Milos Raonic

tennista canadese

Milos Raonic, in serbo Miloš Raonić (Podgorica, 27 dicembre 1990), è un tennista canadese, nato in Montenegro.

Milos Raonic
Milos Raonic all'US Open 2016
Nazionalità Bandiera del Canada Canada
Altezza 196[1] cm
Peso 98[1] kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 376-179 (67.75%)
Titoli vinti 8
Miglior ranking 3º (21 novembre 2016)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open SF (2016)
Bandiera della Francia Roland Garros QF (2014)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon F (2016)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 4T (2012, 2013, 2014, 2018)
Altri tornei
 Tour Finals SF (2016)
 Giochi olimpici 2T (2012)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 26-35 (42.62%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 103º (10 giugno 2013)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 2 ottobre 2023

In singolare ha vinto 8 tornei del circuito maggiore e nei tornei del Grande Slam vanta come miglior risultato la finale di Wimbledon 2016, anno in cui ha anche raggiunto il suo miglior piazzamento in classifica alla 3ª posizione mondiale. Ha disputato e perso quattro finali nei tornei Masters 1000. A partire dal 2017 la sua carriera è stata condizionata da vari infortuni che lo hanno costretto a lunghe convalescenze.

Biografia modifica

Trasferitosi a tre anni da Podgorica (Montenegro) in Canada assieme ai genitori Dusan e Vesna, entrambi ingegneri, parla montenegrino e inglese. Ha una sorella, Jelena, e un fratello, Momir. Lo zio Branimir Gvozdenović è stato ministro dello sviluppo economico e vice-primo ministro nel governo montenegrino.[2] Nell'aprile 2022 Raonic ha sposato in Italia la modella Camille Ringoir.[3]

Ha iniziato a giocare a tennis allenato dal padre quando aveva otto anni, giocando alle sei e mezza di mattina e alle nove di sera, ore in cui l'affitto del campo era molto meno costoso, usando una macchina sparapalle. Nel 2007 inizia ad allenarsi al nuovo Tennis Canada's National Training Centre di Montreal.[1][4] È tifoso del Real Madrid nel calcio e dei Toronto Raptors nel basket. Il suo idolo da bambino era Pete Sampras. Ha debuttato nella squadra del Canada di Coppa Davis nel marzo del 2010 ed è stato allenato dall'ex tennista professionista Frédéric Niemeyer dal dicembre del 2009, per poi passare sotto la guida dell'ex-tennista spagnolo Galo Blanco verso la fine del 2010.[1]

Carriera modifica

Tra gli juniores modifica

Fa la sua prima apparizione nell'ITF Junior Circuit nel 2003 e disputa l'ultimo torneo nell'ottobre 2008, vince i primi titoli nell'ottobre 2006 imponendosi sia in singolare che in doppio in un torneo di Grade 4 canadese. In singolare vincerà in totale tre tornei minori, mentre in doppio vincerà sei tornei tra cui due di Grade 1. Il miglior risultato nei tornei del Grande Slam juniores è la semifinale raggiunta in doppio all'Open di Francia 2008 con Vasek Pospisil, mentre negli altri tornei di Grade A non va oltre i quarti di finale in singolare e in doppio all'Osaka Mayor's Cup del 2008, al suo ultimo impegno tra gli juniores, risultato con cui raggiunge la 38ª posizione mondiale, suo miglior ranking di categoria.[5]

2007-2009, inizi tra i professionisti e primi titoli nei circuiti minori modifica

Disputa i suoi primi tornei tra i professionisti nel 2007 nel circuito ITF Futures e al suo debutto supera il nº 687 del mondo Fabrice Martin. A luglio, al suo quarto impegno, debutta con una sconfitta in un torneo dell'ATP Challenger Tour. Disputa e vince la sua prima finale ITF nel marzo 2008 nel torneo di doppio del Canada F1, e quello stesso mese perde la finale in singolare al Canada F3. A fine stagione inizia a giocare con continuità tra i professionisti e a novembre vince il primo titolo Challenger al torneo di doppio del Men's Rimouski Challenger in coppia con Pospisil. Il primo titolo in singolare arriva nel marzo 2009 al torneo ITF Canada F2 di Montréal. Ad agosto supera per la prima volta le qualificazioni nel circuito maggiore al Masters 1000 di Montréal con i successi sul nº 77 ATP Tejmuraz Gabašvili – primo top 100 sconfitto in carriera – e su Michael Llodra, e viene sconfitto al primo turno in 3 set dal nº 10 del mondo Fernando Gonzalez dopo aver sprecato un match-point.[6].

2010, primi quarti di finale in un torneo ATP e top 200 modifica

Inizia la nuova stagione con il nuovo allenatore Frédéric Niemeyer, ex-tennista canadese, e a marzo fa il suo esordio nella squadra canadese di Coppa Davis nella sfida con la Colombia, perde entrambi i singolari e vince il doppio assieme al nº 1 del mondo Daniel Nestor. A maggio vince l'ultimo torneo ITF disputato in carriera e abbandona questo circuito dopo aver vinto 4 titoli in singolare e 5 in doppio. A luglio raggiunge la prima finale Challenger in singolare al torneo di Granby e cede in due set a Tobias Kamke. Il mese successivo accede con una wild card al Masters 1000 di Toronto sia in singolare che in doppio assieme a Vasek Pospisil. In singolare esce al primo turno per mano di Victor Hănescu, mentre in doppio sconfiggono Rafael Nadal / Novak Đoković e vengono battuti al turno successivo dai campioni in carica di Wimbledon Jürgen Melzer / Philipp Petzschner.

 
Raonic durante gli US Open 2010.

Supera per la prima volta le qualificazioni in un torneo del grande Slam agli US Open e viene sconfitto da Carsten Ball. Supera le qualificazioni anche all'ATP del Malaysian Open, nel main draw elimina tra gli altri il nº 31 ATP Serhij Stachovs'kyj, si spinge per la prima volta nei quarti di finale e cede a Igor' Andreev. Si qualifica anche al successivo Japan Open, supera quindi Florent Serra e perde al secondo turno contro Nadal, poi vincitore del torneo. Con questi risultati entra nella top 200 e sale al 155º posto mondiale.

2011, primo titolo ATP, quarto turno agli Australian Open e 25º nel ranking modifica

Inizia la stagione con il nuovo allenatore Galo Blanco e all'esordio non supera le qualificazioni al torneo di Chennai. Le supera agli Australian Open e si rende protagonista nel tabellone principale con i successi su Björn Phau, Michaël Llodra e soprattutto sul nº10 del mondo Michail Južnyj, diventando il primo qualificato a raggiungere gli ottavi di finale di uno Slam dal 1999.[7][8]. Viene quindi eliminato dal nº 7 del mondo David Ferrer, al quale strappa un set; con questi risultati fa il suo ingresso in top 100, al 94º posto. Si qualifica anche all'SA Tennis Open di Johannesburg e viene eliminato al secondo turno da Simon Greul dopo aver sconfitto il nº 37 del mondo Lu Yen-hsun. Al successivo SAP Open raggiunge la sua prima finale in carriera e sconfigge il nº9 del mondo Fernando Verdasco dopo due tie-break. Conquista così il suo primo titolo ATP in carriera, migliora il best ranking, e diventa il primo canadese a vincere un titolo ATP dopo Greg Rusedski nel 1999.[1]

Entra con una wild card nel tabellone del successivo torneo di Memphis e al primo turno sconfigge nuovamente Verdasco, in tre set. Nei turni successivi batte Radek Štěpánek, Robert Kendrick e Mardy Fish e, alla sua seconda finale consecutiva, viene sconfitto dall'ex nº 1 del mondo Andy Roddick con il punteggio di 7-6, 6-7, 7-5. A fine torneo sale al 37º posto, la migliore classifica mai raggiunta nel ranking ATP di singolare da un canadese.[1] A Indian Wells esce di scena al terzo turno dopo un match combattuto con la giovane promessa Ryan Harrison. È fra le teste di serie al successivo Masters di Miami e viene subito eliminato da Somdev Devvarman. All'esordio stagionale sulla terra battuta europea al Masters di Monte Carlo viene eliminato al terzo turno dal futuro finalista David Ferrer, ed esce al terzo turno anche a Barcellona, sconfitto da Ivan Dodig. Disputa la prima semifinale in carriera su terra battuta all'Estoril e si ritira nel corso del match con Verdasco; a fine torneo porta il best ranking alla 25ª posizione. Viene eliminato al primo turno nei successivi tornei di Madrid, Roma e al Roland Garros.

Sull'erba di Halle raggiunge i quarti e viene sconfitto dal futuro finalista Philipp Petzschner; nel torneo tedesco raggiunge inoltre con Robin Haase la sua prima finale ATP in doppio, e vengono sconfitti per 9-11 nel terzo set da Rohan Bopanna / Aisam-ul-Haq Qureshi. A Wimbledon arriva al secondo turno, ma nei primi giochi del match contro Gilles Müller cade e si infortuna all'anca. È costretto a operarsi e a saltare tutta la stagione sul cemento americano, inclusi gli US Open.[1][9] Rientra ai play-off di Coppa Davis contro Israele e perde contro Amir Weintraub, ma il Canada vince la sfida e viene promosso al World Group 2012. Al torneo di Tokyo supera Yūichi Sugita e al secondo turno viene eliminato da Nadal come l'anno precedente. Dopo il secondo turno al Masters di Shanghai, al torneo indoor di Stoccolma perde in semifinale contro Gaël Monfils, poi vincitore del torneo. Chiude la stagione al 31º posto nel ranking mondiale e riceve il premio ATP per il miglior esordiente del 2011.[1]

2012, due titoli ATP modifica

 
Raonic a Indian Wells 2012.

All'esordio stagionale a Chennai raggiunge la finale senza perdere alcun set e superando in semifinale il nº 10 del mondo Nicolás Almagro. Si aggiudica il suo secondo titolo in carriera battendo 6-7, 7-6, 7-6 il nº 9 del mondo Janko Tipsarević dopo 3 ore e 14 minuti di gioco e dopo aver messo a segno 35 ace.[10]. Agli Australian Open non va oltre il terzo turno, sconfitto in 4 set da Lleyton Hewitt. Si conferma campione a San Jose battendo in finale Denis Istomin per 7-6, 6-2. Raggiunge la finale anche a Memphis e viene sconfitto in due set da Jürgen Melzer, che interrompe la sua striscia di nove vittorie consecutive. Nel primo Masters del 2012 a Indian Wells si arrende al terzo turno all'ex nº 1 Roger Federer dopo aver vinto il primo set. Anche a Miami esce al terzo turno, costretto al ritiro prima del match contro Andy Murray per un infortunio alla caviglia.[11].

Sconfitto al primo turno a Monte Carlo, riprende l'ascesa nel ranking la settimana seguente raggiungendo la semifinale a Barcellona grazie al successo sul nº 4 del mondo Murray e perde contro Ferrer dopo due tie-break. Viene eliminato al tie-break del set decisivo da Federer al secondo turno a Madrid e non supera il primo turno a Roma, mentre al Roland Garros viene sconfitto al terzo turno da Juan Mónaco in 5 set set. Anche nei quarti ad Halle perde nel tie-break del terzo set contro Federer. Non supera il secondo turno a Wimbledon, Newport e al suo debutto olimpico ai Giochi di Londra, dove si arrende per 23-25 nel set decisivo contro Jo-Wilfried Tsonga nel match più lungo mai giocato in precedenza in un torneo olimpico.[1]

Superando Viktor Troicki, vince il suo primo incontro in carriera nel torneo di casa al Canadian Open, dove approda per la prima volta ai quarti in un Masters 1000 e viene sconfitto da Isner; a fine torneo fa il suo ingresso nella top 20. Raggiunge i quarti anche a Cincinnati battendo fra gli altri il nº 7 del mondo Tomáš Berdych e viene eliminato da Wawrinka. Disputa per la seconda volta gli ottavi in una prova del Grande Slam agli US Open e raccoglie solo 10 giochi contro il futuro vincitore Murray. Dopo la sconfitta nei quarti a Bangkok, raggiunge la finale a Tokyo eliminando i top 10 Tipsarević e Murray e viene sconfitto da Kei Nishikori in tre set, risultato che gli consente di chiudere il 2012 con il nuovo best ranking al 13º posto mondiale. Risulta il miglior giocatore stagionale del circuito per giochi conquistati al servizio (93%), per palle break salvate (74%) e punti guadagnati con la prima di servizio (82%). Realizza inoltre 1.002 ace ed è il secondo in questa classifica dietro a John Isner con 1.005.[1]

2013, prima finale Masters 1000, due titoli ATP e top 10 modifica

 
Raonic al Torneo di Wimbledon 2013.

Inizia la stagione con la sconfitta al turno di esordio a Brisbane, mentre si spinge di nuovo fino agli ottavi agli Australian Open e cede in 3 set a Roger Federer. Nella sfida di Coppa Davis vinta con la Spagna a Vancouver supera García López e Ramos Viñolas. Torna da campione in carica a San Jose e raggiunge la terza finale consecutiva nel torneo con i successi su Russel, Istomin e in semifinale Querrey. Supera quindi Tommy Haas in due set e diventa il secondo tennista a vincere questo trofeo per tre volte di fila dopo i successi di Tony Trabert dal 1953 al 1955.[1] Sconfitto a sorpresa al primo turno di Memphis dalla wild card Sock, raggiunge per la prima volta gli ottavi a Indian Wells battendo il nº 12 del mondo Čilić e viene sconfitto in rimonta dal nº 8 Tsonga. È costretto al ritiro per infortunio prima di disputare il terzo turno a Miami.

Ad aprile affronta l'Italia nei quarti di finale di Davis, di nuovo a Vancouver, e con i successi su Seppi e Fognini spinge il Canada allo storico accesso in semifinale, la seconda dopo quella vinta al debutto nella competizione nell'edizione del 1913. Non va oltre il secondo turno a Monte Carlo – dove nel torneo di doppio si spinge in semifinale con Bernard Tomic – mentre a Barcellona raggiunge la semifinale in singolare e viene eliminato da Nadal. Esce al secondo turno anche a Madrid e subisce la terza eliminazione consecutiva al primo turno a Roma, mentre torna a disputare il terzo turno a Parigi. Dopo due eliminazioni al turno di esordio ad Halle e Eastbourne, esce di nuovo al secondo turno a Wimbledon per mano di Sijsling.

Si riscatta a Montréal raggiungendo la prima finale in carriera in un torneo Masters 1000, supera nell'ordine Chardy, Južnyj, il nº 7 del mondo del Potro, Gulbis e in semifinale ha la meglio al tie-break del set decisivo su Pospisil; nel match che assegna il titolo raccoglie solo 4 giochi contro Nadal. A fine torneo sale alla 10ª posizione mondiale, diventando il primo tennista nato negli anni 1990 e il primo canadese di tutti tempi a entrare nella top 10.[1] Raggiunge gli ottavi di finale sia a Cincinnati che agli US Open, dove è protagonista di un match equilibrato vinto in 5 set da Gasquet. Nella semifinale di Coppa Davis persa 3-2 contro la Serbia a Belgrado, vince per 10-8 al quinto set il primo singolare contro Janko Tipsarević e perde quello successivo nel suo primo confronto in carriera con Novak Djoković. Due settimane più tardi conquista il titolo all'ATP 250 di Bangkok dove in semifinale si prende la rivincita sul nº 9 del mondo Gasquet e supera in finale per 7-6, 6-3 il nº 7 Berdych. Gioca la finale anche al successivo torneo di Tokyo e viene sconfitto da del Potro per 7-6, 6-3. Chiude la stagione raggiungendo il terzo turno nei Masters di Shanghai e Parigi e i quarti a Stoccolma.

2014, primo titolo ATP 500, primo quarto di finale in uno Slam, prime ATP Finals e 6º nel ranking modifica

Fa il suo esordio stagionale agli Australian Open e viene eliminato al terzo turno da Grigor Dimitrov. Un infortunio alla caviglia lo tiene fuori dal circuito nelle 6 settimane successive. Al suo rientro a Indian Wells sconfigge negli ottavi in rimonta il nº 6 del mondo Andy Murray e nei quarti cede in 2 set a Dolhopolov. Anche a Miami si spinge fino ai quarti di finale e ritrova Rafael Nadal, con il quale non ha mai vinto un set nei precedenti cinque confronti; stavolta Raonic si impone nel primo parziale e cede i 2 successivi.

 
Raonic agli Internazionali d'Italia nel 2014

Arriva a sorpresa nei quarti di finale anche sulla terra rossa di Monte Carlo e viene sconfitto in 2 set dal nº 3 del mondo Wawrinka, risultato con cui sale al 9º posto mondiale. A Madrid esce al terzo turno per mano di Nishikori, mentre a Roma sconfigge tra gli altri il nº 13 ATP Jo-Wilfried Tsonga e cede al nº 2 Đoković per 7-6, 6-7, 3-6. Al terzo turno del Roland Garros supera al quinto set Gilles Simon, con il successo su Marcel Granollers accede per la prima volta ai quarti di finale in una prova del Grande Slam e viene nuovamente sconfitto da Đoković, che si impone in 3 set. Si migliora ulteriormente raggiungendo la semifinale a Wimbledon, dove elimina Ebden, Sock e Kubot e negli ottavi cede il primo set del torneo a Nishikori, che sconfigge al quarto parziale. Nei quarti ha di nuovo la meglio in rimonta su Kyrgios e in semifinale perde in 3 set contro il nº 4 del ranking Roger Federer. A fine torneo approda alla 6ª posizione mondiale.

A Washington vince il primo titolo ATP 500 in carriera, non perde alcun set in tutto il torneo ed elimina in sequenza Sock, Hewitt, Johnson e Young in semifinale; nell'incontro decisivo ha la meglio su Pospisil per 6-1, 6-4. A Montréal non conferma la finale raggiunta nell'edizione precedente ed esce di scena nei quarti per mano di Feliciano López. Si migliora a Cincinnati raggiungendo la semifinale con i successi su Ginepri, Johnson e Fognini e raccoglie solo 5 game contro Federer. Per il terzo anno di seguito si spinge fino al quarto turno agli US Open e viene eliminato da Nishikori, che si impone in rimonta al quinto set. A settembre contribuisce alla permanenza del Canada nel World Group di Davis imponendosi in entrambi i singolari nei play-off vinti contro la Colombia.

Raggiunge per il terzo anno consecutivo la finale a Tokyo e ritrova Nishikori, che lo sconfigge in 3 set. Torna in evidenza a fine stagione raggiungendo la finale anche al Paris Masters, dove sconfigge Sock, il nº 15 ATP Bautista Agut e nei quarti ha la meglio in 2 set sul nº 2 del mondo Federer, che aveva vinto tutti e 6 i precedenti scontri diretti. In semifinale elimina in 3 set il nº 5 Berdych e viene di nuovo sconfitto dal nº 1 del mondo Đoković, che gli concede 5 soli giochi. Per la prima volta in carriera si qualifica alle World Tour Finals di Londra, e dopo le sconfitte subite nei primi due match di round-robin contro Federer e Murray abbandona il torneo a per un infortunio alla coscia.[1]

2015, nº 4 del mondo, quarti agli Australian Open e 1 titolo ATP modifica

 
Raonic al Torneo di Wimbledon 2015

La stagione inizia a Brisbane, dove in semifinale elimina Nishikori e in finale cede a Roger Federer in tre set. Raggiunge per la prima volta i quarti di finale agli Australian Open con il successo al quarto turno contro Feliciano López in 5 set, e viene sconfitto da Đoković in 3 parziali. Si spinge in semifinale all'ATP 500 di Rotterdam e viene eliminato da Wawrinka, poi vincitore del torneo. Al primo turno di Davis contro il Giappone supera Tatsuma Itō e perde in 5 set set contro Nishikori. Raggiunge per la prima volta la semifinale a Indian Wells grazie al suo primo successo in carriera nei quarti contro Nadal, che supera al terzo set dopo avergli annullato 3 match ball,[1] e perde contro Federer in 2 set. Esce di scena negli ottavi a Miami, sconfitto in rimonta dopo 3 tie-break da John Isner.

Si spinge fino alla semifinale sia a Monte Carlo – dove è costretto al ritiro nel primo set contro Berdych – che a Madrid, dove viene eliminato da Andy Murray in 2 set. Con questi risultati, l'11 maggio sale per la prima volta alla 4ª posizione mondiale, ma due giorni dopo si opera al piede destro e deve rinunciare a Roma e al Roland Garros. Rientra dopo 5 settimane al Queen's e perde nei quarti contro Gilles Simon. A Wimbledon, dove nel 2014 era giunto alla semifinale, esce al terzo turno per mano dell'emergente Kyrgios. Non ripete i risultati dell'estate precedente neanche nella trasferta americana, viene eliminato al turno di esordio a Montréal e Cincinnati – rispettivamente da Ivo Karlović e Feliciano López – mentre agli US Open viene estromesso al terzo turno di nuovo da López. Si riscatta conquistando il settimo titolo in carriera a San Pietroburgo, raggiunge la finale senza perdere alcun set e sconfigge João Sousa per 6-3 3-6 6-3. Dopo l'eliminazione al terzo turno allo Shanghai Masters, chiude in anticipo la stagione per problemi alla schiena[1] e a fine anno si trova al 14º posto mondiale.

2016, finale a Wimbledon, semifinale alle ATP Finals, nº 3 del mondo e 1 titolo ATP modifica

 
Raonic finalista al Torneo di Wimbledon 2016

La stagione si apre a Brisbane con la replica della finale dell'anno precedente contro Roger Federer, il canadese si prende la rivincita imponendosi per 6-4 6-4 e coglie l'ottavo alloro della carriera. All'Australian Open supera al quarto turno nel set decisivo il nº 4 del mondo Stan Wawrinka, ha quindi la meglio su Gaël Monfils e approda alla sua seconda semifinale in uno Slam, la prima a Melbourne; cede a Andy Murray dopo essere stato in vantaggio di 2 set a 1 a causa di un infortunio alla gamba patito nel corso del terzo set.[12] Rientra dopo 5 settimane e raggiunge per la terza volta in carriera la finale di un Masters 1000 a Indian Wells, elimina tra gli altri Berdych e Monfils ed è di nuovo Đokovic a negargli la più importante vittoria in carriera, concedendogli due soli giochi. Nei quarti di finale a Miami subisce un'altra sconfitta contro Kyrgios.

Raggiunge i quarti anche a Montecarlo – dove subisce un pesante passivo contro Murray e a fine torneo rientra nella top 10 – e a Madrid, dove viene nuovamente battuto da Đokovic dopo aver eliminato il nº 7 del mondo Tsonga. Non supera il quarto turno al Roland Garros, sconfitto da Albert Ramos Viñolas, mentre arriva in finale al Queen's e cede in tre set a Murray. Diventa il primo uomo canadese a disputare una finale in una prova del Grande Slam a Wimbledon, dove al quarto turno contro David Goffin vince il suo primo incontro in cui era stato sotto di 2 set.[1] Anche in semifinale vince in rimonta per 6-3, 6-7, 4-6, 7-5, 6-3 contro il nº 3 del mondo Roger Federer e nell'incontro decisivo deve nuovamente arrendersi a Andy Murray, che si impone per 6-4, 7-6, 7-6.

Continua a risalire la classifica con i quarti raggiunti a Toronto, persi contro Monfils, e la semifinale a Cincinnati, dove cede di nuovo a Murray dopo aver battuto il nº 9 del mondo Dominic Thiem. Rinuncia invece ai Giochi di Rio de Janeiro. Arrivano quindi le premature eliminazioni agli US Open e a San Pietroburgo e riprende l'ascesa con la semifinale a Pechino, non disputata per un infortunio alla caviglia, e il terzo turno a Shanghai, che lo riportano al 4º posto mondiale. Al Paris Masters supera Tsonga nei quarti e si ritira prima della semifinale con Murray per un problema alla gamba.[1] Recupera nella settimana successiva ed è pronto per disputare le sue seconde ATP Finals in carriera, nelle quali consegue uno dei suoi risultati più prestigiosi raggiungendo la semifinale; vince in due set il primo match contro Monfils, perde quello successivo dopo due tie-break contro Djokovic e supera il round-robin con il successo su Thiem. In semifinale si aggiudica il primo set contro il dominatore della stagione Andy Murray, che lo elimina vincendo i due tie-break successivi e conquisterà il nono titolo della sua stagione migliore. Il 21 novembre Raonic porta il best ranking alla 3ª posizione mondiale.

2017, 2 finali ATP, infortuni e uscita dalla top 20 modifica

 
Raonic a Wimbledon nel 2017

La stagione inizia con il successo nei quarti contro Nadal a Brisbane, dove Raonic era campione uscente, e viene sconfitto in semifinale da Grigor Dimitrov. Agli Australian Open supera Bautista Agut e nei quarti Nadal si prende la rivincita imponendosi in 3 set. Torna in campo a Delray Beach e raggiunge la sua ventesima finale in carriera ma si ritira prima di disputarla per un infortunio a una gamba che gli impedisce anche di disputare l'Indian Wells Masters. Torna in campo a Miami, ma dopo avere eliminato al secondo turno Viktor Troicki si riacutizza il problema alla gamba, si ritira dal torneo e rinuncia anche al Monte Carlo Masters.[1]

Fa il suo rientro a maggio a Istanbul e raggiunge la seconda finale stagionale – la prima in carriera sulla terra battuta – e viene sconfitto da Marin Čilić per 6-7, 3-6. Eliminato al terzo turno al successivo Madrid Open da David Goffin, agli Internazionali d'Italia raggiunge i quarti di finale con il successo sul nº 13 ATP Tomáš Berdych ed esce di scena per mano di Alexander Zverev. Nella semifinale a Lione Berdych si prende la rivincita dopo 2 tie-break. Al Roland Garros perde al quarto turno per 8-6 nel parziale decisivo contro Pablo Carreño Busta dopo essere stato in vantaggio di 2 set a 1. Inizia la stagione su erba al Queen's e viene clamorosamente sconfitto al primo turno dal nº 698 ATP Thanasi Kokkinakis. A Wimbledon si spinge fino ai quarti con la vittoria in 5 set su Alexander Zverev e cede in tre parziali a Roger Federer.

Si spinge fino ai quarti anche a Washington e perde in due set contro Jack Sock. Si infortuna al polso durante il Masters di Montreal e viene eliminato al turno di esordio; a fine torneo si sottopone a un piccolo intervento chirurgico.[13] Deve stare quasi due mesi lontano dalle competizioni e già il 21 agosto esce dalla top 10. Torna a giocare in ottobre a Tokyo e si infortuna nuovamente durante il match di secondo turno, questa volta al muscolo del polpaccio, lesione con cui pone fine alla stagione,[1] Chiude la stagione alla 24ª posizione mondiale e, per la prima volta dopo 6 anni, senza aver vinto alcun titolo.

2018, 1 finale ATP, quarti a Wimbledon e ritorno in top 20 modifica

Apre il 2018 con le clamorose eliminazioni al turno di esordio a Brisbane e agli Australian Open. Al rientro dopo 1 mese non va oltre il secondo turno a Delray Beach e scende alla 40ª posizione mondiale, la peggiore degli ultimi 7 anni.[1] Inizia la collaborazione con il coach Goran Ivanišević a Indian Wells, raggiunge subito la semifinale a Indian Wells e viene sconfitto dal futuro vincitore del torneo Juan Martín del Potro, che lo elimina anche nei quarti al successivo Miami Open. Si infortuna al ginocchio destro a Monte Carlo e si ritira prima di disputare il match di terzo turno. Rientra tre settimane dopo a Madrid e viene sconfitto al terzo turno dal connazionale Denis Shapovalov; il ginocchio gli fa ancora male e rinuncia agli Internazionali d'Italia e al Roland Garros. Il 21 maggio, lo stesso Shapovalov lo supera nel ranking, dopo che per anni Raonic era stato il nº 1 canadese.[1]

Ritorna in campo a Stoccarda, dove supera tra gli altri i top 20 Berdych e Pouille e viene sconfitto in finale da Roger Federer per 4-6, 6-7. Si ritira anche durante il torneo del Queen's per il problema al ginocchio; dopo una settimana di stop si spinge fino ai quarti di finale a Wimbledon e cede in 4 set al nº 10 ATP John Isner. Nonostante l'eliminazione al secondo turno a Toronto, a fine torneo torna a essere il nº 1 canadese. A Cincinnati raggiunge ancora una volta i quarti di finale con il successo su Shapovalov e viene sconfitto da Novak Đoković dopo aver vinto il primo set. Elimina Wawrinka agli US Open e nei quarti di finale viene di nuovo sconfitto da Isner, che si impone in 5 set. Il miglior risultato di fine stagione sono i quarti di finale a Tokyo, e a novembre risale alla 18ª posizione mondiale. Un infortunio al gomito lo costringe al ritiro durante il Paris Masters.[1]

2019, quarti agli Australian Open e nuovi infortuni modifica

Eliminato nei quarti a Brisbane, agli Australian Open supera Nick Kyrgios, Stan Wawrinka e al quarto turno il nº 4 del mondo Alexander Zverev, sconfitto in tre set; esce di scena nei quarti per mano della rivelazione del torneo Lucas Pouille. Nei tornei successivi non ottiene buoni risultati, dopo un solo anno si separa da Ivanišević e si affida alle cure di Fabrice Santoro prima di Indian Wells,[14] dove raggiunge la semifinale come l'anno precedente e viene eliminato in 3 set da Dominic Thiem. Un nuovo infortunio al ginocchio destro gli fa rinunciare all'intera stagione sulla terra battuta, rientra sull'erba di Stoccarda e si ritira prima della semifinale per un problema alla schiena. Raggiunge comunque i quarti al successivo torneo del Queen's e il quarto turno a Wimbledon, dove cede 6-8 al quinto set a Guido Pella dopo aver vinto i primi 2 parziali. Si riacutizza il mal di schiena a Montréal e si ritira durante il match di secondo turno. Nel finale di stagione si aggiungono problemi a un'anca e a un gluteo e gioca senza successo solo altri tre tornei tra cui la Laver Cup,[1] dove alla sua prima apparizione perde entrambi gli incontri disputati.

2020, quarti agli Australian Open e finale a Cincinnati modifica

Eliminato all'esordio a Doha, raggiunge i quarti senza perdere alcun set agli Australian Open, elimina tra gli altri il ventunenne nº 6 del mondo Stefanos Tsitsipas e subisce contro Novak Đoković la 10ª sconfitta su altrettanti incontri disputati. Spreca un match-point e perde quindi al terzo set in semifinale a Delray Beach contro Reilly Opelka.[1] Dopo la lunga pausa del tennis mondiale per il COVID-19, torna a giocare ad agosto al Cincinnati Open, perde il primo set del torneo nei quarti e vince dopo aver salvato un match-point contro Filip Krajinović. Raggiunge la sua prima finale dopo 2 anni e quarta in un Masters 1000 battendo nuovamente Tsitsipas e viene sconfitto da Đoković dopo aver vinto il primo set. Non supera il secondo turno agli US Open e agli Internazionali d'Italia, mentre raggiunge la semifinale a San Pietroburgo senza perdere alcun set e viene sconfitto da Borna Ćorić. Grazie ai quarti di finale ad Anversa e alla semifinale al Masters di Parigi – persa contro Daniil Medvedev – chiude la stagione al 14º posto del ranking.

2021-2022, infortuni e lunga convalescenza modifica

Fa il suo esordio stagionale all'ATP Cup, nella sfida con la Serbia sconfigge Dušan Lajović e perde il doppio decisivo assieme a Denis Shapovalov. Supera quindi Jan-Lennard Struff, ma la sconfitta di Denis Shapovalov con Alexander Zverev decreta l'eliminazione del Canada. Agli Australian Open si spinge fino agli ottavi di finale e cede nuovamente a Novak Đokovic. Perde agli ottavi anche al Masters di Miami contro Hubert Hurkacz e inizia una convalescenza per un problema al polpaccio. Torna in campo a fine luglio ad Atlanta e perde al primo turno contro Brandon Nakashima al tie-break del terzo set. Al problema al polpaccio si aggiunge per la prima volta il dolore al tendine di Achille, sceglie di non operarsi e di curarsi con il riposo e la riabilitazione. Pone quindi subito fine alla stagione e inizia una nuova lunga convalescenza.[15][16] Nel gennaio 2022 esce dalla top 100 e nell'agosto successivo esce dal ranking. Qualche giorno dopo il matrimonio, quando sembra in via di guarigione, nell'aprile 2022 si rompe un alluce, in seguito si procura un nuovo infortunio allo stesso piede e deve prolungare la convalescenza.[15]

2023, ritorno alle competizioni modifica

Torna alle competizioni nell'estate del 2023 con l'obiettivo di giocare almeno il torneo di Wimbledon e il Masters di Toronto. A quasi due anni dall'ultimo incontro disputato, fa il suo rientro nel giugno 2023 con il protected ranking sull'erba del Rosmalen Open, batte all'esordio il nº 39 ATP Miomir Kecmanović ed esce di scena al secondo turno per mano di Jordan Thompson.[15][16] Dopo la rinuncia al Queen's per un infortunio alla spalla, allo Slam londinese supera Dennis Novak e viene eliminato al secondo turno in quattro set dal nº 15 del mondo Tommy Paul. Rinuncia agli impegni successivi per preparare il Masters di Toronto, dove al primo turno elimina in 3 set il nº 10 del mondo Frances Tiafoe, nella sua prima vittoria contro un top 10 dopo quella contro Tsitsipas al Cincinnati Open 2020. Al terzo turno raccoglie solo 6 giochi contro Mackenzie McDonald. Agli US Open il sorteggio gli mette di fronte al primo turno la testa di serie nº 7 Stefanos Tsitsipas, che gli concede 9 soli giochi. Chiamato come alternate alla Laver Cup, a fine torneo vince un incontro-esibizione in doppio assieme a Christopher Eubanks.

Stile di gioco modifica

Colpisce di dritto con la destra e di rovescio a due mani. Il suo gioco è basato soprattutto su un potente e preciso servizio (con cui supera solitamente i 220–225 km/h), e si adatta bene alle superfici veloci. Allenato fino a prima del Roland Garros 2013 dall'ex tennista spagnolo Galo Blanco, successivamente viene seguito dall'ex tennista croato Ivan Ljubičić, sotto la cui guida raggiunge la top-10.[1] È allenato da Mario Tudor.

Statistiche modifica

Singolare modifica

Vittorie (8) modifica

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (1)
ATP Tour 250 (7)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 13 febbraio 2011   Pacific Coast Championships, San Jose (1) Cemento (i)   Fernando Verdasco 7-6(6), 7-6(5)
2. 8 gennaio 2012   Chennai Open, Chennai Cemento   Janko Tipsarević 6(4)-7, 7-6(4), 7-6(4)
3. 19 febbraio 2012   Pacific Coast Championships, San Jose (2) Cemento (i)   Denis Istomin 7-6(3), 6-2
4. 17 febbraio 2013   Pacific Coast Championships, San Jose (3) Cemento (i)   Tommy Haas 6-4, 6-3
5. 29 settembre 2013   Thailand Open, Bangkok Cemento (i)   Tomáš Berdych 7-6(4), 6-3
6. 3 agosto 2014   Washington Open, Washington Cemento   Vasek Pospisil 6-1, 6-4
7. 27 settembre 2015   St. Petersburg Open, San Pietroburgo Cemento (i)   João Sousa 6-3, 3-6, 6-3
8. 10 gennaio 2016   Brisbane International, Australia Cemento   Roger Federer 6-4, 6-4

Finali perse (15) modifica

Legenda
Grande Slam (1)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (4)
ATP Tour 500 (6)
ATP Tour 250 (4)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 20 febbraio 2011   U.S. National Indoor Championships, Memphis (1) Cemento (i)   Andy Roddick 7-6(7), 6(11)-7, 5-7
2. 26 febbraio 2012   U.S. National Indoor Championships, Memphis (2) Cemento (i)   Jürgen Melzer 5-7, 6(4)-7
3. 7 ottobre 2012   Japan Open Championships, Tokyo (1) Cemento   Kei Nishikori 6(5)-7, 6-3, 0-6
4. 11 agosto 2013   Canadian Open, Montréal Cemento   Rafael Nadal 2-6, 2-6
5. 6 ottobre 2013   Japan Open Championships, Tokyo (2) Cemento   Juan Martín del Potro 6(5)-7, 5-7
6. 5 ottobre 2014   Japan Open Championships, Tokyo (3) Cemento   Kei Nishikori 6(5)-7, 6-4, 4-6
7. 2 novembre 2014   Paris Masters, Parigi Cemento (i)   Novak Đoković 2-6, 3-6
8. 11 gennaio 2015   Brisbane International, Brisbane Cemento   Roger Federer 4-6, 7-6(2), 4-6
9. 20 marzo 2016   Indian Wells Masters, Indian Wells Cemento   Novak Đoković 2-6, 0-6
10. 19 giugno 2016   Queen's Club Championships, Londra Erba   Andy Murray 7-6(5), 4-6, 3-6
11. 10 luglio 2016   Torneo di Wimbledon, Londra Erba   Andy Murray 4-6, 6(3)-7, 6(2)-7
12. 26 febbraio 2017   Delray Beach Open, Delray Beach Cemento   Jack Sock Walkover
13. 7 maggio 2017   Istanbul Open, Istanbul Terra rossa   Marin Čilić 6(3)-7, 3-6
14. 17 giugno 2018   Stuttgart Open, Stoccarda Erba   Roger Federer 4-6, 6(3)-7
15. 29 agosto 2020   Cincinnati Open, Cincinnati Cemento   Novak Đoković 6-1, 3-6, 4-6

Doppio modifica

Finali perse (1) modifica

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (1)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 12 giugno 2011   Halle Open, Halle Erba   Robin Haase   Rohan Bopanna
  Aisam-ul-Haq Qureshi
6(8)–7, 6–3, [9–11]

Tornei minori modifica

Singolare modifica

Vittorie (4) modifica
Legenda tornei minori
ATP Challenger Tour (0)
ITF Futures (4)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 9 marzo 2009   Canada F2 (Montréal) Cemento (i)   Grégoire Burquier 6–3, 6–4
2. 24 agosto 2009   Thailand F2 (Bangkok) Cemento   Laurent Rochette 6(1)–7, 7–6(1), 7–5
3. 19 aprile 2010   Korea F2 (Taegu) Cemento   Hiroki Kondo 6–1, 6–1
4. 3 maggio 2010   Korea F4 (Gimcheon) Cemento   Max Raditschnigg 6–4, 6–4
Finali perse (4) modifica
Legenda (Singolare)
Challengers (1)
Futures (3)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 17 marzo 2008   Canada F3 (Sherbrooke) Cemento (i)   Enrico Iannuzzi 5–7, 6(4)–7
2. 17 agosto 2009   Thailand F1 (Nonthaburi) Cemento   Kittipong Wachiramanowong 6–3, 4–6, 3–6
3. 15 marzo 2010   Canada F3 (Sherbrooke) Cemento (i)   Vasek Pospisil 4–6, 6–4, 3–6
4. 26 luglio 2010   Challenger de Granby, Granby Cemento   Tobias Kamke 3–6, 6(4)–7

Risultati in progressione modifica

Legenda
 V   F  SF QF #T RR Q#  A  Z# PO  O   F-A  SF-B ND

(V) Torneo vinto; raggiunto (F) finale, (SF) semifinale, (QF) quarti di finale, (#T) turni 4, 3, 2, 1; (RR) round - robin; (Q#) Turno di qualificazione; (A) assente dal torneo; (Z#) Zona gruppo Coppa Davis/Fed Cup (con indicazione numero); (PO) play-off Coppa Davis o Fed Cup; vinto un (O) oro, (F-A) argento o (SF-B) bronzo ai Giochi Olimpici; (ND) torneo non disputato.

  • Aggiornati al 16 luglio 2023.
Torneo 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Titoli V-S
Grande Slam
  Australian Open A A 4T 3T 4T 3T QF SF QF 1T QF QF 4T A A 0 / 11 34-11
  Roland Garros A A 1T 3T 3T QF A 4T 4T A A A A A A 0 / 6 14-6
  Wimbledon A A 2T 2T 2T SF 3T F QF QF 4T ND A A 2T 0 / 10 28-10
  US Open A 1T A 4T 4T 4T 3T 2T A 4T A 2T A A 1T 0 / 9 16-9
Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 / 36 N/A
V/S 0–0 0–1 4–3 8–4 9-4 14-4 8-3 15-4 11-3 7-3 7-2 5-2 3–1 0–0 1–2 N/A 92-36
ATP Finals
  ATP Finals A A A A A RR A SF A A A A A A 0 / 2 2-4
Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 / 2 N/A
V/S 0–0 0-0 0-0 0-0 0-0 0-2 0-0 2-2 0-0 0–0 0-0 0-0 0–0 0-0 0-0 N/A 2-4
ATP Tour Masters 1000
  Indian Wells A A 3T 3T 4T QF SF F A SF SF ND A A A 0 / 8 23-8
  Miami A A 2T 3T 3T QF 4T QF 3T QF 3T ND 4T A A 0 / 10 16-7
  Monte Carlo A A 3T 1T 2T QF QF QF A 3T A ND A A A 0 / 7 12-6
  Madrid A A 1T 2T 2T 3T QF QF 3T 3T A ND A A A 0 / 8 11-8
  Roma A A 1T 1T 1T SF A 2T QF A A 2T A A A 0 / 7 7-7
  Montréal / Toronto 1T 1T A QF F QF 2T QF 2T 2T 2T ND A A 0 / 10 12-10
  Cincinnati A A A QF 3T SF 1T SF A QF A F A A 0 / 7 19-7
  Shanghai A A 2T 2T 3T 2T 3T 3T A 1T A Non disputato 0 / 7 7-7
  Parigi A A 1T 3T 3T F A SF A 2T 2T SF A A 0 / 8 15-6
Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 / 72 N/A
V/S 0–1 0–1 5–7 9-8 14-8 21-9 12-7 24-8 4–3 15-6 6–4 10–3 2–1 0–0 0–0 N/A 122-66
Giochi Olimpici
  Giochi Olimpici Non disputati 2T Non disputati A Non disputati A Non disputati 0 / 1 1-1
Coppa Davis
Gruppo I Zona Americana A ZA1
2T
ZA1
2T
A A A A A A A A A A A 0 / 2 3-2
Gruppo Mondiale A A PO PO SF PO QF A A PO A A A A 0 / 6 13-3
Statistiche carriera
Tornei ATP disputati 1 4 19 23 23 20 16 19 14 18 13 10 4 0 3 N/A 187
Finali ATP disputate 0 0 2 4 4 3 2 4 2 1 0 1 0 0 0 N/A 23
Tornei ATP vinti 0 0 1 2 2 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 N/A 8
V/S 0-1 4-6 31-19 45-20 45-21 49-20 33-16 52-17 29-12 32-15 22-14 23-9 7-5 0-0 2-3 N/A 374-178
Vittorie (%) 0% 40% 62% 69% 68% 71% 67% 75% 71% 68% 61% 72% 58% 50% N/A 68%
Ranking di fine anno 373 156 31 13 11 8 14 3 24 18 31 14 70 N/A N/A

Testa a testa con giocatori classificati top-10 modifica

Testa a testa di Raonic contro giocatori che sono stati top 10 della classifica mondiale. In grassetto i giocatori ancora in attività.

  • Tabella aggiornata al 12 luglio 2017 a eccezione dei testa a testa con Djokovic, aggiornati al 29 agosto 2020.
Avversario Miglior ranking Incontri Vittorie Sconfitte V % Ultimo incontro
  Lleyton Hewitt 1 2 1 1 50% Vinto (7-67-1, 7-67-3), Washington Open 2014 3T
  Roger Federer 1 13 3 10 23.08% Perso (4-6, 2-6, 6(4)–7), Wimbledon 2017 4T
  Rafael Nadal 1 9 2 7 22.22% Perso (4-6, 6(7)–7, 4-6), Australian Open 2017 QF
  Andy Roddick 1 1 0 1 0% Perso (6(7)–7, 7–6(11), 5-7), US National Indoor Tennis Championships 2011 F
  Novak Đoković 1 11 0 11 0% Perso (6–1, 3–6, 4–6), Cincinnati Masters 2020 QF
  Andy Murray 1 12 3 9 25% Perso (7–5, 6(5)–7, 6(9)–7), ATP World Tour Finals 2016 SF
  Tommy Haas 2 3 3 0 100% Vinto (6-4, 6-3), Roma 2017 2T
  David Nalbandian 3 1 1 0 100% Vinto (6-4, 6-4), Madrid Open 2012 1T
  Nikolaj Davydenko 3 1 1 0 100% Vinto (7-5, 7–6(5)), Madrid Open 2013 1T
  Stan Wawrinka 3 5 1 4 20% Vinto (6-4, 6-3, 5-7, 4-6, 6-3), Australian Open 2016 4T
  David Ferrer 3 4 0 4 0% Perso (6(2)–7, 6(5)–7), Barcelona Open 2012 SF
  James Blake 4 2 2 0 100% Vinto (6-3, 6-0, 7–6(3)), US Open 2012 3T
  Tomáš Berdych 4 8 5 3 62.5% Perso (6(5)–7, 6(2)–7), Lione 2017 SF
  Juan Martín del Potro 4 3 2 1 66.67% Vinto (6-3, 7–6(6)), Delray Beach 2017 SF
  Kei Nishikori 4 7 2 5 28.57% Perso (6-3, 3-6, 4-6, 6-2, 4-6), Coppa Davis 2015 1T
  Tommy Robredo 5 6 6 0 100% Vinto (7–6(6), 7–6(5), 7-5), 'Australian Open 2016 2T
  Jo-Wilfried Tsonga 5 5 3 2 60% Vinto (6–2, 7–6(4)), Paris Masters 2016 QF
  Fernando González 5 1 0 1 0% Perso (6-4, 6(6)–7, 4-6), Rogers Cup 2009 1T
  Gilles Simon 6 5 4 1 80% Vinto (6-2, 7–6(5), 3-6, 6-3), Australian Open 2017 3T
  Mardy Fish 7 2 2 0 100% Vinto (7-5, 6-4), Indian Wells Masters 2011 2T
  Richard Gasquet 7 4 3 1 75% Vinto (6-4, 6(5)–7, 6-1), Queen's 2015 2T
  Fernando Verdasco 7 7 4 3 57.14% Vinto (6-2, 6-4, 6(5)–7, 7–6(1)), US Open 2015 2T
  Gaël Monfils 7 6 3 3 50% Vinto (6–3, 6–4), ATP World Tour Finals 2016 RR
  Marin Čilić 7 3 1 2 33.33% Perso (3-6, 6-4, 6-3), Istanbul 2017 F
  Dominic Thiem 7 2 2 0 100% Vinto (7–6(5), 6–3), ATP World Tour Finals 2016 RR
  Janko Tipsarević 8 5 5 0 100% Vinto (6-3, 6-2, 7–6(5)), Open di francia 2016 1T
  Radek Štěpánek 8 3 3 0 100% Vinto (6-4, 6-4), Japan Open 2012 1T
  Michail Južnyj 8 4 3 1 75% Vinto (3-6, 7–6(7), 6-4, 7-5), Wimbledon 2017 2T
  Marcos Baghdatis 8 3 2 1 66.67% Vinto (6(3)–7, 3-6), Cincinnati Masters 2012 2T
  Jürgen Melzer 8 2 1 1 50% Vinto (6-4, 6-3), Japan Open 2014 2T
  Grigor Dimitrov 8 5 1 4 20% Perso (6-77-9, 2-6), Brisbane International 2017 SF
  Nicolás Almagro 9 2 2 0 100% Vinto (6-3, 6-3), Barcelona Open 2012 3T
  John Isner 9 4 1 3 25% Vinto (7–6(5), 7–6(5)), Cincinnati Masters 2016 2T
  Kevin Anderson 10 2 1 1 50% Perso (5-7, 6(4)–7, 3-6), Open di francia 2013 3T
  Arnaud Clément 10 1 1 0 100% Vinto (7–6(7), 6-2), Miami Masters 2012 2T
  David Goffin 10 4 2 2 50% Perso (4-6, 2-6), Madrid Open 2017 3T
  Ernests Gulbis 10 4 4 0 100% Vinto (7–6(3), 4-6, 6-4), Rogers Cup 2013 QF
  Juan Mónaco 10 3 1 2 33.33% Vinto (6-3, 6-4), Madrid Open 2015 2T
  Alexander Zverev 10 2 1 1 50% Vinto (4-6, 7-5, 4-6, 7-5, 6-1), Wimbledon 2017 4T
Totale 164 82 82 50% * Statistiche aggiornate al 12 luglio 2017.

Vittorie contro giocatori top 10 modifica

  • Aggiornate all'8 agosto 2023
Stagione 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Totale
Vittorie 0 0 0 3 6 3 3 2 8 1 1 1 2 0 0 1 31
N. Giocatore Rank Torneo Superficie Turno Punteggio
2011
1.   Michail Južnyj 10   Australian Open, Melbourne Cemento 3T 6–4, 7–5, 4–6, 6–4
2.   Fernando Verdasco 9   Pacific Coast Championships, San Jose Cemento (i) F 7–6(6), 7–6(5)
3.   Fernando Verdasco 9   U.S. Indoor Championships, Memphis Cemento (i) 1T 6–4, 3–6, 7–6(5)
2012
4.   Nicolás Almagro 10   Maharashtra Open, Chennai Cemento SF 6–4, 6–4
5.   Janko Tipsarević 9   Maharashtra Open, Chennai Cemento F 6(4)–7, 7–6(4), 7–6(4)
6.   Andy Murray 4   Barcelona Open, Barcellona Terra rossa QF 6–4, 7–6(3)
7.   Tomáš Berdych 7   Cincinnati Open, Cincinnati Cemento 3T 6–4, 2–6, 6–2
8.   Janko Tipsarević 9   Japan Open Championships, Tokyo Cemento QF 6(5)–7, 6–2, 7–6(7)
9.   Andy Murray 3   Japan Open Championships, Tokyo Cemento SF 6–3, 6(5)–7, 7–6(4)
2013
10.   Juan Martín del Potro 7   Canadian Open, Montreal Cemento 3T 7–5, 6–4
11.   Richard Gasquet 9   Thailand Open, Bangkok Cemento (i) SF 3–6, 7–5, 6–4
12.   Tomáš Berdych 6   Thailand Open, Bangkok Cemento (i) F 7–6(4), 6–3
2014
13.   Andy Murray 6   Indian Wells Masters, Indian Wells Cemento 4T 4–6, 7–5, 6–3
14.   Roger Federer 2   Paris Masters, Parigi Cemento (i) QF 7–6(5), 7–5
15.   Tomáš Berdych 5   Paris Masters, Parigi Cemento (i) SF 6–3, 3–6, 7–5
2015
16.   Kei Nishikori 5   Brisbane International, Brisbane Cemento SF 6(4)–7, 7–6(4), 7–6(4)
17.   Rafael Nadal 3   Indian Wells Masters, Indian Wells Cemento QF 4–6, 7–6(10), 7–5
2016
18.   Roger Federer 3   Brisbane International, Brisbane Cemento F 6–4, 6–4
19.   Stan Wawrinka 4   Australian Open, Melbourne Cemento 4T 6–4, 6–3, 5–7, 4–6, 6–3
20.   Tomáš Berdych 7   Indian Wells Masters, Indian Wells Cemento 4T 6–4, 7–6(7)
21.   Jo-Wilfried Tsonga 7   Madrid Open, Madrid Terra rossa 3T 6–4, 6–4
22.   Roger Federer 3   Wimbledon, Londra Erba SF 6–3, 6(3)–7, 4–6, 7–5, 6–3
23.   Dominic Thiem 9   Cincinnati Open, Cincinnati Cemento QF 6–3, 6–4
24.   Gaël Monfils 6   ATP Finals, Londra Cemento (i) RR 6–3, 6–4
25.   Dominic Thiem 9   ATP Finals, Londra Cemento (i) RR 7–6(5), 6–3
2017
26.   Rafael Nadal 9 Brisbane International, Brisbane Cemento QF 4–6, 6–3, 6–4
2018
27.   Grigor Dimitrov 4   Madrid Open, Madrid Terra rossa 2T 7–5, 3–6, 6–3
2019
28.   Alexander Zverev 4   Australian Open, Melbourne Cemento 4T 6–1, 6–1, 7–6(5)
2020
29.   Stefanos Tsitsipas 6   Australian Open, Melbourne Cemento 3T 7–5, 6–4, 7–6(2)
30.   Stefanos Tsitsipas 6   Cincinnati Open, Cincinnati Cemento SF 7–6(5), 6–3
2023
31.   Frances Tiafoe 10   Canadian Open, Toronto Cemento 1T 6(12)–7, 7–6(4), 6–3

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y (EN) Milos Raonic - Player bio, su atpworldtour.com.
  2. ^ (EN) Mark Zwolinski, Thornhill's Raonic piling up aces and upsets in Melbourne, su thestar.com, Toronto Star, 22 gennaio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  3. ^ Giorgio Di Maio, Milos Raonic convola a nozze in Italia, su ubitennis.com, 24 aprile 2022.
  4. ^ (EN) Nick Fishpool, ITF Pro Circuits meets... Milos Raonic, su itftennis.com, ITF Tennis, 18 maggio 2010. URL consultato il 21 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
  5. ^ (EN) Milos Raonic Juniors Singles Overview, su itftennis.com.
  6. ^ Lo sconosciuto Milos Raonic si ferma a un punto da una grande vittoria contro Fernando Gonzalez, in Live Tennis, 13 agosto 2009.
  7. ^ (EN) Canadian Raonic stuns Youzhny at Aussie Open, CBC Sports, 22 gennaio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  8. ^ È esploso Milos, su tennis.it, 22 gennaio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2013).
  9. ^ Milos Raonic operato all'anca, per lui in dubbio gli US Open, su tennisworlditalia.com, 8 luglio 2011. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  10. ^ (EN) Raonic beats Tipsarevic in Chennai Open final, su toronto.ctvnews.ca, 8 gennaio 2012.
  11. ^ Raonic si ritira a Miami, su ubitennis.com, 25 marzo 2012. URL consultato il 26 marzo 2012.
  12. ^ (EN) Raonic rueful after leg injury ends semi-final hopes, su reuters.com.
  13. ^ (EN) Raonic undergoes wrist surgery, will miss at least a few more weeks, su tennis.com.
  14. ^ (EN) Milos Raonic splits with Goran Ivanisevic ahead of Indian Wells, su tennis.com.
  15. ^ a b c (EN) Raonic: There Were Moments When I Said, ‘I’m Done’, su atptour.com, 12 giugno 2023.
  16. ^ a b ATP ‘s-Hertogenbosch: Raonic torna a sorridere dopo due anni. Vittorie anche per Humbert e Huesler, su ubitennis.com, 12 giugno 2023.

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