Il monte Pelvoux è una montagna del massiccio des Écrins, nelle Alpi del Delfinato. Si trova nel dipartimento delle Alte Alpi, nel comune di Pelvoux.

Monte Pelvoux
Parete nord del monte Pelvoux
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneProvenza-Alpi-Costa Azzurra
DipartimentoAlte Alpi
Altezza3 946 m s.l.m.
Prominenza448 m
CatenaAlpi
Coordinate44°53′53″N 6°23′36″E / 44.898056°N 6.393333°E44.898056; 6.393333
Data prima ascensione30 luglio 1828
Autore/i prima ascensioneCapitano Durand, A. Liotard e J. E. Matheoud
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Francia
Monte Pelvoux
Monte Pelvoux
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Pelvoux
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi del Delfinato
SottosezioneMassiccio des Écrins
SupergruppoCatena Pelvoux-Bans-Sirac
GruppoCatena Ailefroide-Pelvoux
SottogruppoGruppo del Pelvoux
CodiceI/A-5.III-C.10.b

Caratteristiche modifica

 
La punta Puiseux vista dal ghiacciaio sommitale.

Storicamente era considerato come la vetta più alta del massiccio e di tutte le alpi francesi (prima dell'annessione della Savoia). Infatti il Pelvoux si presenta come una immensa montagna di neve e di roccia molto isolata. Dalla valle della Durance la sua mole imponente nasconde buona parte del massiccio des Écrins ed anche la vetta più alta: la Barre des Écrins.

Il monte Pelvoux comprende quattro punte abbastanza individuabili:

  • la punta Puiseux (3.946 m - vetta culminante)
  • la punta Durand (3.932 m)
  • il Piccolo Pelvoux (3.753 m)
  • i Tre Denti del Pelvoux (3.682).

Tra queste quattro cime si distende il ghiacciaio del Pelvoux, ghiacciaio che dona una connotazione particolare alla vetta.

Ascensioni modifica

Prima ascensione modifica

La prima ascensione della punta Durand fu effettuata il 30 luglio 1828 dal capitano Durand, Alexis Liotard e Jacques-Étienne Matheoud (cacciatore di camosci).

La prima ascensione della punta Puiseux fu realizzata l'8 settembre 1848 da Victor Puiseux e la guida Barnéoud.

Concatenamenti modifica

  • Pareti nord in invernale del monte Pelvoux, del Pic Sans Nom, del Pic du Coup de Sabre e dell'Ailefroide - 13-17 febbraio 1998 - Concatenamento realizzato da Patrick Berhault e Bruno Sourzac. Hanno salito la via Ginel-Pinard sul Pelvoux, la via George-Russenberger sul Pic Sans Nom, la via Chapoutot-Prieur sul Pic du Coup de Sabre e la via Devies-Gervasutti con variante Gurékian sull'Ailefroide Occidentale.[1]
  • Pareti nord del monte Pelvoux, del Pic Sans Nom e dell'Ailefroide - 1-3 luglio 2011 - Concatenamento realizzato da Yann Borgnet e Robin Revest di tre vie aperte da Jean-Michel Cambon e Bernard Francou: Direttissima Cambon-Francou del 1976 sul Pelvoux, Direttissima Cambon-Francou del 1975 sul Pic Sans Nom e Pilier des Séracs del 1981 sull'Ailefroide Centrale.[2]

Vie alpinistiche modifica

In questa sezione sono descritte alcune delle vie alpinistiche sul monte Pelvoux.

Via normale modifica

La via normale si trova lungo il versante sud-ovest della montagna, tramite la salita del Couloir Coolidge che si raggiunge dal rifugio del Pelvoux (2.704 m). La via è valutata di grado di difficoltà PD+, con pendii di neve a 45°.[3]

Molto frequentata è la traversata del Pelvoux. Saliti per la via normale lungo il Couloir Coolidge si scende sul versante nord-est per il ghiacciaio des Violettes.

Versante nord modifica

  • Punta Puiseux
    • Traversata del Pelvoux - 25 giugno 1882 - Realizzata da Alexander Burgener, Charles Passavant e Pierre Antoine Reymond attraverso il ghiacciaio des Violettes.[4]
    • Cresta nord - 1936 - Prima salita di Maurice Fourastier et Arthur Manhès, 1000 m/D+.[5]
    • Pente centrale - 15-16 maggio 1953 - Prima salita di Pierre Courtet, Henri Laurent e Paul Souriac, 700 m/TD-.[6]
  • Punta Durand
    • Via originale del versante nord-ovest - 10 luglio 1891 - Prima salita di Maximin Gaspard, Pierre Gaspard e Francis Edward Lister Swan, 700 m/TD-.[7]
    • Via Ginel-Pinard - giugno 1964 - Prima salita di Raymond Ginel e Olivier Pinard, 1000 m/ED-.
    • Direttissima Cambon-Francou - 1976 - Prima salita di Jean-Michel Cambon e Bernard Francou.
    • Goulotte 1981 - 1981 - Prima salita di Francis Bourgogne, Yannick Goujon, Michel Mabillon e Alain Robert, 700 m/TD-.[8]
  • Triangle de la Momie
    • Via Boivin-Poencet - 2 giugno 1976 - Prima salita di Jean-Marc Boivin e Michel Poencet, 850 m/TD-.[9]
    • Gnongnon et Bouboune - 3 dicembre 1999 - Prima salita di Sébastien Escande e Patrick Wagnon, 750 m/TD+.[10]
  • Tre Denti del Pelvoux
    • Cresta nord-est - 17 agosto 1935 - Prima ascensione di Jean Charignon, J.-Antoine Morin, A. Roux, Henri Sarthou, Georges et Jean Vernet, 600 m/D.[11]
    • Couloir Chaud - 14 luglio 1950 - Prima salita di Victor Chaud e Emile Cortial, 600 m/TD-.[12]
    • Goulotte Bérhault - 9 luglio 1978 - Prima salita di Patrick Berhault e Pierre Brizzi, 820 m/TD+.[13]
    • Marie-Pascal - 22 dicembre 1991 - Prima salita di Cristophe Moulin e Gilles Rivière, 830 m/ED.[14]
    • L'étroit font la paire - 30 novembre 1993 - Prima salita di Sébastien Constant e Philippe Turin, 820 m/TD+.[15]

Versante sud modifica

Versante sud-ovest modifica

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ (FR) Alpinisme. Bérhault et Sourzac, boulimiques de faces nord. [collegamento interrotto], in Libération, 26 febbraio 1998. URL consultato il 20 settembre 2012.
  2. ^ Concatenamento in delfinato - Borgnet e Revest sulle tracce di Cambon e Francou, su up-climbing.com, 11 luglio 2011. URL consultato il 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2011).
  3. ^ a b Constant, pp. 76-77.
  4. ^ Constant, p. 85.
  5. ^ (FR) Mont Pelvoux - Pointe Puiseux: Arête N, su camptocamp.org. URL consultato il 19 settembre 2012.
  6. ^ Constant, p. 101.
  7. ^ Constant, p. 98.
  8. ^ Constant, p. 100.
  9. ^ Constant, pp. 93-94.
  10. ^ Constant, pp. 94-95.
  11. ^ (FR) Trois Dents du Pelvoux: Arête NE, su camptocamp.org. URL consultato il 20 settembre 2012.
  12. ^ Constant, pp. 82-85.
  13. ^ Constant, p. 79.
  14. ^ Constant, pp. 81-82.
  15. ^ Constant, p. 81.
  16. ^ Constant, p. 78.
  17. ^ Constant, p. 76.

Bibliografia modifica

  • (FR) Sébastien Constant, Ascensions en neige et mixte - Tome 1, Editions Constant, 2009, ISBN 978-2-918970-00-2.

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