gran maestro, dichiara di ispirarsi alle virtù cavalleresche, agli ideali e allo stile di vita Cavalieri templari, descritti da san Bernardo di Chiaravalle nel Liber ad milites Templi de laude novae militiae. Si dichiara come "l'unica istituzione templare con legittimo carattere canonico"[5], ma non vanta alcun legame giuridico o diritti di discendenza con l'ordine dei Cavalieri templari, soppresso il 3 aprile del 1312 da papa Clemente V con la bolla Vox in excelso[6]

L'associazione si propone lo scopo della salvezza dell'anima dei suoi membri attraverso la preghiera, la pratica dei sacramenti e lo spirito cavalleresco, attuando gli ideali cristiani per mezzo del servizio alla Chiesa e al prossimo. In particolare vengono praticati la liturgia secondo la tradizione latino-gregoriana, con la messa tridentina, la recita del breviario, il canto gregoriano.

La "Milizia del Tempio" è inoltre impegnata nel campo dell'approfondimento della spiritualità e della cultura della cavalleria cristiana e in quello dell'educazione dei giovani attraverso lo scautismo. Infine si propone di offrire assistenza ai pellegrini e sostegno morale e materiale ai bisognosi, in particolare ai cristiani presenti nella Terra santa.

Organizzazione modifica

In base alla regola, la Milizia del Tempio è costituita da tre categorie di membri, vincolati da voti privati secondo ciascuna categoria: "cavalieri professi", "cavalieri in obbedienza" e "dame". A questi si aggiungono i membri aggregati, "cappellani, "decorati" e "oblati", detti anche "cavalieri o dame di devozione", i quali non hanno legami diretti con la regola.

Tali titoli non hanno valore legale e non sono riconosciuti da stati sovrani, dalla Santa Sede o dalla Repubblica Italiana. Gli afferenti all'associazione non possono legalmente fare uso del titolo di Cavaliere in Italia.

L'istituzione è retta da un "gran maestro", eletto ogni nove anni da un capitolo di tredici "cavalieri di giustizia", detto "consulta magistrale": attualmente la carica è rivestita dal fondatore, Marcello Alberto Cristofani della Magione.

La sede magistrale è situata presso il castello della Magione a Poggibonsi (SI).

I cardinali Silvio Oddi, Edouard Gagnon e Alfons Maria Stickler sono stati "cardinali patroni" della Milizia del Tempio, mentre monsignor Mario Ismaele Castellano è stato promotore della nascita dell'istituzione, "cappellano d'onore" e "vescovo protettore". Ordinario diocesano dell'ordine è l'attuale arcivescovo metropolita di Siena cardinale Augusto Paolo Lojudice.

L'emblema della Milizia del Tempio è la "croce ottagona" rossa, simbolo delle "otto beatitudini", mentre il vessillo è bianco con la croce ottagona rossa. Il gran maestro ha un suo stemma ed un proprio vessillo.

Diffusione modifica

La Milizia del Tempio è presente tramite "precettorie" in Italia (precettoria d'Italia, precettoria della sede magistrale), Svizzera italiana (precettoria d'Italia), Austria e Germania (precettoria di lingua tedesca), Ungheria e Romania (precettoria degli Ungheresi), Stati Uniti d'America, Portorico e Canada (precettoria del Nord America), Spagna[7] e tramite "legazioni magistrali" nel Regno Unito, Repubblica d'Irlanda, Polonia, Paraguay, Cile, Australia, Brasile e Russia [7].

Riconoscimenti modifica

In data 24 giugno 2015 l'arcivescovo di Siena, monsignor Antonio Buoncristiani ha approvato le nuove costituzioni dell'ordine, come associazione privata di fedeli[8].

Note modifica

  1. ^ I poveri cavalieri di Cristo
  2. ^ PRECISAZIONE DELLA SEGRETERIA DI STATO IN MERITO AGLI ORDINI EQUESTRI, su press.vatican.va. URL consultato il 27 aprile 2023.
  3. ^ Articolo del 25 maggio 2003 pubblicato da Il Giornale
  4. ^ Articolo sul Corriere della Sera del 25 maggio 2003
  5. ^ www.ordo-militiae-templi.org
  6. ^ Tuttora la Chiesa cattolica (come più volte ribadito nell'Osservatore Romano) non riconosce alcuna associazione o preteso ordine neotemplare, anche se alcuni ritengono che una "eventuale rivivescenza dell'ordine "sarebbe teoricamente possibile" attraverso la Santa Sede stessa": Cfr. Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curatori), Dizionario degli istituti di perfezione (9 voll.), Edizioni paoline, Milano 1974-2003. La "Milizia del Tempio" sarebbe solo una "associazione privata di fedeli laici di diritto diocesano": Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curatori), Dizionario degli istituti di perfezione (9 voll.), Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
  7. ^ a b Le informazioni sono stati tratte dal MMXIX Liber Annalis, Poggibonsi, Casa Editrice La Magione, 2019
  8. ^ Decreto di approvazione delle Nuove Costituzioni Associative della Milizia del Tempio

Bibliografia modifica

  • Ordine della Milizia del Tempio, Regola dei poveri cavalieri di Cristo, Cancelleria magistrale della Milizia del Tempio, Poggibonsi (Siena) 1992;
  • Ordine della Milizia del Tempio, Sviluppo e criteri di sviluppo, Cancelleria magistrale della Milizia del Tempio, Poggibonsi (Siena) 2006;
  • Bollettino ufficiale dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa- Montalcino n. 11-12 del novembre dicembre 1990
  • Giancarlo Rocca, La restaurazione dei templari, in Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (a cura di), Dizionario degli istituti di perfezione, volume IX, Paoline, Roma 1997, coll. 903-905;
  • AA.VV., I Templari: mito e storia. Atti del convegno internazionale di studi della Magione templare di Poggibonsi (Siena, 29-31 maggio 1987), Viti-Riccucci, Sinalunga (Siena) 1989;
  • Giuseppe Mantelli, La Magione casa templare sulla via Francigena, La Magione dei Templari, Poggibonsi (Siena) 1990;
  • AA.VV., Kèter èv szerzetessège, vol. II, Dinasztia, Budapest 1998, pp. 1279-1282;
  • Isidoro Palumbo (a cura di), La Milizia del Tempio, p.i.p., Bologna, 1990.
  • Franco Cardini, Templari e templarismo. Storia, mito, menzogne, 2005, ISBN 88-8474-045-2
  • Mario Arturo Iannaccone, Templari. Il martirio della memoria. Mitologia dei cavalieri del tempio, 2005, ISBN 88-7198-498-6
  • Militia Templi - Christi pauperum Militum Ordo, MMXIX Liber Annalis Poggibonsi, Casa Editrice La Magione, 2019

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica