Moransengo

frazione del comune italiano di Moransengo-Tonengo

Moransengo (Moransengh o Morarsengh in piemontese) è una frazione di 186 abitanti del comune di Moransengo-Tonengo nella provincia di Asti in Piemonte.

Moransengo
frazione
Moransengo – Stemma
Moransengo – Bandiera
Moransengo – Veduta
Moransengo – Veduta
Panorama del paese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Asti
ComuneMoransengo-Tonengo
Territorio
Coordinate45°06′57″N 8°01′35″E / 45.115833°N 8.026389°E45.115833; 8.026389 (Moransengo)
Altitudine400 m s.l.m.
Superficie5,37 km²
Abitanti186[1] (31-12-2019)
Densità34,64 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale14023
Prefisso0141
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT005079
Cod. catastaleF709
TargaAT
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 818 GG[3]
Nome abitantimoransenghesi
Patronosant'Agata e san Vitale[non chiaro]
Giorno festivo5 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Moransengo
Moransengo
Sito istituzionale

Comune autonomo fino al 2022, dal 1º gennaio 2023 si è fuso col comune di Tonengo per dare vita al nuovo comune di Moransengo-Tonengo[4].

Geografia fisica modifica

Paese del Monferrato situato a 400 metri di altezza sul livello del mare, in provincia di Asti, si sviluppa su una superficie di 540 ettari ed ha una popolazione di 192 abitanti.

L'abitato si allinea su un elevato spartiacque. Dal gruppo collinare di Tonengo, Moransengo e Aramengo nascono alcuni tra i più importanti corsi d'acqua del Monferrato: Stura, Versa e Triversa.
Confinante con Brozolo (TO), Brusasco (TO), Cavagnolo (TO), Cocconato (AT), Tonengo (AT), il comune di Moransengo faceva parte della Comunità Collinare Alto Astigiano.

Storia modifica

Il paese si adagia su una lunga dorsale collinare che domina la valle: il suo territorio è intensamente coltivato a vigneto. Come altri paesi della zona il suffisso -engo sta a indicare la sua origine germanica e più esattamente longobarda. Posto fin dalle origini sotto l'alta signoria del Monferrato, passò nei secoli sotto il dominio di numerose famiglie: nel 1164 fu nuovamente assoggettato al Marchese del Monferrato che lo mantenne a lungo trasmettendolo ai suoi discendenti. Fu infeudato successivamente ad alcune famiglie dominanti il territorio di Montiglio. All'ingresso del paese si vede la settecentesca Parrocchiale dei Santi Agata e Vitale, con la facciata nel caldo colore del cotto.

Il nome originale Muratianum Astensium, assegnatogli dai latini, venne successivamente modificato in Moransengum, dopo l'insediamento, intorno al 700 d.C., di un villaggio di popolazioni di origine longobarda. Non si sa nulla dei primi secoli del Medioevo; è comunque certo che sia stato un feudo del vescovo di Vercelli. Nel 1164 Federico Barbarossa confermò il dominio del marchese Guglielmo il Vecchio di Monferrato. Fino agli inizi del ‘700 la storia del luogo rimarrà legata alle vicende della signoria di Montiglio.

In cima ad un alto colle sorge il Castello, di antica origine: nel 1680 fu acquistato dal mercante Carlo Andrea Galiziano che assunse il titolo di Conte, e la sua discendenza rimase a lungo padrona del paese. Nel 1704, in seguito all'assedio di truppe francesi che saccheggiarono il paese e incendiarono il castello, il nucleo abitativo si spostò verso l'attuale parrocchiale ed il Castello subì radicali trasformazioni che lo portarono ad assumere l'attuale aspetto di residenza signorile, oggi destinata ad abitazione privata. Il maniero, costituito da due corpi uniti ad angolo, di altezza diversa, presenta la parte più interessante nella facciata principale, preceduta da un doppio scalone. Recentemente, l'attuale proprietà ha compiuto un sapiente restauro, destinando parte dell'interno a collezione di opere d'arte contemporanea ed il parco a cornice naturale di eventi culturali.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 10 dicembre 1990.[5]

«D'argento, alla torre coperta, di rosso, munita di banderuola triangolare, di azzurro, volta a sinistra, essa torre mattonata, chiusa, finestrata di nero, fondata sulla bassa collina di verde, fondata in punta. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Il gonfalone era un drappo partito di azzurro e di rosso.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Lo spopolamento del paese ha portato, in cento anni, ad un dimezzamento della popolazione, a far data dall'anno 1921.

Abitanti censiti[7]

Economia modifica

L'economia del paese non ha subito modificazioni di rilievo ed è quasi esclusivamente agricola. Ci sono alcuni allevamenti di bovini di razza piemontese e due allevamenti di conigli.

Un agricoltore si dedica all'interessante attività di coltivare e fornire piante officinali ad una cooperativa.

Rilevanti per l'economia sono anche il taglio e la commercializzazione di legname, sia pregiato sia da ardere, e la coltivazione vitivinicola.

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 giugno 1985 16 gennaio 1988 Anna Maria Rissone Democrazia Cristiana Sindaco [8]
16 gennaio 1988 25 maggio 1990 Pietro Savino Nicola Democrazia Cristiana Sindaco [8]
25 maggio 1990 24 aprile 1995 Pietro Savino Nicola Democrazia Cristiana Sindaco [8]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giuseppe Nervo centro Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Nervo lista civica Sindaco [8]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Piera Sesia In Gatti lista civica Sindaco [8]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Massimo Ghigo lista civica Sindaco [8]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Massimo Ghigo lista civica Campanile e grappolo d'uva Sindaco [8]
26 maggio 2019 31 dicembre 2022 Massimo Ghigo lista civica Campanile con Spiga e Vite Sindaco [8]

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Arianna Banca Dati Normativa, su arianna.cr.piemonte.it. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  5. ^ Moransengo, su Archivio Centrale dello Stato.
  6. ^ Moransengo, su araldicacivica.it. URL consultato il 15 novembre 2021.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte