Montaggio alternato

Per montaggio alternato (conosciuto anche in inglese come cross cutting) si intende un tipo di tecnica di montaggio appartenente alla teoria del découpage classico.

Struttura modifica

Per ottenere questo tipo di tessitura, si uniscono due sequenze narrativamente relazionate ma con ambienti, personaggi e azioni diversi. Rispetto al montaggio parallelo, c'è, alla fine, un congiungimento delle due storie.[1]

Questo schema è tipico, ad esempio, dei film sentimentali: quando il personaggio A, in una situazione differente dal personaggio B, si rende conto che prova amore per il compagno, si dirige da lui/lei. Alla fine, viene mostrata una scena in cui i due si "ricongiungono" e si scambiano un bacio.

I primi esempi modifica

Il primo caso di montaggio alternato è possibile ammirarlo nel cortometraggio La vita di un pompiere americano.

Nel film di Porter, una signora viene salvata da un pompiere. Questa scena viene riproposta due volte: la prima, all'interno dell'abitazione della donna, la seconda, invece, all'esterno, nel momento in cui l'eroe sale le scale e sottrae dalla morte la giovane. È evidente che, trattandosi di un film appartenente ancora alla generazione del cinema delle attrazioni, non ha i canoni tipici del montaggio classico moderno. Tuttavia, accenna già alla tecnica cinematografica.

David Wark Griffith è il primo cineasta a proporre un montaggio di tipo alternato. Ciò lo si evince in Nascita di una nazione.[2]

Note modifica

  1. ^ M. Corsi, Corso di linguaggio audiovisivo e multimediale, Milano, Hoepli, 2017, p. 291
  2. ^ S. Bernardi, L'avventura del cinematografo, Roma, Marsilio, 2017, p. 52
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