Mondavio

comune italiano

Mondavio (Mondavi in dialetto gallo-piceno[4]) è un comune italiano di 3 627 abitanti[1] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.

Mondavio
comune
Mondavio – Stemma
Mondavio – Bandiera
Mondavio – Veduta
Mondavio – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Marche
Provincia Pesaro e Urbino
Amministrazione
SindacoMirco Zenobi (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate43°40′26.58″N 12°58′05.81″E
Altitudine280 m s.l.m.
Superficie29,64 km²
Abitanti3 627[1] (30-6-2022)
Densità122,37 ab./km²
FrazioniCavallara, San Filippo sul Cesano, San Michele al Fiume, Sant'Andrea di Suasa, Pianaccio
Comuni confinantiColli al Metauro, Corinaldo (AN), Fratte Rosa, Monte Porzio, San Lorenzo in Campo, Terre Roveresche
Altre informazioni
Cod. postale61040
Prefisso0721
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT041028
Cod. catastaleF347
TargaPU
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 298 GG[3]
Nome abitantimondaviesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mondavio
Mondavio
Mondavio – Mappa
Mondavio – Mappa
Posizione del comune di Mondavio nella provincia di Pesaro e Urbino
Sito istituzionale

Geografia fisica

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L'immagine antica Mondavio. Disegno del 1626, eseguito da Francesco Mingucci da Pesaro, in Codice Barberiniano 4434 della Biblioteca Apostolica Vaticana.

Il comune di Mondavio sorge su di un colle, a circa 20 km dal mare Adriatico, da cui si può benissimo vedere il monte Catria ed il Nerone. Il paese si trova tra due fiumi marchigiani: il Metauro a nord e il Cesano a sud, in una posizione di dominanza di quota a cavallo delle omonime valli. Fa parte della comunità Montana del Metauro. Vicino al fiume Cesano, in posizione pianeggiante, sono presenti le frazioni di San Michele al Fiume e San Filippo sul Cesano, mentre le frazioni di Sant'Andrea di Suasa e di Cavallara si trovano in collina. Il territorio comunale include anche un'exclave, identificabile nella contrada Cavallara, compresa tra i comuni di Colli al Metauro e Terre Roveresche.

Secondo l'autore durantino Sebastiano Macci, nel territorio in cui oggi sorge Mondavio era edificato un centro abitato romano, distrutto dalle truppe di Alarico. Il fanese Pietro Maria Amiani riporta un racconto secondo cui il centro fu edificato da san Francesco d'Assisi che, mentre viveva in quella zona, fu così colpito dalla salubrità del luogo che s'impegnò a edificarvi un abitato utilizzando le macerie dell'antica Suasa[5]. Il nome di Mondavio si riscontra per la prima volta in un documento del 1178 e successivamente in un registro vaticano del 1289. Capoluogo di Vicariato con giurisdizione su ventiquattro castelli, conobbe diversi domini, tra cui quello dei Malatesta, di Alessandro Piccolomini, di Giovanni della Rovere, di Lorenzo de' Medici e della città di Fano. Nel 1442 varcò trionfalmente le mura del paese Sigismondo Malatesta, cui la moglie Polissena Sforza portò in dote il Vicariato, sottratto alla Chiesa da suo padre Francesco in un periodo di gravi disordini. Nel 1462 il territorio è scenario della storica battaglia, tra Sigismondo Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro che militava nelle file della Chiesa (papa Pio II) contro i Malatesta. Con la fine della signoria dei Malatesta, il Vicariato di Mondavio tornò al dominio diretto della Chiesa come Fano e Senigallia. Verso la fine del 1463 il vicariato con Senigallia e Montemarciano venne infeudato al nipote del papa Pio II, Antonio Piccolomini, ma la signoria ebbe breve durata poiché Pio II morì nell'agosto del 1464 e Mondavio, Senigallia, San Costanzo e Mondolfo, con altri castelli si ribellarono al Piccolomini e si sottomisero al governatore di Fano, il vescovo di Perugia, Giacomo Vannucci da Cortona. La salita al soglio pontificio di Sisto IV Della Rovere nel 1471 inaugurò una politica di nepotismo che avrà grandi conseguenze nel territorio. Nel 1473 il papa decorò Federico da Montefeltro con il titolo di Duca e questi accettò di imparentarsi con i Della Rovere dando in sposa sua figlia Giovanna al nipote del papa Giovanni Della Rovere (+1502). Il matrimonio avvenne nell'ottobre del 1474 e dopo pochi giorni Giovanni fu investito della città di Senigallia, del vicariato di Mondavio e di altre terre. Giovanni soggiornò per qualche tempo a Mondavio e diede l'incarico al geniale architetto Francesco di Giorgio Martini di costruirvi la rocca (eretta tra il 1482 e il 1492), che in tutti questi secoli non ha mai subito alcun assedio né ha mai sparato un colpo dai suoi cannoni. Il figlio di Giovanni, Francesco Maria, forse nato proprio a Mondavio, nel 1503 successe allo zio Guidobaldo nel Ducato di Urbino e vi incorporò anche il Vicariato di Mondavio. Durante il governo dei Della Rovere, il Vicariato visse un periodo di pace, prosperità e progresso di circa centotrenta anni, fu questo il periodo di grandi feste popolari. Nel 1631, con l'estinzione della dinastia dei Della Rovere, Ducato e Vicariato di Mondavio ritornano nella giurisdizione della Santa Sede.

Simboli

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Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 10 ottobre 1936.

«D'azzurro, alla palomba cinerea voltata a destra colla zampa destra alzata, recante un ramo d'olivo, e la sinistra posata sopra un monte a tre cime, di cui la più alta caricata di una croce piana.»

Nel bozzetto ufficiale la colomba tiene il ramoscello nel becco e posa entrambe le zampe sulla cima del monte.[6]

Il gonfalone, concesso con DPR del 24 maggio 1957[7], è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Comune di Mondavio: bandiera arancione del TCI.
 
Mastio della Rocca roveresca di Mondavio.

Dal 2003, al comune di Mondavio è riconosciuta la Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico ambientale per l'entroterra del Touring Club Italiano, con la seguente motivazione:

La località, con un’atmosfera tipica e vivace, è caratterizzata da numerosi punti di interesse storico-culturali ben curati e valorizzati e dalla buona manutenzione del verde urbano. Tutti questi elementi sono promossi da un efficiente sistema di comunicazione turistica via web, grazie al ruolo svolto da siti web ricchi di indicazioni e informazioni sul territorio.[8]

È stata anche inserita tra i borghi più belli d'Italia dall'omonima associazione[9].

Rocca roveresca

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Rocca roveresca di Mondavio.

La rocca è il monumento più significativo di Mondavio. Risalente probabilmente al 1482-1492, fu commissionata da Giovanni della Rovere, insieme ad altre rocche del ducato, all'architetto Francesco di Giorgio Martini. Non avendo mai subito attacchi è ancora in ottimo stato. Il mastio ad otto facce domina la fortezza e si collega ad un camminamento, protetto da un torrioncino, che porta ad una massiccia torre semi-circolare, unita con un ponte al rivellino d'ingresso. Il progetto originale prevedeva verso ovest un ulteriore torrione tondeggiante che non fu mai realizzato. Le sale interne conservano ancora, per la maggior parte, la pianta originale e sono attualmente utilizzate come spazi espositivi e museali, tra cui un'armeria.

Architetture religiose

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Ex convento dei Cappuccini

Costruito nel 1578 daifrati cappuccini, si trova a circa a 800 m dal capoluogo su un poggio sulla via per l'abitato di Orciano di Pesaro. La Chiesa e il Convento recuperati e ristrutturati sono utilizzati come complesso ricettivo per convegni e congressi. I beni artistici che erano qui presenti sono custoditi nel Museo Civico di Mondavio.

Chiesa di San Francesco

Trasformata più volte nel tempo dal 1292 sino all'attuale configurazione del 1700, ha un'architettura semplice e maestosa all'esterno e all'interno, con tracce di barocco. La facciata è al rustico di cotto rosso antico, con contrafforti ai lati; singolare è il campanile affusolato a forma di pannocchia. All'interno si ammirano quadri dei fratelli Persiutti di Fano.

Collegiata dei Santi Pietro e Paterniano
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Santi Pietro e Paterniano.

L'edificio risale al 1300. È stata poi ristrutturata nel 1563 su disegno dell'architetto Bartolomeo Genga; l'ultimo ampliamento è del XVIII secolo, con l'inglobamento nell'abside del torrione presso la Porta San Pietro.

«... Avendo poi fatto al
Duca, che disiderava di fare un porto di mare a Pesero, un model-
lo bellissimo, fu portato a Vinezia in casa il conte Giovan Iacomo
Leonardi, allora ambasciadore in quel luogo del Duca, acciò fusse
veduto da molti della professione, che si riducevano spesso con altri
begl'ingegni a disputare e far discorsi sopra diverse cose in casa il
detto conte, che fu veramente uomo rarissimo. Quivi dunque essen-
do veduto il detto modello et uditi i bei discorsi del Genga, fu da tutti
senza contrasto tenuto il modello artifizioso e bello, et il maestro
che l'aveva fatto di rarissimo ingegno. Ma tornato a Pesero, non fu
messo il modello altrimenti in opera, perché nuove occasioni di
molta importanza levarono quel pensiero al Duca. Fece in quel
tempo il Genga il disegno della chiesa di Monte l'Abbate e quello
della chiesa di S. Piero in Mondavio, che fu condotta a fine da don
Pier Antonio Genga in modo che, per cosa piccola, non credo si possa
veder meglio...»

Chiesa di Santa Maria della Quercia

La chiesa contiene interessanti affreschi del XVI secolo attribuibili ai pittori Presutti di Fano.

Architetture civili

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Palazzo municipale
 
Palazzo municipale

Coevo al convento francescano, conserva nella Sala Consiliare la preziosa pala della Madonna con Bambino di Carlo da Camerino del 1385, e al soffitto ha gli stemmi di Mondavio e dei dodici comuni del mandamento, creato nel 1860.

Teatro Apollo
  Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro Apollo (Mondavio).
 
Veduta dei palchi del Teatro Apollo di Mondavio

Il teatro fu costruito alla fine del XVIII secolo all'interno della quattrocentesca chiesa di San Filippo Neri e ampliato nel 1887. Non si conoscono i nomi degli architetti che progettarono e rinnovarono l'edificio. La pianta ad U ed i primi due ordini di palchi sono del progetto originale, mentre sono stati aggiunti nell'Ottocento il terzo ordine di palchi e la volta, quest'ultima decorata con una trama a merletto su toni di azzurro intenso con una corona di festoni e putti posti attorno ad un medaglione centrale in cui è rappresentato Apollo mentre suona la cetra. Decorazioni a festoni e arabeschi ricoprono anche i parapetti a fascia dei tre ordini di palchi e il boccascena è delimitato da paraste in stile ionico.

Castello di Sant'Andrea di Suasa
 
Entrata del castello di Sant'Andrea di Suasa

Piccolo borgo con cinta muraria medioevale a 9 km dal capoluogo, in posizione collinare. Di antica origine benedettina collegata all'Abbazia di San Lorenzo in Campo fece parte anche del vicariato di Mondavio oltre ad essere stato comune fino al 1869.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente era di 179[11] persone e rappresentava il 4,9% della popolazione residente. Invece le comunità straniere più numerose (con percentuale sul totale della popolazione straniera) erano[12]:

  1. Romania, 37 (20,67%)
  2. Albania, 32 (17,88%)
  3. Marocco, 27 (15,08%)
  4. Cina, 26 (14,53%)

Cultura

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Istruzione

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Museo di rievocazione storica
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  Lo stesso argomento in dettaglio: Museo di rievocazione storica (Mondavio).

Il museo di rievocazione storica di Mondavio (PU) è stato istituito nel 1966 dal professore Stefano Mascarucci in collaborazione con l'allora amministrazione comunale e associazione Proloco. Lo spazio espositivo si articola su quattro dei cinque piani del mastio della rocca roveresca mentre il piano superiore (il quinto) ospita un'armeria con pezzi di artiglieria, armature e armi bianche, tra i quali alcune rarità. Il museo ripropone scene di vita rinascimentale ricostruite con dovizia di cura attraverso manichini in gesso abbigliati con costumi dell'epoca. Le scene più importanti sono: il banchetto, la sala della tortura, il forno, la stalla con i cavalli.

 
riproduzione macchine da guerra nel fossato della Rocca
Parco delle macchine da guerra
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Nel fossato della rocca è stato allestito dal 2000 su progetto dell'architetto Massimo Buratti il parco di "macchine da guerra" di Francesco di Giorgio Martini.

«...Fu Francesco grandissimo ingegneri, e mas-
simamente di machine da guerra, come mostrò in un fregio che di-
pinse di sua mano nel detto palazzo d'Urbino, il qual è tutto pieno
di simili cose rare appartenenti alla guerra. Disegnò anco alcuni libri
tutti pieni di così fatti instrumenti, il miglior de' quali ha il signor
duca Cosimo de' Medici fra le sue cose più care.
Fu il medesimo tanto curioso in cercar d'intender le machine et
instrumenti bellici degl'antichi,...»

Unico nel suo genere il parco comprende fedeli ricostruzioni in dimensione reale di catapulte, trabucchi, bombarde e altre macchine da assedio, tutte tratte ed elaborate dai disegni originali dell'architetto senese (Codice magliabechiano II.I.141). Le macchine in legno sono state riscostruite e fabbricate con tecniche di lavorazione ad ascia rendendo l'aspetto simile a quello che potevano avere le originali.

Museo civico e pinacoteca
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chiostro dell'ex convento di S. Francesco

Il museo è situato all'interno del chiostro francescano e conserva interessanti dipinti, un tempo nella chiesa e convento dei Cappuccini, e preziosi volumi dell'antica libraria dei Cappuccini. Pregevole un tabernacolo ligneo scolpito e intarsiato opera degli stessi frati.

  • A gennaio in corrispondenza della festa di Sant'Antonio Abate si svolge a Sant'Andrea di Suasa la "Festa del Nino - **** con la tradizione".
  • Il 13, 14 e 15 agosto si svolge a Mondavio la rievocazione storica Caccia al Cinghiale (Mondavio) con il famoso banchetto rinascimentale.
  • Il secondo fine settimana di novembre si festeggia l'Estate di San Martino, festa popolare con concerti, taverne con piatti tradizionali, castagne e vin brulè, degustazione del vino nuovo, mercatini e giochi popolari.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1951 Filippo Monti Buzzetti Sindaco
1951 1956 Nazzareno Cavanna Sindaco
1956 1975 Bruno Olivieri Sindaco
1975 1978 Liliana Ceccarelli-Trianni Sindaco
1978 1980 Sebastiano Dominici Sindaco
1980 5 giugno 1985 Bruno Olivieri Sindaco
6 giugno 1985 26 maggio 1990 Bruno Olivieri DC Sindaco [13]
27 maggio 1990 15 maggio 1993[14] Alfredo Grilli DC Sindaco [13]
7 giugno 1993 23 aprile 1995 Stefano De Angelis DC Sindaco [13]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Stefano De Angelis Centro-sinistra Sindaco [13]
14 giugno 1999 13 giugno 2004 Sebastiano Dominici Lista civica (Centro-sinistra) Sindaco [13]
14 giugno 2004 6 agosto 2007[14] Sebastiano Dominici Lista civica (Centro-sinistra) Sindaco [13]
7 agosto 2007 28 agosto 2007 Mario Casini Lista civica (Centro-sinistra) Sindaco facente funzioni [13]
29 agosto 2007 13 aprile 2008 Paolo De Biagi Commissario prefettizio [13]
14 aprile 2008 26 maggio 2013 Federico Talè Partito Democratico Sindaco
27 maggio 2013 16 settembre 2015 Federico Talè Partito Democratico Sindaco [15]
17 settembre 2015 5 giugno 2016 Angelo Frattini Vicesindaco reggente
6 giugno 2016 4 ottobre 2021 Mirco Zenobi Per un futuro comune Sindaco [16]
4 ottobre 2021 in carica Mirco Zenobi Lista civica Sindaco [13]

Gemellaggi

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La squadra di calcio a 5 del Pianaccio gioca in Serie C2 marchigiana. Nella frazione di Cavallara si trova un impianto di motocross di 1ª categoria, sede di manifestazioni di livello nazionale.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 404, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Pietro Maria Amiani, Memorie istoriche della città di Fano, Fano, 1751, pp. 17-18.
  6. ^ Bozzetto dello stemma del Comune di Mondavio, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 6 ottobre 2024.
  7. ^ Mondavio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 6 ottobre 2024.
  8. ^ Mondavio: cosa vedere, dove dormire, dove mangiare | Touring Club, su Touring Club Italiano. URL consultato il 18 aprile 2024.
  9. ^ Mondavio - I Borghi più Belli d'Italia, su borghipiubelliditalia.it. URL consultato il 21 gennaio 2019.
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ Dato Istat al 1º gennaio 2021
  12. ^ Dato Istat al 1º gennaio 2021 sul sito tuttitalia.it
  13. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
  14. ^ a b Dimissionario
  15. ^ D.P.R. del 17 settembre 2015, pubblicato sulla G.U. n.228 del 01/10/2015, il consiglio comunale è stato sciolto per la decadenza dalla carica di sindaco di Federico Talè per causa di incompatibilità sopravvenuta con la carica di consigliere regionale
  16. ^ Comune di Mondavio - Marche - Elezioni Comunali - Risultati, su repubblica.it, 6 giugno 2016. URL consultato il 21 gennaio 2019.

Bibliografia

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  • Pietro Maria Amiani, Memorie istoriche della città di Fano, Fano, 1751.
  • Alberto Polverari. Mondavio dalle origini alla fine del Ducato di Urbino (1631). Ostra Vetere, 1984
  • Gianni Volpe. Io Dux-Io Pre. Urbanistica e architettura nelle terre marchigiane di Giovanni Della Rovere (1474-1501). Quattroventi, Urbino, 1993. ISBN 88-392-0263-3
  • Paola Raggi. Mondavio: la terra, la rocca e il paesaggio in Francesco di Giorgio Martini: rocche, città, paesaggi. A cura di: Barbara Nazzaro, Guglielmo Villa. Kappa, Roma, 2004. ISBN 88-7890-590-9 (Atti del Convegno nazionale di studio, Siena, 30-31 maggio 2002).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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