Mille Miglia 1928

seconda edizione della competizione automobilistica di velocità su strada
Voce principale: Mille Miglia.
Bandiera dell'Italia Mille Miglia 1928
Data 31 marzo - 1 aprile 1928
Nome ufficiale II Coppa delle 1000 Miglia
Percorso 1618,2 km
Brescia-Roma-Brescia
Risultati
Podio
1. Bandiera dell'Italia Giuseppe Campari
Bandiera dell'Italia Giulio Ramponi
Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato
2. Bandiera dell'Italia Archimede Rosa
Bandiera dell'Italia Franco Mazzotti
OM 665 "Superba" S MM Spider
3. Bandiera dell'Italia Ermenegildo Strazza
Bandiera dell'Italia Attilio Varallo
Lancia Lambda 221 Spider Casaro

La Mille Miglia 1928 è stata una corsa automobilistica di velocità su strada.

Disputata tra il 31 marzo e il 1º aprile 1928 su un percorso stradale da Brescia a Roma e ritorno venne vinta da Giuseppe Campari e Giulio Ramponi che coprirono l'intera distanza di 1621 km su un'Alfa Romeo 6C 1500 SS con compressore Spider Zagato ufficiale in 19 ore 14 minuti e 5 secondi alla velocità media di 84,128 chilometri orari.[1] Questa fu la prima delle 11 Mille Miglia vinte dall'Alfa Romeo e delle due vinte da Campari.

Categorie modifica

Le vetture erano suddivise in classi in base alla cilindrata. Si iscrissero 91 concorrenti, di questi 82 presero il via da Brescia e solo 40 di loro completarono il percorso.[1]

Sigla Categoria
S 1.1 Sport entro 1100 cm3
S 1.5 Sport entro 1500 cm3
S 2.0 Sport entro 2000 cm3
S 3.0 Sport entro 3000 cm3
S 5.0 Sport entro 5000 cm3

Percorso modifica

Rispetto al tracciato dell'anno precedente il percorso subì delle piccole modifiche.

Brescia — MontichiariAsolaCanneto sull'OglioPiadenaCasalmaggioreParmaReggio EmiliaModenaBolognaPasso della RaticosaPasso della FutaFirenzeSan Casciano in Val di PesaPoggibonsiSienaSan Quirico d'OrciaRadicofaniBolsenaViterboMonterosiMadonna di BraccianoRomaCivita CastellanaNarniTerniValico della SommaSpoletoFolignoPerugiaGubbioFossato di VicoFabrianoCastelraimondoTolentinoMacerataVilla PotenzaLoretoAnconaSenigalliaFanoPesaroRiminiCesenaForlìFaenzaImolaBolognaFerraraRovigoMonselicePadovaNoaleTrevisoCornudaFeltrePrimolanoBassanoMarosticaVicenzaLonigoVeronaPeschiera del GardaDesenzano del Garda — Brescia.

Così modificato il tracciato raggiunse una distanza complessiva di 1618,200 km; 10,000 in meno rispetto all'anno precedente dovuti essenzialmente a piccole deviazioni.

Gara modifica

Resoconto modifica

Il percorso della seconda edizione della Mille Miglia rimase simile a quello dell'anno precedente a differenza delle auto che, grazie al nuovo regolamento internazionale, si rinnovarono divenendo delle vetture Sport vere e proprie, con due soli posti e molto più "corsaiole" rispetto alle turismo modificate dell'anno precedente. Il successo della prima edizione venne confermato dall'aumento, seppur lieve, del numero degli iscritti e dall'interessamento da parte di marchi stranieri.

 
L'Ansaldo 6B IV Serie #48 di Bucchetti - Turner e la Maserati Tipo 26 MM #39 di Aymo Maggi ed Ernesto Maserati alla partenza della II Coppa delle 1000 Miglia 1928

Dopo la tripletta nella prima edizione la OM decise di difendere il titolo di Minoja-Morandi migliorando le già vincenti 665 "Superba" S in Mille Miglia Spider e schierando una squadra di primo livello composta dagli equipaggi Rosa - Mazzotti (uno dei quattro fondatori della corsa), Morandi - Coffani, Masperi - Serboli, Schieppati - Arcangeli e Renzi - Comotti.

Dopo aver condotto la gara sin quasi alla fine con la grande RL SS torpedo Mille Miglia[2] l'Alfa Romeo decise di riprovare a vincere la corsa, ma stavolta con le nuove 6C 1500 SS Spider Zagato, progettate da Vittorio Jano, assistite direttamente dall'Alfa Romeo e affidate ai validi equipaggi come quelli composti da Attilio Marinoni con Giovanni Battista Guidotti, Guido Mancinelli, in gara con Carlo Bruno, Presenti - Canavesi e Guatta - Bornigia. Discorso a parte merita la vettura affidata a Giuseppe Campari e Giulio Ramponi, è infatti l'unica 6C 1500 SS Spider Zagato dotata del compressore tra tutte quelle schierate alla partenza.

La Lancia schierò ufficiosamente le sue Lambda 8ª serie 221, alcune spider Casaro, per i temibili Ermenegildo Strazza e Attilio Varallo insieme a Gismondi - Valsania, Giacosa - Storari, Scarfiotti - Lasagna e dalle coppie di fratelli Benelli e Battaglini; tutti in classe 3000. Tra le vetture italiane partivano anche delle Itala tipo 61, la migliore delle quali guidata da Franco Cortese, e, su una Maserati tipo 26 MM Sport molto veloce, Aymo Maggi, un altro dei fondatori della corsa, ed Ernesto Maserati.

La concorrenza straniera è ben rappresentata dalla Bugatti che partono con i favori del pronostico per la vittoria assoluta schierando a Brescia tre nuove tipo 43 torpedo Sport per tre veloci equipaggi composti da Pietro Bordino, con De Gioannini, da Gastone Brilli-Peri, insieme a Lumini, e da Tazio Nuvolari, con Amedeo Bignami. Sempre su una Bugatti, ma Tipo 35 B Sport, partono Achille Varzi e il meccanico Tabacchi.

Anche le case americane Chrysler e LaSalle, che tentano di entrare nel mercato italiano, scendono in gara per pubblicizzare le proprie vetture, che a differenza delle concorrenti d'oltralpe sono vere automobili di serie, non elaborate appositamente per la corsa. Quattro Chrysler 72 vennero affidate a Leonardi - Ciriaci, Lodolini - Ruggieri, Emilio Materassi - Rodolfo Caruso[3] e Manuel de Teffé, in coppia con la "baronessa" Maria Antonietta Avanzo, la prima donna a competere alla maratona bresciana[4]; mentre due LaSalle furono consegnate nelle mani esperte dei primi tre classificati nella prima edizione della corsa, Ferdinando Minoia - Renato Balestrero e Mario Danieli - Corrado Lotti. Tra le 1100 partono molte Fiat 509 su diversi livelli di preparazione insieme ad altre concorrenti straniere come una Peugeot 5CV tipo MM e due Salmson, di cui una per Luigi Fagioli.

 
L'Alfa Romeo 6C 1500 SS con compressore Spider Zagato ufficiale di Giuseppe Campari e Giulio Ramponi mentre supera il passo della Raticosa

La partenza viene data alle 8 del mattino e la gara inizia a ritmo sostenuto con le Bugatti T43 che passano subito in testa grazie a Nuvolari, primo a Bologna seguito da Brilli-Peri a 5 minuti e da Bordino a 6; l'Alfa Romeo sovralimentata di Campari, le Lancia di Strazza e di Scarfiotti e la OM di Morandi inseguivano le Bugatti anche a Firenze, dopo il tratto appenninico, che aveva costretto al ritiro ben due Chrysler 72, la Maserati 26 MM Sport di Maggi - Maserati e la Bugatti T35 B di Varzi - Tabacchi.

Attraversando la Toscana Giuseppe Campari e Attilio Marinoni accelerano l'andatura con la loro Alfa Romeo 6C 1500 SS con compressore Spider Zagato e giungono a Roma con 5 minuti di vantaggio sulla Bugatti T43 di Tazio Nuvolari, rallentato da alcuni problemi meccanici, 9 sulla Lancia Lambda di Gismondi, 10 sulla Bugatti di Brilli-Peri e 12 sulle Lancia di Radice e sulla seconda Alfa Romeo 6C 1500 di Bornigia - Guatta. Sulla via del ritorno a Brescia l'Alfa Romeo di Campari - Ramponi mantiene saldamente la testa della corsa mentre infuria la bagarre per le piazze d'onore, in cui si alternano Marinoni e Mazzotti su due OM 665 "Superba" S MM Spider, Brilli-Peri - Lumini e Nuvolari - Bignami su due delle tre Bugatti T43 e Gismondi - Valsania su una Lancia Lambda Spider Casaro.

In particolare Gismondi - Valsania sulla loro Lambda a Bologna ridussero il distacco a soli 3 minuti dall'Alfa Romeo 6C 1500 di Campari - Ramponi prima di rompere la vettura e ritirarsi nei pressi di Rovigo. Però, nell'ultima parte della gara, sulle strade del Veneto, un'altra Lancia Lambda, quella di Strazza - Gismondi, comincia a recuperare terreno insieme alla OM 665 "Superba" S MM Spider di Rosa - Mazzotti; entrambi autori di un'ottima parte finale di gara ma che non riesce a portar loro alla vittoria.

 
L'Alfa Romeo 6C 1500 SS con compressore Spider Zagato ufficiale di Giuseppe Campari e Giulio Ramponi al traguardo di Brescia

Infatti dopo 1618,2 km di gara l'Alfa Romeo 6C 1500 SS con compressore Spider Zagato ufficiale di Giuseppe Campari e Giulio Ramponi tagliò il traguardo a Brescia dopo 19 ore 14 minuti 5 secondi, stabilendo un nuovo record, seguita dalla OM 665 "Superba" S MM di Archimede Rosa e Franco Mazzotti e dalla Lancia Lambda 221 Spider Casaro di Ermenegildo Strazza e Attilio Varallo.[1] I primi tre si classificarono anche primi delle rispettive classi fino a 1,5, 2,0 e 3.0 litri.

Al 4º e al 5º posto si classificarono le due Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato (senza compressore) di Marinoni - Guidotti e Bornigia - Guatta seguite dalla prima delle Bugatti T43, quella di Brilli-Peri. Le altre due arriveranno comunque al traguardo, ma in posizioni di rincalzo, attardate da vari problemi meccanici. Le Lancia Lambda di Scarfiotti - Lasagna e Radice - Lissoni si piazzarono 7° e 9°, separati dall'Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato di Presenti - Canvesi e seguite dalla OM 665 "Superba" S MM Spider di Morandi - Coffani, in 10ª posizione.

Primi tra le vetture fino a 5.0 litri e 15° assoluti si classificarono Ferdinando Minoja e Renato Balestrero su una delle due LaSalle. Le Fiat 509 S trionfarono nella classe 1,1 litri con i vincitori Giuseppe Gilera, futuro patron della casa motociclistica, e Manenti classificatesi 28° assoluti.

