Monte San Martino (Alpi)

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Il Monte San Martino (Svet Martin in sloveno), è una montagna delle Alpi alta 987 m. È situata nella parte orientale della regione Friuli-Venezia Giulia, nel comune di Grimacco, tra le vallate del Cosizza e dell'Alberone.

Monte San Martino
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Friuli-Venezia Giulia
Provincia  Udine
Altezza987 m s.l.m.
CatenaAlpi

46°10′18.22″N 13°35′11.44″E / 46.171727°N 13.586512°E46.171727; 13.586512

Coordinate46°10′18.23″N 13°35′11.44″E / 46.17173°N 13.586511°E46.17173; 13.586511
Altri nomi e significatiSvet Martin (sloveno)
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte San Martino
Monte San Martino
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneAlpi e Prealpi Giulie
SottosezionePrealpi Giulie
SupergruppoPrealpi Giulie Meridionali
GruppoGruppo Matajur-Kolovrat
CodiceII/C-34.II-B.4

Geografia modifica

 
La sagra di S. Martino (1961)

Il monte è alto 987 metri s.l.m. e, oggigiorno, è facilmente raggiungibile partendo dal passo del Priavelo (663 metri), percorrendo un sentiero o una mulattiera sistemata di recente[1]. Attraversando boschi di castagni e prati fioriti di margherite, mughetti, crochi ed altre piante selvatiche, si raggiunge in breve tempo la cima[2], costituita da due ripiani erbosi. Sul primo ripiano (965 metri) è posizionata la chiesetta votiva dedicata all'omonimo santo, costruita, in stile romanico, nel XIII secolo; sul secondo, poco distante, c'è la vetta del rilievo. Intorno alla chiesetta si tiene, nella terza domenica di settembre, una delle caratteristiche sagre slovene (kuatarinca), che ancora richiama tanti fedeli anche da paesi lontani[3][4].
Sulle pendici del monte sono ubicati gli ingressi di due grotte accatastate con i nomi di Grotta a W di Monte S.Martino[5] e Pozzo dell'acqua[6] e quello di una foiba nominata Foiba del monte San Martino[7].

Storia modifica

Il sito fu frequentato già in epoche remote, come dimostra il ritrovamento in loco, nel 1998, di un ripostiglio contenente nove attrezzi di epoca tardo antica[8].
La chiesetta venne menzionata, per la prima volta, nel 1299 in un atto d'insediamento feudale "et idem ius habet in monte S.Martini in Trivin ad festivitatem ecclesie S. Martini"[9].
Il monte, per la sua posizione strategica a cavallo di due valli e nelle vicinanze di un valico, fu, sin da tempi antichi, un luogo di avvistamento e vigilanza[10]. Proprio presso la sua cima, il 21-22 aprile 1848 volontari della popolazione locale difesero i confini della patria dalle truppe austroungariche che, provenienti dal vicino passo di Luico, si dirigevano verso la città di Udine insorta. La capitolazione della città rese inutile qualsiasi ulteriore azione e portò allo scioglimento del gruppo di difensori e all'emanazione dell'ordine del disarmo e della sottomissione[3][11]. L'avvenimento è ricordato da un cippo eretto nei pressi della chiesetta[2].

Rifugi modifica

Nel mese di giugno del 2016, alla quota di 679 m., nei pressi del passo del Priavelo, è stato inaugurato un ricovero montano, costruito in muratura su due piani, chiamato Baita C.A.I. Val Natisone[12].

Traversate modifica

  • La zona del monte è attraversata dal sentiero CAI n.761 (Scrutto - Clastra - passo San Martino - monte San Martino - bocchetta di Topolò). La durata del percorso è di circa 5 ore[13]. Alla bocchetta di Topolò si incrocia il sentiero n. 745 che conduce o verso Polava o al borgo di Topolò[14]
  • Il rilievo è interessato anche dall'itinerario n.7 dei Sentieri di pace. Il percorso, che si può effettuare sia a piedi che in mountain bike, prevede la partenza da Clodig, il transito per il passo Prievalo, la cima del monte San Martino, il paese di Topolò e il ritorno al punto di partenza. La lunghezza dell'itinerario è di 13 chilometri e il dislivello è di circa 734 metri; è di facile percorribilità a piedi e di difficoltà medio-alta in mountain bike[15].

Note modifica

  1. ^ Carta topografica per escursionisti 1:25.000 "Valli del Natisone - Cividale del Friuli" foglio 041, Tabacco editore
  2. ^ a b In cima al San Martino da www.matajur.com, su krivapeta.it. URL consultato il 12 luglio 2020.
  3. ^ a b Guida d'Italia del Touring Club Italiano (collana "Guide rosse"), Friuli Venezia Giulia, editrice Touring, Milano 1982 [1]
  4. ^ Comune di Grimacco-sagre e manifestazioni (PDF), su comune.grimacco.ud.it. URL consultato il 12 maggio 1018.
  5. ^ Grotta a W di Monte S.Martino (3441/1829FR), su catastogrotte.fvg.it. URL consultato il 4 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2018).
  6. ^ Pozzo dell'acqua (3443/1831FR), su catastogrotte.fvg.it. URL consultato il 4 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2018).
  7. ^ Foiba del Monte San Martino, su catastogrotte.fvg.it. URL consultato il 19 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2015).
  8. ^ AA. VV., Valli del Natisone Nediške Doline - Ambiente, Cultura popolare, Arte, Tradizioni popolari, Lingua, Storia, San Pietro al Natisone, Cooperativa Lipa editrice, 2000, p. 257.
  9. ^ Tarcisio Venuti, Chiesette votive da S. Pietro al Natisone a Prepotto, Udine, 1985, p. 121.
  10. ^ San Martino - Svet Martin, su lintver.it. URL consultato il 2 marzo 2012.
  11. ^ Carlo Podrecca, La Slavia Italiana, Fulvio Giovanni editore in Cividale 1884
  12. ^ Da oggi nuovo rifugio a passo San Martino, su messaggeroveneto.gelocal.it. URL consultato il 27 giugno 2016.
  13. ^ Sentiero n.761, su cai-fvg.it. URL consultato il 12 dicembre 2017.
  14. ^ Sentiero n.745, su cai-fvg.it. URL consultato il 12 dicembre 2017.
  15. ^ Itinerario 7: il monte S. Martino/Sv. Martin e Topolò/Topoluove (a piedi e in mountain bike), su potimiru.org. URL consultato il 12 dicembre 2017.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica