Modigliana

comune italiano

Modigliana (Muǧä́na o Mudǧä́na in romagnolo[4]) è un comune italiano di 4 276 abitanti[1] della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Uno dei comuni storici della Romagna toscana, fino al 1923 ha fatto parte della provincia di Firenze.

Modigliana
comune
Modigliana – Stemma
Modigliana – Bandiera
Modigliana – Veduta
Modigliana – Veduta
Ponte San Donato o "della Signora"
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Forlì-Cesena
Amministrazione
SindacoJader Dardi (centro-sinistra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°10′N 11°48′E / 44.166667°N 11.8°E44.166667; 11.8 (Modigliana)
Altitudine185 m s.l.m.
Superficie101,17 km²
Abitanti4 276[1] (31-8-2023)
Densità42,27 ab./km²
Comuni confinantiBrisighella (RA), Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Marradi (FI), Rocca San Casciano, Tredozio
Altre informazioni
Cod. postale47015
Prefisso0546
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT040022
Cod. catastaleF259
TargaFC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 457 GG[3]
Nome abitantimodiglianesi
Patronosanto Stefano
Giorno festivo2 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Modigliana
Modigliana
Modigliana – Mappa
Modigliana – Mappa
Posizione del comune di Modigliana nella provincia di Forlì-Cesena
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Circondata dalle colline dell'Appennino Tosco-Romagnolo, il territorio di Modigliana[5] è uno dei maggiori centri della Valle del Tramazzo. È attraversata dai torrenti Ibola, Acerreta, e Tramazzo che confluiscono formando il Marzeno, che si riversa nel Lamone presso Faenza.

Origini del nome modifica

Il toponimo deriva da (Castrum) Mutilum, ossia ‘mozzato, spezzato’, col suffisso aggettivale -ānus; in questo caso coinciderebbe con un derivato da antroponimi latini Mutilus o Mutillius/Mutilius.[6][7]

Storia modifica

La città sorge nella località ove, secondo il Muratori, si trovava il romano Castrum mutilum menzionato da Tito Livio. È ricordata fin dal secolo IX nei documenti come facente parte dell'esarcato di Ravenna. Fu sede del più importante ramo dei conti Guidi da quando Tegrimo Guidi sposò nel X secolo la contessa Ingelrada, figlia di Martino duca di Ravenna, ovvero feudatario dell'imperatore.

Nel 1271, con la mediazione del podestà e del capitano del popolo di Forlì, rispettivamente Brandalisio e Filippo di Paolo Ligapasseri, i conti Guidi sottoscrissero i patti con la comunità di Modigliana, riconoscendo così ufficialmente la nascita del Comune. Nella primavera del 1377 si affrancò dal dominio comitale (durato complessivamente quattro secoli) Successivamente, la città entrò sotto l'influenza della Repubblica di Firenze: dipese dapprima dalla signoria fiorentina e dal granducato di Toscana poi[8].

Entrata a far parte del distretto di Firenze, godette a lungo di una posizione privilegiata nei riguardi della dominante. Dal 1510 fu podesteria indipendente, dal 1772 sede di vicariato. È significativo il fatto che in questo periodo furono fondate importanti istituzioni locali: nel 1660 nacque la prestigiosa Accademia letteraria degli Incamminati (tuttora esistente), nel 1722 lo Spedale dei poveri di Cristo e nel 1738 il Monte pio. In particolare il Monte fu l'unico istituto creditizio di questo genere presente nella Romagna toscana, insieme a quello di Premilcuore[8].

Durante l'occupazione francese Modigliana fu una sede di sottoprefettura nel dipartimento dell'Arno. Il ruolo di città capoluogo passò poi a Rocca San Casciano con la Restaurazione. Nel 1838 fu dichiarata «Città nobile» e pochi anni dopo, nel 1850, divenne sede di una propria diocesi[9].

Con l'unità d'Italia (1861) fu inserita nel Circondario di Rocca San Casciano, parte della Provincia di Firenze. Nel 1923 l'intero circondario passò alla Provincia di Forlì, di cui Modigliana fa tuttora parte.

Simboli modifica

Lo stemma di Modigliana è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 30 maggio 1940.[10]

«D'azzurro, con due torri di ineguale altezza, congiunte da una cortina di mura, movente dal fianco sinistro dello scudo e poste sul piano, pure naturale, in riva di un fiume, sulla corrente del quale sta scritto a lettere maiuscole di nero il nome Marzeno. Capo d’azzurro, alla fascia di rosso, colle iniziali d'argento S.P.Q.M. Ornamenti esteriori da Città.[11]»

Il castello compare già nello stemma in uso nel XVI secolo; l'iscrizione, a imitazione della sigla romana SPQR, è un'aggiunta moderna.[12]

Onorificenze modifica

«Decreto del Capo del Governo[10]»
— 30 maggio 1940

Modigliana città nobile, proclamata tale dall'augusto regnante Leopoldo II con motuproprio del 29 giugno 1838

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
La Tribuna
 
Ruderi della Rocca dei conti Guidi
 
Palazzo Pretorio
 
Ponte di San Donato
 
Casa di don Giovanni Verità
  • Rocca dei Conti Guidi (detta Roccaccia)
  • La Tribuna (piazza don Minzoni): l'ingresso principale al castello
  • Ponte di San Donato (o «Ponte della Signora»). Il ponte, che attraversa il torrente Acerreta, fu fatto costruire nella seconda metà del XVIII secolo dalla famiglia Casalini sulle rovine di un antico ponte andato distrutto in seguito alla disastrosa fiumana del 1640. Prende il nome di San Donato dalla piccola chiesa fatta edificare da San Pier Damiani nell’XI secolo. Si chiama “della Signora” perché si racconta che una nobile della famiglia Casalini lo percorra a cavallo ogni giorno al tramonto per osservare le sue proprietà.
  • Duomo
  • Chiesa di San Bernardo. Fu costruita tra il 1645 e il 1673. L’interno è a navata unica, con cappelle laterali. Notevole è il quarto altare a sinistra con l'Annunciazione, molto simile a quella dipinta a Fiesole dal Beato Angelico.
  • Chiesa di San Domenico. All'interno è conservata la "campana di San Savino". Risalente al 1169, è ritenuta la più antica campana della Romagna[13].
  • Convento dei Cappuccini
  • Museo civico
  • Casa di don Giovanni Verità
  • Palazzo pretorio (sede della Pinacoteca "Silvestro Lega" e dell'Archivio storico comunale)
  • Chiesa di San Pietro in Tossino, con affreschi del Trecento, attribuiti al Maestro di Tossino, probabilmente il forlivese Guglielmo degli Organi, secondo Anna Tambini[14].

Palazzo Pretorio modifica

Risalente al Trecento, si trova nell'omonima piazza al centro del borgo, e fu prima possesso dei Conti Guidi nel 1377 e poi sede del Podestà e Pretore fiorentino, inviato dalla città di Firenze ogni anno per l'amministrazione del paese. Gli stemmi e le iscrizioni presenti sulla parte esterna testimoniano proprio la successione nel tempo dei vari Potestà. L'architettura è quella tipica dei palazzi trecenteschi fiorentini, con paramenti in sasso a vista e muri dallo spessore imponente: in evidenza, il soffitto ad archi al pian terreno e i pavimenti a quadrelli in cotto. In seguito ai terremoti, il palazzo fu abbassato, e l'aspetto originario risulta mutato nell'arco del tempo, la parte centrale risultava infatti, una volta più alta di un piano e presentava la tipica merlatura. Nel 1896, furono murate le aperture e aggiunte due ali, le finestre oggi tamponate sono ancora riconoscibili. L'ingresso principale era in via Vaiani, ed oggi corrisponde alla Pinacoteca[15].

Pinacoteca modifica

La Pinacoteca, dedicata a Silvestro Lega, si articola in quattro fondamentali nuclei : i quadri del pittore (con ritratti di Garibaldi, Mazzini, Don Giovanni Verità); le opere provenienti dal premio Lega; quadri acquisiti dal Comune di Modigliana, e la donazione, risalente al 1959, di Michele Campana di un altro gruppo di quadri.

Dal nucleo centrale dedicato al Lega si diramano altre presenze artistiche, che pur appartenendo a periodi e correnti diverse, trovano un dialogo comune. Pertanto il nucleo della donazione Campana, rivela un interesse particolare alla tradizione impressionista, all'interno di un'arte figurativa di connotazione prettamente toscana ed emiliano-romagnola, con artisti come Annibale Gatti, Gino Barbieri, Domenico Baccarini, Armando Spadini etc.

Nelle opere provenienti dal Premio Lega, si documentano i movimenti di avanguardia degli anni cinquanta e sessanta, Astrattismo, Arte Ottica, Espressionismo astratto, con Alviani, Pozzati e Plinio Mesciulam.

L'ultima sezione presenta quadri donati o acquisiti dal Comune, tra cui il ritratto de “I nuotatori” di Francesco Nonni[16].

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[17]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 354 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura modifica

Cucina modifica

Modigliana è conosciuta per il «Mandorlato al cioccolato»[18], dolce tipico riconosciuto nel 2010 come prodotto agroalimentare tradizionale[19].

Economia modifica

Industria modifica

Nel comune ha sede la Alpi S.p.A, società produttrice di prodotti in legname per costruzioni e mobilifici.

Vi ha sede anche la AUREL società produttrice di moduli elettronici wireless.

Amministrazione modifica

Cronologia sindaci modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 1985 26 maggio 1990 Gilberto Bernabei Democrazia Cristiana Sindaco [20]
26 maggio 1990 24 aprile 1995 Pier Paolo Gugnoni Democrazia Cristiana Sindaco [20]
8 maggio 1995 14 giugno 1999 Alba Maria Continelli centro-destra Sindaco [20]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Alba Maria Continelli centro-destra Sindaco [20]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Claudio Samorì centro-sinistra Sindaco [20]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Claudio Samorì centro-sinistra Sindaco [20]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Valerio Roccalbegni centro-destra: voi e noi Sindaco [20]
27 maggio 2019 in carica Jader Dardi centro-sinistra Sindaco [20]

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Teresa Cappello e Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981, p. 327, SBN IT\ICCU\UMC\0979712.
  5. ^ territorio di Modigliana, su borghiautenticiditalia.it. URL consultato il 22 dicembre 2020.
  6. ^ Comune di Modigliana, su Comuni Italiani. URL consultato il 22 dicembre 2020.
  7. ^ (DE) Wilhelm Schulze, Zur Geschichte lateinischer Eigennamen, Berlin, Weimannsche, 1933, pp. 442, 451, SBN IT\ICCU\RMS\0035670.
  8. ^ a b rivista.ibc.regione.emilia-romagna.it, http://rivista.ibc.regione.emilia-romagna.it/xw-200903/xw-200903-a0006. URL consultato il 27 settembre 2023.
  9. ^ Già a fine Settecento si era progettata l'istituzione di una diocesi con l'idea di dotarla "unendole" l'abbazia di Sant'Ellero (concessa invece alla diocesi di Sansepolcro). Dal 1986 è stata unita alla diocesi di Faenza.
  10. ^ a b Modigliana, decreto 1940-05-30 DCG, riconoscimento di stemma e titolo di città, su ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali. URL consultato il 9 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2022).
  11. ^ Modigliana, su araldicacivica.it.
  12. ^ Stemma del Comune di Modigliana, su dati.emilia-romagna.it.
  13. ^ Riccardo Chiesa, Le campane della politica, in Corriere Romagna, Forlì, 29 gennaio 2010, p. 4.
  14. ^ A. Tambini, Puntualizzazioni e scoperte per la pittura a Modigliana. Novità per Curradi, Vignali, Guercino, Pistocchi, Zampa, in Studi romagnoli, vol. 64 (2013), pp. 113-161. Si veda, in particolare, il paragrafo Il Maestro di Tossino e il forlivese Guglielmo degli Organi, alle pp. 114-115.
  15. ^ Palazzo Pretorio - Comune di Modigliana, su comune.modigliana.fc.it. URL consultato il 13 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2018).
  16. ^ Pinacoteca Comunale Silvestro Lega - Comune di Modigliana, su comune.modigliana.fc.it. URL consultato il 13 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2018).
  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ^ Mandorlato al cioccolato di Modigliana, su fondazioneslowfood.com. URL consultato il 26 dicembre 2017.
  19. ^ Dolci tradizioni di Romagna, su modigliantica.com. URL consultato il 26 dicembre 2017.
  20. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN168302007 · GND (DE4238533-7 · BNF (FRcb121612746 (data) · J9U (ENHE987007567208805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88116295
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