Risultati[1] modifica

Pos. Equipaggio Vettura Scuderia Tempo/Ritiro Categoria
1 30   Giuseppe Campari
  Giulio Ramponi
Alfa Romeo 6C 1500 SS Compressore Spider Zagato 19h14'05"800 S 1.5
2 61   Archimede Rosa
  Franco Mazzotti
OM 665 "Superba" S MM 19h22'22"400 S 2.0
3 70   Ermenegildo Strazza
  Attilio Varallo
Lancia Lambda 221 spider Casaro 19h37'37"400 S 3.0
4 26   Attilio Marinoni
  Giovanni Battista Guidotti
Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato 19h38'13"800 S 1.5
5 33   A. Bornigia
  Amedeo Guatta
Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato 19h42'00"000 S 1.5
6 83   Gastone Brilli-Peri
  Lumini
Bugatti Tipo 43 19h45'44"600 S 3.0
7 66   Luigi Scarfiotti
  Lasagna
Lancia Lambda 19h52'02"800 S 3.0
8 25   Presenti
  Carlo Canavesi
Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato 20h10'55"000 S 1.5
9 63   Radice
  Lissoni
Lancia Lambda 20h13'17"000 S 3.0
10 44   Giuseppe Morandi
  Vincenzo Coffani
OM 665 "Superba" S MM 20h26'40"600 S 2.0
11 64   Giacosa
  Storari
Lancia Lambda 20h29'55"200 S 3.0
12 40   Francesconi
  Bassi
OM 665 "Superba" S MM 21h03'39"000 S 2.0
13 84   Tazio Nuvolari
  Amedeo Bignami
Bugatti Tipo 43 21h13'42"000 S 3.0
14 27   Guido Mancinelli
  Carlo Bruno
Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato 21h14'20"400 S 1.5
15 94   Ferdinando Minoia
  Renato Balestrero
LaSalle 21h17'25"600 S 5.0
16 85   Pietro Bordino
  De Gioannini
Bugatti Tipo 43 21h20'30"000 S 3.0
17 35   Bonamico
  Coccia
Alfa Romeo 6C 1500 Sport 21h36'08"200 S 1.5
18 45   Schieppati
  Luigi Arcangeli
OM 665 "Superba" S MM 21h47'56"000 S 2.0
19 72   Gutermann
  Munaron
Lancia Lambda 21h56'49"200 S 3.0
20 31   Fussi
  Sozzi
Alfa Romeo 6C 1500 SS Spider Zagato 22h14'55"200 S 1.5
21 46   Serboli
  Masperi
OM 665 "Superba" S MM 22h22'56"000 S 2.0
22 95   Gioacchino Leonardi
  Ciriaci
Chrysler 72 22h25'08"600 S 5.0
23 21   Tonini
  Parenti
Maserati 26 MM 22h30'05"000 S 1.5
24 43   Tommasini
  Berti
OM 665 "Superba" S MM 22h31'36"400 S 2.0
25 96   Lodolini
  Ruggeri
Chrysler 72 23h13'54"600 S 5.0
26 93   Mario Danieli
  Corrado Lotti
LaSalle 23h22'11"200 S 5.0
27 88   Terziani
  Forti
Ansaldo 6B IV serie 23h41'28"600 S 3.0
28 4   Giuseppe Gilera
  Manenti
Fiat 509 S 23h59'05"200 S 1.1
29 32   Segafredo
  Gidoni
Ceirano tipo S 150 24h03'42"800 S 1.5
30 18   Cagna
  Zampieri
Fiat 509 S 25h02'12"400 S 1.1
31 42   Carlo Gazzabini
  G. Guerrini
OM 665 "Superba" S MM 25h07'32"200 S 2.0
32 67   "Frate Ignoto"
  Lazzari
Lancia Lambda 25h16'24"600 S 3.0
33 16   Crespi
  Barbieri
SAM tipo C 25J 26h06'16"000 S 1.1
34 81   Tarabini
  Baciocchi
Alfa Romeo RL SS 26h07'28"400 S 3.0
35 2   Ferrari
  Mazzotti
Fiat 509 S 26h10'48"200 S 1.1
36 9   Portioli
  Dall'Olio
Amilcar CGS 26h47'09"200 S 1.1
37 14   Ravasio
  Piccoli
Fiat 509 S 27h56'38"200 S 1.1
38 58   Drescher
  Visibelli
OM 665 "Superba" S MM 28h34'30"800 S 2.0
39 36   de Giovanni
  Boris
Alfa Romeo 6C 1500 Sport 29h01'58"600 S 1.5
40 3   De Martis
  Ambrogio
Fiat 509 S 29h58'23"600 S 1.1
Rit. 1   Cazzulani
  Livraghi
Peugeot 5CV tipo MM S 1.1
Rit. 6   Alicandri
  D'Amico
Salmson 1100 S 1.1
