Monumento alla Lupa
Il monumento alla Lupa[1] è un monumento composto da un colonnato su basamento che sorregge una copia della Lupa capitolina al centro di piazzale Roma, a Piacenza. Il monumento celebra la fondazione romana della città nel 218 a.C. e la conquista italiana dell'Etiopia nel 1936.
Monumento alla Lupa | |
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Autore | Pietro Berzolla |
Data | 1938 |
Materiale | Granito rosa, bronzo, marmo |
Altezza | 1000 cm |
Ubicazione | Piazzale Roma, Piacenza |
Coordinate | 45°02′50.18″N 9°42′21.03″E |
Storia
modificaNegli anni trenta, il podestà fascista di Piacenza Aurelio De Francesco[2] decise la costruzione di un monumento di celebrazione del re d'Italia Vittorio Emanuele III proclamato imperatore d'Etiopia il 9 maggio 1936, con un simbolo della fondazione romana dell'antica colonia Placentia nel 218 a.C. sul versante est della città: una copia bronzea della Lupa capitolina, donata dal Duce Benito Mussolini e commissionata alla fonderia Chiaruzzi di Roma. Il monumento venne progettato dall'architetto Pietro Berzolla e fu ufficialmente inaugurato il 12 giugno 1938 nel piazzale dell'ex Barriera Roma, uno degli antichi accessi daziari della città[3]. Il monumento non fu ubicato esattamente al centro del piazzale per non ostacolare la circolazione già intensa dei veicoli dell'epoca. Tale scelta era volta anche ad evitare lo spostamento dei binari di corsa e scambio dell'allora tramvia urbana.
La Lupa, in asse con via Roma e la via Emilia Parmense, rappresenta la sintesi di tre periodi storici della vita cittadina: la leggendaria lupa che allatta Romolo e Remo appunto, che richiama alla civiltà romana; le due colonne di granito rosa alte 7,30 metri, giunte in città nel 1580 dal Lago Maggiore, inizialmente destinate al progetto vignolesco del Palazzo Farnese (poi mai realizzato) - dove giacevano abbandonate da secoli -, rappresentano il Rinascimento; il basamento squadrato o dado, di circa 3,50 metri, richiama i fasti dell'era mussoliniana come "nuova età augustea" con la recente proclamazione dell'Impero italiano[3]. Sull'architrave che unisce le colonne è incisa la scritta "S.P.Q.R." per ricordare la funzione di avamposto difensivo contro i popoli barbari[4].
Note
modifica- ^ Monumento alla Lupa, su www.comune.piacenza.it. URL consultato il 24 novembre 2024.
- ^ Urbanisti, architetti e uomini delle istituzioni - Piacenza negli anni '30, su www.movio.beniculturali.it. URL consultato il 24 novembre 2024.
- ^ a b I Monumenti - Piacenza negli anni '30, su www.movio.beniculturali.it. URL consultato il 24 novembre 2024.
- ^ MONUMENTO ALLA LUPA, su Visit Piacenza. URL consultato il 24 novembre 2024.