Morane-Saulnier Type TRK

Il Morane-Saulnier Type TRK, la cui denominazione ufficiale era Morane-Saulnier MoS.9, fu un aereo da bombardamento bimotore, triposto e triplano, sviluppato dall'azienda aeronautica francese Morane-Saulnier nei primi anni dieci del XX secolo.[2]

Morane-Saulnier MoS.9 (Type TRK)
Descrizione
Tipobombardiere pesante
Equipaggio3
CostruttoreBandiera della Francia Morane-Saulnier
Data primo volo1915
Utilizzatore principaleBandiera della Francia Aéronautique Militaire
Esemplari1
Sviluppato dalMorane-Saulnier T
Dimensioni e pesi
Lunghezza12,40 m
Apertura alare21,20 m
Superficie alare140
Peso carico3 900 kg
Propulsione
Motoredue Canton-Unné A-9 a 9 cilindri raffreddati a liquido
Potenza230 hp (170 kW)
Prestazioni
Velocità max156 km/h
Velocità di crociera126 km/h
Tangenza4 000 m
Armamento
Mitragliatricidue Lewis calibro 7,7 mm
Bombe200 kg

dati tratti da French Aircraft of the First World War[1]

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Storia del progetto modifica

In risposta a una specifica relativa ad un bombardiere pesante (Concours 1916) emessa nel 1915, presentarono i loro progetti la Salmson con l'SM-1, e la Morane-Saulnier con il TRK. Quest'ultimo era un grande velivolo triplano con i propulsori posizionati in fusoliera, rivolti verso l'esterno ed inclinati verso l'alto.[3]

Descrizione tecnica modifica

Aereo da bombardamento triplano, triposto, di costruzione interamente lignea. La configurazione alare triplana, prevedeva ali di diversa apertura a scalare, con la più grande posta in posizione superiore, quella media attaccata centralmente alla parte superiore della fusoliera, e quella inferiore con la parte centrale attaccata alla parte inferiore della fusoliera.[1]

I due propulsori Canton-Unné A-9 a 9 cilindri raffreddati a liquido erogavano la potenza di 230 hp (170 kW), ed erano posizionati in fusoliera, rivolti verso l'esterno ed inclinati verso l'alto.[3] Il loro raffreddamento era assicurato da un'alta pila di radiatori posta al di sopra della parte centrale della fusoliera, tra il piano centrale e quello superiore.[1] I motori azionavano ciascuno un'elica bipala muovendola attraverso gli alberi di trasmissione e gli ingranaggi conici.[1] Le due eliche, posizionate in gondole poste circa a metà tra l'ala media e quella inferiore, giravano appena davanti al bordo esterno dell'ala media.[1]

La cabina di pilotaggio, aperta, era posizionata anteriormente, e i due piloti sedevano in posti affiancati,[3] mentre sulla estremità anteriore della fusoliera era posizionato un generatore elettrico azionato dal vento, tramite una piccola elica quadripala.[1] Il terzo membro dell'equipaggio era alloggiato nella parte posteriore della fusoliera, con il compito di controllare i motori durante il volo o manovrare gli armamenti difensivi in caso di attacco.[3]

Il carrello d'atterraggio fisso era triciclo posteriore fisso, con le due unità principali a carreggiata molto ampia costituite ognuna da due ruote unite tra di loro da un assale, posizionate nella parte inferiore dell'ala bassa, mentre all'estremità posteriore della fusoliera si trovava un pattino di coda.[1] Nella parte anteriore era presente una ruota di protezione, collegata alla fusoliera da quattro montanti, che aveva funzioni anticapottamento.[1]

L'armamento difensivo si basava su due mitragliatrici Lewis calibro 7,7 mm.,[1] mentre quello offensivo era pari a 200 kg di bombe.[3]

Impiego operativo modifica

Venne realizzato un solo prototipo, noto come MoS-9 presso lo STAé,[2] che non ottenne alcun ordine per la produzione in serie, in quanto gli fu preferito il biplano Salmson-Moineau S.M.1.[1]

Note modifica

Bibliografia modifica

  • (EN) Dr. James J. Davilla e Arthur M. Soltan, French Aircraft of the First World War, Boulder (Colorado), Flying Machines Press, 2002, ISBN 1-89126-809-0.
  • (EN) W.M. Lamberton, Reconnaissance & Bomber Aircraft of the 1914-18 War, Letchworth, Harleyford Publications, 1962, ISBN 1-89126-809-0.
  • (EN) Colin A. Owers, Jon S. Guttman e James J. Davilla, Salmson Aicraft of World War I, Boulder (Colorado), Flying Machines Press, 2001, ISBN 1-891268-16-3.

Collegamenti esterni modifica