Rit. 7   Ferrarin
  Zanini
Fiat 509 S S 1.1
Rit. 8   Martini Bernardi
  Burchi
Fiat 509 S S 1.1
Rit. 10   Zanelli
  Ricceri
Fiat 509 S S 1.1
Rit. 11   Manzoni
  Mutti
Fiat 509 S S 1.1
Rit. 12   Luigi Fagioli
  Lauri
Salmson 1100 S 1.1
Rit. 15   Capello
  Azzaroni
Fiat 509 S S 1.1
Rit. 19   Matrullo
  Ferranti
Salmson 1100 S 1.1
Rit. 20   de Rothschild
  Lora
Fiat 509 S S 1.1
Rit. 22   Farinacci
  Spineto
Ceirano tipo S 150 S 1.5
Rit. 29   Lissoni
  Lissoni
Fiat 501 S S 1.5
Rit. 34   Piva
  Moretti
Bugatti Tipo 37 S 1.5
Rit. 39   Aymo Maggi
  Ernesto Maserati
Maserati 26B MM S 2.0
Rit. 47   Butteri
  Anzuinelli
OM 665 "Superba" S MM S 2.0
Rit. 48   Bucchetti
  Turner
Ansaldo 6B IV serie S 2.0
Rit. 49   Biazzi Vergani
  Gerevini
OM 665 "Superba" S MM S 2.0
Rit. 50   Fedeli
  Ugolini
OM 665 "Superba" S MM Incidente S 2.0
Rit. 51   Franco Cortese
  Cucchia
Itala tipo 61 S 2.0
Rit. 52   Carbonelli
  Pozzi
Itala tipo 61 S 2.0
Rit. 53   Casarotti
  Marino
Itala tipo 61 S 2.0
Rit. 55   Cirio
  Ferrero
Itala tipo 61 S 2.0
Rit. 56   Bernardi
  Calzolari
OM 665 "Superba" S MM S 2.0
Rit. 57   Chiabotti
  Crosti
Bugatti Tipo 37 S 2.0
Rit. 59   Gianfranco Comotti
  Renzi
OM 665 "Superba" S MM S 2.0
Rit. 60   Achille Varzi
  Tabacchi
Bugatti Tipo 35B S 2.0
Rit. 62   Borgorelli Ottaviani
  Marsili
Lancia Lambda S 3.0
Rit. 65   Artelli
  Richetti
Alfa Romeo RL SS S 3.0
Rit. 68   "Tartaruga"
  "Formica"
Lancia Lambda S 3.0
Rit. 69   Villa
  Romano
Bianchi tipo 20 S 3.0
Rit. 71   Luigi Gismondi
  G. Valsania
Lancia Lambda Incidente S 3.0
Rit. 73   Guerrero
  Frassinelli
Lancia Lambda S 3.0
Rit. 74   Battaglini
  Battaglini
Lancia Lambda S 3.0
Rit. 75   Benelli
  Benelli
Lancia Lambda S 3.0
Rit. 78   Ghirardi
  Lombardi
Lancia Lambda S 3.0
Rit. 79   Attilio Marinoni
  Morbidini
Ansaldo 6B IV serie S 3.0
Rit. 82   "Teddy"
  "Green"
Lancia Lambda S 3.0
Rit. 86   Guido Cattaneo
  Della Valle
Lancia Lambda S 3.0
Rit. 90   Emilio Marerassi
  Rodolfo Caruso
Chrysler 72 S 5.0
Rit. 91   Manuel de Teffé
  Maria Antonietta Avanzo
Chrysler 72 S 5.0
Rit. 92   Giovanni Minozzi
  Ascari
Alfa Romeo RLSS S 5.0
Rit. 98   Farinotti
  Favero
Lorraine-Dietrich tipo B/3/6 S 5.0
NP 5   A. Riolo
  -
Fiat 509 S S 1.1
NP 13   Confalonieri
  Ghiringhelli
Fiat 509 S S 1.1
NP 23   T. Arrivabene
  -
Bugatti Tipo 40 S 1.5
NP 24   Brunori
  Attili
Maserati 26 MM S 1.5
NP 37   Moresco
  Ciancherotti
- S 1.5
NP 41   Romano
  Martinelli
Bugatti S 2.0
NP 76   Silingardi
  Pezzuoli
Alfa Romeo RL SS S 3.0
NP 77   Boninsegna
  Bartolini
Lancia Lambda S 3.0
NP 80   R. Lucifero
  -
Diatto tipo 26 S 3.0

Note modifica

  1. ^ a b c d Mille Miglia 1928, su racingsportscars.com.
  2. ^ RL Super Sport: la prima vittoria Alfa Romeo alla Targa Florio, su fcaheritage.com. URL consultato il 6 ottobre 2020.
  3. ^ Chrysler 72 ex Mille Miglia (1928), su pananti.com. URL consultato il 6 ottobre 2020.
  4. ^ Maria Antonietta Avanzo, la prima donna alla Mille Miglia, su life.euromaster-pneumatici.it.

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Collegamenti esterni modifica

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