Molly Bloom, il cui vero nome è Marion, è un personaggio del romanzo Ulisse di James Joyce.

Copertina dell'opera

Moglie di Leopold Bloom, il personaggio principale del romanzo, è una parodia della Penelope dell'Odissea. La maggior differenza tra le due mogli è che Penelope è fedele ad Ulisse, mentre Molly, al contrario, ha una relazione extraconiugale con Hugh "Blazes" Boylan. Joyce modellò il personaggio di Molly su sua moglie, Nora Barnacle; in effetti, il giorno in cui si svolge il romanzo è il 16 giugno 1904, data del primo appuntamento di Joyce e Nora, ora chiamato Bloomsday. Alcuni critici ritengono che un altro possibile modello per il personaggio di Molly fosse Amalia Popper, una delle studentesse di Joyce ai tempi in cui insegnava inglese a Trieste. Amalia Popper era la figlia di un uomo d'affari ebreo di nome Leopold Popper. Joyce scrisse a proposito di una sua relazione con Amalia Popper nel manoscritto Giacomo Joyce, in cui sono presenti immagini e temi che utilizzò sia nell'Ulisse che nel Ritratto dell'artista da giovane. Ricerche recenti hanno accertato che la ragazza protagonista del breve racconto in prosa Giacomo Joyce era invece Bice Richetti, coniugata Randegger .

Molly, che a Dublino è una cantante d'opera di una certa fama, nacque a Gibilterra nel 1870, figlia di Major Tweedy e Lunita Laredo. Molly e Leopold si sposarono nel 1888. È la madre di Milly Bloom, la quale andò a vivere fuori casa a quindici anni per studiare fotografia, e di Rudy Bloom, che morì dopo undici giorni dalla nascita.

Il monologo di Molly Bloom che conclude l'Ulisse è un lungo monologo interiore (i pensieri del personaggio scorrono liberi senza interruzioni da parte di eventi esterni) senza punteggiatura e racconta i suoi pensieri e le sue bugie mentre a letto aspetta il ritorno di Leopold.

Il romanzo Elizabeth Costello dello scrittore John Maxwell Coetzee ha per protagonisti una scrittrice, autrice del romanzo The House on Eccles Street, scritto dal punto di vista di Molly Bloom.

Molly a teatro modifica

Il monologo è stato rappresentato più volte in teatro. Le produzioni italiane sono:

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