Mentuhotep I

faraone egizio
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Mentuhotep I (... – ...; fl. XXII secolo a.C.) è stato un precursore della XI dinastia egizia.

Mentuhotep I
Statua di Mentuhotep I da Elefantina
Principe di Tebe
Incoronazione2137 a.C.[1]
PredecessoreIntef
SuccessoreAntef I
Altri titoliSignore dell'Alto e del Basso Egitto (titolo fittizio)
DinastiaXI dinastia egizia
PadreIntef
FigliAntef I, Antef II

Biografia modifica

 
Particolare della "Sala degli antenati" di Karnak: Mentuhotep I doveva trovarsi nella posizione 12.

Mentuhotep I era figlio di Intef e gli succedette come nomarca e principe di Tebe intorno al 2137 a.C., continuandone la politica indipendentista nei confronti dell'ormai avversaria IX dinastia herakleopolita.
Con tutta probabilità non si fregiò mai, in vita, dei titoli della regalità. In tempi posteriori gli venne attribuito un nome Horo palesemente fittizio (Tepia, "l'antenato") ed il suo nomen venne inserito nel cartiglio: nella "Sala degli antenati" di Karnak, infatti, Thutmose III ne onorerà in questo modo la memoria facendone il cofondatore della XI dinastia assieme al padre Intef (il quale però non ricevette i titoli regali)[2].

Mentuhotep I fu il primo personaggio noto a portare un nome teoforo composto con Montu, divinità guerriera del 4º nomo dell'Alto Egitto.
Nel tempio del nomarca Hekaib ad Elefantina è stata ritrovata una statua che lo rappresenta e che pare venne fatta realizzare da Antef II. Il fatto che su di essa Mentuhotep sia associato all'epiteto "Padre degli dèi" ha portato a ritenere che fosse il padre dei suoi due successori: Antef I (che si attribuì in vita i titoli regali e che per questo è considerato il vero fondatore dell'XI dinastia) ed Antef II[3].

Il famoso egittologo Alan Gardiner ritenne che il suo nome potesse trovarsi nella posizione 5.12 del Canone Reale[4].

Titolatura modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Titolatura reale dell'antico Egitto.
Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
D1
p
D36
Z1
 
tp (i) ˁ Tepia Antico / Antenato
G16
nbty (nebti) Le due Signore
G8
ḥr nbw Horo d'oro
M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
 
 
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
 
mn
n
V13Htp
t
p
 
mn ṯ(w) ḥtp Mentuhotep Montu è contento

Sulla già citata statua che lo rappresenta, Mentuhotep viene così chiamato:

<
M17t Z1
f
R8AY5
n
V13wR4
t
pO29Vsstit
t
nb
t
AbbwN25
O49
mrM17M17
>

It-nṯrw mnṯw-ḥtp(w)ˁ3 mry sṯt nbt Abw - Itnetjeru Mentuhotepaa Merysatetnebetabu - "Padre degli dèi, Mentuhotep il Grande, amato da Satet signora di Abu".

Datazioni alternative modifica

Autore Anni di regno
von Beckerath 2119 a.C. - 2103 a.C.[5]
Malek 2124 a.C. -2107 a.C.
unito al regno di Antef I[6]
Grimal, Hayes 2133 a.C. - [7][8]

Note modifica

  1. ^ Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, pag 470
  2. ^ Cimmino, op. cit. p. 136
  3. ^ Cimmino, op. cit. p. 137
  4. ^ Gardiner, La civiltà egizia, pag 402
  5. ^ Chronologie des Pharaonischen Ägypten (Chronology of the Egyptian Pharaohs), Mainz am Rhein: Verlag Philipp von Zabern. (1997)
  6. ^ (con John Baines), Atlante dell'antico Egitto, ed. italiana a cura di Alessandro Roccati, Istituto geografico De Agostini, 1980 (ed. orig.: Atlas of Ancient Egypt, Facts on File, 1980)
  7. ^ Grimal, op. cit. p. 187 tab. 11
  8. ^ Hayes, op. cit. p. 996

Bibliografia modifica

  • Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani, 2003, pp. 136-137, ISBN 88-452-5531-X.
  • Alan Gardiner, La civiltà egizia, (Einaudi, Torino, 1997), Oxford University Press, 1961, ISBN 88-06-13913-4.
  • Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, 9ª ed., Roma-Bari, Biblioteca Storica Laterza, 2011, pp. 189-190, ISBN 978-88-420-5651-5.
  • W.C. Hayes, The Middle Kingdom in Egypt, in The Cambridge Ancient History vol 1 part 2: Early History of the Middle East, Cambridge, University Press, 1971 (2006), p. 476, ISBN 0-521-07791-5.

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